8 Febbraio
L'Italia senza bambini
Record negativo di nuove nascite. Gli ultimi dati Istat sulla demografia del Paese sono allarmanti, età media a 45 anni. Si parla di immigrazione, si dimentica la demografia. E Salvini spiazza tutti gli altri partiti nella giungla emotiva.
L'Italia non fa figli e mette a segno il record negativo di nascite (Istat, oggi), Luigi Di Maio dice "o andiamo al governo o sarà il caos", Salvini invece di cadere a Macerata sta cavalcando la situazione e stamattina dice che "l'Islam è incompatibile con la nostra Costituzione", il Papa dice che "il peccatore può diventare santo, il corrotto no" e le storie dei santi però raccontano altro, gli italiani sono incollati alla tv, ieri la seconda serata del Festival di Sanremo è stata vista da 9 milioni 687 mila telespettatori con uno share del 47,7 per cento. D'altronde, stordirsi aiuta a non vedere l'altro spettacolo, quello della realtà. Grande è la confusione sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente, diceva il Comandante Mao. Il problema è che di Mao non c'è l'ombra, mentre la confusione abbonda.
La campagna elettorale sta correndo su binari deviati, la strage sfiorata a Macerata è diventato l'unico fattore di cambiamento mentre i temi che dovrebbero costituire programma e dibattito sono ai margini, impaludati, sopiti, cloroformizzati dalle ospitate in tv che via via fanno apparire i capi dei partiti come dei dischi rotti. Nessuno presta grande attenzione a quello che dicono, gli italiani in fondo hanno capito che la vera partita non si gioca il 4 marzo, ma il giorno dopo, quando si dovrà provare a fare un governo. Quando c'è confusione, è necessario ordinare il caos, ricomporre il mosaico, dare un senso al controsenso e al dissenso. Cominciamo da dove inizia tutto, le nascite, la vita.
01
Un paese senza culle (in declino)
Si parla molto di immigrazione, zero di demografia, il vero motore della storia, quello che dà una direzione di marcia verso il futuro. I dati Istat confermano lo scenario ormai costante per l'Italia: le nascite stanno colando a picco.
I dati dell'Istat dicono che "al 1°...
L'Italia non fa figli e mette a segno il record negativo di nascite (Istat, oggi), Luigi Di Maio dice "o andiamo al governo o sarà il caos", Salvini invece di cadere a Macerata sta cavalcando la situazione e stamattina dice che "l'Islam è incompatibile con la nostra Costituzione", il Papa dice che "il peccatore può diventare santo, il corrotto no" e le storie dei santi però raccontano altro, gli italiani sono incollati alla tv, ieri la seconda serata del Festival di Sanremo è stata vista da 9 milioni 687 mila telespettatori con uno share del 47,7 per cento. D'altronde, stordirsi aiuta a non vedere l'altro spettacolo, quello della realtà. Grande è la confusione sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente, diceva il Comandante Mao. Il problema è che di Mao non c'è l'ombra, mentre la confusione abbonda.
La campagna elettorale sta correndo su binari deviati, la strage sfiorata a Macerata è diventato l'unico fattore di cambiamento mentre i temi che dovrebbero costituire programma e dibattito sono ai margini, impaludati, sopiti, cloroformizzati dalle ospitate in tv che via via fanno apparire i capi dei partiti come dei dischi rotti. Nessuno presta grande attenzione a quello che dicono, gli italiani in fondo hanno capito che la vera partita non si gioca il 4 marzo, ma il giorno dopo, quando si dovrà provare a fare un governo. Quando c'è confusione, è necessario ordinare il caos, ricomporre il mosaico, dare un senso al controsenso e al dissenso. Cominciamo da dove inizia tutto, le nascite, la vita.
01
Un paese senza culle (in declino)
Si parla molto di immigrazione, zero di demografia, il vero motore della storia, quello che dà una direzione di marcia verso il futuro. I dati Istat confermano lo scenario ormai costante per l'Italia: le nascite stanno colando a picco.
