24 Novembre
Il nostro lungo inverno
L'Economist mette in guardia l'Europa dall'inverno, il problema della Banca centrale europea che "se si spinge troppo in là, potrebbe destabilizzare i membri più deboli della zona euro, non ultima l'indebitata Italia". La manovra è dettata dalla realtà energetica. Sinistra in fuga da Soumahoro. La maggioranza a trazione Meloni.
Che succede? L'Unione europea è divisa sul tetto al prezzo del gas, non è una novità, il 13 dicembre ci sarà un nuovo Consiglio europeo. Il price cap proposto (275 euro) non convince 15 paesi. Manca anche l'intesa sul tetto al prezzo del petrolio russo. Putin ha già ordinato lo stop alle forniture per chi aderirà al piano sul price cap. Sintesi: non c'è una soluzione contro lo shock energetico, l'Europa è in guerra e l'inverno sarà duro. Quanto? Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il gelo dell'Europa
Copertina dell'ultimo numero dell'Economist:
Cosa dice il settimanale inglese sull'Europa ghiacciata?
L'arma energetica di Vladimir Putin avrà un impatto che va oltre l'Ucraina. I nostri modelli indicano che, in un inverno normale, un aumento del 10% dei prezzi reali dell'energia è associato a un aumento dello 0,6% dei decessi. Quindi la crisi energetica di quest'anno potrebbe causare oltre 100.000 morti in più tra gli anziani in Europa. Se così fosse, l'arma energetica di Putin potrebbe fare più vittime al di fuori dell'Ucraina di quante ne facciano le sue artiglierie, i suoi missili e i suoi droni direttamente al suo interno. Questo è un ulteriore motivo per cui la resistenza dell'Ucraina alla Russia è anche la lotta dell'Europa.
Non è solo una questione energetica, ma finanziaria:
La guerra sta anche creando vulnerabilità finanziarie. L'inflazione energetica si sta riversando sul resto dell'economia europea, creando un grave dilemma per la Banca Centrale Europea. Essa deve aumentare i tassi di interesse per controllare i prezzi. Ma se si spinge troppo in là, potrebbe destabilizzare i membri più deboli della zona euro, non ultima l'indebitata Italia.
Tutto chiaro? Con la Russia i rapporti non torneranno mai 'come prima', la strategia del gelo di Putin è la realtà della guerra....
Che succede? L'Unione europea è divisa sul tetto al prezzo del gas, non è una novità, il 13 dicembre ci sarà un nuovo Consiglio europeo. Il price cap proposto (275 euro) non convince 15 paesi. Manca anche l'intesa sul tetto al prezzo del petrolio russo. Putin ha già ordinato lo stop alle forniture per chi aderirà al piano sul price cap. Sintesi: non c'è una soluzione contro lo shock energetico, l'Europa è in guerra e l'inverno sarà duro. Quanto? Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il gelo dell'Europa
Copertina dell'ultimo numero dell'Economist:
Cosa dice il settimanale inglese sull'Europa ghiacciata?
L'arma energetica di Vladimir Putin avrà un impatto che va oltre l'Ucraina. I nostri modelli indicano che, in un inverno normale, un aumento del 10% dei prezzi reali dell'energia è associato a un aumento dello 0,6% dei decessi. Quindi la crisi energetica di quest'anno potrebbe causare oltre 100.000 morti in più tra gli anziani in Europa. Se così fosse, l'arma energetica di Putin potrebbe fare più vittime al di fuori dell'Ucraina di quante ne facciano le sue artiglierie, i suoi missili e i suoi droni direttamente al suo interno. Questo è un ulteriore motivo per cui la resistenza dell'Ucraina alla Russia è anche la lotta dell'Europa.
Non è solo una questione energetica, ma finanziaria:
La guerra sta anche creando vulnerabilità finanziarie. L'inflazione energetica si sta riversando sul resto dell'economia europea, creando un grave dilemma per la Banca Centrale Europea. Essa deve aumentare i tassi di interesse per controllare i prezzi. Ma se si spinge troppo in là, potrebbe destabilizzare i membri più deboli della zona euro, non ultima l'indebitata Italia.
Tutto chiaro? Con la Russia i rapporti non torneranno mai 'come prima', la strategia del gelo di Putin è la realtà della guerra. La retorica della vittoria è ingannevole in una dimensione che prevede anche l'opzione del conflitto nucleare, in una guerra con la bomba atomica non ci sono vincitori. E chi dice che questo rischio è remoto, mente.
Segnali dall'economia? Un gran dilemma, siamo tra il giorno e la notte, in quell'ora che la luce il buio si combattono.
