15 Febbraio
Un governo stabile in un mondo instabile
La vittoria del centrodestra in Lazio e Lombardia rafforza l'esecutivo e conferma la leadership di Giorgia Meloni. L'Europa si prepara a un'escalation della guerra in Ucraina, la Norvegia segnala i movimenti delle navi e dei sottomarini russi nel Baltico. Lavrov: "Occidente verso il punto di non ritorno". Bruxelles dice sì all'auto senza benzina (e presto anche senza lavoro). In America domina il pasticcio dei cieli, la storia di un Presidente, un pallone e tre Ufo
Che succede? La guerra in Ucraina sta per entrare in un'altra fase di dura battaglia, la Russia sta preparando l'offensiva di primavera e l'Ucraina si arma per la difesa. L'Unione europea prepara il decimo pacchetto da 11 miliardi di aiuti per Kiev, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha detto che ci saranno "nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri". Per la prima volta l'Ue sanzionerà l'Iran che sta dando a Mosca i suoi droni, arma essenziale nella guerra. La Norvegia ha segnalato navi e sottomarini russi con armi nucleari tattiche nel Mar Baltico (ci sono sempre stati, ma non si 'vedevano' da 30 anni e il 'mostrarsi' fa parte naturalmente della strategia di show of force, mostrare i muscoli), il Financial Times citando report dell'intelligence ieri ha anche segnalato il dispiegamento di aerei russi al confine con l'Ucraina (l'aeronautica di Mosca è praticamente intatta, Putin non l'ha mai utilizzata a pieno regime in Ucraina, ma la Casa Bianca ha detto che non ci sono prove di questo movimento sul teatro operativo), il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov stamattina ha detto che l'Occidente "verso il punto di non ritorno". Sono segnali di escalation, la guerra è la grande incognita sul futuro dell'Europa.
Sul piano interno, la notizia è nelle conseguenze del voto regionale. Il centrodestra ha stravinto le elezioni nel Lazio e in Lombardia, il governo è saldo, Giorgia Meloni è il leader che ha il consenso più alto in Occidente, le previsioni economiche sull'Italia sono buone. Non è fantascienza, né un pezzo satirico, non è il Paradiso (di Milton) e neppure l'Inferno (di Dante) è semplicemente la realtà. Quella che...
Che succede? La guerra in Ucraina sta per entrare in un'altra fase di dura battaglia, la Russia sta preparando l'offensiva di primavera e l'Ucraina si arma per la difesa. L'Unione europea prepara il decimo pacchetto da 11 miliardi di aiuti per Kiev, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha detto che ci saranno "nuovi divieti commerciali e controlli sulle esportazioni di tecnologia verso la Russia. Proporremo, tra l’altro restrizioni all’esportazione di molteplici componenti elettronici utilizzati nei sistemi armati russi, come droni, missili ed elicotteri". Per la prima volta l'Ue sanzionerà l'Iran che sta dando a Mosca i suoi droni, arma essenziale nella guerra. La Norvegia ha segnalato navi e sottomarini russi con armi nucleari tattiche nel Mar Baltico (ci sono sempre stati, ma non si 'vedevano' da 30 anni e il 'mostrarsi' fa parte naturalmente della strategia di show of force, mostrare i muscoli), il Financial Times citando report dell'intelligence ieri ha anche segnalato il dispiegamento di aerei russi al confine con l'Ucraina (l'aeronautica di Mosca è praticamente intatta, Putin non l'ha mai utilizzata a pieno regime in Ucraina, ma la Casa Bianca ha detto che non ci sono prove di questo movimento sul teatro operativo), il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov stamattina ha detto che l'Occidente "verso il punto di non ritorno". Sono segnali di escalation, la guerra è la grande incognita sul futuro dell'Europa.
Sul piano interno, la notizia è nelle conseguenze del voto regionale. Il centrodestra ha stravinto le elezioni nel Lazio e in Lombardia, il governo è saldo, Giorgia Meloni è il leader che ha il consenso più alto in Occidente, le previsioni economiche sull'Italia sono buone. Non è fantascienza, né un pezzo satirico, non è il Paradiso (di Milton) e neppure l'Inferno (di Dante) è semplicemente la realtà. Quella che non emerge nel racconto del giornalista collettivo, nello storytelling delle presunte classi colte, ma è quello che accade. Le elezioni regionali hanno messo il timbro su uno scenario evidente, ignoto solo a chi scambia il pregiudizio con i fatti. Lo scollamento tra il dato reale e quello che passa in rotativa è una situazione grave ma non seria, dunque andiamo avanti.
