15 Novembre
Cosa (non) c'è tra Washington e Pechino
L'incontro tra Biden e Xi Jinping al G20 a Bali ha confermato la distanza tra Stati Uniti e Cina. Una stretta di mano, nessuna dichiarazione congiunta, la minaccia su Taiwan che resta sullo sfondo (e Warren Buffett che compra azioni di Tsmc, il gigante dei semiconduttori di Taipei). Meloni unica donna premier al vertice
Che succede? La crisi tra Italia e Francia sui migranti è stata sospesa (usare la parola ‘chiusa’ sarebbe un eccesso d’ottimismo rispetto ai fatti) da una telefonata tra i due presidenti della Repubblica. Sergio Mattarella e Emmanuel Macron si sono sentiti, poi è arrivato un comunicato congiunto, eccolo: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto con il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, un colloquio telefonico, nel corso del quale entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell'Unione Europea”.
Il Quirinale ha fatto la sua mossa diplomatica, resta aperto il problema tra Roma e Parigi, non solo sul tema dell’immigrazione, con i francesi siamo in competizione nell’energia, nella difesa, nell’agroalimentare e ci sono dossier importanti aperti nella finanza e nelle telecomunicazioni (Telecom). Il governo dovrà di volta in volta calibrare le scelte, ma se la linea di Palazzo Chigi è quella dell’interesse nazionale, con l’Eliseo ci saranno altri momenti di tensione.
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Questo è il centro del mondo? No, la fuori c'è altro. Quando sei lontano dall'Italia, quando racconti le grandi sfide della contemporaneità, tutto appare nelle giuste dimensioni, perdiamo tempo in polemiche e dibattiti di nessuna importanza.
01
La distanza tra Joe Biden e Xi Jinping
Come sta andando il G20? Come quasi tutti i vertici internazionali degli ultimi anni, si gioca la partita Occidente contro ‘resto del mondo’ e improvvisamente l’Occidente scopre che il suo potere militare non basta più e quello economico è sempre più debole. Così l’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping a Bali, il primo da quando è presidente degli Stati Uniti, è andato secondo copione: Biden ha detto che non ci sarà una "nuova guerra...
Che succede? La crisi tra Italia e Francia sui migranti è stata sospesa (usare la parola ‘chiusa’ sarebbe un eccesso d’ottimismo rispetto ai fatti) da una telefonata tra i due presidenti della Repubblica. Sergio Mattarella e Emmanuel Macron si sono sentiti, poi è arrivato un comunicato congiunto, eccolo: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto con il Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, un colloquio telefonico, nel corso del quale entrambi hanno affermato la grande importanza della relazione tra i due Paesi e hanno condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore sia in ambito bilaterale sia dell'Unione Europea”.
Il Quirinale ha fatto la sua mossa diplomatica, resta aperto il problema tra Roma e Parigi, non solo sul tema dell’immigrazione, con i francesi siamo in competizione nell’energia, nella difesa, nell’agroalimentare e ci sono dossier importanti aperti nella finanza e nelle telecomunicazioni (Telecom). Il governo dovrà di volta in volta calibrare le scelte, ma se la linea di Palazzo Chigi è quella dell’interesse nazionale, con l’Eliseo ci saranno altri momenti di tensione.
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Questo è il centro del mondo? No, la fuori c'è altro. Quando sei lontano dall'Italia, quando racconti le grandi sfide della contemporaneità, tutto appare nelle giuste dimensioni, perdiamo tempo in polemiche e dibattiti di nessuna importanza.
01
La distanza tra Joe Biden e Xi Jinping
Come sta andando il G20? Come quasi tutti i vertici internazionali degli ultimi anni, si gioca la partita Occidente contro ‘resto del mondo’ e improvvisamente l’Occidente scopre che il suo potere militare non basta più e quello economico è sempre più debole. Così l’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping a Bali, il primo da quando è presidente degli Stati Uniti, è andato secondo copione: Biden ha detto che non ci sarà una "nuova guerra fredda" con la Cina e ha affermato che su Taiwan non c’è una minaccia "imminente". Tre ore di incontro, un appuntamento fissato a Pechino all’inizio del 2023 per dar seguito ai colloqui.
Situazione della coppia?
Xi Jinping il mese scorso ha ottenuto il suo terzo mandato dal Congresso del Partito comunista, è il leader supremo e esercita il suo potere con la forza assoluta del partito unico. Eliminato il dissenso, Xi lavora al progetto di espansione militare della Cina nell’area del Pacifico e al rafforzamento delle sue leve economiche e finanziarie in Occidente. Naturalmente, zero intromissioni esterne in casa.
