12 Giugno

La scena, il protagonista, una storia italiana, Silvio Berlusconi

La morte del Cavaliere, un personaggio straordinario che ha segnato un'era. Ha conosciuto il miele del successo e il fiele, ha cambiato la televisione, il costume e la politica. Personaggio senza limiti, ha lasciato il palcoscenico da autentico protagonista

di Marco Patricelli

Di se stesso amava dire che la sua età anagrafica non era quella biologica, perché si sentiva ed era giovane fuori e dentro, e glielo dicevano con ammirazione anche i medici. Così raccontava, coltivando un narcisismo mai nascosto. Capace di sopravvivere a se stesso e alle sue stagioni, nell’imprenditoria e nella politica, si è arreso solo all’ineluttabile, manifestatosi sotto forma di una leucemia imbattibile anche per un lottatore ottimista come lui.

Correva l'anno 1994. Berlusconi annuncia la "discesa in campo" (Foto Ansa). 

Silvio Berlusconi ha segnato un’epoca, è entrato nell’immaginario collettivo, ha marchiato storia e costume. Il suo nome è diventato la radice di un aggettivo che contiene i successi, le battute di arresto, la visionarietà e la capacità di anticipare il futuro, la testardaggine di scrivere quel che sarà, di esagerare la normalità e di normalizzare l’esagerazione. Ha esaltato gli umori, ha creato e calcato gli eccessi, ha dispensato magnetismo e catalizzato vituperio. C’è chi non gli ha perdonato il successo e chi di quel successo ha coltivato le briciole sperando di vederci  crescere l’albero degli zecchini o accontentandosi della luce riflessa.

Libia, 28 ottobre 2002. Muammar Gheddafi e Silvio Berlusconi (Foto Ansa). 

Imprenditore a tutto tondo e senza confini, ha costruito sul mattone e sull’etere qualcosa di prima inaudito. Miglior editore possibile secondo Indro Montanelli che grazie a lui salvò la voce di libertà del Giornale e che ne prese le distanze dopo la discesa in campo, modificando qualche parola e facendone il miglior piazzista possibile, ha fatto della politica il mezzo e il fine, con il travolgente risultato scaturito dal nulla di un partito-slogan che nel 1994 sbarrò la via alla presa del potere della sinistra dopo tangentopoli. Per gli avversari, che già l’avevano ribattezzato “Cavaliere nero” non appena aveva esternato la sua preferenza...


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