Il voto ci consegna un governo stabile in un mondo sempre più instabile. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il bilancio del voto: governo più forte e di legislatura
La vittoria di Fontana (54,67%) in Lombardia e Rocca (53,8%) nel Lazio ha una serie di conseguenze, vediamole rapidamente.
1. Prima di tutto, la mappa: l'onda blu avanza anni, 15 Regioni sono del centrodestra; l'onda rossa arretra costantemente, solo 4 Regioni sono del centrosinistra:
2. Astensione alta (ha votato solo il 40% degli elettori), certo, ma la traduzione politica è che gli italiani hanno votato il centrodestra e Giorgia Meloni, quando non sono andati ai seggi, lo hanno fatto contro la sinistra;
3. Il governo è più stabile, la leadership di Meloni è ancora più forte, il risultato di Fratelli d'Italia in Lombardia (25,18%, primo partito) è ottimo ma senza comprimere la Lega (16,53%), dunque potenziali tensioni sono attutite. Nel Lazio FdI ottiene il 33,62%, sono numeri da Balena Bianca;
3. La sinistra perde un'altra Regione, il Lazio che governava da 10 anni. Al Pd e soci restano solo 4 Regioni: Campania, Puglia, Toscana e Emilia-Romagna, tutte sono contendibili e qui vedremo altri smottamenti elettorali in futuro. In pochi anni il quadro si è capovolto, nel 2014 le amministrazioni regionali governate dal centrosinistra erano 16, quelle guida dal centrodestra erano 3;
4. Il centrodestra guida tutte le zone produttive e esportatrici del paese: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige. A queste vanno aggiunte le zone del Centro che sono ricche di media e piccola impresa: Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche. A queste vanno aggiunte le Regioni del Sud che devono recuperare gap infrastrutturale e produttivo: Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna;
5. Il centrosinistra non esiste in quanto coalizione, esce dal voto in Lazio e Lombardia a pezzi. Gli sconfitti sono il Pd, Azione e il Movimento Cinque Stelle. Neppure sommando i voti di tutti avrebbero potuto vincere la sfida contro i candidati di centrodestra. Il Movimento Cinque Stelle è in caduta libera, quando si festeggia il dimezzamento dei voti nelle politiche (questo è accaduto il 25 settembre scorso), significa non aver compreso lo stato di crisi; il Pd mantiene i voti (gira intorno al 20%) ma non sa che farsene perché non c'è alleanza (di idee, programma, non una somma aritmetica che in ogni caso non torna), è una storia da riscrivere da capo, il compito di Stefano Bonaccini (il probabile vincitore delle primarie) sarà quello di rifondarlo, operazione quasi impossibile con questa dirigenza, devono fare il Partito del lavoro ma là dentro pochi lo conoscono, il lavoro; Azione è un problema di ego irrisolto tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, il primo esonda, il secondo tracima, caratteri esorbitanti, nessuno ha i voti, neanche Letizia Moratti.
6. Il prossimo turno elettorale, le elezioni europee, sarà tra un anno. Mani libere, voto proporzionale, molto competitivo. Ma la legislatura non avrà più grandi ostacoli sul piano del voto, i problemi sono quelli (straordinari, sia chiaro) della gestione dell'agenda. I rischi sono rappresentati dalla guerra in Ucraina, dallo shock energetico (e dall'utopia europea sugli idrocarburi, come vedremo) e dallo scontro geopolitico. Il governo ha un solo vero nemico: se stesso. La possibilità di un esecutivo di legislatura è concreta.
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Questo il quadro interno. Per sapere, per capire, bisogna guardare lontano, dove la crescita demografica e economica è alta. Prima di tutto, in India. Alt, prima facciamo una sosta in Europa, dobbiamo andare a Bruxelles, facciamo il pieno al distributore di benzina (sì, benzina). Leggiamo cosa scrive Marco Patricelli sulla brillante idea votata dal Parlamento europeo.
