26 Novembre
Il gelo e la grande distrazione
Le temperature scenderanno, l'inverno si prenderà la scena. La guerra continua, l'illusione dell'Unione europea, la realtà dell'anno che verrà. Il disaccordo sul petrolio russo, la competizione con l'Asia sul gas e un avviso che arriva dalla metropolitana di Pechino. Elon Musk pronto a sostenere DeSantis e produrre un Twitter-phone. Appunti sulla fine del 2022
Che succede? L'Europa sta entrando in un periodo delicatissimo, freddo e tagliente. Preoccupa il livello del dibattito dell'Unione, la divisione profonda tra gli Stati, la separazione netta tra Italia e Francia sul soccorso e l'accoglienza dei migranti (che fa da velo agli obiettivi di Parigi sul Mediterraneo e su alcuni asset italiani - energia, difesa, telecomunicazioni e finanza), l'idea che con lo stoccaggio del gas e la riduzione del prezzo l'emergenza sia chiusa. C'è grande distrazione. I problemi stanno venendo al pettine ora. L'inflazione sta accelerando, le misure straordinarie per ridurre i costi della bolletta stanno creando problemi di bilancio che presto emergeranno, soprattutto per l'Italia che finora ha speso 61 miliardi di euro per impedire l'implosione dell'industria e aiutare le famiglie.
L'anno prossimo saremo in competizione più che mai con l'Asia per acquistare materie prime energetiche (passano completamente inosservati gli accordi di fornitura pluriennale che la Cina sta sottoscrivendo con le petromonarchie), mentre il prezzo è destinato a restare alto e le speranze di una pace in Ucraina sono tornate a zero, con la pioggia di missili russi su Kherson, il gelo, l'assenza di energia elettrica (nella foto che apre List, un ristorante a Leopoli), Putin che al Cremlino riceve le madri dei caduti e dice che "tutti gli obiettivi saranno raggiunti", Zelensky che di nuovo afferma che non ci sarà nessuna soluzione "senza la liberazione della Crimea". La guerra nonostante l'inverno è in piena escalation, tutto diventa un'arma. Nessuno sembrare curarsi di questa prospettiva. E i fatti intanto rotolano a valle come pietre, sono il preludio di quello che accadrà se l'Unione non trova una linea condivisa, realista, sulla guerra e lo shock energetico. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
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L'inverno sta arrivando
Prima di tutto, va data un’occhiata le previsioni del...
Che succede? L'Europa sta entrando in un periodo delicatissimo, freddo e tagliente. Preoccupa il livello del dibattito dell'Unione, la divisione profonda tra gli Stati, la separazione netta tra Italia e Francia sul soccorso e l'accoglienza dei migranti (che fa da velo agli obiettivi di Parigi sul Mediterraneo e su alcuni asset italiani - energia, difesa, telecomunicazioni e finanza), l'idea che con lo stoccaggio del gas e la riduzione del prezzo l'emergenza sia chiusa. C'è grande distrazione. I problemi stanno venendo al pettine ora. L'inflazione sta accelerando, le misure straordinarie per ridurre i costi della bolletta stanno creando problemi di bilancio che presto emergeranno, soprattutto per l'Italia che finora ha speso 61 miliardi di euro per impedire l'implosione dell'industria e aiutare le famiglie.
