1 Febbraio

Non le basterà imparare il tedesco

Maria Elena Boschi dovrà imparare ad andare con i piedi di piombo sulla "questione altoatesina". Michele Magno traccia la storia di un conflitto che parte dalla Prima guerra mondiale e arriva alla cittadinanza dei giorni nostri.

di Michele Magno

"Era estate. Un giorno mi telefona il presidente della Provincia Arno Kompatscher e mi chiede di portare in montagna Maria Elena Boschi. Avevo appena detto di no a Sebastian Kurz, oggi presidente dell'Austria, prevedendo il suo patto con l'estrema destra. E avevo già il solito impegno a camminare a Solda con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Non faccio politica, ma ho accettato l'invito della Boschi: e non mi sono pentito. Dopo averla conosciuta confermo che è simpatica e che ha il fisico giusto per camminare e per salire, non solo tra le vette".

Con queste parole, rilasciate in una intervista a Repubblica, Rehinold Messner ha benedetto la candidatura della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio nel collegio di Bolzano. Verrà votata? Non ho dubbi, ha risposto il grande alpinista. "Qui la gente non vuole perdere il benessere". Lo sponsor di quello che è stato definito il "patto del trekking" è autorevole tra i suoi concittadini, ma l'impressione è che la passeggiata elettorale di Maria Elena non sarà agevole come quella con lo scalatore dell'Everest. Si è impegnata a imparare il tedesco, ma dovrà imparare anche ad andare con i piedi di piombo sulla "questione altoatesina".

Questione che resta in campo, come dimostra la richiesta della cittadinanza austriaca per gli altoatesini di lingua tedesca e ladina contenuta nel programma comune sottoscritto dal Partito popolare (Övp) e dal Partito liberale (Fpö). Di fronte alle proteste di Palazzo Chigi, il neocancelliere Sebastian Kurz ha cercato di gettare acqua sul fuoco acceso dal suo vice, il capo degli ultranazionalisti Heinz-Christian Strache: niente atti unilaterali, massima collaborazione con il governo Gentiloni e con i vertici di Bruxelles.

Una tempesta destinata a finire in un bicchier d'acqua, dunque? Vedremo. Senza però dimenticare che "i cento anni del Sudtirolo in Italia", come recita il...


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