9 Dicembre
Immaginario (e reale) del Bitcoin
WeekList. Dalla bolla dei tulipani al Bitcoin. Viaggio nell'immaginario della crypto-moneta. Un mondo di relazioni digitali che rovescia la banca. Chi è Satoshi Nakamoto? Da Nash al cash. Codici, segreti, criptologia, il ruggito del Peer to Peer.
Bitcoin. La mania del compro e vendo ha cominciato a produrre i suoi effetti. Quando l'edicolante (che non vende più giornali ma ninnolistica varia e avariata) comunica di essere un possessore di Bitcoin significa che siamo al livello di guardia: la moneta si è diffusa, ma il sapere no. Dietro tutto questo c'è un immaginario molto interessante, il Bitcoin è frutto di una tecnologia, è transazione tra pari che diventa metodo di scambio e pagamento, le quotazioni stellari del 2017 lo hanno proiettato verso la parabola del tulipano. Diciassettesimo secolo, Paesi Bassi, articolo di Chrispijn Munting, cronista della Gazzetta di Harlem ( Amsterdam):
Oggi un contadino ha acquistato un singolo bulbo del raro tulipano chiamato Vicerè, pagando per esso: otto maiali, quattro buoi, dodici pecore, due carichi di grano, quattro carichi di segale, due botti di vino, quattro barili di birra, due barilotti di burro, mille libbre di formaggio, un letto completo di accessori, un calice d’argento e un vestito, per un valore totale di 2.500 fiorini.
I prezzi ovviamente crollarono, i tulipani sono fiori meravigliosi (i preferiti dal titolare di List) ma non hanno alcuna utilità se non quella del piacere della visione, fiori gentili e bulbi che non si trasformano in oro. La storia del Bitcoin è come quella dei tulipani? Qualcuno pensa che andrà così, ma sotto il tulipano di oggi non c'è un bulbo, c'è una tecnologia molto interessante che ha già cambiato la gerarchia delle relazioni tra individui e istituzioni. Potrebbe sparire il Bitcoin, ma la realtà della Blockchain resta. E il Bitcoin senza alcun dubbio è qualcosa che esiste e funziona. Il problema - se di problema si tratta e non invece di un'opportunità - è che mette in discussione tutti i dogmi della finanza internazionale, la sua organizzazione e gerarchia.
Siamo in una...
Bitcoin. La mania del compro e vendo ha cominciato a produrre i suoi effetti. Quando l'edicolante (che non vende più giornali ma ninnolistica varia e avariata) comunica di essere un possessore di Bitcoin significa che siamo al livello di guardia: la moneta si è diffusa, ma il sapere no. Dietro tutto questo c'è un immaginario molto interessante, il Bitcoin è frutto di una tecnologia, è transazione tra pari che diventa metodo di scambio e pagamento, le quotazioni stellari del 2017 lo hanno proiettato verso la parabola del tulipano. Diciassettesimo secolo, Paesi Bassi, articolo di Chrispijn Munting, cronista della Gazzetta di Harlem ( Amsterdam):
Oggi un contadino ha acquistato un singolo bulbo del raro tulipano chiamato Vicerè, pagando per esso: otto maiali, quattro buoi, dodici pecore, due carichi di grano, quattro carichi di segale, due botti di vino, quattro barili di birra, due barilotti di burro, mille libbre di formaggio, un letto completo di accessori, un calice d’argento e un vestito, per un valore totale di 2.500 fiorini.
I prezzi ovviamente crollarono, i tulipani sono fiori meravigliosi (i preferiti dal titolare di List) ma non hanno alcuna utilità se non quella del piacere della visione, fiori gentili e bulbi che non si trasformano in oro. La storia del Bitcoin è come quella dei tulipani? Qualcuno pensa che andrà così, ma sotto il tulipano di oggi non c'è un bulbo, c'è una tecnologia molto interessante che ha già cambiato la gerarchia delle relazioni tra individui e istituzioni. Potrebbe sparire il Bitcoin, ma la realtà della Blockchain resta. E il Bitcoin senza alcun dubbio è qualcosa che esiste e funziona. Il problema - se di problema si tratta e non invece di un'opportunità - è che mette in discussione tutti i dogmi della finanza internazionale, la sua organizzazione e gerarchia.
Siamo in una terra di mezzo popolata giganti dell'immaginario: il denaro, il potere, il desiderio della ricchezza, l'utopia e il reale, la tecnologia che cancella la sovranità dell'istituzione e dà lo scettro al singolo, il mercato parallelo, il compro e vendo di Wall Street, l'antagonismo e naturalmente l'anarchia e la visione psichedelica di quello straordinario, meraviglioso, pericoloso, incontrollabile, dispotico, ribelle, necessario laboratorio chiamato Internet. Lo stato delle nostre relazioni digitali, la realtà aumentata, il prolungamento dei nostri rapporti reali in formati digitali, viaggia verso una terra incognita. Questo numero di WeekList è un quadro di immagini, sensazioni, suggestioni, provocazioni, visioni, appeso al Bitcoin. Buona lettura.
