29 Novembre
Partita doppia
Il caso Juventus tra lo stadio e la contabilità. Le dimissioni di Andrea Agnelli, l'arrivo di un nuovo consiglio, il problema del calcio in Italia. Altro colpo in casa Agnelli, Binotto lascia la Ferrari. Rivolta dei fogli bianchi in Cina, Xi Jinping manda la polizia, ma le critiche al regime sulla politica Zero Covid sono nette: "Ha fallito, il virus è fuori controllo, Pechino affronti la realtà"
Che succede? La notizia in Italia è solo una: l'azzeramento dei vertici della Juventus, Andrea Agnelli e l'intero Consiglio d'amministrazione vanno a casa, sommersi dai debiti, dalle polemiche e da un'inchiesta della magistratura che evidentemente ha consigliato la mossa veloce delle dimissioni. Juventus vuol dire Agnelli, significa famiglia, si legge i soldi destinati da Exor buchi, Andrea (Agnelli) li faceva, John (Elkann) li tappava. E c'è anche una novità in casa Ferrari. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Tutti a casa. Juventus più in nero che in bianco
Tutti via, il presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, dopo 9 scudetti di fila, 19 trofei in totale, finisce così un'avventura che non si corona con la celebrazione del centenario del 2023. Chi prende i pieni poteri? Maurizio Scanavino, manager di fiducia di John Elkann, che guida il gruppo editoriale Gedi. Stamattina Exor ha comunicato che alla presidenza della Juventus verrà indicato Gianluca Ferrero, il titolo stamattina in Borsa è stata sospeso e ora perde oltre il 4%. Dopo le contestazioni della Consob sul bilancio 2021-22, l'attività della procura di Torino, il caso è passato in cronaca come "manovre stipendi", una serie di mosse contabili e di cassa fatte durante il periodo del Covid con congelamento di alcune mensilità dello stipendio dei calciatori per le stagioni 2019-2020 e 2020-21 e successiva restituzione in futuro.
La Juventus parla di regolarità delle operazioni, nega ogni addebito, la nota della società ribadisce che "Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura". Tutto bene, ma la decisione a razzo di procedere con la nomina di un nuovo Cda,...
Che succede? La notizia in Italia è solo una: l'azzeramento dei vertici della Juventus, Andrea Agnelli e l'intero Consiglio d'amministrazione vanno a casa, sommersi dai debiti, dalle polemiche e da un'inchiesta della magistratura che evidentemente ha consigliato la mossa veloce delle dimissioni. Juventus vuol dire Agnelli, significa famiglia, si legge i soldi destinati da Exor buchi, Andrea (Agnelli) li faceva, John (Elkann) li tappava. E c'è anche una novità in casa Ferrari. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Tutti a casa. Juventus più in nero che in bianco
Tutti via, il presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene, dopo 9 scudetti di fila, 19 trofei in totale, finisce così un'avventura che non si corona con la celebrazione del centenario del 2023. Chi prende i pieni poteri? Maurizio Scanavino, manager di fiducia di John Elkann, che guida il gruppo editoriale Gedi. Stamattina Exor ha comunicato che alla presidenza della Juventus verrà indicato Gianluca Ferrero, il titolo stamattina in Borsa è stata sospeso e ora perde oltre il 4%. Dopo le contestazioni della Consob sul bilancio 2021-22, l'attività della procura di Torino, il caso è passato in cronaca come "manovre stipendi", una serie di mosse contabili e di cassa fatte durante il periodo del Covid con congelamento di alcune mensilità dello stipendio dei calciatori per le stagioni 2019-2020 e 2020-21 e successiva restituzione in futuro.
La Juventus parla di regolarità delle operazioni, nega ogni addebito, la nota della società ribadisce che "Juventus continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura". Tutto bene, ma la decisione a razzo di procedere con la nomina di un nuovo Cda, il 'liberi tutti' è un chiaro segnale che la posizione di arroccamento non era più sostenibile.
Andrea Agnelli si è dimesso dalla presidenza della Juventus (Foto Epa).Alla fine, dopo una serie di rinvii, è arrivata la decisione e il comunicato del Cda: "I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi. A tal fine, su proposta del Presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti, tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato". Terremoto. Perché è la Juventus, perché è sempre casa Agnelli, perché è la prova ulteriore che nel calcio italiano c'è più di qualcosa che non va, non basta vincere, i valori dello sport sono fondamentali anche fuori dal campo, nelle scritture dei libri contabili e nell'immagine della società.
