16 Dicembre
Europa scossa, sinistra colpita, Meloni fa la corsa solitaria
Il consenso di Fratelli d'Italia oltre il 30%, l'unica leadership forte riconosciuta dagli italiani è quella della prima donna a Palazzo Chigi, il resto della truppa parlamentare insegue a lunga distanza. Il caso che scotta, il Qatargate dei progressisti nel Parlamento Ue. Lagarde parla, la Borsa crolla
Che succede? La legge di Bilancio è in Parlamento per l'approvazione finale, si chiude entro il 31 dicembre. L'Unione europea ha dato un giudizio positivo (e non poteva fare diversamente, vista la più che buona accoglienza dei mercati), sul piano contabile non c'è niente da dire, come ha sottolineato Paolo Gentiloni, Commissario Ue all'Economia. Dunque l'Armageddon finanziario di cui parlavano le opposizioni era solo uno spaventapasseri. Ci saranno modifiche all'utilizzo del Pos (soglia di 30 euro) e minimalia che non cambieranno la sostanza della manovra.
Il fatto grosso è il Qatargate. La sinistra italiana è passata dal Soumahoro con gli stivali (oggi sono uscite accuse durissime della magistratura al suo giro di parenti) alle tangenti pagate dai qatarini a personaggi che non passavano per caso dalle parti dei progressisti. Sono fatti gravi, aprono una 'questione morale' tra le fila di chi ha sempre fatto la morale agli altri. Cose che capitano a chi agita sempre la clava del presunto colpevole. La vittima più grande di questa storia è il Parlamento europeo, la sinistra subisce solo il classico rientro del boomerang.
Giorgia Meloni nel frattempo prosegue la sua corsa, c'è una donna al comando. E si vede, ha decisamente un altro passo. Sa fare politica.
01
La luna di miele di Giorgia. Fratelli d'Italia sopra il 30%
L'opposizione per ora non ha trovato un filo conduttore reale, che sarebbe poi quello di presentarsi con serietà in Parlamento e nel dibattito pubblico sui media, come alternativa credibile per il futuro. Con Giuseppe Conte che tiene comizi per il popolo del reddito di cittadinanza (la sua unica base elettorale) e il Partito democratico alle prese con la discussione congressuale sulla 'prima tesi di Marx su Feuerbach' (è successo davvero, prova balistica di un decollo completo nello spazio), il centrodestra ha un solo avversario:...
Che succede? La legge di Bilancio è in Parlamento per l'approvazione finale, si chiude entro il 31 dicembre. L'Unione europea ha dato un giudizio positivo (e non poteva fare diversamente, vista la più che buona accoglienza dei mercati), sul piano contabile non c'è niente da dire, come ha sottolineato Paolo Gentiloni, Commissario Ue all'Economia. Dunque l'Armageddon finanziario di cui parlavano le opposizioni era solo uno spaventapasseri. Ci saranno modifiche all'utilizzo del Pos (soglia di 30 euro) e minimalia che non cambieranno la sostanza della manovra.
Il fatto grosso è il Qatargate. La sinistra italiana è passata dal Soumahoro con gli stivali (oggi sono uscite accuse durissime della magistratura al suo giro di parenti) alle tangenti pagate dai qatarini a personaggi che non passavano per caso dalle parti dei progressisti. Sono fatti gravi, aprono una 'questione morale' tra le fila di chi ha sempre fatto la morale agli altri. Cose che capitano a chi agita sempre la clava del presunto colpevole. La vittima più grande di questa storia è il Parlamento europeo, la sinistra subisce solo il classico rientro del boomerang.
Giorgia Meloni nel frattempo prosegue la sua corsa, c'è una donna al comando. E si vede, ha decisamente un altro passo. Sa fare politica.
01
La luna di miele di Giorgia. Fratelli d'Italia sopra il 30%
L'opposizione per ora non ha trovato un filo conduttore reale, che sarebbe poi quello di presentarsi con serietà in Parlamento e nel dibattito pubblico sui media, come alternativa credibile per il futuro. Con Giuseppe Conte che tiene comizi per il popolo del reddito di cittadinanza (la sua unica base elettorale) e il Partito democratico alle prese con la discussione congressuale sulla 'prima tesi di Marx su Feuerbach' (è successo davvero, prova balistica di un decollo completo nello spazio), il centrodestra ha un solo avversario: se stesso. Non è poco, le altre due parti in commedia (Berlusconi e Salvini) sono imprevedibili, ma al momento non c'è un clima che possa condurre a rovesci letali per la maggioranza.
