6 Febbraio
L'accelerazione del 2023
Lo scenario di de-globalizzazione e la scarsità di materie prime, la sfida della Cina agli Stati Uniti e il pallone spia nello spazio aereo americano, la guerra digitale e l'attacco hacker mondiale. Sono tutti elementi di un quadro in rapido movimento che hanno bisogno di una lettura larga e profonda. Cento giorni di governo, un anno di guerra in Ucraina. E cento anni di Italo Calvino per sempre
Che succede? S'accumulano i giorni, il 2023 galoppa, la sua parabola ha la spinta del 2022, siamo immersi in uno scenario sempre più complesso. Sfogliare i giornali, ascoltare i telegiornali e i talk show può creare confusione, perché c'è bisogno di tenere insieme gli eventi, unire i puntini, ricomporre a unità fatti in apparenza lontani. Il dibattito interno italiano viene monopolizzato a ondate da fatti che sono importanti nell'istante, ma raramente disegnano il futuro, travolti dal presentismo, guardiamo la cornice dimenticando il quadro. Il 2023 sta accelerando, vediamo scomporsi alleanze antiche e diventare sempre più aspre le contrapposizioni tra i blocchi geopolitici. Le cose che accadono vanno lette in una prospettiva larga e profonda, quest'anno sarà ancora più difficile del 2022 perché il disordine va a ricomporsi in uno scenario di competizione e de-globalizzazione sempre più intensa dove la scarsità di materie prime - e la concorrenza dell'Occidente con 'il resto del mondo' - dominerà i piani delle grandi potenze. Il 2023 sarà acciaio, petrolio, carbone, cemento, gas, ferro, rame, zinco, nichel, terre rare indispensabili per far funzionare il mondo, la macchina della contemporaneità. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Noi e la Natura. Cronaca e letteratura
6 febbraio 2023. Diyarbakir, Turchia, macerie e soccorsi dopo il terremoto (Foto Epa).Siamo esposti alle forze della natura, tendiamo a dimenticarlo, poi la cronaca ci risveglia dalla nostra illusione di essere invincibili, di aver domato la natura. Il primo titolo in cronaca è per un terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito il Sud Est della Turchia e la Siria, si contano oltre 1300 morti. Le scosse sono state avvertite anche a Cipro, in Libano e in Israele, è stato lanciato un allarme tsunami nel Mediterraneo.
In un inverno mite, fa notizia il ritorno della corrente...
Che succede? S'accumulano i giorni, il 2023 galoppa, la sua parabola ha la spinta del 2022, siamo immersi in uno scenario sempre più complesso. Sfogliare i giornali, ascoltare i telegiornali e i talk show può creare confusione, perché c'è bisogno di tenere insieme gli eventi, unire i puntini, ricomporre a unità fatti in apparenza lontani. Il dibattito interno italiano viene monopolizzato a ondate da fatti che sono importanti nell'istante, ma raramente disegnano il futuro, travolti dal presentismo, guardiamo la cornice dimenticando il quadro. Il 2023 sta accelerando, vediamo scomporsi alleanze antiche e diventare sempre più aspre le contrapposizioni tra i blocchi geopolitici. Le cose che accadono vanno lette in una prospettiva larga e profonda, quest'anno sarà ancora più difficile del 2022 perché il disordine va a ricomporsi in uno scenario di competizione e de-globalizzazione sempre più intensa dove la scarsità di materie prime - e la concorrenza dell'Occidente con 'il resto del mondo' - dominerà i piani delle grandi potenze. Il 2023 sarà acciaio, petrolio, carbone, cemento, gas, ferro, rame, zinco, nichel, terre rare indispensabili per far funzionare il mondo, la macchina della contemporaneità. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Noi e la Natura. Cronaca e letteratura
6 febbraio 2023. Diyarbakir, Turchia, macerie e soccorsi dopo il terremoto (Foto Epa).Siamo esposti alle forze della natura, tendiamo a dimenticarlo, poi la cronaca ci risveglia dalla nostra illusione di essere invincibili, di aver domato la natura. Il primo titolo in cronaca è per un terremoto di magnitudo 7,9 che ha colpito il Sud Est della Turchia e la Siria, si contano oltre 1300 morti. Le scosse sono state avvertite anche a Cipro, in Libano e in Israele, è stato lanciato un allarme tsunami nel Mediterraneo.
