20 Dicembre

La corsa di Trump (non) si ferma in tribunale

La Corte Suprema del Colorado lo esclude dalle primarie dello Stato, ma la decisione rischia solo di proiettare l'ex presidente verso una vittoria a valanga nel voto per la Casa Bianca del 2024. Crisi del Mar Rosso, gli Stati Uniti pronti a attacchi mirati nello Yemen. Tusk in Polonia licenzia i vertici dell'informazione di Stato

Il tentativo di far deragliare la corsa di Donald Trump va avanti: la Corte Suprema del Colorado ha deciso che l’uomo del Maga non è idoneo a candidarsi nuovamente alla presidenza, il suo nome non può apparire sulla scheda elettorale delle primarie dello Stato. Non ci sono precedenti, è la prima volta che un ex presidente viene eliminato dalla corsa elettorale in base al 14° emendamento (la norma stabilisce che chi ha partecipato a insurrezioni non può candidarsi). Trump ha già annunciato che impugnerà la decisione presso la Corte Suprema degli Stati Uniti. Cause simili sono state avviate in quasi 30 Stati. Cosa cambia? Per ora niente, la sortita rischia di dare ancora più carburante alla corsa presidenziale di Trump, la base repubblicana è pronta a sostenerlo e chiede agli altri candidati alle primarie di contestare la decisione della Corte Suprema del Colorado. Una regola della politica che non va mai dimenticata: gli avversari si battono con il voto.

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Google, il Grande Fratello sulle elezioni del 2024

In vista delle elezioni del 2024, Google ha annunciato restrizioni sulle domande relative alle elezioni a cui i suoi prodotti basati sull'intelligenza artificiale, Bard e Search Generative Experience, possono rispondere. Google afferma che l’Intelligenza Artificiale può influenzare la disinformazione. Quindi siamo a Google - un’azienda non un’istituzione, non il giornalismo - che decide a priori cosa è vero, cosa è falso, cosa si può dire e cosa non si può dire. Siamo oltre Orwell. 

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Immigrazione, in arrivo nuove regole europee

Immigrazione, capitolo rovente, tema delicatissimo per i capi di governo che l’anno prossimo affronteranno il voto per il Parlamento europeo. Gli Stati membri dell'Unione e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo storico per riformare il sistema di asilo e migrazione. L’accordo prevede un trattamento rapido delle richieste di...


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