20 Aprile
Sedie vuote, cannoni e aerei da combattimento
La doppia realtà della guerra in Ucraina: la diplomazia ferma e la battaglia che va avanti. Al G20 Usa e Ue lasciano la riunione quando parla il ministro delle Finanze russo. Putin lancia un missile intercontinentale. Kiev ha recuperato 20 Mig per la battaglia aerea. Forze in campo, il Pentagono: "La Russia ha ancora tanta capacità di combattimento". La Turchia: alcuni paesi Nato vogliono che la guerra continui
A che punto è la guerra? Va velocissima, ce ne sono almeno tre: quella sul campo di battaglia, quella economica, quella della propaganda. Sono intrecciate, ma le sanzioni non vanno in trincea, le guerre conto terzi non finiscono mai bene, la disinformatia (di tutti) avvelena il pozzo dell'opinione pubblica soprattutto nelle democrazie dove domina la torre di Babele dei social media. Facciamo il punto nave, indossate l'elmetto, accendete il radar, seguite il titolare di List (e le scie dei missili).
01
La diplomazia della sedia vuota
La Russia non è l'Iraq, non è la Libia. Putin non è Saddam, non è Gheddafi. Finché l'Occidente non si risveglierà dal sonnambulismo in cui è piombato, il negoziato per la tregua in Ucraina sarà impossibile. Abbiamo visto ieri cosa scriveva George F. Kennan ("Mr. X") su Foreign Affairs nel 1947 a proposito dei russi, del loro sistema di pensiero, della loro cultura e ideologia, infinita pazienza diplomatica e via della guerra (e della pace). Quell'articolo è anche il ritratto della nostra assenza, lo smarrimento della politica del 'containment', non risolvi i problemi senza parlare con la Russia.
Janet Yellen, segretario del Tesoro Usa (Foto Epa)Alla riunione virtuale dei ministri delle finanze del G20 a Washington, alcuni esponenti delle istituzioni internazionali hanno abbandonato la riunione in segno di protesta non appena il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, ha cominciato a parlare. Tra loro, la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, la presidente della Bce, Christine Lagarde, il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, i rappresentanti britannici e Chrystia Freeland, vice primo ministro del Canada. Esaurita la protesta, cosa resta? Perché il tema resta quello iniziale: se vuoi risolvere i problemi del mondo, devi parlare con la Russia, il più grande esportatore di materie prime del mondo, un gigante militare. Tanto che Siluanov da...
A che punto è la guerra? Va velocissima, ce ne sono almeno tre: quella sul campo di battaglia, quella economica, quella della propaganda. Sono intrecciate, ma le sanzioni non vanno in trincea, le guerre conto terzi non finiscono mai bene, la disinformatia (di tutti) avvelena il pozzo dell'opinione pubblica soprattutto nelle democrazie dove domina la torre di Babele dei social media. Facciamo il punto nave, indossate l'elmetto, accendete il radar, seguite il titolare di List (e le scie dei missili).
01
La diplomazia della sedia vuota
La Russia non è l'Iraq, non è la Libia. Putin non è Saddam, non è Gheddafi. Finché l'Occidente non si risveglierà dal sonnambulismo in cui è piombato, il negoziato per la tregua in Ucraina sarà impossibile. Abbiamo visto ieri cosa scriveva George F. Kennan ("Mr. X") su Foreign Affairs nel 1947 a proposito dei russi, del loro sistema di pensiero, della loro cultura e ideologia, infinita pazienza diplomatica e via della guerra (e della pace). Quell'articolo è anche il ritratto della nostra assenza, lo smarrimento della politica del 'containment', non risolvi i problemi senza parlare con la Russia.