In un inverno mite, fa notizia il ritorno della corrente artica che porta neve e gelo sull'Italia, andrà avanti per tutta la settimana.
Gli eventi naturali - 'catastrofici' è la parola spesso abusata - fanno parte della nostra esistenza, sono il nostro ciclo dell'esistenza, inizio e fine. Nelle Operette morali, Leopardi ci ha donato come porto finale dello Zibaldone uno straordinario quadro filosofico, nel Dialogo della Natura di un Islandese troviamo l'eterno dilemma del rapporto dell'uomo con gli elementi:
Natura Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita?
Islandese Sono un povero Islandese, che vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa.
Natura Così fugge lo scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola da se medesimo. Io sono quella che tu fuggi.
Islandese La Natura?
Natura Non altri.
Islandese Me ne dispiace fino all’anima; e tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere.
Il dialogo è un capolavoro, un testo che Leopardi scrisse nel 1824 per porre un 'limite' alla speculazione dell'uomo. Dal racconto emerge l'universo che non ha uno scopo finale, è un ciclo continuo di creazione e distruzione. L'ultima cosa è la prima e non ha logos. In fondo, è quello che sembra voglia fare l'uomo quando distrugge se stesso.
02
Guerra digitale. Attacco hacker globale
Si pensa alla guerra con i carri armati, si dimentica spesso che c'è quella digitale. Un attacco hacker su scala globale ha colpito il Nord America, la Francia, l'Italia e la Finlandia. I server che fanno girare la macchina di Internet sono andati giù, i governi hanno riunito le unità specializzate in cyberwarfare, i problemi tecnici sono stati risolti con il passare delle ore. Il tema è chiaro: gli hacker possono bloccare un paese, riportarlo a un'era pre-internet, sabotare tutti i sistemi digitali che oggi muovono i servizi essenziali, a cominciare dai trasporti. Ci sono le impronte (digitali, ovvio) degli autori? Ci sono i soliti sospetti (grande film), qualche ombra sulla Russia e la Cina, ma i pirati informatici spesso non battono bandiera, battono solo cassa. È questo un altro volto della guerra.
03
La pace del Papa tra Putin e Zelensky
5 febbraio 2023. Papa Francesco a Juba in Sud Sudan (Foto Epa).L'unico che gira il mondo e pensa alla pace (ben sapendo che cosa è l'orrore della guerra, avendolo visto in anticipo quando descrisse "la terza guerra mondiale a pezzi") è il Papa che concludendo il suo viaggio in Africa ha detto: "Tutto il mondo è in guerra, fermiamoci in tempo. Sono pronto ad incontrare i presidenti ucraino e russo". Lui è pronto, ma quando scorre il sangue nessuno vede e vuole la pace. Ecco allora i missili a Kharkiv che colpiscono un condominio, l'assalto e il corpo a corpo, la guerra del Novecento che ruggisce, i timori dei tedeschi con il cancelliere Scholz che precisa "Putin non ha mai minacciato me o la Germania" e spiega che "siamo d'accordo con Kiev, le nostre armi non saranno usate per colpire la Russia". La paura che Putin possa rispondere ancora più duramente è un dato politico che in Germania è vivo proprio nel momento in cui lo stesso Zelensky ammette che "è un momento difficile" perché Mosca ha ripreso a avanzare.