Stretta di mano (senza intesa). Joe Biden e Xi Jinping al vertice del G20 a Bali (Foto Epa).Joe Biden ha perso il controllo della Camera (i repubblicani sono a un seggio dalla maggioranza), ma l’aver conservato il Senato lo ha rilanciato per un bis. Niente onda rossa. Resta un’anatra zoppa che però i dem non riescono a sostituire, non hanno candidati forti da lanciare in pista nel 2024.
Dopo l’incontro tra Biden e Xi Jinping non c’è stata nessuna dichiarazione congiunta. Una finezza diplomatica per evitare l'imbarazzo della divergenza. Non c’è scontro, ma non c’è armonia, restano tutte le distanze, a cominciare dal futuro di Taiwan, per la Cina l’isola è parte del proprio territorio, questione non negoziabile, per Xi è “la linea rossa” da non oltrepassare.
Vista dal Global Times (la testata in inglese che esprime la linea di Pechino, qualche volta la anticipa), la situazione è questa:
Durante l'incontro, il Presidente degli Stati Uniti Biden ha ampliato il precedente impegno dei "Cinque No" assunto dalla leadership statunitense (ad es. non cercare una nuova Guerra Fredda; non cercare di cambiare il sistema cinese; la rivitalizzazione delle alleanze non sarà contro la Cina; non sostenere l'"indipendenza di Taiwan"; non cercare un conflitto con la Cina) e ha proposto che gli Stati Uniti rispettino il sistema cinese e non cerchino di cambiarlo; gli Stati Uniti non cercano una nuova guerra fredda, non cercano di rivitalizzare le alleanze contro la Cina, non sostengono "l'indipendenza di Taiwan", non sostengono "due Cine" o "una Cina e una Taiwan" e non vogliono un conflitto con la Cina; gli Stati Uniti non hanno intenzione di cercare un "disaccoppiamento" dalla Cina, di fermare lo sviluppo economico della Cina o di contenere la Cina. Ci auguriamo che gli Stati Uniti possano mettere in pratica l'impegno del Presidente Biden, invece di dire sempre una cosa e farne un'altra. Si tratta di sincerità e integrità.
Le cose vanno benissimo.
Xi Jinping sa che la situazione politica americana non è quella dipinta da Biden. Non c’è nessuna vittoria democratica, lo spazio di manovra della Casa Bianca è condizionato dai repubblicani che controllano la Camera.
La domanda che conta sul taccuino è solo una: Biden è riuscito a separare la Cina dalla Russia? Risposta: no. Washington e Pechino sono d’accordo sull’ovvio: niente uso di armi nucleari nella guerra in Ucraina, sul fatto che cibo e energia non devono essere usato come un’arma, cosa che in guerra (e in pace) in realtà fanno tutti. Xi avrebbe detto che la soluzione per il conflitto in Ucraina “non è semplice” e che "il confronto tra le grandi potenze deve essere evitato". L’ovvio dei popoli. È la dichiarazione di Serghei Lavrov riportata dalla Tass dopo l'incontro con Xi a ricordare come funzionano le alleanze in questo inizio di secolo: "La Russia saluta con favore la rielezione di Xi Jinping a leader del Partito comunista cinese e si augura che continui la collaborazione fra Mosca e Pechino". Il ministro degli Esteri della Russia ha detto di essere certo della "continuità" della "collaborazione strategica" tra i due paesi. Non si amano, ma vanno a braccetto con un obiettivo preciso: indebolire l'Occidente.
02
La Casa Bianca vuole chiudere la guerra in Ucraina
Una cosa è chiara, gli americani vogliono chiudere una guerra per loro costosa e indefinita, sta per cominciare una lunga campagna presidenziale che vedrà il culmine nel 2024, le condizioni economiche stanno peggiorando, la Casa Bianca si sta muovendo per la fine del conflitto. Come abbiamo raccontato su List, gli indizi si moltiplicano. I russi si sono ritirati da Kershon (e non vanno sottovalutati, perché l'inverno è un loro alleato in una guerra di logoramento) e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha cominciato a parlare di fine della guerra, di pace, di negoziato. Naturalmente deve “finire in modo giusto” e su questo è necessario incontrarsi con la Russia. Quali sono i limiti e confini? Che cosa è vittoria e cosa è sconfitta? Si sta arrivando al nocciolo della questione Ucraina. Domanda chiave sul taccuino del cronista: di chi sarà la Crimea? Non c’è ancora la risposta.