02
La Fed rallenterà il rialzo dei tassi (forse)
Due segnali che fanno sperare in meglio ci sono: il primo viene dalla Federal Reserve dove secondo i verbali della riunione del 2 novembre scorso la maggioranza dei membri del board pensa che sia corretto rallentare il ritmo della stretta monetaria, dunque i tassi saliranno ma più dolcemente per evitare il contraccolpo di una recessione. L'inflazione sta rallentando, la Fed non vuole strappi e ci sarà probabilmente una revisione dell'aumento di mezzo punto programmato per dicembre dopo quattro aumenti consecutivi di tre quarti di punto.
Il secondo segnale viene dall'Europa, dal suo principale 'motore', la Germania. L'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche è aumentato più del previsto a novembre:
Il balzo non deve creare grandi illusioni, è in agguato l'inverno e il contraccolpo della guerra in Ucraina. Bisogna aspettare la fine del gelo e bisogna ricordare che in ogni caso l'indice resta ben al di sotto dei livelli pre-guerra.
03
Il Pil italiano pro capite 25 anni fa...
Come eravamo? Un dato sull'Italia arriva dalle analisi dell'economista Branko Milanovich: "25 anni fa, il Pil pro-capite italiano era 3,5 volte la media mondiale. Oggi è il doppio della media mondiale".
Abbiamo numeri sul presente? Certo, basta andare a leggere il Documento programmatico di Bilancio appena sfornato.
04
La manovra è dettata dalla realtà energetica
C'è chi parla di una legge di Bilancio insufficiente, di manovra piccola e via così. Evidentemente chi fa queste affermazioni ignora il presente, il contesto storico, quello che sta accadendo là fuori. Ecco la percentuale di risorse impiegate rispetto al Pil per contrastare il caro-energia:
Come si arriva a queste percentuali? Leggiamo il Documento programmatico di Bilancio: "Nel Dpb del 10 ottobre il pacchetto di misure adottate per mitigare l’impatto dell’inflazione sulle famiglie e sulle imprese era quantificato in circa 62,6 miliardi negli anni 2021 e 2022 (3,3 per cento del Pil), di cui 5,5 miliardi (0,3 per cento del Pil) per il 2021 e 57,1 miliardi (3,0 per cento del Pil) per il 2022, inclusivi dei 3,8 miliardi stanziati con la legge di bilancio per il 2022. Per il 2023 e 2024 gli interventi lordi erano stimati pari, rispettivamente, a 402 milioni e 207 milioni. Per effetto degli interventi introdotti con il decreto ministeriale del 19 ottobre e il D.L. n. 153 del 20 ottobre, nonché di quelli aggiuntivi contenuti nel decreto legge n.176 del 18 novembre, l’importo lordo delle misure di contrasto al caro energia adottate nei primi undici mesi del 2022 sale dal 3,0 per cento del Pil a circa il 3,3 per cento del Pil. Considerando in via preliminare anche le risorse della manovra netta che si prevede di impiegare per il contrasto al caro energia nei primi mesi del 2023, la dimensione del pacchetto raggiungerebbe un livello pari a circa l’1,0 per cento del Pil nel 2023. Le nuove misure sono di natura temporanea e non comportano impatti significativi per gli anni successivi. Per il 2024 si conferma, infatti, sostanzialmente la stima precedente. Di conseguenza, la dimensione del pacchetto di misure adottate a partire dal 2021 aumenterebbe fino a toccare quasi il 4,6 per cento del Pil in termini cumulati".
***
Cosa sarebbe accaduto senza questa manovra? Cosa ne sarebbe dei conti italiani se il governo avesse ceduto alle pressioni di chi non conosce i numeri e pensa di giocare con il portafoglio degli italiani? Saremmo nel pieno di una tempesta finanziaria.
05
Il verdetto dei mercati. L'Apocalisse che non c'è
Piccola? Non è una manovra 'piccola', è una legge di Bilancio dettata dalla realtà. E se non fosse così, oggi i mercati ci punirebbero. E invece...
L'Apocalisse finanziaria non c'è, il livello dello spread tra Btp e Bund è a quota 182 punti, il tasso del rendimento del nostro titolo a 10 anni è a 3,6%. Il verdetto dei mercati sulla legge di Bilancio è positivo. E il merito è del premier Giorgia Meloni e del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti che hanno lavorato con saggezza.
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Domanda sul taccuino: come stanno i partiti?