02
La benzina dell'utopia di Bruxelles
Lo stabilimento della Mercedes a Sindelfingen, in Germania (Foto Epa).di Marco Patricelli
Ogni moto di rivoluzione termina dove è iniziato. Il principio fisico è noto e dimostrato. Più di un secolo fa si dibatteva se le carrozze a motore inventate alla fine dell’Ottocento dovessero essere spinte dall’elettricità o dal carburante, e si decise per quest’ultima soluzione con una serie di motivazioni non sempre del tutto scientifico-razionali, come quella che la vettura elettrica non si sentiva arrivare e quindi era un pericolo per chi andava a piedi (accadeva anche con le biciclette, chiamate anche velociferi, ma nessuno se ne stupiva più di tanto: sempre di diavoleria moderna si trattava). A fare la rivoluzione ci ha pensato nell’anno di grazia 2023 il Parlamento europeo che, tra una misurazione delle curvature delle banane e nel dubbio sulla farina di grillo zero oppure doppio zero, se n’è uscito tomo tomo cacchio cacchio con la messa al bando delle automobili con motore termico nel 2035, con voto a maggioranza superprogressista e ambientalista della domenica.
Il 2035 è domani, tanto per dire, perché questo è il secolo brevissimo. Evviva evviva, battimani da una parte, proteste dall’altra, questo sì che è pensare all’ambiente, questa sì che è civiltà, altro che i barbari inquinatori che hanno aperto un buco dell’ozono (che però si è richiuso da sé). Ci aspettano strade con le buche sotto agli pneumatici (qualcuno si ricorderà che il bitume arriva dall’aborrito petrolio e le terrà aperte), ma senza rombi sotto al cofano, un ritrovato apprezzamento per i ritmi lenti con le lunghe code di attesa per il rifornimento, il gusto di spezzettare un viaggio di poche ore in pochi giorni ammirando il paesaggio tra una pausa e l’altra per ricaricare le batterie e il brivido sopraffino di rimanere a secco da qualche parte e doversi far rimorchiare verso un distributore a colonnina, a prezzi salati e per di più da un puzzolente camion di soccorso stradale alimentato a gasolio. Ma volete mettere il fascino della coscienza pulita e dello spirito ecologista che ha permeato verdi iperprogressisti e ambientalisti a dodici stelle? Eh no, con l’auto elettrica non si inquina, le api saranno contente, le farfalline continueranno a svolazzare e noi a respirare a pieni polmoni come se fossimo sempre sulle Dolomiti o sul Gran Sasso, senza mascherine e senza subdole infiltrazioni di particolato.
Troppo bello per essere vero. E infatti non è vero. Cioè, è vero il semaforo rosso temporizzato dell’UE sulle auto a motore termico, e vera è pure l’onda delle ovazioni orgasmiche del Club Greta Thunberg e degli attivisti occidentali dell’eco-tutto. In Italia le auto elettriche sono appena il 4% del parco circolante, peraltro il più vecchio d’Europa. Bene, si dirà, è il momento di sposare il futuro. Solo che le auto elettriche costano più di quelle a motore termico, sempre più evolute e meno inquinanti, concorrenziali anche rispetto al ritorno ai cavalli, che costano di più e hanno il vizio, assieme alle mucche, oltre che di mangiare ogni giorno pure di disperdere CO2 per evidenti limiti fisico-biologici. Gli esperti dicono che comunque il surplus di costo si ammortizza in dieci anni, ma non dicono che dopo dieci anni le batterie sono kaputt, cambiarle è costosissimo e nessuno spiega dove metterle per smaltirle, chi lo farà e a che prezzo. L’ecologia in fase terminale somiglia molto all’apocalisse delle belle intenzioni.
Aggiungiamo che il monopolio mondiale delle batterie fa capo alla Cina, che si è pure assicurata le miniere africane dei metalli nobili (come il litio), e che notoriamente considera le emissioni delle fabbriche più inquinanti al mondo allo stesso livello dei diritti umani. Zero. E vallo a dire a quel miliarduccio di indiani che devono darsi una calmata con l’industria, perché inquina e a New Dehli c’è una cappa di smog niente male, dove una molecola d’ossigeno è più rara di una particella di sodio in una bottiglia di una nota acqua minerale. I civilissimi euroccidentali, invece, ai fiorellini di montagna e alle vongole veraci ci tengono, si preoccupano del CO2 degli allevamenti e del dispendio di acqua per avere una bistecca a tavola, quindi propongono insetti dall’alto potere proteico e vedono verde dappertutto per realizzare l’Arcadia sulla terra. Chiamarono verde pure la benzina senza piombo, salvo poi scoprire che tanto verde non era. Intanto via i motori termici, benzina o diesel pari sono.