Lo scenario presenta una sola leadership forte riconosciuta dagli italiani, quella di Giorgia Meloni. Ecco la Supermedia di Agi/YouTrend pubblicata oggi:
Fratelli d'Italia ha superato il tetto del 30% dei consensi, la 'luna di miele' di Meloni con gli elettori continua. E quel 30,6% è un dato non più estemporaneo, ma consolidato negli ultimi giorni da una serie di sondaggi registrati dalla Supermedia. Questa è la novità più importante, Fratelli d'Italia è il quarto partito a superare questa soglia psicologica negli ultimi 10 anni (in precedenza toccò al Partito Democratico, al Movimento Cinque Stelle e alla Lega). Questa sequenza dimostra naturalmente che il consenso è sempre volatile, temporaneo, difficile da mantenere. Grandi balzi e ipersoniche picchiate sono diventati un fatto ordinario nello straordinario scenario politico del nostro paese.
02
Una questione di stile di governo
Giorgia Meloni sul banco del governo in Parlamento (Foto Ansa).L'affidabilità, la tempra e l'equilibrio mostrati da Meloni vengono premiati, il suo 'discorso' con gli italiani funziona. Arriveranno tempi difficili, ma questo stile di governo (non è solo comunicazione, c'è la rivendicazione di volta in volta della scelta politica di un governo politico) è una base per costruire quel partito conservatore che l'Italia aspetta da tempo e farebbe da catalizzatore di una ricostruzione anche del centrosinistra uscito dalle urne senza più identità. Contro la novità della primadonna presidente del Consiglio non basteranno i cartelli elettorali, serviranno idee fresche. Chiusa l'era Berlusconi (siamo chiaramente ai titoli di coda), la premiership di Meloni sta viaggiando con il favore degli alisei. Ma il presidente del Consiglio dovrà armare bene le vele, le prossime settimane saranno dure. Quanto? Allacciate le cinture, seguite il titolare di List.
03
Tassi, inflazione, confusione Bce. La brutta giornata dei mercati
Un'azione coordinata delle banche centrali ha alzato i tassi di riferimento di un altro mezzo punto, la manovra anti-inflazione continua, anche se a un ritmo leggermente inferiore. Federal Reserve, Banca d'Inghilterra e Banca centrale europea cercano un soft landing, un atterraggio morbido per l'economia, ma la loro azione ha contraccolpi pesanti sul fronte dei mercati: le Borse europee sono sprofondate, Wall Street viaggia in rosso fisso.
Le previsioni della Bce sull'economia, le parole di Christine Lagarde (che ancora sembrano poco meditate e prudenti), la volontà manifestate dalla Fed di andare avanti senza ripensamenti sulla linea del rialzo dei tassi, sono la via maestra per i banchieri centrali, ma rappresentano un macigno sulla fiducia degli operatori economici. Cruscotto dei mercati, parte la colonna sonora di Profondo Rosso, musica dei Goblin diffusa su tutti i continenti:
Il mercato è in fase indovino, gli investitori stanno cercando di leggere le tazze di caffè delle banche centrali e la sfera di cristallo del ciclo economico. Lagarde, come le capita troppo spesso, fatto un intervento scomposto che ha dato la spinta alle vendite in Borsa, per un rialzo di mezzo punto (non tre quarti) ha sottolineato che "non è un pivot, non stiamo rallentando", anzi sui rialzi dei tassi "dobbiamo proseguire ad un ritmo costante fino a raggiungere livelli che siano sufficientemente restrittivi". Risultato: gli investitori si sono spaventati, le Borse europee sono colate a picco (Milano la peggiore), i rendimenti del Btp a 10 anni sono balzati al 4,15% e lo spread sul Bund è tornato sopra i 200 punti (207). La Bce ha anche deciso i parametri sulla riduzione dello stock di titoli di Stato accumulati con il programma App, da marzo 2023 fino a tutto il secondo trimestre i rinnovi saranno limitati a 15 miliardi al mese. Nel board della Bce non c'è un consenso unanime su questa strategia, ma gli investitori dopo le parole di Lagarde rivedranno le loro stime sui tassi di interesse in Europa al rialzo.
Guido Crosetto, ministro della Difesa, ha puntato il dito: "Non ho capito il regalo di Natale che la Presidente Lagarde ha voluto fare all'Italia". Non solo all'Italia, le critiche sono ampie, tra i commentatori e gli analisti si sottolinea, ancora una volta, lo stridore tra l'azione (il rialzo di mezzo punto) e e le parole. La Bce sta pattinando sul ghiaccio sottile.
04
Lagarde vuole il Mes. E Giorgetti: esiste il Parlamento...
