9 Aprile
Macron si gioca tutto (anche l'Europa)
Domenica il primo turno del voto per la presidenza della Francia. Marine Le Pen nei sondaggi è a un solo punto dal presidente e le proiezioni del secondo turno danno un testa a testa. L'impatto psicologico del conflitto in Ucraina (dove parlano le armi e il Cremlino cambia il comando). Norimberga per Putin? Un po' di storia su guerra e giustizia. Cosa sta accadendo nell'economia? Siamo "dietro la curva"
A che punto è la guerra? Quella sul terreno sta cominciando a curvare lo spazio politico, economico e sociale dell'Occidente più di quanto si percepisca dalle cronache ciclostilate. Il conflitto è diventato interiore e sta imponendo un cambio nella vita di ciascuno di noi, nelle imprese e nelle famiglie. Per molti appare inconcepibile, ma in realtà quello che noi vediamo oggi è il new normal di sempre, la guerra come fattore persistente della nostra storia. Facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
Il bollettino del 44° giorno di guerra
Siamo a 44 giorni di guerra, faccio una sintesi rapida, perché là fuori c'è anche "altro" che è una diretta conseguenza del conflitto e merita di essere approfondito, non possiamo restare su una scivolosa, parziale e spesso ingannevole superficie.
Strage a Makariv. Nella città della regione di Kiev sono stati trovati i cadaveri di 132 civili "torturati e assassinati". La fonte è la Difesa del governo ucraino. I soccorritori, si legge nel messaggio, "avanzano nel territorio liberato" dai russi "e vengono scoperti nuovi mostruosi crimini di guerra".
Una foto del missile che ha colpito la stazione di Kramatorsk (Foto Zuma).Attacco alla stazione di Kramatorsk. Un missile, 52 morti e 100 feriti. Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, ha chiesto una "risposta ferma e globale", ha di nuovo parlato di "un altro crimine di guerra della Russia". La stazione di Kramatorsk è uno dei punti orientali ancora aperti per chi fugge dai territori dove si combatte, migliaia di persone erano presenti nel momento dell'attacco. Gli ucraini hanno subito puntato il dito contro i russi, la Difesa di Mosca nega e parla di un missile Tocka-U dell'esercito di Kiev che, a sua volta, ieri ha ribattuto dicendo che si tratta di un missile Iskander in dotazione ai russi. La commissaria per...
A che punto è la guerra? Quella sul terreno sta cominciando a curvare lo spazio politico, economico e sociale dell'Occidente più di quanto si percepisca dalle cronache ciclostilate. Il conflitto è diventato interiore e sta imponendo un cambio nella vita di ciascuno di noi, nelle imprese e nelle famiglie. Per molti appare inconcepibile, ma in realtà quello che noi vediamo oggi è il new normal di sempre, la guerra come fattore persistente della nostra storia. Facciamo il punto nave, seguite il titolare di List.
01
Il bollettino del 44° giorno di guerra
Siamo a 44 giorni di guerra, faccio una sintesi rapida, perché là fuori c'è anche "altro" che è una diretta conseguenza del conflitto e merita di essere approfondito, non possiamo restare su una scivolosa, parziale e spesso ingannevole superficie.
Strage a Makariv. Nella città della regione di Kiev sono stati trovati i cadaveri di 132 civili "torturati e assassinati". La fonte è la Difesa del governo ucraino. I soccorritori, si legge nel messaggio, "avanzano nel territorio liberato" dai russi "e vengono scoperti nuovi mostruosi crimini di guerra".