Si perderà un botto mostruoso di posti di lavoro nell’industria automobilistica, per il drastico taglio della componentistica, con sconquassi sociali. Non si sa che fine farà la rete di rifornimenti urbani, stradali e autostradali, con ennesima falcidia dell’occupazione. Non si sa come si affronterà un viaggio di oltre 400 km, limite finora insuperato dell’autonomia. Non si sa come abbassare i tempi biblici di ricarica. I mezzi pubblici rimarranno quello che sono (Gpl, metano, benzina e diesel, tutti idrocarburi). Gli aerei continueranno a sfrecciare con i loro motori che non potranno essere sostituiti da quelli a batteria. Le batterie potranno essere ricaricate bruciando idrocarburi. La Cina continuerà a riempire il mondo di batterie prodotte bruciando idrocarburi. La rivoluzione di solito è cambiare tutto perché nulla cambi. Con l’illusione di lavarsi la coscienza senza detersivi e di mantenerla pulita con i buoni propositi e con i voti spropositati dell’Europa.
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Fatto il pieno per l'automobile, possiamo andare da un'altra parte, dove si bruciano carburanti per gli aerei, fueljet.
03
Air India fa il pieno
Un Boeing 777-300 ER della compagnia Air India (Foto Epa).Volete sapere come va il mondo? Ecco numeretto dall'India: Air India, compagnia controllata dal gruppo Tata, acquisterà 500 aerei da Airbus e Boeing. Il costruttore europeo e quello americano saranno i fornitori del più grande ordine di jet mai effettuato da una compagnia aerea indiana (per un raffronto: American Airlines, il vettore più grande del mondo, ha una flotta di 911 aerei). L'ordine comprende 40 Airbus A350, 20 Boeing 787 e 10 Boeing 777-9 widebody, oltre a 210 Airbus A320/321 Neos e 190 Boeing 737 MAX a corridoio singolo. Gli A350 saranno equipaggiati con motori Rolls-Royce e i B777/787 con motori GE Aerospace. Tutti gli aerei a corridoio singolo saranno alimentati da motori di CFM International. Trattative svolte in segreto a Londra, applausi di Macron e Biden. Politica estera in alta quota.
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Siamo in pista, decolliamo. Cosa succedi nei cieli americani?
04
Un Presidente, un pallone e tre Ufo
Il presidente Joe Biden alla Casa Bianca mentre sale a bordo dell'elicottero Marine One (Foto Casa Bianca).Come vanno le cose nei cieli americani? Sappiamo che c'era una volta un pallone (spia) e tre Ufo, oggetti non identificati che però erano innocui e non appartenenti a nessuna potenza straniera (o aliena). Si può dire tutto in questa storia grazie al poco che ha detto l'amministrazione americana. Dunque c'è chi può credere ai marziani. La cosa surreale è che l'amministrazione Biden ha lasciato correre le voci cospirazioniste e il risultato è che l'Air Force dopo non aver fatto niente (comanda lui, Biden) ora abbatte tutto quello che vola sopra la testa degli americani anche se non è chiara la 'minaccia'. Siamo all'omino verde evocato ma assente. Come sono le navicelle spaziali degli alieni? Nessuno lo sa. Mongolfiere? No, dai. Alt, c'è un film di Jordan Peele intitolato Nope che ricorda qualcosa, qui appare il disco volante e... insomma, sembra una 'cosa' che poi somiglia a un fantasma, ma non è un oggetto, è una 'creatura' viva, piena di energia e... guardate il film! Divagazioni cinematografiche a parte (e si potrebbe andare avanti a lungo aggiungendo la letteratura che, come sempre, anticipa la realtà) gli americani hanno tirato giù il pallone-spia, poi una cosa grande come un'automobile (e le automobili non volano, anzi no, solo quella di Fantomas), poi un altro oggetto cilindrico (e di aerei di quella forma non ne conosciamo) e via così con gli avvistamenti, le segnalazioni al Pentagono, gli ordini di abbattimento. Sembra una successione di schermate di Space Invaders e il problema è che nel videogame i marzianetti vincono sempre.
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A terra, sull'autodromo della Casa Bianca, si stanno facendo il giro di riscaldamento gomme e motori per la corsa più pazza del mondo, America 2024.
