5 Maggio

La Francia à la coque

L'autolesionismo politico di un ministro della République, Gérald Darmanin, che attacca Meloni sulla gestione dell'immigrazione e riesce a mettere d'accordo gli italiani di destra e di sinistra: pensi ai problemi del governo di Parigi. Che sono tanti e senza grandeur

di Marco Patricelli

Grazie, Francia. Per aver impartito una lezione di savoir faire e di alta diplomazia ai soliti riottosi italiens che proprio non ne vogliono sapere di imparare dai maestri del tutto, quelli che sanno sempre cosa si fa e come si fa, si sono inchiodati alla cattedra della filosofia e della modernità e non perdono occasione per stare col ditino alzato, il nasino all’insù e l’occhietto semichiuso per albagia. Gérald Moussa Darmanin (nella foto che apre List, ndr) non è un venditore di libri usati sul Lungosenna, ma un ministro della République, e parbleu, sa quello che fa e quello che dice. Non gli hanno spiegato forse che gli Affari interni non sono propriamente gli Affari degli altri, e quindi si è sentito in dovere di bacchettare i cugini cisalpini come il buon curato di campagna di una volta, ignorando che spesso occorre fare quel che il parroco dice e non quel che il parroco fa. In Transalpinia ci dicono spesso e volentieri quel che dovremmo fare e poi ci dicono ben poco di quel che fanno loro al loro posto, non certamente al nostro.

Non è la prima volta, e c’è da temere che non sarà l’ultima. Prendiamo la questione migranti, tanto per usare un tema irrilevante. Darmanin le magnifique sontuosamente dichiara che l’Italia non sa gestire il fenomeno migratorio, e a suo dire è ovviamente la Francia a dover sopportare poi il peso della situazione alla frontiera, per cui è necessario militarizzarla con i flic impegnati ad applicare con le maniere spicce quei decreti di espulsione che in Italia sono un gentile e inascoltato invito a togliere il disturbo. Come facciano non lo dicono, ma si sa: pulmini che passano la frontiera e fanno scendere in Cisalpinia i migranti senza troppe cortesie, respingimenti...


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