Una foto del missile che ha colpito la stazione di Kramatorsk (Foto Zuma).Attacco alla stazione di Kramatorsk. Un missile, 52 morti e 100 feriti. Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, ha chiesto una "risposta ferma e globale", ha di nuovo parlato di "un altro crimine di guerra della Russia". La stazione di Kramatorsk è uno dei punti orientali ancora aperti per chi fugge dai territori dove si combatte, migliaia di persone erano presenti nel momento dell'attacco. Gli ucraini hanno subito puntato il dito contro i russi, la Difesa di Mosca nega e parla di un missile Tocka-U dell'esercito di Kiev che, a sua volta, ieri ha ribattuto dicendo che si tratta di un missile Iskander in dotazione ai russi. La commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova sul suo canale Telegram ha detto: "L'esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione Iskander". La foto che pubblichiamo qui sopra è inequivocabilmente quella di un missile Tocka-U, non è un Iskander. Facciamo il confronto:
Nella foto qui sopra, a sinistra, un missile Tocka-U, a destra un Iskander. Le differenze sono evidenti: il primo ha le "pinne" piazzate sopra il motore, il secondo alla base. Questo non significa che i russi non abbiano schierato in Ucraina il vecchio missile Tocka-U nonostante ufficialmente lo abbiano ritirato. Come per la strage di Bucha, Kiev e Mosca si accusano reciprocamente. È una guerra della disinformazione. E noi siamo in mezzo.
Difesa anti-aerea per Kiev. La Slovacchia ha inviato il suo sistema di difesa aerea S-300 all'Ucraina (nella foto qui sopra). La Slovacchia in cambio avrà dall'amministrazione Biden un sistema di difesa missilistica Patriot che sarà gestito da soldati americani. In precedenza la Repubblica Ceca ha inviato carri armati di fabbricazione sovietica all'Ucraina e la Gran Bretagna ha promesso un ulteriore invio di armi pari a 100 milioni di sterline. Parlano solo le armi, diplomazia zero.
Mar Nero, 9 gennaio 2020. Da sinistra: Vladimir Putin, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il comandante della Marina, l'ammiraglio Nikolai Yevmenov, il comandante del distretto sud dell'Esercito russo, il generale Alexander Dvornikov. Il gruppo è a bordo dell'incrociatore Maresciallo Ustinov durante un'esercitazione nel Mar Nero con lancio di missili Kalibr e Kinzhal (Foto Epa).Nuovo comandante russo. La Russia ha riorganizzato il comando delle truppe in Ucraina, la guida della campagna militare passa al generale Alexander Dvornikov, il capo delle operazioni militari in Siria (ultimo a destra nella foto sopra). Finora le truppe entrate in Ucraina erano organizzate separatamente in base al distretto da cui provenivano i battaglioni. Il Cremlino ha deciso per un comando unico, Dvornikov è considerato uno dei migliori generali dell'esercito di Mosca.
Ue non ferma il petrolio russo. L'accordo europeo per il bando del carbone russo è passato (e sarà un problema enorme da gestire, l'Europa importa il 45% del suo carbone da Mosca), quello sul petrolio no. Ci sono troppe differenze nell'Unione, la Germania ha problemi energetici insormontabili al momento (vale anche per l'Italia). Tutti continuano ad acquistare il gas russo, Gazprom ha comunicato anche stamattina che i flussi nei suoi gasdotti verso l'Europa proseguono con regolarità.
Ucraina in Europa. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ieri ha visitato Bucha e poi ha incontrato Zelensky a Kiev. Von der Leyen ha detto che l'Ucraina potrà entrare nell'Unione europea con un percorso accelerato, una "questione di settimane".
Giro di vite russo sulle Ong. La Russia ha chiuso gli uffici locali di 15 ONG straniere, compresi quelli di Amnesty International e Human Rights Watch.
Cosa ci attende? Vediamo un paio di eventi
02
Presidenziali in Francia. Urne aperte, sfida Macron - Len Pen
Urne aperte in Francia, la sfida per l'Eliseo è fondamentale per definire il profilo dell'Europa nei prossimi anni. In due turni (il secondo è fissato per il 24 aprile) i francesi sceglieranno il loro capo di Stato, imprimendo una direzione al corso dell'Unione europea.
