31 Gennaio

Il Pd ha un problema. Si è spaccata la Commissione banche

Spaccatura nella Commissione parlamentare d'inchiesta. Non ci sarà una relazione conclusiva comune, ogni gruppo oggi presenterà e voterà la sua. In arrivo tra qualche ora un altro scossone alla campagna elettorale.

Attenti alla Commissione banche. Agenzia Agi, ore 9.45:  "Non è stata raggiunta alcuna intesa su una relazione conclusiva unitaria della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario. Fumata nera al termine dell'ufficio di presidenza. La commissione è convocata alle 12 e si procederà come previsto dal regolamento".

Cosa significa? Che ci sarà una relazione di maggioranza da sottoporre al voto (la terrà Mauro Maria Marino) e più di una relazione di minoranza. Forza Italia, Movimento 5Stelle, Liberi e Uguali hanno preparato le loro relazioni. Come sempre pre-veggente lo stratega del Pd in Commissione, Matteo Orfini, che a chi stamattina gli chiedeva se fosse possibile arrivare a un documento comune ha risposto:

A leggere le agenzie no, a vedere i lavori della commissione sì. Se si prescinde dai posizionamenti della campagna elettorale è possibile.

 

È andata come sempre: il contrario di quello che dice Orfini. Il presidente della Commissione, Pier Ferdinando Casini, non è riuscito a tenere insieme i gruppi e tra poco vedremo ancora un altro capitolo della battaglia nel caveau elettorale. Tra qualche ora - la campana in Commissione suona alle 12 - la campagna elettorale avrà un altro scossone. Nel frattempo, è aperta la caccia al Nemico Unico: il Movimento 5Stelle. 

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Demonizzare i candidati Cinque Stelle 

La calunnia è un venticello. I partitanti e  il piccolo establishment italiano si sono messi in testa di battere il Movimento 5Stelle con la tecnica della maldicenza. Non la salutare libera critica, ma il continuo martellamento propagandistico di una legione contro un sol uomo. Non porta bene, dovrebbe saperlo per primo Silvio Berlusconi che di questo metodo fu bersaglio. Oggi non lo è - siamo in piena riabilitazione, l'unfit è superfit  - e così anche il Cavaliere dimentica la regola numero uno: non demonizzare l'avversario. 

Gli interessi convergenti di Renzi e Berlusconi e il continuo riposizionamento del piccolo establishment italiano...


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