Si sente il rombo di un motore. Alla Ferrari intanto...
Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari in Formula 1 (Foto Epa).Comunicato secco, fine della storia, in Formula 1 la Rossa o vince o non è. Così stamattina Ferrari "annuncia di aver accettato le dimissioni di Mattia Binotto che lascerà il suo ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari il 31 dicembre". Nella nota diffusa via Twitter si legge che "il processo di individuazione del nuovo Team Principal della Scuderia Ferrari è in corso e dovrebbe concludersi nel corso del nuovo anno". L'amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna, ha commentato: "Vorrei ringraziare Mattia per i suoi numerosi e grandi contributi in 28 anni di carriera in Ferrari e in particolare per aver riportato la squadra a una posizione di competitività nel corso di quest'ultimo anno. Di conseguenza, siamo in una posizione forte per rinnovare la nostra sfida, soprattutto per i nostri fantastici fan in tutto il mondo, per vincere il premio più importante del motorsport. Tutti qui alla Scuderia e nella più ampia comunità Ferrari augurano a Mattia ogni bene per il futuro".
Mattia Binotto ha commentato: "Con il rammarico che ciò comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con la Ferrari. Lascio un'azienda che amo, di cui ho fatto parte per 28 anni, con la serenità che deriva dalla convinzione di aver fatto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, a raggiungere i più alti traguardi, alla quale auguro tutto il meglio per il futuro. Credo sia giusto fare questo passo in questo momento, per quanto questa decisione sia stata difficile per me. Ringrazio tutte le persone della Gestione Sportiva che hanno condiviso con me questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni".
***
In meno di 24 ore i due simboli sportivi della famiglia Agnelli, la Juventus e la Ferrari, voltano pagina. Che facciamo ora? Andiamo in Cina, il pentolone di Xi Jinping sta bollendo.
02
Xi Jinping schiera la polizia
Il presidente cinese Xi Jinping, eletto per la terza volta a capo del Partito comunista cinese (Foto Dpa).Xi Jinping ha schierato la polizia per fermare la protesta in varie città del paese. A Pechino e Shanghai sono entrati in azione, ci sono stati già degli arresti. Il regime ha inasprito la censura su Internet. Tutto procede secondo il copione della repressione del compagno Xi che vede la più grande ondata di protesta da quando è al potere.
Il presidente cinese non sembra avere alcuna intenzione di tornare indietro sulla politica Zero Covid, il giornale ufficiale del Partito comunista cinese, il Quotidiano del Popolo, senza menzionare mai le proteste scrive che le politiche di isolamento contro il virus sono da "attuare senza riserve", perché mettono "la vita delle persone al primo posto", il giornale invita alla "perseveranza" e "più è difficile, più bisogna stringere i denti".
La strategia di Xi Jinping è fallimentare, ma non può fare retromarcia, sarebbe sconfessare se stesso. Il suo problema è che il dissenso è aperto, l'errore palese. Il South China Morning Post, il giornale di Hong Kong, pubblica un commento che non fa un plissé di Zhou Xin, uno degli editorialisti della testata, già collaboratore di Bloomberg e Reuters, ecco la sintesi fulminante.
La fine dell'illusione:
La campagna anti-Covid della Cina non sta andando bene come sperava Pechino: il Paese si è ritrovato bloccato in una battaglia impossibile dopo aver tentato per quasi un anno di contenere la variante Omicron, usando il suo vecchio playbook di blocchi di massa e test obbligatori per combattere un senza volto nemico che non può essere sradicato.
Il virus è fuori controllo:
Quell'approccio, che un tempo aveva convinto Pechino della supremazia del suo sistema di governance, appare sempre più macchinoso, costoso e insostenibile. (...) Una politica zero-Covid ben implementata dovrebbe contenere il virus mantenendo le attività economiche attive. Ma il virus è ormai fuori controllo, l'economia è a brandelli e i cittadini arrabbiati stanno mostrando pubblica sfida.
Il sistema cinese a pezzi:
A Pechino, diverse comunità hanno cercato di negoziare durante il fine settimana con i comitati di base del Partito Comunista, che sono organismi legalmente auto-organizzati senza autorità governativa, per revocare i blocchi. Pezzo dopo pezzo, il sistema cinese zero-Covid si sta sgretolando sotto il suo stesso peso.