04
L'Aquila e il Dragone nella crisi del pallone
4 febbraio 2023. Il pallone spia cinese sui cieli del Montana (Foto Epa).I venti di guerra li abbiamo sentiti soffiare come uno scherzo in una storia incredibile, quella del pallone spia cinese che ha sorvolato lo spazio aereo americano. La Casa Bianca voleva abbatterlo subito, il Pentagono ha atteso giustamente che arrivasse sull'Oceano, poi un missile lo ha tirato giù. La vicenda ha fatto saltare il viaggio del segretario di Stato Antony Blinken in Cina. Scena surreale, perché siamo di fronte a una sfacciata azione del Dragone nel territorio dell'Aquila con un pallone grande come tre bus ("serve per il meteo", ha detto Pechino e nessuno ci ha creduto per un solo secondo) mostrando ancora una volta quanto sia facile penetrare nello spazio aereo dell'America, mette i brividi, immaginate cosa è possibile fare con un simile mezzo che viaggia indisturbato sui cieli della prima potenza mondiale (sì, una bomba atomica, sganciata in assoluta tranquillità).
È un fatto di enorme importanza, perché non era un jet ipersonico, ma un pallone bianchissimo che viaggiava lentamente a 60 mila piedi d'altezza. Lo vedeva chiunque, tranne la Difesa americana. Il pallone ha volato senza problemi per giorni prima e dopo l'ordine di Biden di abbatterlo, è entrato in territorio americano dall'Alaska, ha attraversato il Canada e poi ha fatto rotta sul Montana. Mercoledì la Casa Bianca ha dato l'ordine di 'sgonfiare' il pallone, ma sono passati altri giorni e nel frattempo la situazione sul piano politico tra Washington e Pechino si è ovviamente surriscaldata, alla fine Blinken ha cancellato il suo viaggio, sul quale c'erano poche speranze sul piano del successo diplomatico.
Resta da chiedersi - è la domanda principale per chi fa analisi politica - se l'incursione del pallone spia sia un'azione solitaria ordinata dall'esercito cinese o venga direttamente da Xi Jinping. Entrambi i casi sono preoccupanti, perché se Xi non sapeva nulla, allora il potere del presidente non è così saldo come sembra; se invece è stato lui a dare il via libera all'uso del pallone spia, allora il livello della 'provocazione' è al massimo. Questo è di solito il test che il nemico fa al suo avversario per misurare il suo grado di resistenza, fermezza, determinazione. I cinesi hanno provato che Biden ha agito in ritardo e che lo spazio aereo americano si può 'bucare' facilmente. Se questa è la Fortezza dell'Occidente, dobbiamo preoccuparci.
***
In che scenario siamo? Come incastonare la vicenda italiana, i primi mesi del suo governo, in una storia con troppa guerra e poca pace?
05
Un anno di guerra, cento giorni di governo
3 febbraio 2023. Visita a Berlino. Il cancelliere Olaf Scholz e il premier Giorgia Meloni (Foto Ansa).Un anno di guerra e cento giorni di governo. Potrebbe essere un titolo buono per un thriller politico, un libro ricco di colpi di scena, pronto per diventare sceneggiatura e film. Potrebbe essere e in effetti è, siamo immersi in un mondo che non è più quello di ieri, ma senza un domani definito, siamo in quella che si chiama “crisi”, uno stato che Antonio Gramsci ne I quaderni del carcere riusciva a fissare mentre la storia sotto i suoi piedi tremava: “La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati”.
Un anno di guerra è davanti a noi con tutte le sfide aperte: quella militare sul campo di battaglia dell’Ucraina dove la Russia ha ripreso a avanzare e Kiev ha bisogno di armi per contenere l’offensiva di Mosca; quella economica con lo shock energetico, l’improvvisa scarsità delle materie prime, l’inflazione alta e l’aumento dei tassi delle banche centrali; quella geopolitica con la competizione tra le nazioni divise in due blocchi, quello Occidentale e il ‘resto del mondo’ in piena ascesa; quella sociale che nell’immaginario dei popoli si alimenta in una dimensione di ‘vicinanza’ per i paesi Baltici e la Polonia; quella di illusoria ‘lontananza’ dell’Europa che guarda all’Atlantico e al Mediterraneo, il nostro ‘spazio vitale’. Un anno di guerra dove i morti sono ‘degli altri’ ma il destino è di tutti noi che viviamo nell’Europa democratica spesso dimenticando il valore inestimabile della libertà. Il tema centrale di questa storia siamo noi, il nostro benessere e la nostra libertà. Oggi più che mai chi vuole la pace deve preparare la guerra.
