3 Maggio
Cannoni e rubli
La guerra in Ucraina è in piena accelerazione. Il Pentagono: inviati 70 obici su 90, gli artiglieri ucraini addestrati all'uso sono oltre 200, nelle ultime 24 ore ci sono state 23 consegne di armi via aerea da 5 diverse nazioni. Dall'inizio dell'invasione la Russia ha lanciato oltre 2.000 missili. Il Papa: voglio incontrare Putin. L'occupazione del territorio e la circolazione del rublo. Vent'anni stupefacenti, l'Afghanistan è il più grande esportatore di oppio e Meth
A che punto è la guerra? La stiamo armando e finanziando, cerchiamo di contenerne l'impatto economico (con scarso successo, sono fenomeni di dimensione globale e impatto devastante, il mercato delle materie prime è in fiamme e non riguarda solo il settore energetico, come abbiamo visto tante volte su List), di pace non c'è l'ombra. Ieri il governo italiano ha varato un decreto da 14 miliardi, che si aggiungono ad altri 15 stanziati in precedenza, siamo dunque a quota 30 miliardi. Ci sarà un bonus da 200 euro (costo totale circa 6 miliardi, non usciamo dalla politica delle una tantum) per dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati fino a 35mila euro di reddito. Sarà finanziato con un aumento del prelievo straordinario (25%) sulle aziende importatrici e produttrici di energia che hanno realizzato extra-profitti grazie all'aumento dei prezzi energetici. Provvedimento che avrà conseguenze sui conti e la stabilità di un settore chiave dell'economia, prendi da una parte, metti dall'altra, ma intacchi la produzione perché scoraggerà gli investimenti e contribuirà al decollo dei prezzi. Il risultato sul Pil si vedrà presto.
Un dato europeo, per sapere, per capire: a marzo i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 5,3% nell'area dell'euro e del 5,4% nell'Ue, rispetto a febbraio, secondo le stime di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Nel febbraio 2022 i prezzi erano aumentati dell'1,1% sia nell'eurozona che nell'Ue. Rispetto a marzo 2021 i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 36,8% nell'area dell'euro e del 36,5% nell'Ue.
***
Viviamo in un tempo di cannoni e rubli, gas e missili. La guerra va avanti. Un solo leader sta mettendo tutto il suo impegno sulla pace: il Papa.
01
Il Papa: voglio incontrare Putin
"Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo". "L'abbaiare della Nato alla porta della Russia" potrebbe aver dato all'uomo del
...A che punto è la guerra? La stiamo armando e finanziando, cerchiamo di contenerne l'impatto economico (con scarso successo, sono fenomeni di dimensione globale e impatto devastante, il mercato delle materie prime è in fiamme e non riguarda solo il settore energetico, come abbiamo visto tante volte su List), di pace non c'è l'ombra. Ieri il governo italiano ha varato un decreto da 14 miliardi, che si aggiungono ad altri 15 stanziati in precedenza, siamo dunque a quota 30 miliardi. Ci sarà un bonus da 200 euro (costo totale circa 6 miliardi, non usciamo dalla politica delle una tantum) per dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati fino a 35mila euro di reddito. Sarà finanziato con un aumento del prelievo straordinario (25%) sulle aziende importatrici e produttrici di energia che hanno realizzato extra-profitti grazie all'aumento dei prezzi energetici. Provvedimento che avrà conseguenze sui conti e la stabilità di un settore chiave dell'economia, prendi da una parte, metti dall'altra, ma intacchi la produzione perché scoraggerà gli investimenti e contribuirà al decollo dei prezzi. Il risultato sul Pil si vedrà presto.
Un dato europeo, per sapere, per capire: a marzo i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 5,3% nell'area dell'euro e del 5,4% nell'Ue, rispetto a febbraio, secondo le stime di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Nel febbraio 2022 i prezzi erano aumentati dell'1,1% sia nell'eurozona che nell'Ue. Rispetto a marzo 2021 i prezzi alla produzione industriale sono aumentati del 36,8% nell'area dell'euro e del 36,5% nell'Ue.