03
Il tavolo del G20: 41 presenti, una sola donna capo di governo
Nota sul taccuino: su 41 presenti al tavolo del G20, le donne sono solo 4. Giorgia Meloni, Ursula Von der Leyen, Kristalina Georgieva, direttore del Fondo monetario internazionale, e Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio. Meloni è l’unica donna capo di governo a partecipare al summit.
Giorgia Meloni e il presidente cinese Xi Jinping durante i lavori del G20 a Bali (Foto Zuma).La premier Meloni (alle 10 ora italiana, il pomeriggio a Bali) avrà un colloquio con il presidente americano Joe Biden, in agenda anche un colloquio con il presidente turco Erdogan e quello dell'Indonesia Widodo.
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Come va l’infinito spoglio del voto di Midterm?
04
Midterm. Repubblicani a un seggio dalla conquista della Camera
I repubblicani sono a un passo dalla conquista della Camera, al Gop manca solo un seggio per arrivare alla maggioranza di 218 deputati. Le vittorie in Arizona e in California hanno consolidato il vantaggio rosso. L'Associated Press ha dichiarato la vittoria nel 1° distretto congressuale dell'Arizona per il repubblicano David Schweikert, idem nel 6° distretto per Juan Ciscomani.
In California Ap ha dichiarato il repubblicano Ken Calvert vincitore della corsa nel 41° distretto della California, affermazione anche per Michelle Steel nel 45° distretto. Ancora problemi per i democratici nello Stato di New York, nel 22° distretto ha prevalso il repubblicano Brandon Williams.
Conteggio alla Camera: i repubblicani sono a quota 217, i democratici sono a 204. Restano ancora senza un vincitore una dozzina di competizioni.
Fine del sogno dei dem di prendere la Camera, i repubblicani possono dire di aver battuto l’avversario, ma in realtà per loro si tratta di una delusione: il risultato è di stretta misura, il Senato è rimasto dem. Nel Gop hanno sbagliato troppe candidature. Partivano sfidando la maggioranza di un presidente al minimo storico nei sondaggi, la loro prestazione è deludente. E oggi da Mar-a-Lago dovrebbe arrivare il “grandissimo annuncio” di Donald Trump. Si apre la fase della mattanza repubblicana.
05
Dove va il mondo? Dove mette i soldi Warren Buffett
Warren Buffett, uno dei più efficaci investitori di Wall Street (Foto Ansa).Berkshire Hathaway, la sua società di investimento, ha acquisito nel terzo trimestre una partecipazione di Tsmc, la società di Taiwan che è uno dei principali produttori mondiali di microchip. Buffett si è sempre tenuto lontano dalle azioni hi-tech, ma nel caso di Tsmc si tratta di un investimento nel cuore che fa funzionare la contemporaneità, i microchip. Il prezzo delle azioni di Tsmc, in calo da un anno, dopo l’annuncio dell’acquisto di Buffett, è salito del 9%.
06
Big Tech, grandi problemi. Amazon licenzia
Jeff Bezos, fondatore di Amazon (Foto Ansa).Dove va il mondo? Follow the money. Segui cosa fanno due mega-aziende, Walmart e Amazon. La prima ha deciso che non darà un dollaro in più ai fornitori (inflazione), la seconda (così scrive il New York Times) licenzierà circa 10mila dipendenti. I licenziamenti partiranno da questa settimana, interessano circa il 3% della forza lavoro del gigante dell'e-commerce. Dopo i tagli annunciati da Meta, Twitter e Lyft, arriva anche l’ascia di Jeff Bezos. Winter is coming.
07
Affollatissima. Sulla Terra vivono 8 miliardi di persone
Sulla Terra vivono 8 miliardi di persone: è la stima ufficiale dell'Onu. Nel 1950 il nostro pianeta era popolata da 2,5 miliardi di persone, siamo di fronte a un balzo esponenziale delle aspettative di vita. In soli 12 anni siamo passati da 7 a 8 miliardi di persone, nel 2037 arriveremo a 9 miliardi, nel 2080 secondo le Nazioni Unite saremo 10,4 miliardi, alla fine del secolo ci sarà una stagnazione. Sarà un mondo trasformato, accelerato, lo vedranno i nostri figli e nipoti. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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nei precedenti articoli.
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forma non
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e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.