Janet Yellen, segretario del Tesoro Usa (Foto Epa)Alla riunione virtuale dei ministri delle finanze del G20 a Washington, alcuni esponenti delle istituzioni internazionali hanno abbandonato la riunione in segno di protesta non appena il ministro delle Finanze russo, Anton Siluanov, ha cominciato a parlare. Tra loro, la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, la presidente della Bce, Christine Lagarde, il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, i rappresentanti britannici e Chrystia Freeland, vice primo ministro del Canada. Esaurita la protesta, cosa resta? Perché il tema resta quello iniziale: se vuoi risolvere i problemi del mondo, devi parlare con la Russia, il più grande esportatore di materie prime del mondo, un gigante militare. Tanto che Siluanov da parte sua ha avuto l'assist per esortare i colleghi a "non politicizzare" i lavori del Gruppo, perché ciò potrebbe "pregiudicare la fiducia nel sistema monetario e finanziario globale".
Nella riunione del G20 - il cui scopo è proprio quello di far dialogare nazioni distanti, con modelli differenti e spesso inconciliabili con l'ordine liberale - si è così riprodotta la spaccatura tra Occidente e "resto del mondo". E il problema è che quel "resto" rappresenta quella parte del mondo - la Cina, l'India e le altre tigri dell'economia - che prevale sul piano demografico (e dunque destinato a dominare, sono forze globali in ascesa ai quali noi opponiamo le nostre culle vuote) e al quale siamo legati inesorabilmente: manifattura, materie prime, mercati. Se vuoi battere l'avversario, lo devi affrontare. E l'arma non è quella della diplomazia della sedia vuota.
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Gli effetti di questa politica, ispirata e guidata dall'amministrazione americana, si traducono in una reazione sempre più dura di quel "resto" di cui la Russia è solo la punta dell'iceberg. Che reazione?
02
Il missile intercontinentale del Cremlino
Vladimir Putin mentre assiste dal suo ufficio al Cremlino al lancio del missile intercontinentale Sarmat (Foto Epa).Notizia secca: il ministero della Difesa russo ha annunciato che è stato testato con successo il nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat. "Gli obiettivi del testi di lancio sono stati pienamente raggiunti e le specifiche di performance previste sono state confermate in tutte le fasi del volo", dice una nota. Il missile è stato lanciato dal cosmodromo di Plesetsk, nella regione di Arkhangelsk, alle 15:12 ora di Mosca, e le testate sono giunte nella località pianificata nell'area di impatto di Kura, di Kamchatka. "Il lancio è stato il primo di una serie programmata", spiega il ministero, "una volta che il programma sarà completato, il sistema missilistico Sarmat entrerà in servizio nelle Forze Missilistiche Strategiche". I russi, nel rispetto degli accordi internazionali, avevano avvisato gli Stati Uniti del lancio.
Commento di Vladimir Putin: "Quest'arma unica proteggerà la sicurezza della Russia da ogni minaccia esterna e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese nella frenesia della rabbia e della retorica aggressiva".
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Nota sul taccuino: la Russia è un aggressore e conduce una guerra di conquista, l'Ucraina è un aggredito che ha il diritto di difendersi, Stati Uniti, Canada e Unione europea armano Kiev per la resistenza. Chi si occupa del negoziato? C'è qualcuno che vuole allungare la guerra? A questa domanda oggi è arrivata una risposta.
03
La Turchia: alcuni paesi Nato vogliono che la guerra continui
Secondo esercito della Nato. Il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu (Foto Epa).La risposta arriva dal paese che ha il secondo esercito della Nato, la Turchia. A darla è il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, che ha accusato alcuni paesi della Nato di volere una guerra duratura in Ucraina per "indebolire" Mosca. "Ci sono paesi all'interno della Nato che vogliono che la guerra continui", ha affermato il capo della diplomazia turca, "il loro obiettivo è che la Russia si indebolisca". Membro della Nato e alleato dell'Ucraina - a cui ha consegnato droni da combattimento - la Turchia si è proposta come mediatore e ha ospitato due volte negoziati diretti tra le due parti, il 10 marzo a livello ministeriale ad Antalya e il 29 marzo tra delegazioni a Istanbul.
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La diplomazia è ferma, l'unica cosa che va avanti è la guerra.