01
Money
La moneta. Il mito del denaro. Facile, per favore. Tutti, maledetti e subito. Prendi i soldi e scappa. Per un pugno di dollari. Money, Pink Floyd.
Fare soldi, l'attività più difficile. Il successo. Il fallimento. L'impresa. Vivi e muori. O la borsa o la vita. Mani in alto. La storia del denaro è quella della lotta tra il bene e il male, la brama e la virtù, il peccato e la mirabile visione della ricchezza da diffondere. Il denaro è Faust, Goethe, la continuazione dell'alchimia con altri mezzi, il dilemma religioso del nostro tempo: i soldi. Paradiso e Inferno, Dante e Milton, conti correnti e mutui, la curva di Wall Street che vola, i lingottini nelle cassette di sicurezza e sì, facciamo colazione da Tiffany anche senza sapere chi è Truman Capote, cribbio.
Gioielli. Oro. Smeraldi. Soldi, la liquidità che zampilla dalle corna di Satana. Sì, lo ha detto anche la cara, vecchia, rocciosa "Buba", la Bundesbank che il denaro è da maneggiare con cura. Discorso del presidente della Buba, Jens Weidmann, 12 settembre 2012, su “Creazione di moneta e responsabilità” :
“Permettetemi di ricordare brevemente la scena della ‘creazione della moneta’ nel primo atto della seconda parte del ‘Faust’. Mefistofele, travestito da buffone, parla con l’imperatore, che è in grave crisi finanziaria, e dice: ‘V’è alcuno a questo mondo a cui non manchi o questa o quella cosa? Qui ciò che manca è il denaro’. L’Imperatore finalmente risponde ai tentativi sottili di Mefistofele di persuaderlo: ‘Ne ho abbastanza dei se e dei ma. Ci manca il denaro, trovacelo’. Mefistofele risponde: ‘Troverò ciò che chiedi, e anche più’”.
Il presidente della Bundesbank dice che stampare moneta è opera del diavolo. E lo fa evocando il testo che è obbligatorio leggere in tutte le scuole tedesche: il “Faust” di Johann Wolfgang von Goethe. La moneta... sì, dai, ci siamo, ecco l'avidità, Gordon Gekko:
L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America.
Possedere la moneta. Le banconote. La sovranità. I soldi sono eterni, ma quella sovranità, battere moneta, sta finendo, perché la banca centrale ha un problema: si chiama Bitcoin.
02
Satoshi Nakamoto
È il nome dell'inventore della cripto-valuta Bitcoin. Si conosce solo il nome, nient'altro si sa di lui. O di loro. Il protocollo Bitcoin fu pubblicato nel novembre del 2008. Tra le tante teorie sull'identità di Satoshi Nakamoto, l'ultima dice che dietro quel nome si cela... chi? Lui, Elon Musk. Che ha smentito tutto su Twitter.
No, non è opera di Musk perché è indubbio che sia stata agli albori un'operazione da Mask. Materia da hacker che dissemina in Rete la catena che prepara una nuova era rivoluzionaria. Non è una rivoluzione ma una faccenda da Nerd? Uhm, se pensate questo siete entrati pericolosamente nella fase Napoleone a Waterloo: "Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l'ora di pranzo". Sappiamo com'è andato il pranzo di Napoleone.
03
La catena delle parole
Ogni religione e filosofia ha il suo documento fondativo. Questo è quello della chiesa delle nuove transazioni di Satoshi Nakamoto:
Il disegno finale è tutto nella prima riga dell'abstract:
A purely peer-to-peer version of electronic cash would allow online payments to be sent directly from one party to another without going through a financial institution.
Che cosa è questa? Una rivoluzione, la mossa del cavallo sulle banche. La caccia a Satoshi Nakamoto è aperta. Sappiamo che spedisce email:
Ma nient'altro trapela sulla sua identità. Dicono che la National Security Agency sappia tutto e ne abbia svelato l'identità attraverso lo studio dcomparato dello stile dei suoi testi. Milioni di parole e di testi sarebbero stati sottoposti all'esame stilometrico. E siamo al contemporaneo calcolo del supercomputer che ripesca l'arte antica dello studio degli stilemi. La potenza del sapere remoto, profondo, il campo di petrolio delle parole che viene trivellato dal raffinato metodo della comparazione. La catena delle parole conduce al padre della blockchain, la macchina del Bitcoin.
04
Criptologia
Il viaggio del codice segreto comincia in Mesopotomia, in Egitto, nell'Islam che un tempo fu splendore e cultura, numero e filosofia. L'esoterico mistero della criptologia. Il domani che affonda le sue radici in un passato remoto fatto di segreti da custodire e scardinare. Enciclopedia Treccani:
La criptologia è una disciplina cui afferiscono tre branche principali: la criptografia (in arabo al-ta῾miyya, rendere completamente invisibile, oscuro), la criptoanalisi o decodificazione (in arabo istiḫrāǧ al-mu῾ammā, lett. far uscire ciò che è stato oscurato) e la steganografia (in arabo al-iḫfā᾽, lett. nascondere).
