29 Dicembre
La Cina è vicina. Il 2023 partirà dal 2020
Come in un viaggio nel tempo, l'anno sta per iniziare dove cominciò un'altra fase storico nel 2020, in Cina. L'ascesa dei contati di Covid, i test negli aeroporti per i viaggi dalla Cina decisi dall'Italia e dagli Stati Uniti, le divisioni dell'Unione europea. Tutto come tre anni fa. La guerra in Ucraina è bloccata, l'economia russa no
Che succede? Oggi sarà approvata definitivamente dal Senato la Legge di Bilancio, come ogni anno con le proteste dell'opposizione per i tempi ristretti del dibattito e varie ed eventuali, niente di nuovo. Alle 11.30 ci sarà la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Poi si saluta il 2022 e si apre la porta al nuovo anno. Il 2023 che somiglia già moltissimo ai tre fratelli, 2020, 2021, 2022. Una famiglia complicata. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Coronavirus e Cina, la storia si ripete
La storia si ripete: la pandemia iniziò in Cina alla fine del 2019 nel mercato di Wuhan e si diffuse nel mondo attraverso il trasporto aereo e marittimo; due anni dopo, il sistema poliziesco della segregazione cinese è fallito miseramente e il contagio del coronavirus galoppa e ritmi esponenziali, siamo ben oltre i 250 milioni di casi positivi. Non potendo più tenere in lockdown intere città senza innescare la rivoluzione, Xi Jinping ha dovuto riaprire un paese non vaccinato e con un sistema sanitario che non può occuparsi di un oltre un miliardo di persone dove la popolazione è invecchiata velocemente, l’età mediana nel 1970 era di 19 anni, oggi è di 38 anni e salirà a 48 anni nel 2050, nel 2019 l'aspettativa di vita in Cina era di 77 anni, superiore a quella degli Stati Uniti a quota 76 anni.
27 dicembre 2022, Pechino. Xi Jinping presiede una riunione del Comitato centrale del Partito comunista cinese (Foto Zuma).Con una puntualità che solleva molti dubbi, la Cina ha riaperto le sue frontiere all'ingresso degli stranieri dall'8 gennaio, il governo ha chiuso la politica Zero Covid e deciso lo stop della pubblicazione dei bollettini del contagio (totalmente inaffidabili fin dal principio). L'epidemia in...
Che succede? Oggi sarà approvata definitivamente dal Senato la Legge di Bilancio, come ogni anno con le proteste dell'opposizione per i tempi ristretti del dibattito e varie ed eventuali, niente di nuovo. Alle 11.30 ci sarà la conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Poi si saluta il 2022 e si apre la porta al nuovo anno. Il 2023 che somiglia già moltissimo ai tre fratelli, 2020, 2021, 2022. Una famiglia complicata. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Coronavirus e Cina, la storia si ripete
La storia si ripete: la pandemia iniziò in Cina alla fine del 2019 nel mercato di Wuhan e si diffuse nel mondo attraverso il trasporto aereo e marittimo; due anni dopo, il sistema poliziesco della segregazione cinese è fallito miseramente e il contagio del coronavirus galoppa e ritmi esponenziali, siamo ben oltre i 250 milioni di casi positivi. Non potendo più tenere in lockdown intere città senza innescare la rivoluzione, Xi Jinping ha dovuto riaprire un paese non vaccinato e con un sistema sanitario che non può occuparsi di un oltre un miliardo di persone dove la popolazione è invecchiata velocemente, l’età mediana nel 1970 era di 19 anni, oggi è di 38 anni e salirà a 48 anni nel 2050, nel 2019 l'aspettativa di vita in Cina era di 77 anni, superiore a quella degli Stati Uniti a quota 76 anni.
27 dicembre 2022, Pechino. Xi Jinping presiede una riunione del Comitato centrale del Partito comunista cinese (Foto Zuma).Con una puntualità che solleva molti dubbi, la Cina ha riaperto le sue frontiere all'ingresso degli stranieri dall'8 gennaio, il governo ha chiuso la politica Zero Covid e deciso lo stop della pubblicazione dei bollettini del contagio (totalmente inaffidabili fin dal principio). L'epidemia in Cina corre, l'Occidente rivede il fantasma della prima ondata pandemica e cerca di dare (in ritardo, anche stavolta), un giro di vite agli ingressi dei cinesi. L'Italia e gli Stati Uniti hanno deciso il tampone obbligatorio per chi arriva con i voli dalla Cina, il problema è quello vecchio, ma evidentemente non si è imparato granché, la maggior parte dei cinesi arriva con voli indiretti, dunque dopo due anni il rischio di essere esposti a nuove varianti è tornato alto (e non se ne era mai andato).