04
L'assalto all'acciaieria Azovstal
La fortezza del battaglione Azov. L'acciaieria Azovstal è uno dei più grandi stabilimenti metallurgici d'Europa, un'area affacciata sul mare che copre oltre 11 chilometri quadrati, disseminata di edifici, altoforni, binari e, soprattutto, dotata di una fitta rete di cunicoli sotterranei costruita in epoca sovietica per resistere a un attacco nucleare. (Foto Epa).I combattenti dell'esercito ucraino, il battaglione Azov e dei civili sono asserragliati nell'acciaieria Azovstal di Mariupol e non si arrendono. I russi stamattina avevano dato un altro ultimatum e aperto un corridoio umanitario, ma la risposta è stata negativa: "Ci resta poco tempo, ma non deporremo le armi". Il presidente del Centro di controllo nazionale della Difesa russa, Mikhail Mizintsev, ha confermato che nessuno - né militari né civili - ha utilizzato oggi il corridoio umanitario per Azovstal.
05
La battaglia del Donbass e la tregua che non c'è
Serghei Lavrov, ieri ha detto che "la campagna è entrata in una nuova fase" e "non useremo l'arma atomica". Per ora, perché in realtà di questo si parla anche nei briefing del Pentagono, nessuno può escludere l'uso del nucleare per la semplice ragione che il conflitto si sta estendendo. Il segretario generale dell'Onu, Guteress, ha chiesto una tregua di quattro giorni, ma la posizione di Mosca è netta, no, "darebbero solo il tempo di armare i combattenti ucraini". Dmitry Polyanskiy, vice ambasciatore russo alle Nazioni Unite della Russia, ha detto al Consiglio di sicurezza che gli appelli affinché il suo paese stabilisca cessate il fuoco umanitari non sono "sinceri, e in pratica indicano semplicemente l'aspirazione di fornire ai nazionalisti di Kiev un respiro per riorganizzarsi e ricevere più droni, più missili anticarro e altre armi". Non è questa l'intenzione di Guterres, ma non c'è alcun dubbio che uno stop ai combattimenti avrebbe questo effetto perché nel frattempo ieri gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di nuove armi pesanti, così come il Canada.
06
Lo spettro di una vittoria della Russia
Joe Biden ha consultato gli alleati e il risultato è quello anticipato: si prepara un nuovo round di sanzioni (dopo le elezioni francesi del 24 aprile), l'embargo sul petrolio russo, un altro massiccio invio di armi pesanti. Il Pentagono (lo vedremo nel dettaglio tra qualche riga) ieri ha rivelato che l'Ucraina riceverà anche aerei da combattimento, ma non dagli Stati Uniti. La notizia oggi è stata corretta dal portavoce della Difesa, John Kirby, che l'aveva data: "Mi sono sbagliato". "Detto questo, gli ucraini hanno ricevuto attraverso il coordinamento e la fornitura degli Stati Uniti abbastanza pezzi di ricambio e attrezzature aggiuntive tali da poter mettere in funzione più aerei nella loro flotta di quanti ne avessero anche due o tre settimane fa", ha spiegato Kirby. Secondo la Difesa americana l'Ucraina avrebbe così aggiunto 20 aerei precedentemente inutilizzabili alla sua flotta di caccia attivi.
La corsa ad armare Kiev tradisce un timore: una vittoria della Russia o comunque una situazione sul campo di battaglia favorevole a una dichiarazione di Putin sul successo conseguito. Ecco perché ieri il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che "la Russia non deve vincere" e il premier inglese Boris Johnson ha affermato che "è cruciale ulteriore sostegno militare". Risultato: siamo in una fase in cui non c'è nessun negoziato, parlano i cannoni. La ragione è semplice: la Russia sta avanzando e la sua "capacità di combattimento è grande" (detto ieri dal Pentagono"), c'è poco tempo per fermare la conquista del Donbass, sarebbe la vittoria di Putin che nessuno vuole. Domanda sul taccuino: fino a che punto sono disposti a spingersi i governi occidentali? Se la diplomazia è muta, parlerà il campo di battaglia. Una cosa è certa, il racconto della guerra sui media è improvvisamente mutato: lo stesso esercito russo che l'altro ieri era dato in rotta, oggi viene dipinto come un'armata capace di colpire e conquistare terreno. È il risultato dell'analisi fatta con le lenti ideologiche che non guarda le mappe e confonde il pil con i cannoni. La Russia ha un arsenale in gran parte ancora intatto (tra poco lo vedremo). E le sanzioni funzioneranno un domani, ma per ora non vanno in trincea.