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Viviamo in un tempo di cannoni e rubli, gas e missili. La guerra va avanti. Un solo leader sta mettendo tutto il suo impegno sulla pace: il Papa.
01
Il Papa: voglio incontrare Putin
"Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo". "L'abbaiare della Nato alla porta della Russia" potrebbe aver dato all'uomo del Cremlino il motivo per innescare il conflitto. "Un'ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì"
Il colloquio del Papa con il Corriere della Sera è un gran colpo, perché è denso di notizie e riflessioni del Pontefice sulla guerra. Lo riassumo in punti chiave.
- Il Papa rivela che "il primo giorno di guerra" ha chiamato Zelensky al telefono. E precisa: "Putin invece non l'ho chiamato. L'avevo sentito a dicembre per il mio compleanno, ma questa volta no, non ho chiamato. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall'ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto "per favore fermatevi".
- Il Papa racconta del suo tentativo di incontrare Putin: "Poi ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla? Venticinque anni fa con il Ruanda abbiamo vissuto la stessa cosa".
- Bergoglio fa una riflessione fondamentale sui motivi che hanno innescato la guerra di Putin: "L'abbaiare della Nato alla porta della Russia" - dice il Papa - potrebbe aver dato all'uomo del Cremlino il motivo (sbagliato) per innescare il conflitto. "Un'ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì", chiosa il pontefice.
- Sull'invio di armi in Ucraina, Francesco ha molti dubbi: "La cosa chiara è che in quella terra si stanno provando le anni. I russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose. Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto. Così avvenne nella guerra civile spagnola prima del secondo conflitto mondiale. Il commercio degli armamenti è uno scandalo, pochi lo contrastano. Due o tre anni fa a Genova è arrivata una nave carica di armi che dovevano essere trasferite su un grande cargo per trasportarle nello Yemen. I lavoratori del porto non hanno voluto farlo. Hanno detto: pensiamo ai bambini dello Yemen. E una cosa piccola, ma un bel gesto. Ce ne dovrebbero essere tanti così".
- Andare a Kiev? Il Papa, ancora una volta, mostra di aver compreso che il problema si risolve solo parlando con Putin: «A Kiev per ora non vado. (...) Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta...".
- Il rapporto con la Chiesa Ortodossa e il patriarca di Mosca, Kirill, difficile, teso come la corda di un violino: Ho parlato con Kirill 4o minuti via zoom. I primi venti con una carta in mano mi ha letto tutte le giustificazioni alla guerra. Ho ascoltato e gli ho detto: di questo non capisco nulla. Fratello, noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di Dio. Per questo dobbiamo cercare vie di pace, far cessare il fuoco delle armi. 11 Patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin".
- Una speranza, forse svanita, in un colloquio con il premier ungherese Viktor Orban: "Orbán, quando l'ho incontrato mi ha detto che i russi hanno un piano, che il 9 maggio finirà tutto. Spero che sia così, così si capirebbe anche la celerità dell'escalation di questi giorni. Perché adesso non è solo il Donbass, è la Crimea, è Odessa, è togliere all'Ucraina il porto del Mar Nero, è tutto. lo sono pessimista, ma dobbiamo fare ogni gesto possibile perché la guerra si fermi".
Il Papa è uno dei pochi leader mondiali che ha il coraggio di chiamare le cose con il loro nome. In uno scenario dominato dai cannoni, dal sangue, dallo sterminio, sta cercando la pace come nessun altro. Andiamo sul campo di battaglia, è la dura legge della cronaca.