Ritorna il tema che conosciamo tutti: la convivenza con i virus, non esiste un mondo privo di malattie infettive, esiste un mondo dove la medicina ci aiuta a vivere meglio e più a lungo, un sistema di relazioni internazionali dove va aumentato il livello di cooperazione tra gli Stati sul tema della biosicurezza, una rete di università e laboratori di ricerca pubblici e privati che vanno finanziati (e monitorati, perché l'indagine sull'origine del virus di Wuhan lascia aperte ipotesi inquietanti). Chi sogna un mondo senza virus, chi pensa di nuovo ai lockdown (che hanno prodotto danni devastanti, non solo economici, ne vediamo gli effetti sulla personalità), dimentica le lezioni del recente passato, non ha mai letto una sola riga di biologia, non ha neppure quel briciolo d'intelligenza per vedere che la nostra esistenza è la continua lotta contro la malattia e l'inesorabile decadimento. Si chiama vita. Attendiamo la splendida ripartenza dei virologi in tv e il rientro in servizio dei 'chiusuristi'. Il 2023 comincerà dal 2020.
02
L'Austria e la stagione dello sci: vogliamo i turisti cinesi
Che si fa con la Cina in piena pandemia? Oggi si riunirà il Comitato per la sicurezza sanitaria dell'Ue nel tentativo di trovare una linea comune che non c'è. L'Italia ha anticipato tutti e ha disposto i test in ingresso per i viaggiatori provenienti dalla Cina (su 212 test effettuati all'aeroporto di Malpensa il 26 dicembre, 97 sono risultati positivi) , ma gli altri Stati europei vanno in rigoroso disordine sparso.
Spicca la posizione dell'Austria che teme un tracollo degli arrivi di turisti asiatici nel pieno della stagione sciistica. Leggiamo cosa scrive Susanne Kraus-Winkler, segretario di Stato per il turismo: "Nel 2019, la Cina è stata il più importante mercato di provenienza asiatico con poco meno di un milione di pernottamenti, seguita dal Giappone. Quest'estate, le prenotazioni sono diminuite del 93,7% e quelle del Giappone dell'85,3% a causa delle restrizioni. L'assenza di ospiti asiatici ha portato a perdite importanti nel settore alberghiero, soprattutto negli hotel a 5 stelle. Un approccio responsabile sui viaggi dall'Asia sarà sicuramente la strada giusta da seguire". Tutto chiaro, vedremo come si comporteranno i paesi europei.
03
I mercati vanno in rosso Covid
L'ondata di Covid in Cina e i controlli all'ingresso decisi dagli Stati Uniti e dall'Italia (preludio di norme più severe nell'Unione europea) hanno acceso il rosso nei mercati asiatici:
Segue l'Europa:
E tra qualche ora l'apertura di Wall Street. L'anno dei mercati è stato incredibile, partito a razzo con il boom post-Covid, arrivato ai massimi e poi tirato giù dai rialzi dei tassi, il rischio recessione e l'ondata di Covid in Cina.
04
Come sta andando l'economia russa?
Il Cremlino e le luci delle festività a Mosca (Foto Epa).La risposta arriva dall'analisi di S&P Global: la domanda interna compensa il calo delle esportazioni, la crescita nell'industria manifatturiera ha portato nell'ultimo mese alla più rapida creazione di posti di lavoro negli ultimi 21 anni. L'indice S&P Global Pmi è sceso a dicembre a 53,0 da 53,2 di novembre, ma è al di sopra della soglia di 50 che separa l'espansione dalla contrazione. La lettura di novembre è stata la più alta da gennaio 2017. Secondo S&P Global "il tasso di crescita della produzione si è attenuato rispetto al recente picco di novembre, ma è stato il secondo più rapido da agosto 2020". L'effetto delle sanzioni c'è, ma il crollo dell'economia russa che tanti avevano previsto non si vede.