07
Il Pentagono: per Kiev artiglieria, carri e pezzi di ricambio per aerei
Il vertice degli alleati convocato ieri da Biden (e soprattutto il briefing del Pentagono) sono due episodi molto interessanti, un ritratto della guerra: Stati Uniti e alleati hanno improvvisamente realizzato che il tempo a disposizione per fermare l'avanzata dei russi è poco e l'invio di armi - e l'addestramento dell'esercito ucraino - è diventato la priorità assoluta per impedire il collasso del fronte orientale, mentre a sud la partita di Mariupol è quasi chiusa. Qui siamo di fronte a due problemi: o la strategia di Putin non era quella descritta dal mainstream (blitzkrieg fallito, la guerra-lampo è collassata, l'esercito russo è un ferrovecchio, l'uomo del Cremlino non sa cosa succede, è un folle), o la coalizione che sostiene l'Ucraina ha sbagliato tempi e modi dell'assistenza militare. In entrambi i casi, il fronte del Donbass sta rivelando che qualcosa non torna nello storytelling. C'è un terzo scenario, il non-detto: Putin sta realizzando sul campo di battaglia il piano per la costituzione della 'Novorossiya', la Nuova Russia, congiunge la Grande Crimea al Donbass e il 9 maggio, il 'Giorno della Vittoria' dichiarerà sulla Piazza Rossa che il suo piano è riuscito. Ecco la ragione del vertice convocato improvvisamente da Biden con gli alleati, il significato delle parole di Scholz e Johnson, il chiaro segnale di urgenza che ne emerge, il fattore tempo detta le mosse perché "Putin non può vincere".
A che punto sono le cose, è emerso ieri dal botta e risposta di John Kirby, portavoce del Pentagono, con i giornalisti. Ecco un paio di stralci importanti.
Sulla fornitura di artiglieria e l'addestramento
Domanda: Grazie, John. Mi chiedevo solo se puoi dare qualche aggiornamento sullo stato dei piani per l'addestramento in Europa o degli ucraini sugli obici e i radar e alcuni degli altri elementi di quest'ultimo pacchetto. E so anche che avete appena iniziato con quest'ultimo pacchetto, ma c'è spazio - nella mente del segretario Austin, c'è spazio per espandere ulteriormente i tipi di assistenza che possono essere dati all'Ucraina che sarebbero adatti per questa nuova offensiva che i russi stanno conducendo nel Donbas?
Kirby: Quindi, un paio di osservazioni. Non ho alcun aggiornamento per voi sul... sull'addestramento, sull'addestramento degli obici. Ma c'è un... c'è un piano in atto e stiamo iniziando ad eseguire quel... quel piano per ottenere l'addestramento. Di nuovo, sarà per una quantità abbastanza limitata di... di addestratori ucraini che poi andranno ad addestrare i loro colleghi. Sarà fuori dal paese. Ma in questo momento non siamo in una posizione in cui possiamo dettagliare molto di questo. Ma c'è - ma il piano è in atto e ci aspettiamo di essere in grado di ottenere l'addestramento compiuto molto, molto presto, in una questione di... di... giorni.
E di nuovo, io... penso che saremo in grado di avere più... più cose di cui parlare un po' più avanti nella settimana su questo. E per quanto riguarda quello che c'è nel... nel pacchetto di ritiro penso che, sapete, avete visto che abbiamo dettagliato tutte le voci che stanno andando in questo. E questo... e noi... e siamo concentrati proprio ora sul reperimento di questi elementi.