I gulag del coronavirus:
Se l'obiettivo finale di Pechino continua a richiedere di sradicare le trasmissioni di virus nelle comunità il più rapidamente possibile, le autorità locali non hanno altra scelta che mantenere i test universali, imporre blocchi improvvisi e trascinare i pazienti in ospedali improvvisati considerati da alcune persone come "gulag di coronavirus" che spesso consistono di centinaia di letti stipati insieme sotto un unico grande tetto.
Conclusione:
È tempo che Pechino affronti la realtà e faccia la scelta giusta.
Xi Jinping cambierà idea? Lo scopriremo presto.
03
Dare i numeri sui morti in Iran
L'Ayatollah Ali Khamenei, la guida spirituale e l'uomo ombra del governo dell'Iran (Foto Epa).Paese che vai, regime che trovi. In Iran secondo un generale dei Pasdaran, Amir Ali Hajizadeh, dall'inizio delle proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini, oltre 300 persone sono state uccise. Nel numero sono compresi anche i membri delle forze di sicurezza, ma Human Rights Activists in Iran, u n gruppo americano che segue le proteste da oltre due mesi dà cifre più alte, 451 i manifestanti e 60 i membri delle forze di sicurezza uccisi, sono oltre 18 mila le persone arrestate.
04
Le grandi scoperte strategiche di Stoltenberg
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg (Foto Ansa).Fenomeni. Jens Stoltenberg, segretario generale della Nat0, ha fatto una grande scoperta: "La Russia sta usando l'inverno come arma di guerra contro l'Ucraina".
05
Vai col crypto. BlockFi va in bancarotta
La moneta del nulla. L'estinzione delle cryptovalute prosegue veloce: BlockFi, uno dei campioni del settore, ha dichiarato bancarotta. L'anno scorso arrivò a toccare una valutazione di 4 miliardi di dollari, le imprese del fondatore di Ftx, Sam Balkman-Fried l'hanno fatta colare a picco. Il fallimento di Ftx è come l'asteroide per i dinosauri. Il mondo crypto è già in udienza dal Creatore.
06
Comprare biogas
Shell acquisterà Nature Energy, il più grande produttore europeo di biogas, per quasi 2 miliardi di dollari. Nature Energy è un'azienda danese, produce biometano, identico al gas naturale ma ricavato da rifiuti organici. Le grandi compagnie del settore Oil & Gas si stanno muovendo in questa direzione. Nell'ottobre scorso, Bp ha investito 4 miliardi di dollari nell'acquisto di Archaea Energy, produttore americano di biogas.
07
E costruire aeroporti
L'uomo forte della petromonarchia. Il principe saudita Mohammed bin Salman (Foto Epa).Dov'è il futuro? Dove si costruiscono grandi aeroporti. L'Arabia Saudita ha deciso di entrare in competizione con Dubai e la sua compagnia Emirates nel settore del turismo e del trasporto passeggeri. I sauditi hanno presentato un progetto per la costruzione di uno scalo con sei piste per servire la capitale Riyadh. La compagnia aerea non è stata ancora lanciata, si chiamerà RIA. Entro il 2030 l'aeroporto avrà un traffico di 120 milioni di passeggeri.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con la nascita di un leone, domani.
07
Winston Churchill
"The Roaring Lion", lo scatto fotografico di Yousuf Karsh durante una visita di Winston Churchill al Parlamento canadese nel dicembre del 1941.Nacque il 30 novembre del 1874 nello splendore del barocco di Blenheim Palace, la casa di famiglia nell'Oxfordshire. La guerra fu la sua officina di vita, la penna il suo inizio per sempre, la cultura il genio dell'autodidatta. Cerco la morte in battaglia, non la trovò. Provò la disfatta, non fu sconfitto. La politica arrivò come conseguenza della biografia, un'opera in fieri, ne fu lo strumento e il diletto, la passione e la sfida. Governò e non si piegò. Cadde e si rialzò. L'alcol fu un buon amico, il sigaro un fedele compagno, le sbronze una necessaria operazione strategica. Inseguì l'imperfezione con precisione. I classici lo forgiarono, la macchina del racconto lo trasportò ovunque. Fu aristocratico, imperialista, conservatore, liberale, mai di sinistra ma ben più democratico e riformatore di qualsiasi progressista di ieri (e anche domani). Studiate Winston Churchill, non è mai troppo tardi. In un'Europa in guerra, in un mondo squassato dal nuovo Grande Gioco, sarà una guida per essere leader, trovare coraggio, andare avanti, sopportare l'impazienza, trovare la via e chiudere la partita con un Gin Martini per continuare a vivere tempi interessanti. Forse troppo.
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6. Promozioni
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
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o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.