La campagna nelle ultime settimane ha subito un improvviso mutamento, la guerra in Ucraina ha cambiato in maniera netta lo scenario: il consenso di Macron è calato, quello di Marine Le Pen ha accelerato fino a arrivare a un punto imprevisto da tutti gli analisti, l'effetto Ucraina nei sondaggi si sente. Vedremo domenica sera se sarà confermato dalle urne.
Ultimo sondaggio di Elabe:
Il distacco tra Macron e Le Pen si è ridotto a un solo punto (26 a 25), al terzo posto c'è Jean-Luc Melenchon, il fenomeno Zemmour si è fermato (8,5%) e Valérie Precresse conferma il non-decollo della sua campagna (8%). Il resto è il quadro di una frammentazione politica enorme, un paese diviso in nuclei che non si parlano. Dato da guardare con grande attenzione, l'astensione:
Siamo a livelli altissimi per il voto presidenziale, si avvicina al 30%, ma nelle prossime ore questo dato potrebbe ridursi. Tuttavia, il trend di coloro che andranno votare è inferiore a quello del primo turno del 2017:
C'è una proiezione di questo scenario sul secondo turno? Sì, eccola:
Un solo punto di distacco anche al secondo turno. Sul futuro della Francia (e dell'Europa) domina l'incertezza.
Prima pagina di Le Monde:
Il quotidiano francese mette l'accento su una campagna presidenziale spenta, vede "uno scrutinio ad alto rischio" con un tasso di partecipazione inferiore a quello del 2002 (vinse largamente Jacques Chirac, ma al ballottaggio andò a sorpresa il candidato del Front National, Jean-Marie Le Pen, e non il socialista Lionel Jospin), una Francia malata, nello stato di "nevrosi" che ormai molti anni fa, con preveggenza vide lo scrittore Michel Houellebecq, autore visionario che con l'ultimo libro, anéantir, offre nel suo mondo sulfureo (il nostro) una via d'uscita, una forza quasi inattesa, di inerziale potenza: l'amore.
Questa Francia, il paese delle grandi passioni, della ragione che diventa mostruosa selezione dell'idea giusta, della vita e della morte, dell'iconoclastia, della cancellazione della religione, del laico che a sua volta diventa culto totalitario, della bellezza e dolcezza della sua campagna, del gotico fiammeggiante che torreggia sulle nostre anime, ecco, questo luogo della nostra immaginazione di ogni tempo (la incontri fin da bambino, la Francia), questo posto delle fragole e dello chablis, questa grandiosa teoria di ponti sulla Senna dove la N di Napoleone ti ricorda dove comincia la storia dell'ordine e del disordine mondiale, questa nazione di terra e di mare, di possesso e ossesso, questo pazzesco concentrato di letteratura, arte, filosofia, politica, riesce ancora catapultarti nella storia europea. Il paese della ghigliottina (illustrata nel dettaglio in anéantir), questo paese traccia sempre il futuro.
Non siamo più il centro del mondo (ho letto un formidabile saggio su Foreign Affairs che spiega con grande efficacia come la spaventosa guerra in Ucraina - per noi, che la guerra non l'abbiamo mai vista, non per chi ha sentito il tuono dei cannoni nella Seconda guerra mondiale - vista dall'Asia sia un problema marginale rispetto alla parabola della potenza che si va costruendo nel "resto del mondo") ma in questo marginale, periferico pianeta nel quale abitiamo, la Francia conta.
***
La ghigliottina, i crimini delle guerre (civili e incivili, di eserciti e mercenari, di straccioni e professionisti, di uomini liberi e terroristi), tutti conflitti sono l'orrore dell'uomo, il suo istinto assassino che si dispiega. Si discute in queste ore sul processo alla Russia, si attiva il Tribunale penale internazionale (al quale non aderiscono né gli Stati Uniti né la Russia né la Cina e molti altri), si ricorda Norimberga (un processo che per i capi militari e politici decise per i colpevoli la morte per impiccagione e non la fucilazione). La storia, questa sconosciuta. Leggiamo Marco Patricelli, facciamo un viaggio tra le macerie dello sterminio e della giustizia che (non) trionferà.