02
Circola il rublo, controllo il paese
A Melitopol, Volnovakha e Kherson i commercianti stanno passando al rublo. Putin intende mantenere il controllo di queste aree
Mosca sta ponendo le condizioni per un controllo permanente sull’Ucraina meridionale. Non solo nel Donbass, Putin ha un disegno che va oltre quei confini, lavora al disegno della Novorossiya e lo fa con metodo. A Melitopol, Volnovakha e Kherson i commercianti stanno passando al rublo. Dal 1° maggio la valuta russa sarà utilizzata a Kherson in una fase di transizione di 4 mesi. Questi fatti conducono a una sola conclusione: Putin intende mantenere il controllo di queste aree, queste zone saranno non negoziabili quando, in un giorno che per ora appare lontanissimo, si aprirà un tavolo della pace. Le ambizioni del Cremlino non si limitano al Donbass, vanno oltre quei confini, disegnano due ucraine e una è russa nella lingua e nella moneta usata per gli scambi commerciali.
03
L'intervista a Lavrov e la reazione di Mosca a Draghi
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov (Foto Epa).L'intervista di Serghei Lavrov è un'offensiva mediatica russa sull'Italia, paese la cui opinione pubblica è divisa sulla guerra, sull'invio delle armi, sulla natura e conduzione del conflitto. In Italia si vota l'anno prossimo. Sono cose che al Cremlino non sfuggono, Mosca ha strategie consolidate nel tempo. Niente di sorprendente, siamo in guerra, le parti usano la propaganda. Si è aperta la discussione su come sia stata condotta l'intervista al ministro degli Esteri russo (che in maniera per lui inusuale ha perso la misura e freddezza diplomatica), c'è chi sostiene le buone ragioni di Retequattro nel trasmetterla (nessuno l'avrebbe rifiutata, questo è certo), c'è chi la considera un cattivo esempio di conduzione perché Lavrov non è stato pressato dal giornalista (in tv prevale una questione di tempo e ritmo del discorso e se manca, le domande perdono forza fino a restare in ombra rispetto al discorso dell'intervistato).
Per Mario Draghi "non è stata un'intervista ma un comizio" con parole "aberranti e oscene". Il premier ha anche aggiunto che "bisogna chiedersi se è accettabile. Non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee“. Le parole di Draghi (e la questione delle "strane idee") hanno innescato stamattina una reazione di Mosca. A parlare è Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri: "I politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico.Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità. L'iniziativa di condurre l'intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani". Zakharova ha precisato che "i giornalisti italiani hanno insistito sul fatto che fosse importante mostrare tutti i punti di vista, in cosa avrebbero torto?". "Le domande poste dal presentatore", ha concluso, "la ha formulate lui stesso, noi non abbiamo apportato modifiche alle domande, né alla versione finale dell'intervista".
***
Abbiamo visto come la guerra abbia un profilo diplomatico (l'intervista al Papa), economico (l'uso del rublo), di comunicazione (l'intervista a Lavrov) e ora andiamo a vedere cosa succede sul campo di battaglia.
04
Il briefing del Pentagono: più di 70 obici M777 trasferiti in Ucraina
L'obice M777 è un'arma di lunga gittata costruita dalla Bae Systems, il proiettile può essere lanciato su un obiettivo fino a 40 chilometri di distanza.Punto stampa della Difesa americana sulla guerra in Ucraina, gli aiuti e l'addestramento delle truppe, ecco i punti chiave:
- Giorno 68 di guerra, ci sono stati più di 2.125 lanci di missili dall'inizio dell'invasione.
- I russi non hanno ancora risolto tutti i loro problemi logistici, e francamente, c'è un'avversione alle perdite, un'avversione al rischio e alle perdite non solo in aria, ma a terra. Quindi sul terreno c'è un lavoro molto cauto e in alcuni casi, francamente, la parola migliore per descriverlo sarebbe anemico.
- Il generale Gerasimov è stato nel Donbass per diversi giorni la settimana scorsa. Non possiamo confermare i rapporti secondo cui è stato ferito. Ho visto le speculazioni su questo. Non siamo in grado di confermarlo. Non possiamo confutarlo, ma certamente non possiamo confermarlo.