Invisibile. Uscire. Nascondere. Signor Sakamoto, chi è lei? Crypto-persona. Antico e moderno s'incrociano, che gioco di rimbalzi nella dimensione spazio-temporale. Riecco l'ombra di Alan Turing e la sua macchina per decodificare le comunicazioni dei tedeschi in guerra, riecco e le lettere del geniale John Nash spedite nel 1955 alla National Security Agency per costruire una nuova macchina che custodisce e svela i segreti, "enciphering - deciphering machine":
Nash, quest'uomo potente e fragile. Ha rivoluzionato l'economia con la sua teoria dei giochi, parlava con i numeri. Troppo. Il matematico puro, una figura di tragica bellezza, la cifra dell'intelligenza e della dissociazione, un padre ubriacone, una madre di eccezionale tempra, un bimbo nato in Texas dove tutto è petrolio, lui fu il più immateriale dei ragazzi, introverso, solitario, fatalmente attratto dal mistero del numero. Lo squilibrato che per forza, solo lui, può costruire la teoria dell'equilibrio. Premio Nobel. Una vita in codice. Nash.
Non avete mai visto il film Beautiful Mind? Sublime:
Nash. Quel mondo rarefatto e pulsante di relazioni e sistemi. Codici. Teoria dei giochi. Il Bitcoin è solo un pezzetto di questo potentissimo immaginario, nasce da questo intreccio visionario, alla fine è sempre tutta una questione di numero e parola. Questo è lo schema di Sakamoto:
Transazioni digitali con chiavi pubbliche e private. Busso, vengo riconosciuto, entro, compro, pago. Sicuro e anonimo. Il tuo indirizzo è pubblico, il tuo nome è privato. In un giro di bit si passa da Nash al cash. Soldi. Potere.
05
Crypto Anarchia
Moneta? Non quella battuta dalle banche. Dentro il Bitcoin c'è una dose di ribellione che emerge dalla letteratura che viene usata come riferimento culturale. Nel Crypto Anarchist Manifesto di Timothy C. May del 1988 leggiamo nella prima riga: "Uno spettro s'aggira per il mondo moderno, lo spettro della crypto anarchia". Siamo a Marx reloaded:
La tecnologia informatica è sul punto di fornire agli individui e ai gruppi la capacità di comunicare e interagire tra loro in modo totalmente anonimo. Due persone possono scambiare messaggi, condurre affari e negoziare contratti elettronici senza mai conoscere il vero nome o l'identità legale dell'altro. Le interazioni sulle reti non saranno rintracciabili (...) La reputazione avrà un' importanza centrale, molto più importante nei rapporti che non i rating di credito odierni. Questi sviluppi modificheranno completamente la natura della regolamentazione governativa, la capacità di tassare e controllare le interazioni economiche, la capacità di tenere segrete le informazioni e modificheranno persino la natura della fiducia e della reputazione.
Quasi trent'anni fa May vide chiaramente gli sviluppi della Rete e del codice. I suoi scritti sono illuminanti. Il titolare di List ne consiglia vivamente la lettura.
06
Il ruggito del Peer to Peer
Da pari a pari. È questo il punto centrale della filosofia del Bitcoin. Se non c'è un'autorità centrale che distribuisce, controlla, valida la transazione monetaria, se la faccenda del bonifico non esiste più, se pagare è una faccenda in cui il "terzo" viene spazzato via, allora nella dimensione della longue durée è chiaro che la monarchia della banca (e di conseguenza delle autorità regolatorie, il mercato di oggi e gli Stati) è destinata a crollare. Allo Stato a quel punto resta una regolazione minima della vita degli individui - non più controllabile attraverso la sorveglianza digitale - e il puro esercizio della forza. Ancora lui, Timothy C. May, nel suo Manifesto del 1988:
Lo Stato cercherà naturalmente di rallentare o arrestare la diffusione di questa tecnologia, citando le preoccupazioni per la sicurezza nazionale, l'uso della tecnologia da parte dei trafficanti di droga e degli evasori fiscali, e i timori di disintegrazione sociale. Molte di queste preoccupazioni saranno valide; la criptoanarchia consentirà di fare commercio dei segreti nazionali e permetterà il commercio di materiale illegale e rubato. Un mercato informatico anonimo renderà addirittura possibili ripugnanti mercati per assassinii ed estorsioni. Diversi elementi criminali e stranieri saranno utenti attivi di CryptoNet. Ma questo non fermerà la diffusione della criptoanarchia.
Vi ricorda qualcosa che sta accadendo ora? Il problema è il Bitcoin? No, è il difficile equilibrio e confine della libertà e della democrazia. Fin dove lo Stato arriva a decidere chi sei e cosa fai e fin dove il singolo individuo si spinge nell'esplorazione delle sue possibilità di rottura delle regole e costituzione di un dominio alternativo a quello esistente.
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- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.