03
Norimberga per Putin? Un po' di storia su giustizia e guerra
I giudici del processo di Norimberga. Notare le bandiere: Francia, Stati Uniti, Regno Unito e... Russia. La storia la scrive chi vince.di Marco Patricelli
L’onda di sdegno mondiale inquinata dalle cellule impazzite del dubbio-complottismo sulla strage di Bucha ha prodotto la spuma vaporosa del giustizialismo internazionale che ha evocato il processo di Norimberga e prefigurato l’accusa contro Vladimir Putin di almeno tre dei quattro capi di imputazione che portarono alla sbarra i gerarchi del Terzo Reich. Un’ipotesi oggi fantascientifica e con solide voragini storiche proprio per l’esperienza pregressa. Mai né lo Stato russo (sovietico) né i suoi componenti hanno affrontato un processo per cospirazione, crimini contro la pace, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, tralasciando il mostro del genocidio, di difficilissima configurazione. E non perché fior di gaglioffi e criminali all’ombra del Cremlino non abbiano fatto nulla per meritarlo. La lista sarebbe lunga, ma l’elenco processuale è desolatamente vuoto. Uccisioni indiscriminate di civili, stupri, fosse comuni, non sono purtroppo una novità dello scenario bellico in Ucraina, ma la riproposizione in altra forma e con diversa eco di quanto accaduto più volte nel “secolo breve”.
La guerra civile in Russia dopo la rivoluzione di ottobre del 1917 ebbe un repertorio di orrori da far impallidire un sadico. In Russia la vita umana ha sempre avuto un valore relativo, e ogni forma di efferatezza venne compiuta da bianchi e rossi (W. Bruce Lincoln, I Bianchi e i Rossi. Storia della guerra civile). Ci sono fotografie di impalamenti che neppure l’ultimo dei negazionisti nostrani a oltranza potrebbe confutare. Quanto ai morti, come dirà in seguito Stalin che dell’argomento si intendeva bene, furono un puro dato statistico, costante questa della politica moscovita in conflitti diretti, indiretti e asimmetrici.
L’Holodomor e la strage sistematica per fame degli ucraini che non volevano piegarsi alle esigenze politiche staliniste, con 2-3 milioni di morti, sono una pagina di storia che a volte i libri e i manuali trascurano pure di citare. Con la Seconda guerra mondiale il salto qualità verso l’abisso fu un capolavoro di cinismo d’ambo le parti, che dal 23 agosto 1939, data della sottoscrizione del pactum sceleris tra Hitler e Stalin, al 22 giugno 1941 con l’inizio dell’Operazione Barbarossa, filarono se non d‘amore almeno d’accordo. Tanto da consentire al signore del Cremlino di restituire ai carnefici nazisti i comunisti tedeschi espatriati in Unione Sovietica e da far collaborare a pieno regime la Gestapo e l’NKVD nello scambio di informazioni e di persone da eliminare. Nel frattempo Stalin aveva fatto giustiziare con un colpo alla nuca almeno 20.000 ufficiali polacchi prigionieri di guerra (senza dichiarazione di guerra: l’Armata Rossa aveva semplicemente invaso la Polonia il 17 settembre 1939 e se n’era annessa quasi metà) seppellendone i corpi in fosse comuni (ricorda qualcosa?) dove sopra vennero piantate le betulle. Nel frattempo aveva coltivato il suo consueto giochetto sanguinario di deportazioni e sostituzioni etniche, che tanto gli riusciva bene visto che migliaia di storie senza nome si perdevano nel gelo e nelle nevi della Siberia.
