25 Dicembre

Il bello è brutto e il brutto è bello. Buon Natale

WeekList avanti e indietro. Ritrovarsi alla vigilia con Bruce Chatwin: che ci faccio qui? Non ritrovare il Gin Martini e aggrapparsi a Shakespeare. Pensieri natalizi scorretti e letture di titoli di giornali mai usciti. Un sogno senza il Banale Natale con il titolare, Michele Magno e Riccardo Ruggeri.

È Natale e il generatore automatico di soggetti del pensiero unico vi avrà già circondato con le frasi e le immagini "studiate" niente meno che per la cattura del "consumatore". Ci lavorano delle sagome che sembrano tutte uscite dalla pubblicità dei profumi (sì, gli spot dove si sente una voce tenebrosa fuori campo che dice sempre un'idiozia, con accento francese o inglese), gente che pensa di avere in tasca il segreto, una specie di raggio verde delle guerre commerciali, il marketing.  Il titolare di List ogni volta che ne sente parlare uno, spera in un puntuale, preciso, inesorabile asteroide.  Eh sì, la faccenda del Natale si porta dietro un sacco di conseguenze. Prenderlo sul serio significa pensare che esista l'opposto, qualcosa di sinistro, perfido, insomma il Bene e il Male, giusto un interrogativo filosofico che esce dalla fase vado alla Rinascente a comprare i regali.  Ricevuto lo scontrino, distribuiti i pacchi, sbaciucchiati tutti, resta come una sverniciatura sulla carrozzeria di una Aston Martin, l'appunto di Bruce Chatwin sul taccuino: che ci faccio qui? Niente, ma stai ballando la rumba delle Feste, cribbio, lontano, già si sente l'eco del trenino di fine anno, Gesù, vengono i brividi di terrore, "Brigitte Bardot-Bardot...". 

La faccenda del Natale si porta dietro un sacco di conseguenze. Primo impatto: i parenti. Puoi girarci intorno quanto vuoi, alla fine il problema arriva. Di solito succede in un momento in cui hai abbassato la guardia, tutti chiacchierano amabilmente, tu stai lentamente colando a picco sul divano e... si leva la voce di quello che speravi non ci fosse: facciamo la tombola! Sant'Ignazio, ti prego, anche quest'anno... 

Dopo 24 ore di cibo usato come arma di distrazione di massa e soprattutto personale, ritorna puntuale la domanda di Bruce Chatwin: che ci faccio qui? Niente, ma ormai sei inchiodato al 47 morto che parla. La mamma ti trova "ingrassato" ma non esita a dirti "devi assaggiare questi...


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