7 Ottobre

Un anno dopo, Israele ha ribaltato la storia

La strage del 7 ottobre 2023 non è il ricordo di una resa, ma la reazione di una nazione sotto shock, colpita al cuore, che ha ribaltato lo scenario, eliminato i comandanti di Hamas e Hezbollah e messo all'angolo l'Iran di Khamenei. Quello che le cancellerie europee non capiscono: non è la guerra di uno Stato contro il terrorismo islamista, ma la difesa dell'Occidente

Il 7 ottobre 2023 ha cambiato la storia, è un volta pagina, apre un nuovo capitolo della contemporaneità. La strage ha messo Israele di fronte a un pericolo che alcuni pensavano estirpato: lo sterminio di un popolo. L’assalto di Hamas nei villaggi, la caccia all’ebreo, l’inseguimento della vittima che cerca riparo, la violenza bestiale, l’assassinio, lo stupro, il rapimento, la prigionia, le mutilazioni, la tortura, il rogo, lo strazio del corpo, l’orrore infinito, tutto questo ha catapultato Israele dentro una nuova guerra, non un’altra guerra di Gaza, ma un conflitto totale per la sopravvivenza, una sfida esistenziale. Chi vuole la morte di Israele e del suo popolo, chi l’ha inseguita, chi la predica, chi la pianifica, chi ha vibrato il colpo, incontrerà la spada di Davide. 

New York, Nazioni Unite, 27 settembre 2024. Il premier Benjamin Netanyahu ordina l'attacco israeliano al bunker di Nasrallah in Libano (Foto: Zuma).

Un anno dopo, Benjamin Netanyahu ha rovesciato il testo scritto da quelli che recitano il copione di un mondo decadente e sta vincendo la guerra. Sono caduti i totem dell’intellighenzia che non ha mai lottato per la sopravvivenza e pretende di spiegare agli altri come (non) si fa: 

1. Dissero che non bisognava attaccare Gaza, che avrebbe perso: Israele ha smantellato Hamas, l’ala militare è distrutta, ha mostrato al mondo la rete impressionante di tunnel, postazioni missilistiche, arsenali  nascosti nelle scuole e negli asili, la complicità degli abitanti di Gaza con i terroristi, l’uso delle strutture dell’Onu che, a loro volta, sono diventate parte dell’organizzazione di Hamas, fino a esserne scudo e copertura.

2. Dissero che non bisognava attaccare i terroristi in Libano, lasciare indisturbato il lancio di missili contro Israele: dopo poche settimane Hezbollah è un movimento allo sbando, martellato dall’aviazione israeliana, con il sistema di comunicazione distrutto e infiltrato...


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