Con l’attacco tedesco del 1941 anche il macellaio del Cremlino tornava buono per lo sforzo di vincere la guerra, e guarda caso a Norimberga accadde qualcosa che fa inorridire ogni giurista e ogni persona con un minimo senso di umanità: i sovietici tentarono di appioppare gli eccidi di Katyn ai tedeschi, ma nulla poterono per ribaltare processualmente la raccapricciante verità storica. Non essendo stati i tedeschi, era sin troppo ovvio che solo i sovietici avrebbero dovuto rispondere di quel crimine, ma i sovietici sedevano sul banco degli accusatori e nessuno di essi verrà mai invitato a stare su quello degli accusati. D’altronde il capitano del sommergibile sovietico S.13 che il 30 gennaio 1945 sul Baltico silurò la nave Gustloff stracarica di civili in fuga, provocando circa 10.000 vittime (la più grande tragedia navale di tutti i tempi), era stato decorato come eroe dell’Unione Sovietica. Nessuno ha mai risposto da Mosca agli orrori e alle persecuzioni nei Paesi baltici (istruttiva una visita al Museo dell’Occupazione a Riga), nessuno si è mai dovuto preoccupare a nessun livello dei 2 milioni di donne tedesche stuprate nel 1945 dai soldati dell’Armata Rossa, nessuno ha avuto da ridire sui crimini commessi a Budapest nel 1956 e a Praga nel 1968. Da questo punto di vista Putin può dormire sonni tranquilli: è in guerra con l’Ucraina e con la coscienza difficilmente avrà intenzione di scendere a compromessi, con buona pace dei doppio-moralisti di casa nostra.
***
In un mondo che vive d'istante, effimero, disperso, la storia è terra non coltivata. E si vede, le classi dirigenti non la conoscono, pensano di risolvere con un tweet i grandi e angoscianti problemi del nostro tempo. Poi ci sono i fatti, parlano da soli, fanno svanire tutti i discorsi, mettono a nudo, impietosamente.
04
Raid israeliano a Jenin, ucciso un palestinese (e lezioni social da non imitare)
Stamattina le forze dell'esercito israeliano hanno aperto una caccia all'uomo nel campo palestinese di Jenin, in pieno giorno, un fatto raro. È la risposta alla serie di attentati (quattro in due settimane) che hanno colpito le città israeliane. Due giorni fa un terrorista, Raad Hazem, ha ucciso tre persone e ne ha ferite 14 aprendo il fuoco in un bar di Tel Aviv. L'operazione a Jenin è in corso, un miliziano della Jihad islamica è stato ucciso, quattro sono stati feriti. Jenin è una delle roccaforti dei movimenti armati palestinesi in Cisgiordania, territorio occupato da Israele dal 1967. Le truppe israeliane hanno interrogato i familiari di Hazem, hanno sequestrato un fucile mitragliatore, cercano complici del terrorista.
Qui abbiamo tre immagini, la prima, il fucile mitragliatore sequestrato a un militante palestinese, aveva nel caricatore la sua foto, eccola:
Chi è il proprietario? Se usi un modo non troppo intelligente per farti notare, il risultato è che ti beccano, soprattutto se pubblichi la tua foto sui social media, eccolo qua:
La terza immagine sul raid a Jenin l'ho estratta da un video, è surreale e dice molto, ancora, sulla guerra ai tempi dei social media:
È in corso uno scontro a fuoco, l'uomo accanto alla porta ha un fucile mitragliatore, volano proiettili. Ora guardate con attenzione a sinistra, il cerchio e le frecce, sono almeno in tre e... due stanno filmando lo scambio al piombo con il telefonino, uno sta telefonando. Nessuno di questi avrà una vita lunga, Israele durante le operazioni militari monitora tutto lo spettro elettromagnetico e analizza le immagini.