Cento giorni di governo Meloni sono la cifra di una prova finora positiva: il prezzo delle bollette è sceso del 34,2% grazie a una strategia azzeccata nell’Unione europea (il tetto al prezzo del gas), lo stoccaggio di energia a livelli record, nuove alleanze per l’approvvigionamento di idrocarburi (la capacità e la forza di Eni), una diplomazia economica in movimento (le missioni del premier Meloni in Algeria, Libia e le altre che seguiranno), una legge di bilancio che prende atto della realtà (21 miliardi su 35 destinati all’emergenza energetica, sostegno a famiglie e imprese), mantiene in equilibrio i saldi di finanza pubblica e convince i mercati, con la leadership di Meloni riconosciuta come player della scena internazionale da Economist e Wall Street Journal. Le difficoltà arriveranno, è la difficile sfida dei governi di coalizione, ma la partenza è ottima e non si può leggere con le lenti del pregiudizio.
Cento giorni di governo per diventare un’intera legislatura hanno bisogno di continuità, coerenza, programmazione e ordinato lavoro parlamentare. Viviamo tempi interessanti (forse troppo) che hanno bisogno di risposte rapide e incisive, se Camera e Senato perdono tempo allora il governo rischia di smarrire la bussola. Questo è un dato di realtà che Meloni conosce e per questo ha cominciato a incardinare il programma di riforme, a cominciare da quella dell’Autonomia differenziata, un cambio dei rapporti lo Stato e le Regioni. La regola per non avere crisi inattese è quella di far lavorare il Parlamento, deputati e senatori non possono stare “come color che son sospesi” (la lezione della Divina Commedia, la grandezza di Dante), devono discutere e deliberare le leggi che servono per dare all’Italia gli strumenti per superare la tempesta d’acciaio. Tutto il resto - dal caso Cospito alle polemiche sulle intercettazioni - trascina il governo nella palude politica senza esito positivo, una distrazione che il Paese non può permettersi, non ha mai portato bene a nessuno a Palazzo Chigi.
Un anno di guerra è solo un soffio nella longue durée della storia, ma il tempo non basta a misurarlo, sono la profondità e intensità della battaglia a determinare l’impatto. Il pericolo concreto è che il conflitto in Ucraina possa sfociare in qualcosa di molto più ampio e profondo (e non c’è solo il pericolo nucleare), per impedirlo, bisogna tenere la barra dritta, non arretrare, far prevalere il realismo, tenere Putin lontano da Kiev, farlo rientrare nei suoi confini e aprire un negoziato di guerra e pace. Diceva Winston Churchill: “I dittatori cavalcano tigri dalle quali non osano smontare. E le tigri cominciano ad aver fame”. Non dobbiamo far avvicinare la tigre alle nostre case.
Abbiamo di fronte a noi fenomeni vecchi e nuovi: il Novecento della cavalleria corazzata e il Terzo Millennio dell’Intelligenza Artificiale, il confronto sempre più duro tra Stati Uniti e Cina (i palloni spia di Pechino avvistati nello spazio aereo americano, un altro game del match tra l’Aquila e il Dragone), la sfida alimentare in un pianeta che nel 2037 sarà popolato da 9 miliardi di persone, la bio-sicurezza e il rischio di una nuova pandemia, il cambiamento climatico che oggi ci ha salvato da un duro inverno e da una devastante crisi energetica ma ci impone di cominciare una lunga marcia per l’adattamento alla vita in un pianeta dall’ecosistema fragile e mutante.
Non è la fine del mondo (qualcuno durante la pandemia l’ha pensato) è solo un altro capitolo della nostra storia vista in una dimensione larga e profonda, la sequenza di un nuovo inizio. Dobbiamo cercarlo e, sono ottimista, noi lo troveremo.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con l'uomo della leggerezza, Italo Calvino.