Presidente della Bce, Christine Lagarde (Foto Epa).Lagarde s'è lasciata sfuggire una considerazione che doveva evitare: "Speriamo che Roma ratifichi presto la riforma del Mes". Tema politico che la maggioranza non ha ancora risolto, le parole di Lagarde nel centrodestra sono viste come un'ingerenza. Giancarlo Giorgetti ricorda che non decide il governo: "C'è anche il Parlamento, no? Il Parlamento ha dato un indirizzo, non è che io posso andare contro il Parlamento. Adesso il Parlamento si esprimerà ancora e faremo quello che dobbiamo fare", dice il ministro dell'Economia. Come andrà a finire? Tutto va inquadrato nella partita più ampia della manovra, domani mattina ci sarà un vertice sulla manovra tra Giorgia Meloni, Giorgetti e i capigruppo di maggioranza.
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C'è altro? Perbacco, il Qatargate, valigie di soldi alla sinistra europea (e purtroppo italiana).
05
A cosa servivano le mazzette del Qatar?
Una parte dei contanti trovati dalla polizia belga a casa di Antonio Panzeri e in quella di Eva Kaili (Foto Polizia Belga).Le mazzette dei qatarini a cosa servivano? Ancora non si sa, abbiamo visto le foto delle valigie piene di euro, ma lo scopo non è ancora chiaro. L'idea che il problema fosse di far dire che il Qatar è buono e non viola i diritti umani, fa sorridere. Vale la vecchia regola: follow the money. Dunque apertura del mercato aereo europeo alla compagnia qatarina, visti più facili, l'affare del Mondiale di calcio e molto altro. Il Qatar insieme agli Stati Uniti è il più grande esportare di gas liquido del mondo. Fare affari con loro è un passaggio obbligato, farsi corrompere e prendere le mazzette no.
Panzeri, Giorgi, Kaili e compagni sembrerebbero solo i primi nomi di una rete più vasta. È una di quelle storie che si presentano come una matrjoska, vedremo come andrà a finire, per ora sulla griglia c'è la sinistra, per il resto della truppa del Parlamento europeo la magistratura pare si stia attrezzando. L'inchiesta viene da lontano (nasce nel 2021), l'hanno condotta i servizi segreti del Belgio, ma non erano i soli a ascoltare, tracciare, pedinare, perquisire. "Tra i servizi europei che hanno collaborato alla fase di intelligence ci sono anche le due Agenzie italiane (Aise ed Aisi), per i rispettivi ambiti di competenza", assicurano fonti di intelligence. The Italian Job è completo, dal reato alla sua scoperta, notevole.
Le ultime notizie dell'inchiesta sono un dejà vu, si parla di "un gruppo indeterminato e molto ampio di persone" dedito alla consumazione di "fatti di corruzione" che avrebbe operato all'interno di "strutture europee con o senza legami con l'Unione Europea". Questo dice il decreto di perquisizione della Guardia di Finanza, su delega della procura di Milano. "I fatti di corruzione sono legati a ingenti somme di denaro in cambio della propria attività". Le attivita' dei finanzieri della sezione di polizia giudiziaria, coordinati dal dipartimento Affari internazionali della procura, hanno riguardato, tra l'altro, l'abitazione della famiglia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri a Calusco d'Adda (Bergamo), quella ad Abbiategrasso (Milano) dei genitori di Francesco Giorgi assistente europarlamentare e compagno di Eva Kaili, vice presidente del Parlamento europeo.
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Brutta storia. Chi di moralismo ferisce, di moralismo perisce. Leggiamo Marco Patricelli, senza fare la morale a nessuno, tanto è più che sufficiente far parlare i fatti.
06
C'è sempre un più puro che ti epura
Arrestato. Antonio Panzeri, ex parlamentare europeo del Pd, ex sindacalista (Foto Epa).di Marco Patricelli
La mazzetta che scatenò l’uragano di Tangentopoli in una casa di riposo a Milano era una specie di elemosina da Chiesa (con la maiuscola) rispetto agli stoccaggi della cricca di Bruxelles nelle case private, neanche fossero cuccette di campagna. Cosa sono i miserabili 7 milioni di lirette di allora rispetto alle centinaia di migliaia di euro di oggi nella Capitale d’Euronia? Trenta anni di scandali in un sorso solo, per una sete aumentata di molto.
Viene in mente la famosa frase di Aleksandra Kollontaj, alquanto liberale e disinibita nella morale sessuale da parificare l’atto dell’amore fisico alla bevuta naturale di un bicchiere d’acqua, alla quale Lenin rispose scandalizzato come un qualsiasi ajatollah iraniano: «Ma io non bevo dove hanno bevuto altri». Presto dimenticato nel Paradiso sovietico, dove per sposarsi o divorziare bastava una semplice firma in Comune, e i giovani pur di conoscere le gioie della carnalità si univano in matrimonio a Mosca, prendevano un vagone letto per Leningrado e tornavano nella capitale ripetendo il copione al contrario per rimettere una firma su un foglio; poi ognuno a casa sua, di solito sovraffollata, in un casermone-alveare con bagni in comune e turni per la cucina collettiva dove la privacy non sapevano neppure cose significasse. Era il sesso in salsa russa, e nessuno ci trovava nulla di immorale.
