10 Dicembre

Quasi amici. E con l'ombra di un nemico di Israele: Erdogan

Il viaggio in Europa del premier Netanyahu comincia con il totale disaccordo tra Francia e Israele su Gerusalemme capitale. Macron: scelta spiacevole di Trump. Netanyhau ribatte: "Lo è da 3000 anni". E poi risponde a Erdogan: "Non accetto lezioni da chi bombarda i curdi e aiuta i terroristi".

Si sono stretti la mano, abbracciati, parlati e alla fine hanno mostrato il sorriso ma con il sottotesto di un'incomprensione di fondo sul tema più importante: Gerusalemme capitale.  Emmanuel Macron e Benjamin Netanyahu escono dal vertice bilaterale di Parigi divisi. Ruvidamente. Sono solo quasi amici. E nell'incontro è emersa l'ombra di un nemico di Israele: il presidente turco Erdogan. Macron e Netanyhau hanno posato per i fotografi:

Poi sono usciti dal loro pranzo di lavoro e sono emerse tutte le differenze sulla politica in Medio Oriente, ecco le loro dichiarazioni integrali dopo l'incontro:

Macron e Netanyhau sono separati da Gerusalemme e in generale dalla tradizionale politica di appeasement dell'Europa nei confronti dei gruppi armati palestinesi.

Secondo il presidente francese la mossa diplomatica di Trump è "spiacevole" e ha invitato alla calma affinché non si  "aggiunga  instabilità alla regione". Macron ha chiesto "un gesto coraggioso" di Israele verso i palestinesi e spiegato che attende le proposte degli Stati Uniti per il riavvio del "processo di pace". Niente di nuovo.

Netanyhau ha risposto alle critiche con durezza già ieri:

Non sono pronto ad accettare doppi standard. Sento voci che criticano la dichiarazione storica di Trump ma non ho sentito nessuna condanna per il lancio di razzi contro Israele. 

Stamattina a Parigi il premier israeliano ha ribadito a Macron che "Gerusalemme è la capitale da tremila anni". Ma il bersaglio polemico reale è il presidente turco Erdogan che l'altro ieri si è scagliato contro Trump e Israele e ha cominciato una sua azione diplomatica parallela:

Non ricevo lezioni morali da chi bombarda i villaggi dei curdi, aiuta l'Iran a aggirare le sanzioni e i terroristi, inclusa anche Gaza. 

La prossima tappa del viaggio in Europa di Netanyahu sarà Bruxelles dove domani sarà ricevuto dai ministri degli esteri dell'Unione europea. C'è da scommettere che anche in questo incontro emergeranno le divisioni...


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