06
La corsa di Fratelli d'Italia continua, Cinque Stelle sopra il Pd
Sondaggi? Ecco i dati dell'ultima Supermedia Agi/YouTrend:
Traduzione: Fratelli d'Italia cresce ancora, seppur con un rallentamento; il Movimento Cinque Stelle conferma il sorpasso avvenuto sul Partito democratico; i partiti medi sono in un fazzoletto di voti con la Lega che resta ampiamente sotto il 10%. La maggioranza è a 'trazione Meloni', senza lei non esisterebbe. Quanto al centrosinistra, i pentastellati lavorano alla scalata sull'area che un tempo fu del Partito democratico, ma escludendo che gli elettori riformisti passino a sostenere Giuseppe Conte, resta una domanda sul taccuino: che sinistra vuole interpretare il Pd? Perché se è quella che vediamo oggi, i riformisti cercheranno un'altra casa, fenomeno che sta già avvenendo con i voti del Terzo Polo. Il governo ha un solo avversario temibile: se stesso.
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Una storia esemplare della distanza tra rappresentazione e realtà?
07
Oh, Soumahoro
Aboubakar Soumahoro entra in Parlamento il 13 ottobre scorso (Foto Ansa).È entrato in Parlamento alzando il pugno chiuso e con gli stivali di gomma sporchi di fango, era stato dipinto come il mito degli ultimi, il difensore dei lavoratori, degli sfruttati e dei reietti. Una copertina dell'Espresso, il racconto di un eroe, il bagno di popolarità a Propaganda Live. Applausi. E la candidatura. L'elezione. Ancora applausi. Poi, il ritorno sulla terra, la fine di ogni illusione, le bugie piccole e quelle sempre più grandi, la sceneggiata social e il sottosopra reale. Aboubakar Soumahoro oggi si è auto-sospeso dal gruppo parlamentare Verdi-Sinistra, dopo due giorni di 'confronto' e sette ore di faccia con la coppia Bonelli-Fratoianni, è arrivata la decisione. Le indagini sulle cooperative gestite dalla suocera e dalla moglie faranno il loro corso, gli ispettori lavoreranno sul caso, i tribunali daranno il loro verdetto. Ma quello che s'è visto e sentito finora parla da solo, al di là della questione giudiziaria, oltre la griffe instagrammata della sua signora, adesso conta la storia politica di Soumahoro: a sinistra non si fidano più del personaggio che hanno creato e dopo averlo portato a Montecitorio lo hanno invitato a tenersi a distanza. Lui è già da un'altra parte. E là resterà.
Post scriptum. Mentre scrivo Aboubakar Soumahoro sta parlando in tv, a Piazza Pulita (La7) e alla domanda su come abbia vissuto negli anni precedenti e come abbia acceso un mutuo da 270mila euro per comprare casa ha risposto così: "Ho scritto un libro. Mia moglie lavorava". E la gestione della Coop? "Non sapevo delle indagini. Ho commesso una leggerezza. Non sapevo. Ma se fossi stato a conoscenza di una eventuale indagine non mi sarei nemmeno candidato". Un libro. E non sapeva.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con Marco Patricelli che fa un giro in Qatar. Si gioca. Con le parole.
08
La Qatarata e la moglie di Cesare (Soumahoro)
Mondiali del Qatar. C'è anche il calcio. Il gol in sforbiciata volante di Richarlison contro la Serbia. Il Brasile ha vinto 2 a 0 con una doppietta del carioca che gioca nel Tottenham. (Foto Epa).di Marco Patricelli
Non siamo su «Scherzi a parte». Il gran teatrino del mondo non è commedia dell’arte e neppure melodramma dove tutto sa di posticcio e se proprio si deve morire lo si fa cantando. No, siamo invece nella vita vissuta, di mazzette e burlette, di balle e palloni, del rinascimento e del ripascimento, degli effetti speciali nel nulla e il nulla dietro agli effetti speciali. I Mondiali di calcio in Qatar finiranno come sempre negli annali sportivi ma si spera possano diventare paradigmatici del fatto che il danaro torbido di petrolio che scorre a fiumi anche nella sabbia del deserto assomiglia tanto alle acque limpide del fiume Lete che però se le bevevi ti dava l’oblio (e in ogni caso ti scompensa parecchio sulla realtà e sulla sua percezione). Per anni l’overdose di petrodollari ha semplicemente eluso ogni seria riflessione sul dove, come, quando e perché celebrare il rito orgiastico e pagano di Eupalla in dicembre e nello sperduto emirato della Penisola araba che si è comprato il Mondiale, retto col pugno di ferro e con modalità medievali, dove il diritto è utopia e il business è diritto di pochi.