06
Cent'anni e per sempre. Italo Calvino
Italo Calvino in un'immagine dell'Archivio Ansa.Quest'anno si celebrano i cent'anni della nascita di Italo Calvino (nacque a Santiago de Las Vegas de La Habana, il 15 ottobre 1923) e la festa sarà grande perché l'uomo e lo scrittore furono l'intellettuale 'a tutto tondo', viaggiatore per destino, una biografia di luoghi diversi vissuti con la curiosità di chi carezza i petali dei fiori e parla alle rose: un'infanzia con i genitori a Sanremo, gli anni da dirigente dell'Einaudi a Torino, le estati nel rifugio di Castiglione della Pescaia, i passi avvolti da nuvole di pensieri in Campo Marzio a Roma. Quando vivi da nomade che trova radici in posti lontani dalla tua casa, la narrazione prende il timone.
Lessi Il barone rampante tutto d'un fiato, fu una (ri)scoperta, da bambini con i miei fratelli costruivamo case sui cipressi (non ci sono più) di piazza Stagno Pontis, a Cabras, così il mondo di Cosimo Piovasco di Rondò m'apparve familiare, intimo, conosciuto, un'esplorazione sopra con il sotto che era un'altra dimensione. Era il racconto di un'infanzia che s'arrampicava e non voleva scendere da quei rami che erano tutto l'universo, una distanza rassicurante, un balzo e via su un altro albero. Pietro s'arrampicava fino in cima, con Salvatore, piccole canaglie, seguivamo in precipitosa fuga dall'ira della mamma (e di signor Alfonso, il vicino al quale guastavamo la pennichella), ma io già allora mostravo scarse doti di scalatore, mi piaceva tenere i piedi saldamente a terra, preferivo nascondermi nel dedalo di oleandri del vicino giardino (sono spariti anche quelli). Era un bosco sacro popolato da meravigliose creature (scoprii le mantidi religiose, i grilli, le cavallette, le api, le vespe, le farfalle, le coccinelle, le libellule, i ragni, le formiche alate, le lucertole, i serpenti, gli scarabei) fu un'esperienza di meraviglia, stupore, terrore che, lasciata l'isola di Sardegna, non avrei più incontrato in quella forma madreperlacea, lucente, come in un appuntamento segreto. Calvino fu il tempo ritrovato di quel sottosopra, l'attimo dell'intorno che era a pochi passi da casa, vicino e lontano.
La trilogia araldica de I nostri antenati di Italo Calvino fu la mia educazione all'avventura (insieme a Robert Louis Stevenson e Jules Verne), Il visconte dimezzato fu la ricerca del ricongiungimento con la mia metà (che tutti perdiamo e, forse, ritroviamo), non sapevo cosa fossi, mi facevo guidare dalla curiosità e non essendo stato separato da una palla di cannone come Medardo, ritenni che il problema fosse una questione di 'isolitudine', uno stato di separazione per nascita sarda. Rimediai subito facendo l'emigrante, nave della Tirrenia, uno shock che conservo come le mie lacrime calde mentre lasciavo la mia casa. La reazione all'esilio fu quella di costruirsi un'armatura e per questa missione di corazzamento della mia anima fu provvidenziale la lettura del Cavaliere inesistente, fui come Agilulfo, protetto dal metallo e senza una reale identità. Sono trascorsi tanti anni, devo a Calvino la mia (de)formazione giovanile. Un bel giorno, nel 1988, arrivarono in libreria le Lezioni Americane, furono un lampo, Cosimo Piovasco di Rondò scese dagli alberi, Medardo non fu più dimezzato, Agilulfo si tolse la corazza. Tutti sorrisero, io mi ritrovai e capii leggendo il Calvino della leggerezza, della rapidità, dell'esattezza, della visibilità, della molteplicità e della coerenza che la mia vita aveva un inizio e una fine, scrivere.
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4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.