L'anno prossimo saremo in competizione più che mai con l'Asia per acquistare materie prime energetiche (passano completamente inosservati gli accordi di fornitura pluriennale che la Cina sta sottoscrivendo con le petromonarchie), mentre il prezzo è destinato a restare alto e le speranze di una pace in Ucraina sono tornate a zero, con la pioggia di missili russi su Kherson, il gelo, l'assenza di energia elettrica (nella foto che apre List, un ristorante a Leopoli), Putin che al Cremlino riceve le madri dei caduti e dice che "tutti gli obiettivi saranno raggiunti", Zelensky che di nuovo afferma che non ci sarà nessuna soluzione "senza la liberazione della Crimea". La guerra nonostante l'inverno è in piena escalation, tutto diventa un'arma. Nessuno sembrare curarsi di questa prospettiva. E i fatti intanto rotolano a valle come pietre, sono il preludio di quello che accadrà se l'Unione non trova una linea condivisa, realista, sulla guerra e lo shock energetico. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
L'inverno sta arrivando
Prima di tutto, va data un’occhiata le previsioni del tempo. Secondo Georg Müller, analista meteo di Eikon/Refinitiv, la prossima settimana in Europa ci sarà “un diffuso aumento della pressione” che “porterà tempo più stabile e freddo nel corso della prossima settimana. Il fine settimana e l'inizio della prossima settimana rimarranno nuvolosi con occasionali piogge leggere, soprattutto nel Regno Unito e nell'Europa centrale occidentale”, mentre “la seconda metà della prossima settimana sarà generalmente piuttosto secca e sempre più fredda, con precipitazioni leggere, per lo più sotto forma di neve o nevischio. Le temperature scenderanno vicino o leggermente sotto la norma entro la fine della prossima settimana. La settimana successiva alla prossima potrebbe essere più fredda del normale e ancora prevalentemente secca e inattiva”. Conclusione: i primi 10 giorni di dicembre saranno “molto probabilmente più secchi e freddi del normale”.
Le previsioni sono fondamentali per capire quale sarà la parabola di due eventi: la guerra in Ucraina e lo shock energetico in Europa. Più freddo, significa più consumi di gas. Il freddo è l’arma di Putin. Non solo in Ucraina, perché allo scenario climatico va associato quello economico, sul cruscotto bisogna osservare i numeri del ‘raffreddamento’ dell’economia, i report sulla discussione (senza risultato) del price cap europeo sul petrolio russo, le mosse in arrivo dei paesi produttori dell’Opec. È un gioco complesso di forze, l’Europa è nell’occhio del ciclone.
02
Petrolio russo, l'Europa ai confini della realtà
Mentre l’inverno avanza a grandi falcate, l’Unione europea ha sospeso i negoziati sul tetto al prezzo del petrolio russo, la Polonia e gli Stati Baltici accusano Bruxelles di essere troppo morbida, il prezzo è troppo alto. Quanto? Guardate questo tweet di Javier Blas, un collega di Bloomberg che si occupa di energia:
Un'analisi di Goldman Sachs di ieri fa il punto sui possibili scenari in caso di fissazione di un tetto al prezzo del petrolio russo:
- Se il price capo fissato dal G7 per il petrolio russo fosse troppo basso, la Russia potrebbe eluderlo vendendo l'olio degli Urali a prezzo scontato e mantenendo le sue esportazioni con una 'flotta ombra' indipendente dai servizi finanziari e di trasporto dei paesi del G7.
- I prezzi globali sarebbero più alti.
- Più è alto il prezzo, più è grande l'incentivo per la Russia a non ridurre la produzione.
- Goldman Sachs ritiene che il tetto del prezzo debba essere innalzato a circa 80-85 dollari al barile, viste le previsioni sul Brent 2023 a 110 dollari al barile.
- Non si aspetta un impatto della produzione perché non ritiene applicabile il price cap.
L'Unione europea combatte contro la storia, ma senza avere i mezzi per vincere, il petrolio russo continuerà ad avere un mercato, non siamo soli nell'universo.
03
Un avviso dalla metropolitana di Pechino
L’economia mondiale sta entrando in un limbo, i segnali sono misti, la Cina preoccupa, la politica Zero Covid è ripresa, secondo le stime di Bloomberg il traffico della metropolitana di Pechino nell’ultima settimana è crollato del 64% rispetto allo stesso periodo del 2019. La Cina non ha mai riaperto la sua economia, il suo modello produttivo on/off è una minaccia per la manifattura occidentale.
Secondo i dati della Commissione sanitaria cinese riportati da Reuters, nonostante le restrizioni sanitarie più severe del mondo, la Cina ha registrato per il terzo giorno consecutivo un aumento dei contagi di Covid-19. Il 25 i nuovi casi sono stati 35.183, di cui 3.474 sintomatici e 31.709 asintomatici.