05
Nikki Haley in pista per America 2024
Donald Trump ha un primo sfidante ufficiale nel Partito repubblicano, è Nikki Haley, ex governatore della Carolina del Sud, ex ambasciatrice all'Onu. Di lei sappiamo che è in gamba, che è giovane rispetto ai due vecchietti che vogliono correre per America 2024 (Biden che non lo ha ancora annunciato e Trump che è da sempre in corsa), che è donna. Non si sa perché voglia candidarsi e questo non è un dettaglio, se lo è chiesto il Wall Street Journal e non è arrivato a una conclusione convincente proprio per mancanza di indizi. Haley può vincere? Contro Trump è dura per tutti, il candidato migliore nel Gop per un duello nella polvere della strada di Tombstone è il governatore della Florida RonDesantis. Tutti attendono un suo ingresso nella corsa.
Nell'attesa che tutti facciano la loro scelta e si presentino ai blocchi di partenza, ecco un pezzo dall'archivio di List sulla dama di ferro, Nikki Haley, correva l'estate del 2017.
Al centro della scacchiera, c'è una regina: Nikki Haley, l'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu. È stata lei il problema di Kim Jong-un, di Putin e Xi Jinping. La Haley al Consiglio di sicurezza dell'Onu ha messo per l'ennesima volta la Russia di fronte alla nuova realtà: alla Casa Bianca non c'è più Obama, ma Trump. E la politica americana è diventata improvvisamente su alcuni temi non solo più assertiva, ma anche non disposta a lasciare spazio alle manovre della Russia. Le riunioni del Consiglio di sicurezza sulla crisi dei missili con la Corea del Nord ne sono state la prova, la Haley non è un diplomatico accomodante. Durante una delle discussioni chiave sulla Corea del Nord, gli Stati Uniti rimasero fermi nella loro posizione, la Russia e la Cina come sempre fecero fronte comune preannunciando il loro no. Di fronte al veto minacciato da Mosca e Pechino, la Haley decise una contromossa che sul piano diplomatico è inusuale: presentare in ogni caso una bozza contro il regime di Kim e metterla ai voti. "Se siete contenti delle azioni della Corea del Nord, mettete il veto. Se siete amici della Corea del Nord, mettete il veto", furono le parole di ghiaccio della Haley. Il risultato lo abbiamo visto: Trump e Kim si sono incontrati a Singapore, un processo di pace - tutto da verificare, sia chiaro - è cominciato grazie alla collaborazione della Russia e soprattutto della Cina.
Da quando la Haley è all'Onu, la Russia si è trovata di fronte un carro armato Abrams in mezzo al cammino. Indisturbati durante l'era Obama, i russi al Consiglio di Sicurezza hanno questa dama di ferro che ne ostacola i piani di espansione e ritorno alle sfere di influenza. La Haley è tostissima, le riunioni al Palazzo di Vetro non erano così interessanti da anni. È la sua biografia a raccontare la sua ascesa. La Haley è di origine indiana, il suo cognome da nubile è Randhawa, la famiglia viene dalla regione del Punjab. Nata nella Carolina del Sud, Haley è una repubblicana al titanio, sostenuta in passato da Mitt Romney, ha scalato le posizioni nel partito. Eletta per la prima volta alla Camera nel 2004, diventa nel 2011 governatore della Carolina del Sud. È un razzo a decollo verticale in un Partito repubblicano a corto di leadership. Lei occupa lo spazio che gli altri non sono in grado di riempire e lo fa con determinazione. Haley è una che non ha mezze parole, ama il discorso diretto, mostra da subito di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei leader, fa una politica fiscale che taglia le tasse, aumenta gli stipendi agli insegnanti ma li lega alla qualità delle prestazioni, la sua visione è quella di facilitare il business, ridurre al minimo i contrasti sindacali. Sta in campo per vincere. E vince facile in South Carolina per la seconda volta nel 2014.
Nel 2016 le viene affidata la replica del Partito repubblicano al discorso sullo stato dell'Unione di Barack Obama. Entra sulla scena uno che in fondo le somiglia, Donal Trump. E scocca la scintilla che le cambierà ancora una volta la carriera e la vita: Trump la nomina ambasciatrice permanente all'Onu. La sua forte posizione pro Israele è un elemento decisivo nella scelta, è il primo elemento di discontinuità nella politica estera obamiana, soprattutto dopo la rottura totale tra Israele e l'amministrazione Obama. La Haley stravolge la liturgia consolidata delle riunioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu: critica i partner riluttanti, li espone alle loro contraddizioni, tratta duramente, minaccia di far votare una risoluzione anche se sa che non passerà mai. È uno stile che manda a carte quarantotto la consumata tradizione dei russi, la loro felpata strategia di non muovere i pezzi sulla scacchiera e vincere sempre la partita. Hanno davanti una regina, prima di fare matto, devono abbattere lei. Che partita.