05
La guerra in Ucraina? Il capo dell'intelligence di Kiev: "È bloccata"
Guerra lampo? Vittoria imminente di Kiev? Ritiro dei russi? Trionfo di Putin? Siamo a oltre 300 giorni di conflitto in Ucraina, gran parte delle frasi dette e scritte sono evaporate. Mai scambiare i desideri per i fatti, soprattutto in guerra. A che punto è? Risponde il capo dell'intelligence di Kiev, Kyrylo Budanov, intervistato dalla Bbc: "La situazione è semplicemente bloccata, non si muove". Com'era la situazione il 21 aprile scorso, dopo due mesi di guerra? Ecco la mappa:
I russi dopo una prima offensiva a Nord all'inizio del conflitto, stavano già ripiegando a Sud. Non c'è mai stata la guerra lampo, ma una guerra di logoramento fatta di improvvise avanzate e ritirate da entrambe le parti. Stamattina la Russia ha lanciato missili su Kiev, ma il conflitto sul piano dei movimenti di fanteria è 'in letargo'. Domina il Generale Inverno.
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C'è altro? Una causa legale che avrà grandi conseguenze.
06
Exxon fa causa all'Unione europea
Un distributore di benzina in una stazione di servizio americana (Foto Epa).ExxonMobil ha presentato una denuncia alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea contro la tassa di Bruxelles sui cosiddetti 'extra-profitti' che non sono 'extra', sono semplicemente profitti che seguono l'ondata di perdite gigantesche derivata dai lockdown decisi dai governi durante la pandemia. Exxon contesta la tassazione straordinaria decisa dall'Ue, secondo l'azienda potrebbe "scoraggiare gli investimenti". Ufficialmente chiamata "contributo temporaneo di solidarietà", la tassa dovrebbe essere pagata dai produttori e distributori di petrolio, gas e carbone. La Commissione non ha mai usato la parola 'tassa' perché qualsiasi nuova disposizione fiscale a livello europeo avrebbe richiesto l'unanimità tra i 27 Stati membri, una procedura più complicata e rischiosa dell'adozione a maggioranza qualificata. L'idea era in particolare quella di evitare i procedimenti giudiziari delle filiali tedesche e olandesi di ExxonMobil che spiega la mossa: "Riconosciamo che la crisi energetica in Europa sta avendo un pesante impatto sulle famiglie e sulle imprese e stiamo lavorando per aumentare l'approvvigionamento energetico dell'Europa", ha dichiarato un portavoce dell'azienda, Casey Norton, ma tassare gli "extra-profitti" e' "controproducente, minerà la fiducia degli investitori, scoraggerà gli investimenti e aumenterà la dipendenza dalle importazioni di energia e prodotti petroliferi". Accadrà, c'è solo da attendere che la realtà bussi alla porta di Bruxelles.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con tre libri dove la letteratura si mischia alla scienza, al fantastico, all'esoterico.
07
La scienza, il fantastico e l'esoterico. Tutta letteratura (e vita)
Sono tre libri che ripasso, testi 'antichi' che riposano nella mia libreria. Il primo è di Ian McEwan, ottimo scrittore che spesso batte i sentieri della scienza, collega i fili della scoperta alla trama del romanzo, il titolo è Invito alla meraviglia, una raccolta di cinque saggi che battono i sentieri dello stupore e della conoscenza, il fil rouge è quello della scoperta e della sua narrazione.
McEwan traduce il dato scientifico in emozione, ricorda che il successo di Darwin è anche letterario (la sua mirabile capacità descrittiva), mette le emozioni al microscopio, ci regala un viaggio letterario insolito, dall'atomo fino all'Io.
Il secondo libro l'ho citato en passant l'altro ieri, Ariosto, il saggio di Benedetto Croce sul poema cavalleresco, lo studio appassionato del "poeta incantevole, seducente, invincibile". L'Orlando Furioso per Croce è "l'armonia", la potenza dell'amore espresso in forme seducenti.
Immerso nella foresta dell'Ariosto attraverso Croce, entro nella selva oscura di Dante con René Guénon ne L'esoterismo di Dante. Il simbolismo della Commedia come non lo avete mai letto, un viaggio nei tre mondi, nei numeri, nel tempo. Anche questo è un universo della precisione. Scoprirete occulte simmetrie in cui perdervi e ritrovarvi. Buona lettura.
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nei precedenti articoli.
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forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
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8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.