04
Xi Jinping e Kim jong-un si scrivono
La Cina è il giocatore silente di questo secolo. Il presidente Xi Jinping ha risposto alla lettera che Kim jong-un, il leader della Corea del Nord esperto in lancio di missili, aveva scritto per complimentarsi con lui per il terzo mandato alla guida del Partito comunista cinese. In questo scambio di cortesie, c'è il gioco dell'Asia, il confronto duro tra Oriente e Occidente. Xi Jinping ha ricordato gli "importanti punti comuni di intesa e i progressi nelle relazioni" con la Corea del Nord. Secondo l'agenzia Kcna Xi Jinping ha sottolineato l'azione dei due leader che "difendono con forza la causa del socialismo e hanno lavorato con vigore per salvaguardare la pace e la stabilità nella regione e nel mondo". Il leader cinese e quello nordcoreano "sono disponibili a mettere in atto nuovi e attivi contributi per promuovere la pace, la stabilità, lo sviluppo e la prosperità".
***
Che facciamo ora? Un breve giro in America.
05
Elon Musk sosterrà DeSantis (e pensa al Twitter-phone)
Che aria tira in America? Uno dei soggetti da osservare con attenzione è Elon Musk, è uno dei pochi che fa esattamente quello che dice. Da quando ha fatto il suo ingresso nel parco-giochi di Twitter, ha aperto l'officina dell'invenzione. Il social media secondo i suoi critici doveva schiantarsi al suolo dopo i licenziamenti e così finora non è stato. Musk ha azzerato le politiche di censura (a senso unico), riammesso gli account sospesi che non avevano violato la legge, cominciato un lavoro di riorganizzazione dell'azienda. Non ha mai nascosto di essere deluso da Joe Biden, di aver votato in passato i democratici. Ieri ha fatto un'altra rivelazione: se DeSantis dovesse correre alle presidenziali del 2024, lo voterà. voter Deluso da Joe Biden, tiepido verso Donald Trump, entusiasta di Ron DeSantis, al punto da promettere fin da ora che lo votera' alle presidenziali del 2024. A un follower che gli chiedeva se avrebbe sostenuto DeSantis nel 2024, Musk ha risposto seccamente: "Yes". Ecco la discussione:
Candidato ideale di Musk? "La mia preferenza per il 2024 è qualcuno sensibile e centrista. Avevo sperato che fosse il caso dell'amministrazione Biden, ma sono rimasto deluso finora". Pochi minuti prima aveva ricordato ai suoi più di 118 milioni di follower di essere stato un sostenitore di Barack Obama e di Biden, e di "aver preferito Biden a Trump" nel 2020. L'ex presidente non ha mai utilizzato il suo account di nuovo online su Twitter, commento di Musk: "Accetto il fatto che non twitti, la cosa importante è che Twitter abbia corretto un grave errore, quello di bannare il suo account nonostante non ci fosse stata nessuna violazione della legge e dei termini di servizio". Musk spiega la sua decisione: "Togliere dalla piattaforma un presidente in carica ha minato la fiducia pubblica di metà America verso Twitter".
Non finisce qui, perché l'imprenditore è vulcanico, di fronte a un diktat o a una posizione di monopolio che costituisce un ostacolo, salta sul business: "Spero di non doverci arrivare ma, sì, se non ci sarà altra scelta, creerò uno smartphone alternativo", dice Musk. Cosa lo spinge in questa idea? È un avvertimento a Apple e Google a non rimuovere la app di Twitter dai loro app store. "L'uomo - scrive Musk - costruisce razzi per andare su Marte, fare un piccolo stupido cellulare dovrebbe essere facile, giusto?". L'uomo che costruisce i razzi per andare su Marte è lui.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Squaderno l'estate. Fa freddo là fuori, tittia.