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Come chiudiamo questo numero di List? Con due libri, una lettura nuova e una rilettura.
06
Perché leggere, scrivere (e amare)
Dopo una giornata di lavoro disperato, quando anche la notte dorme, messi in fila tutti i numeri del voto, chiuse le prime analisi a caldo, consumate le dirette televisive, il miglior riposo è quello della lettura. Steso sul mio letto c'è Giotto, mi ha atteso tutto il giorno, eccolo qui, sopra il Kindle e i due volumi che vorrei pettinare un po' prima di crollare:
Provateci voi a dirgli di lasciare libero il campo, Giotto è intelligenza felpata, dunque un po' si legge e un po' si fanno le fusa. I gatti non chiedono, impongono con grazia vellutata, sono animali sacri, compagni di vita, una magia che ogni giorno apre il cuore.
Come il libro di Harold Bloom, How to Read and Why, che scalda l'anima, alimenta la voglia di conoscere. Bloom è un gigante della critica letteraria, l'autore del Canone Occidentale, uno dei più grandi studiosi di Shakespeare, è un critico che sa scrivere (fatto non scontato) e sa intrattenere il lettore, lo rende complice delle sue scoperte. Qui Bloom svela i libri amati, sono la sua selezione che a molti di noi può apparire incompleta, ma non è casuale perché accanto alla passione per gli autori c'è il disegno di un percorso di lettura, un'avventura in pagina tra le pagine, la storia, i generi letterari. Dunque parte dai racconti brevi (c'è l'immenso Hemingway e troverete due italiani costruttori di gemme, Tommaso Landolfi e Italo Calvino), si fa sosta nell'infinito mondo dei poemi (tra i tanti, i miei preferiti: William Blake, William Shakespeare, Emily Dickinson), si va dritti verso la prima parte dedicata al romanzo (il regno dei titani, tra i quali: Miguel de Cervantes, Charles Dickens, Jane Austen), si stramba e si entra nella sala del teatro (rieccolo, ancora lui, Shakespeare, con Henrik Ibsen e Oscar Wilde), si plana dolcemente verso la seconda parte sul romanzo (con il titano, Henry Melville, il cantore del nostro West, Cormac McCarthy, la scrittura degli ultimi e dell'America di William Faulkner). Ogni capitolo si chiude con le 'summary observations' che sono il diamante che s'incastona nell'anello, il fil rouge che evoca i collegamenti, le divergenze, le realtà e le apparenze. Il trionfo della fiction, la potenza ineguagliabile della scrittura.
Il secondo libro da consultare come un dizionario delle complicazioni è un festival dell'amore, il suo paziente, gioioso sezionamento, l'opera di un dottor Frankenstein della felicità, del tormento, della passione, l'impresa di Roland Barthes. Frammenti di un discorso amoroso è un libro antico, fa parte di una stagione che non c'è più nel mondo delle lettere, ma la sua urgenza è vivissima, incandescente: "La necessità di questo libro nasce sta nella seguente considerazione: il discorso amoroso è oggi d'una estrema solitudine". È il libro di un'affermazione, quella dell'amore, che non trova posto nel potere, nello sfinito e tele-esaurito talk, nel quotidiano affaticarsi alla ricerca di successo, dove la cosa più naturale del mondo è quella di cadere, un meraviglioso to fall (in love), dove l'idea di salvarsi non esiste, c'è solo il buttarsi a precipizio e vediamo cosa succede. È una questione di cuore dove "questa parola serve per moti e desideri d'ogni genere, ma ciò che è costante è che il cuore - negato o rifiutato che sia - vuole essere un oggetto di dono". Il problema è non buttarlo, ma capita anche questo, spesso. E allora, ecco la tragedia, si torna a Shakespeare, alla grandezza dell'assoluto sentimento senza redenzione, senza salvezza, senza Paradiso. Per sottrarsi si entra nel fading, in quello che Barthes con maestria definisce "il vivente evanescente nella regione delle Ombre", un mondo di sommersi dove la missione è quella di essere salvati. Da cosa? Che domande, dall'amore.
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disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.