Per quanto riguarda gli obici in particolare, penso che li vedrete muoversi molto, molto presto. Non ho spedizioni di cui parlare oggi, ma penso che li vedrete muoversi molto, molto presto, così come le munizioni che li accompagnano.
E come penso di aver detto ieri, sapete, abbiamo... abbiamo sicuramente individuato i 18, sappiamo da dove vengono. Ora si tratta solo di impacchettarle e metterle in viaggio. Arriveranno dagli Stati Uniti e, di nuovo, penso che sia molto, molto presto, questione di giorni.
E lo stesso per le munizioni, crediamo che saremo in grado di tirarle fuori praticamente tutte dalle scorte pre-posizionate che sono già in Europa, quindi non ci vorrà molto tempo per portare i proiettili di artiglieria dove devono... dove devono andare. E per quanto riguarda gli altri sistemi, non ho scenari di addestramento specifici di cui parlare per quanto riguarda i due radar, i due radar portatili, i sistemi radar che stiamo fornendo all'Ucraina.
Di nuovo, non crediamo che in quei casi ci sia... ci sarà un processo di addestramento oneroso per questo. Si tratta di radar di contro artiglieria e di un sistema radar di difesa aerea portatile, il Sentinel, che si traina dietro un veicolo.
Non è... non è un equipaggiamento che gli ucraini sanno usare intrinsecamente, ma non crediamo che ci vorrà molto tempo per ottenere la giusta familiarizzazione. Solo che non ho alcun piano su questo di cui parlare.
Sull'invio di armi leggere e munizioni
Domanda: La mia altra domanda era se state considerando una più ampia gamma di armi o altri tipi di supporto oltre a questo?
Kirby: Per questo pacchetto - per questo pacchetto su cui stiamo lavorando ora, stiamo lavorando sui sistemi che abbiamo già annunciato che ne fanno parte. E per rispondere, penso che per rispondere alla sua domanda, sono esattamente i tipi di sistemi che gli ucraini hanno chiesto e sono fatti su misura e progettati - le cose che stiamo dando loro su misura e progettati per la lotta che sappiamo che sono ora nel Donbas e - e saranno nei prossimi giorni e settimane.
Quindi voglio dire, l'artiglieria -- i -- i sistemi radar, i sistemi di difesa costiera senza pilota di cui stiamo parlando. Così come, di nuovo, le continue consegne di armi leggere e munizioni. Che so che non attira l'attenzione di tutti, ma è ancora un contributo vitale, vitale in termini di pacchetti di assistenza alla sicurezza che abbiamo fornito.
Dall'invasione, abbiamo contribuito a consegnare, non solo dalle nostre scorte ma da quelle di altre nazioni, più di 50 milioni di munizioni per armi leggere di vari calibri - 50 milioni. E questo è il tipo di materiale che gli ucraini stanno letteralmente usando ogni singolo giorno da quando è iniziata l'invasione.
Quindi tutto questo sarà anche preso in considerazione in questo... questo pacchetto andando avanti.
Sull'invio di carri armati e aerei da combattimento
Domanda: Un'ultima cosa. Quello che stavo cercando di ottenere è che gli ucraini stanno chiedendo anche altre cose oltre a questo? Voglio dire, sto parlando di carri armati, aerei. E so che ne avete parlato prima, ma state riconsiderando questo tipo di cose?
Kirby: Non si tratta di riconsiderare, Bob, voglio dire, loro -- hanno -- hanno ricevuto carri armati da altre nazioni. Voglio dire, i tipi di carri armati che sanno usare non sono quelli che abbiamo nel nostro inventario. Ma altre nazioni hanno fornito alcuni... alcuni carri armati.
Alcune nazioni hanno fornito pezzi di ricambio per rendere nuovamente operativi i loro carri armati inutilizzabili. E direi lo stesso per gli aerei. Voglio dire, hanno ricevuto supporto per... per... per... per rendere alcuni dei loro aerei ad ala fissa, sapete, più operativi. Quindi, voglio dire, guarda, la prova è nel budino.