06
Fa freddo. Tittia
Ferragosto. Piove, no ora c'è il sole, ripiove, risplende tutto, che vento, che caldo, che sventola. I Negrita con Juanes cantano un'energetica 'Gioia infinita', con quel ritornello in spagnolo che è da cuore matto ("Luz de luz mata mi dolor") e le trombe orchestrate da Roy Paci che sono il richiamo del "lidiar" di una corrida, dunque "come un rio, como el mar, comò el sol", eccomi qua a strambare pagina. Pranzo, passeggiata a San Giovanni di Sinis. S'avvicina un'avvampata signora, mi scuote il braccio, "chi vince?". Si riferisce alle elezioni, ma trovo una risposta al galoppo: "Mi piacerebbe tanto una corsa, un'impresa da Secretariat e via con la Triple Crown, ma ora aspetto il Palio, "Tittia signora, vincerà Tittia'". Con questa temperatura tropicale, quel Tittia, il nostro Giovanni Atzeni da Nurri, ci sta a meraviglia, Tittia vuol dire "che freddo". Da un'altra parte dell'Italia in vacanza sarebbe emerso un certo smarrimento, ma qui 'sa limba' è pane e i cavalli sono una cosa seria, spalanca un sorriso e dice: "Vediamo chi domani vince il Palio!". Arriverà la quarta vittoria di fila di Tittia in sella al Leocorno e per il futuro si vedrà.
Caddhos, cavalli, corse. Sartiglia, Carrela e' nanti, Ardia, ce ne vuole di coraggio, destrezza, tecnica, per stare in sella in salita, in discesa, in curva, in piedi, di schiena, di spalle, con la spada. Con il fucile. Le scuderie qui sono fatto domestico, stelle e coccarde sono genealogia, i 'cavalieri' qui esistono, non a caso il Palio di Siena lo vincono i fantini sardi, qui si cavalca da bambini alla 'maniera elfica', a pelo, sissignori, siamo Cheyenne e Sioux, Comanche e Apache. Una mano tiene la redine, l'altra libra il Tomahawk.
Grazie al cielo mio padre ascoltava De André, la scoperta del Faber fu ne La buona novella (1970), poi come un lampo nella nostra casa arrivò nel 1981 L'indiano, la copertina con il dipinto di Frederic Remington (The Outlier, 1909) e per tutti noi, piccoli e grandi, fu il balzo del cuore in gola. Una visione al tramonto, lo sguardo senza domani, la grande civiltà delle praterie, il fucile, la penna d'aquila sul capo. Cosa eravamo e cosa siamo. Sapevamo nell'intimo cosa voleva dirci Faber, ogni respiro era "quel dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek", era il popolo sardo travolto da una modernità sfacciata, senza dignità, "ora i bambini giocano nel letto del Sand Creek". L'indiano. E il cavallo. Mio nonno ne aveva uno bianco, lo ricordo come una creatura meravigliosa del Signore degli Anelli: "Quello è Ombromanto, il capo dei Mearas, principi dei cavalli, e nemmeno Théoden, Re di Rohan, conobbe mai un destriero così bello. Miratelo scintillare come argento e galoppare liscio come un fiume che scorre veloce! Viene per me: è il cavallo del Cavaliere Bianco. Combatteremo insieme".
Nove anni dopo quell'album di stupore che fu (è) L'indiano del nostro Faber, nel 1990, il cinema ci regalò un'altra occasione per non dimenticare. Balla coi lupi fu un'esperienza mistica, il monumento di una storia riscritta finalmente riscritta, la scena finale dell'indiano sulla rupe: "Io sono vento nei capelli, e sono tuo amico? Lo sai questo, vero? Sai che sarò tuo amico per sempre? Sono vento nei capelli, e sono amico di balla coi lupi. Per sempre!". E quella frase che chiude i titoli di coda: "Tredici anni dopo, le loro case distrutte, i loro bisonti scomparsi, gli ultimi Sioux ancora liberi si sottomisero all'Autorità dei bianchi a Fort Robinson, nel Nebraska. La grande cultura del cavallo e della prateria era finita per sempre e la Frontiera Americana stava per passare alla storia".
Ci sono storie che finiscono così, nell'oblìo, senza un perché. E poi ritornano. C'è Balla coi lupi su Netflix. E c'è ancora un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek. Fa caldo. Fa freddo, tittia.
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6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
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comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.