- L'80% degli obici M777 sono stati trasferiti all'esercito ucraino. Questo è l'80 per cento del totale, il totale è 90, quindi più di 70 sono stati inviati all'Ucraina. Per quanto riguarda le munizioni da 155mm, circa la metà è ora in mani ucraine, aumentano ogni singolo giorno.
- Quasi tutti i radar previsti sono stati consegnati all'Ucraina.
- Nelle ultime 24 ore, ci sono state 23 consegne per via aerea da cinque diverse nazioni, in località fuori dall'Ucraina. Questo flusso è in corso e sta facendo la differenza.
- Sul fronte dell'addestramento, più di 170 soldati ucraini sono stati addestrati in diverse località sull'uso degli obici M777, e ce ne sono più di 50 che dovrebbero completare il corso oggi. Sono oltre 200 gli artiglieri ucraini addestrati all'uso di M777. E ce ne sono altri in arrivo. Infatti, domani, ci saranno più di 50 ucraini che arriveranno in uno dei siti di addestramento per iniziare la loro formazione alla fine di questa settimana
- Ieri 20 soldati ucraini hanno iniziato un corso di formazione di una settimana sui droni Phoenix Ghost. L'addestramento continua e sta avendo un impatto.
- Ancora circa il 75 per cento della potenza di combattimento dei russi è ancora a loro disposizione.
- So per certo che alla data di venerdì sono stati più di 5.000 i Javelin (sistema anti-aereo a spalla, ndr) che dall'inizio dell'invasione sono arrivati in Ucraina.
L'impatto è quello che cerca l'amministrazione americana: il prolungamento del conflitto, l'obiettivo è quello dichiarato dal ministro della Difesa, Ll0yd Austin, "indebolire la Russia".
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Domanda sul taccuino del cronista: il governo di Kiev cerca la pace? Non ora, perché con l'invio delle armi coltiva la speranza di vincere il conflitto. Secondo i russi c'è anche un calcolo politico di Zelensky. Dice Dmitri Medvedev che "Zelensky non ha bisogno di alcun accordo di pace. Per lui, la pace è la sua fine". Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa sul suo canale Telegram sostiene che se il leader ucraino siglasse un accordo con i russi ci sarebbe una sua fine "veloce", con "i nazisti che lo impiccherebbero per aver cospirato con i moscoviti" o una fine "più lenta", con i suoi "rivali che otterrebbero la sua rimozione da presidente che ha perso la guerra". Secondo Medvedev, l'entourage di Zelensky "blatera che non ci sarà un trattato di pace". Sarà la storia a darci l'esito di questa lotta.
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Google Trends. La guerra e Elon Musk, un confronto
Le guerre provocano assuefazione, dopo qualche settimana di battaglia, l'interesse si perde, muoiono gli altri. Ho fatto una comparazione delle curve di ricerca su internet tra "guerra in Ucraina" (linea blu) e Elon Musk (linea rossa), questo è il risultato con Google Trends:
Il mondo è distratto. E non è un bene, perché abituarsi alla guerra significa allungare la guerra.
06
La fabbrica della droga, l'Afghanistan
Una piantagione d'oppio in Afghanistan (Foto Epa).Dopo vent'anni d'occupazione militare, un ritiro tragico e vergognoso, il tradimento delle promesse, l'abbandono di intere famiglie che avevano collaborato al nation building, l'Occidente ha lasciato l'Afghanistan ai Talebani, i quali hanno aumentato l'unica industria che funziona: quella della droga. Il paese è diventato un esportatore di Meth, cristalli di metamfetamina, esistono centinaia di fabbriche, migliaia di persone occupate, soprattutto nel sud del paese. L'Afghanistan produce l'80% dell'oppio nel mondo. Vent'anni di guerra, dovevamo esportare la democrazia e siamo finiti con l'Afghanistan che esporta droga in tutto il mondo, come prima più di prima. Stupefacenti risultati. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.