Voglio dire, in questo momento hanno a disposizione più aerei da combattimento ad ala fissa rispetto a due settimane fa. E questo non è un caso, è perché altre nazioni che hanno esperienza con questo tipo di velivoli sono state in grado di aiutarli a ottenere più velivoli e a renderli operativi.
Quindi la risposta breve alla domanda che non ho risposto per tre volte, ma la risposta breve è sì, stiamo lavorando con gli ucraini ogni giorno per aiutarli con questi altri sistemi. E se si tratta di un sistema che possiamo procurare per loro o fornire loro, lo stiamo facendo.
Quello che non era possibile fare fino all'altro ieri - inviare carri armati e aerei da combattimento e rischiare un allargamento del conflitto - oggi nelle parole del portavoce del Pentagono diventa non solo possibile, ma cosa fatta. Come abbiamo visto, Kirby poi ha dovuto correggere la sua dichiarazione che appariva chiara. Era la linea di Biden che insisteva per l'invio di "armi pesanti", dunque gli alleati l'hanno approvata.
08
Putin ha ancora "tanta capacità di combattimento"
Ucraina, 19 aprile 2022. I resti di un tank russo sulla strada di Brovary, vicino a Kiev (Foto Epa).C'è un altro elemento chiave, la capacità di combattimento della Russia e dell'Ucraina. Si era detto che avevamo di fronte un esercito di Mosca in rotta, senza una direzione, smarrito e con il morale sotto i tacchi, con problemi logistici e sulla via della sconfitta. Bene, questo è quanto è emerso ieri durante il briefing del Pentagono.
Sull'arsenale della Russia
D: Qual è la sua percezione, al di là delle sanzioni occidentali, della capacità dell'esercito russo di rifornirsi da solo mentre si prepara per questa prossima fase?
Kirby: Putin ha ancora molte delle sue scorte a disposizione. Alcune sono state esaurite, alcune sono state distrutte, alcune sono state catturate. Ma ha ancora tanta capacità di combattimento a sua disposizione. E penso che sia importante per noi ricordarlo. Non so dirvi nello specifico quali preoccupazioni potrebbero avere in Russia sui problemi della catena di approvvigionamento e sulla loro base industriale della difesa e su quanto bene possa rifornire l'arsenale che ha consumato.
Ma si dovrebbe supporre che... che stiano pensando a questo. Ed è nostra convinzione che alcune delle sanzioni imposte alla Russia avranno un effetto a valle sulla loro capacità di procurarsi certi pezzi e componenti del loro inventario e delle loro scorte; le munizioni di precisione sono un buon esempio di questo. Ma io... non voglio esagerare su questo adesso. Putin ha ancora un bel po' di capacità di combattimento e arsenali a sua disposizione.
Quanto è grande questa "capacità di combattimento" di cui parla Kirby? Il dettaglio emerge sempre da un briefing precedente di due ufficiali del Pentagono con i giornalisti.
Sulla potenza di combattimento della Russia
Quando si guarda a tutta la potenza di combattimento disponibile che Putin aveva a disposizione quando questo è iniziato, che lui - che ha accumulato intorno all'Ucraina, crediamo che sia circa al 75 per cento della sua - della sua potenza di combattimento che aveva originariamente quando ha iniziato al 100 per cento.
Noi... e questo riguarda tutte le funzioni, Tom. C'è la fanteria, l'artiglieria, l'aviazione, sia fissa che rotante, i missili balistici, i missili da crociera, quando si sommano tutti, la nostra valutazione generale è che è circa al 75 per cento della sua potenza di combattimento originale. E questo è il meglio che posso fare per voi. Noi non... non lo suddividiamo per battaglione.
I giornalisti chiedono un chiarimento ulteriore sulla forza a disposizione della Russia a questo punto della guerra, risposta degli ufficiali del Pentagono.
Sulla disponibilità di artiglieria, aerei e missili a lungo raggio
Domanda: Avete un'idea di quanta artiglieria e di quanto fuoco a lungo raggio siano stati in grado di ammassare? E viceversa, può parlare della valutazione del Pentagono su come l'Ucraina può difendersi da ciò, dato il terreno più aperto, il più probabile percorso logistico più breve e più sicuro di cui godono i russi, e un più probabile dominio aereo russo dato una serie di fattori?