Ma per fortuna a rimettere le cose a posto ci ha pensato l’illuminato filantropo presidente della Fifa Gianni Infantino, uno che a forza di correre dietro al pallone e ai valori dello sport si è messo a rincorrere il politicamente corretto. Il suo discorso di apertura è stato un capolavoro di ipocrisia, col diabolico salto mortale carpiato di voler essere proprio contro le ipocrisie. Eppure, nessun antidoping per lui dopo aver pronunciato che «per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi tremila anni dovremmo scusarci per i prossimi tremila anni prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisie». Eh già, ipocrisie da speculazioni filosofiche come i calcolati 6.500 lavoratori morti nei cantieri per avere stadi da fantascienza (pura statistica, per dirla alla Stalin), la palese violazione di ogni embrione di diritto e persino la negazione di ogni elementare diritto, conquistato proprio dall’aborrita civiltà occidentale che tanto schifa Infantino. Eh già, poveri Gaio, Ulpiano, Papiniano, e che dire del derelitto Giustiniano e dei codici civile e penale evoluti nel tempo sulla grande lezione romana, cardine e base dei moderni stati di diritto (chissà perché si chiamano così). Eh sì, ma i romani erano quelli dei giochi del circo, quelli dei massacri in guerra, del gladio e delle aquile delle legioni che mettevano a ferro e fuoco le città dei nemici e i nemici in catene come schiavi, e prima ancora pure gli schiavi e i cristiani in croce. Solo che accadeva duemila anni fa, mentre in Qatar le catene immateriali ai lavoratori immigrati ci sono oggi, e la repressione violenta degli orientamenti sessuali e di ogni forma di dissenso è quotidianità. E non solo quelli. Tutto anestetizzato, con l’oppiaceo degli affari.
La Germania si tappa la bocca per protestare contro l'auto-censura della Fifa. E poi va a perdere l'incontro con il Giappone (Foto Epa).Le visioni di Infantino, dopo l’abbeverata miliardaria di vil pecunia, prevedevano persino le «belle sensazioni» di sentirsi tutto d’un tratto «qatari, africano, arabo, migrante, gay». Ma perché non provare sul campo quelle inebrianti sensazioni? Una almeno, è abbastanza facile. In Qatar su questi aspetti hanno idee molto chiare e recise. E infatti proprio l’organismo presieduto da Infantino, tenendo fede al suo nome (fifa per Fifa), pur di evitare che il giocattolino mondiale potesse scricchiolare con inaudite proteste morali, si è affannato a impedire che sette capitani di nazionale indossassero la fascia multicolore in sostegno ai perseguitati Lgbtq+ (in attesa di ulteriori lettere, asterischi, chiasmi, glosse, rimandi e note a margine), minacciando sanzioni. Tanto è bastato a fare dietrofront: parafrasando una vecchia pubblicità, toglietemi tutto ma non toccatemi la tasca. Auri sacra fames. E poiché qualcosa andava fatto, la nazionale inglese si è inginocchiata prima dell’inizio della partita con l’Iran nella farsa del black lives matter (completamente decontestualizzato, ma fa tanto “in”) e i poveri iraniani hanno sfidato il regime tenendo chiusa la bocca, come in patria sono costretti a fare dai tempi di Khomeini. Quando torneranno a casa non li accoglieranno come eroi, ma la Fifa starà ancora facendo ammenda di tremila anni di evoluzione dell’Occidente e non avrà tempo di occuparsene.
E così tra una mascotte inquietante e un inno musicalmente orripilante, a colpi di partite anche imbarazzanti il carrozzone va dove deve andare: verso il fatturato a tanti zeri. Ma tanto l’Italia non c’è, ci si può consolare: la faccia (calcistica) è già stata persa e non ce la giochiamo sul rettangolo verde dello stadio con l’aria condizionata in questioni insignificanti come i diritti, che nessuno dei professionisti nostrani da talk show in servizio di indignazione permanente ed effettivo va a sbandierare dove serve. In Italia abbiamo ben altri problemi da risolvere: se la premier Giorgia Meloni abbia fatto bene ad andare al Cop 27 con la figlia (qualcuno in passato ha fatto assai di peggio); se la manovra finanziaria sia davvero come dice lei «importante e coraggiosa» (qualcuno ha mai sentito di manovre «insignificanti e vigliacche»?); se Enrico Montesano vada riammesso a “Ballando con le stelle” dopo aver indossato una maglietta con un motto dannunziano lo stemma della Xª Mas (qualcuno dica alle giornaliste televisive che non si pronuncia ICS Mas e agli opinionisti che “Memento audere semper” non è fascista); se il duro e puro cavaliere nero Aboubakar Soumahoro sapesse o meno della gestione di compagna e suocera del business dei migranti (qualcuno gli dica che l’alta prospettiva morale sui diritti universali sull’orbe terracqueo non esclude il particulare in casa sua). L’idiomatismo (che non è una parolaccia) della lingua italiana prevede che non solo Cesare ma anche la moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto, perché la morale può essere sì violata ma non può essere ignorata. Vale nel Qatar degli arricchiti con la kefiah e vale nell’Italia dei tremila anni di storia.
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5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.