Quanto al bicchiere d’acqua schifato da un Lenin moralista, sessanta anni dopo la sua morte sulla centralissima via Arbat spiccava ancora il verdino tristezza deprimente di un distributore automatico made in Urss che per pochi copechi versava acqua semplice in un bicchiere di vetro. Sempre lo stesso per qualsiasi avventore.
Moralità fa rima con sanità? No, come non fa rima con tante altre parole di ieri e di oggi, e non risponde alla logica di imbrigliarla nella filosofia, nel diritto, nella religione e nei moduli comportamentali assoluti. Su quel che è accaduto a Bruxelles pende ovviamente ancora il giudizio della giustizia degli uomini, tra codici e codicilli, giri di valzer in latinorum degli avvocati e scontati moralismi, perbenismi, manicheismi, e tutti gli “ismi” che per una volta almeno non contemplano fascismo, maschilismo, razzismo, sessimo e repertorio scontato da due lire e spicci.
Chili e chili di banconote stipate per le spesucce quotidiane, valigie ventiquattr’ore imbottite di euro che non si riuscirebbero a spendere in ventiquattro anni, il giudizio lo fanno esprimere molto prima del giudice. La bilancia della lex dura lex, dove tutto va calibrato e levigato, è già stata surrogata dal doppiopesismo a scartamento ridotto, dal doppio moralismo a corrente alternata, dai doppi meccanismi unti e bisunti dal petrodanaro proveniente dal Qatar: una panacea che ha trasformato le idee istituzionali da rigide a burrose, i princìpi etici in canzonature farsesche, i diritti in doveri, la schiavitù in lavoro, la misoginia in parità di sessi, la teocrazia in democrazia e persino il rito pagano del calcio in una commediola con le comparse arruolate sotto tutte le bandiere in un Mondiale spostato in inverno che solo per caso ha risparmiato il Natale di cui ai musulmani importa meno di nulla. Basta pagare, generosamente, con munificenza orientale. L’auri sacra fames non si misura più con le monetine lanciate davanti all’Hotel Raphaël all’indirizzo di Craxi ma con le pingui provvigioni per sdoganare, parlar bene, sminuire, magnificare, favorire, indirizzare, riqualificare, e infine esaltare e incensare dall'altare del tempio delle democrazie d’Europa dominato dalle dodici stelle (d’oro, ma forse è solo un caso).
Cambiare opinione è umano, ma anche lo è anche cambiarle a provvigione. La storia è piena di esempi in tal senso. I capitani di ventura italiani erano i massimi esperti di professionalità a gettone: di qua o di là, purché pagassero, e pure bene. Hanno statue dedicate dappertutto lungo la Penisola, additati a esempi di valore (non monetario), mentre i mercenari erano la soldataglia al loro servizio, scannatori e stupratori con licenza. Lei non sa quanto io non sia inflessibile nelle mie idee, scrisse Ennio Flaiano, che dei vizi degli uomini (e delle donne) se ne intendeva eccome. Augusto tentò di rimoralizzare i romani andando ad attingere ai mores degli antichi, quel codice comportamentale che non aveva bisogno della legge per essere considerato “giusto”. Roma crescerà come il più grande impero della storia ma coltivando al suo interno la decadenza morale, che poi sarà decadenza militare, e poi decadenza politico-economico-
Quanto a casa nostra, si passa disinvoltamente dal giobertiano e indimostrato «primato morale e civile» all’amoralità boccaccesca dei tempi odierni, dove tutto è più o meno lecito nella sfera privata e negoziabile all’esterno. Nasce da qui l’abusata immagine della macchina del fango, e anche la cosiddetta questione morale che è una delle bufale più grosse della politica, smentita dalla logica e dai fatti. L’onestà non è legata a un colore partitico, e neppure allo schieramento a sinistra che più se ne è ammantata come bandiera, come tutto comprova in anni e anni di balle più o meno distribuite. Nessuno ricorda il Partito degli onesti che fu lanciato e subito precipitò nel calderone. D’altronde da che mondo e mondo la giustizia si applica ai nemici e si interpreta per gli amici, come neppur troppo lontani avvenimenti in odor di scandalo sembrerebbero rinverdire e confermare. L’Orda d’oro dei mongoli d’antan fa un baffo a torciglione all’onda dell’oro che dal Qatar (e non solo) si riversa su un Occidente corrotto e corruttibile. E non solo moralmente. Ma tanto «un puro trova sempre uno più puro che lo epura», così la giostra mediatica fa un giro ed è subito pronta a un’altra corsa.
***
C'è qualcosa da aggiungere? Certo, che vivremo ancora tempi interessanti. Forse troppo.
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acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.