Ufficiale: Guarda, la tua domanda richiederebbe un'informazione precisa del loro inventario e delle loro scorte e noi, sai, non abbiamo, di nuovo, quel livello di granularità, Howard.
Hanno ancora una significativa maggioranza della loro potenza di combattimento disponibile a disposizione e questo include l'artiglieria. Sia in pezzi di artiglieria che in proiettili.
Di nuovo, in... solo in generale, solo l'artiglieria, valutiamo che abbiano ancora più dell'80% a disposizione. Ma non potrei darvi un numero intero su questo, almeno non in un modo che mi faccia sentire a mio agio nel darvi una cifra in termini di precisione. Quindi, questa è solo l'artiglieria.
Hanno ancora la maggior parte dei loro aerei ad ala fissa a disposizione. Una grande... una grande maggioranza dei loro mezzi ad ala rotante è ancora disponibile. Hanno ancora la maggior parte dei loro missili balistici. E molti dei loro missili da crociera. Quindi, hanno a disposizione armi a lungo raggio.
Sulla capacità di difesa Ucraina e sulla resistenza di Mariupol:
Ma... gli ucraini hanno anche molta della loro potenza di combattimento disponibile ancora... ancora accessibile e ancora in lotta, ed è importante ricordare che si stanno rifornendo ogni singolo giorno con una varietà di sistemi e armi, e che questo flusso continuerà. Quindi... quindi c'è... loro... mentre... mentre stanno certamente affrontando una forza russa numericamente superiore, ciò non significa che non abbiano vantaggi propri o la capacità di... difendersi attivamente. E non c'è bisogno di guardare oltre a quello che sono stati in grado di fare intorno a Kiev per vedere come possono essere capaci anche se sono in inferiorità numerica. E continueremo a fornire loro il tipo di sistemi di cui hanno bisogno per continuare a difendersi e a difendere il loro territorio nel Donbas.
La gente ne parla come se fosse inevitabile che Mariupol cada, che sia inevitabile che il Donbas sia preso dai russi. Noi non la vediamo così, e stiamo facendo tutto il possibile per... per... per assicurarci che non sia inevitabile.
Forse non è inevitabile. Il problema è che il forse qualche giorno fa, come molte altre cose in questa guerra, non era possibile neppure immaginarlo, quanto a pronunciarlo provocava un fiume in piena di accuse che andava dal disfattismo alla intelligenza con il nemico. La realtà, come sempre, mette una pietra sopra ogni illusione e isteria. Anche in economia.
09
Il Fondo monetario: dal boom allo sboom
Dal boom allo sboom. Finita l'emergenza dalla pandemia, la fase del rimbalzo dell'economia si sta sgonfiando, la guerra è un elemento di preoccupazione, ma in realtà i fenomeni di 'rottura' della catena della distribuzione, la scarsità di materie prime, la politica economica 'autarchica' della Cina, la spinta dell'inflazione e le attese per un aumento delle buste paga, un mondo di aspettative alimentato da politiche monetarie senza paracadute, erano già in corso. La guerra in Ucraina e il 'decoupling', il distacco della Russia - il più grande produttore mondiale di materie prime - ha accelerato la disgregazione. Risultato? Ecco le previsioni del Fondo monetario internazionale riunito a Washington:
Biden ieri ha detto che l'inflazione è "al 70% colpa di Putin". Non è vero, basta guardare questo grafico del World Outlook del Fmi:
L'ascesa è precedente, consolidata e lanciata a razzo da politiche sbagliate (pensate all'-ismo green di cui oggi non si sente più parlare che voleva chiudere l'era degli idrocarburi in un mondo che va a idrocarburi), ma ognuno in questa situazione trova il suo capro espiatorio senza andarci troppo per il sottile. Siamo nell'era del populismo totale. E della guerra.
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Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.