Hamas dopo il raid a Jenin ha chiesto ai miliziani di infiammare l'intera Cisgiordania. Fawzi Barhum, portavoce dell'organizzazione terroristica, ha chiesto che "il conflitto si estenda a tutte le città e i villaggi della Cisgiordania".
***
Effetti della guerra (e delle sanzioni) in Occidente? Arrivano, non è solo un problema di inflazione e prezzi energetici, si sta fermando la fabbrica. Si sta inchiodando tutto.
05
Produzione industriale in frenata
La guerra sta frenando la produzione industriale. Il Centro Studi Confindustria stima un calo della produzione industriale italiana a marzo (-1,5%), dopo il rimbalzo statistico di febbraio (+1,9%).
La variazione per il 1 trimestre 2022 è pari a -2,9%. Le dinamiche inedite dei prezzi delle commodity - spiega la nota - con particolare riferimento al rincaro del gas naturale che esibisce tassi di variazione a 4 cifre (+1217% in media nel periodo del conflitto sul pre-Covid) e quello del Brent, che è a 3 cifre (+104%), misurano l'ordine di grandezza dello shock di offerta che sta colpendo l'attività economica italiana ed europea. Gli indici di sentiment sull'attività imprenditoriale, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull'effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi.
Nota a futura memoria: al Ministero dell'Economia dovranno riscrivere le previsioni del Def, fanno acqua da tutte le parti. Qualche altro numero, per sapere, per capire.
06
Cosa c'è dietro la curva
Come va il mondo reale? Quello fatto di molecole, non di chiacchiere sui social. L'amico Gian Claudio Torlizzi, uno dei migliori analisti su piazza nel mercato delle materie prime, ha sfornato con la sua T-Commodity un report che al Mef dovrebbero leggere con attenzione (soprattutto la parte sul mercato dell'acciaio, illuminante su una crisi che fermerà l'intera manifattura). Due flash macro, per dare una mano a chi deve decidere, capire, usare il cervello e non gli slogan.
Mercato delle materie prime. Leggiamo un passo del report: lo scoppio del conflitto in Ucraina ha aggravato la tensione sul comparto delle materie prime che già si registrava particolarmente forte a partire dallo scoppio della pandemia (2020). Dall’inizio dell’anno a oggi il Bloomberg Commodities Index segna un incremento del 9,80% che porta al +130% il rialzo complessivo dal mese di marzo 2020. Il primo trimestre 2022 in particolare è stato il migliore in termini di performance per settore dal 1999 (+35%). Il che sta spingendo il comparto a riportare la migliore performance annuale dal 1915.
Espansione o recessione? L'abbiamo già fatto notare in passato, inflazione, tassi bassi, buste paga basse, surriscaldamento dell'economia, sono tutti fattori che innescano problemi che vanno fuori controllo. Si dirà, ma le banche centrali alzeranno i tassi! Vero, accadrà, ma hanno un'alta probabilità di provocare il crash landing. Anche Torlizzi punta il faro su quello che è un episodio ciclico, il preludio di un evento, guardate il grafico:
I bilanci delle banche centrali sono gonfi, devono strambare sulla politica monetaria (questo ha annunciato e sta facendo la Fed), ma "il fatto che il ritiro della liquidità arrivi in grande ritardo rispetto alle dinamiche inflazionistiche (si parla di banche centrali “dietro la curva”) alimenta timori di recessione dell’economia statunitense. L’inflazione è il driver principale di fenomeni recessivi. Negli Usa le retribuzioni su base reale registrano attualmente un calo del -2,6% in linea con le recessioni nel 1974, 1980, 1990, 2008 e 2020. (vedi il grafico qui sopra).
Conclusione: è finita un'epoca, ma quella che arriva va letta in anticipo e l'Europa (compreso il nostro governo) appare in pesantissimo ritardo. Non solo le banche centrali, anche i leader politici sono drammaticamente "dietro la curva". Loro guidano, noi andiamo a sbattere. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.