I dati dell'Istat dicono che "al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull’anno precedente (-1,6 per mille)". Per sapere, per capire, un paio di punti:
- Nascite. Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite, nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila.
- Morti. I decessi sono 647mila, 31mila in più del 2016 (+5,1%). In rapporto al numero di residenti, nel 2017 sono deceduti 10,7 individui ogni mille abitanti, contro i 10,1 del 2016.
- Saldo naturale. Il saldo naturale nel 2017 è negativo (-183mila) e registra un minimo storico.
- Saldo migratorio. Il saldo migratorio con l’estero, positivo per 184mila unità, registra un consistente incremento sull’anno precedente, quando risultò pari a +144mila . Aumentano le immigrazioni, pari a 337mila (+12%) mentre diminuiscono le emigrazioni, 153mila (-2,6% ).
- Stranieri. Gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2018 sono 5 milioni 65mila e rappresentano l’8,4% della popolazione residente totale.
- Popolazione italiana. La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 430mila (-113mila residenti). Per i cittadini italiani risulta negativo sia il saldo naturale (-241mila) sia il saldo migratorio con l’estero (-72mila).
- Età. Al 1° gennaio 2018, il 22,6% della popolazione ha un’età superiore o uguale ai 65 anni, il 64,1% ha età compresa tra 15 e 64 anni mentre solo il 13,4% ha meno di 15 anni. L’età media della popolazione ha oltrepassato i 45 anni.
Come si chiama tutto questo? Declino. Leggete attentamente queste righe tratte dal report dell'Istat:
Il Paese, quindi, dopo un primo decennio degli anni 2000 contraddistinto da un saldo naturale prossimo o poco inferiore allo zero, appare oggi incanalato in una spirale di decrescita naturale che, alla luce dei bassi livelli di natalità espressi, non solo appare difficilmente controvertibile ma apre la strada alla concreta prospettiva di un ulteriore allargamento della forbice nascite-decessi negli anni a venire.
L'Italia si sta rimpicciolendo. Lo scrive l'Istat, ma nessuno ci fa caso, viviamo in tempi in cui la conoscenza è polverizzata soprattutto dall'ignoranza delle persone colte. Il titolare consiglia la lettura di un grande polemista, William Hazlitt:
La classe dirigente di questo paese dovrebbe preoccuparsi di tutto questo, ma è vecchia, in pensione o verso la pensione, non si preoccupa dei ceti produttivi, della sostenibilità del suo welfare domani, dei redditi dei giovani, ridotti a zombie. Hazlitt aveva capito tutto delle istituzioni:
Non provano né vergogna, né rimorso, né gratitudine, e neanche benevolenza. Ciascun membro raccoglie il profitto e rovescia la colpa, se c'è, sugli altri.
In questo quadro idilliaco, il dibattito elettorale è per forza distopico. Ascoltate il dialogo su RadioLis tra il titolare di List e Lorenzo Castellani.
02
RadioList. La strategia dello spaventapasseri
I grillini sono pericolosi. E Salvini è un fascista. Questo è il mantra dei partiti avversari e di gran parte dei media italiani. Qual è il vero scenario politico? La corsa dell'establishment a incontrare Luigi Di Maio e i consensi in ascesa della Lega raccontano un'altra storia. Quale? Il probabile stallo istituzionale dopo il voto e la necessità di fare un governo anche con il Movimento 5Stelle. La strategia dello spaventapasseri: Pd e Forza Italia puntano all'esclusione del M5S e della Lega di Salvini. Ascolta RadioList:
RadioList. Due parti di news, una parte di musica, un twist di humour.
03
Salvini e la giungla emotiva
Matteo Salvini è tutt'altro che sprovveduto e i suoi avversari politici si stanno dimostrando inadatti a fronteggiare la sua strategia da caterpillar. Dopo Macerata, hanno pensato di poterlo scagliare nel buco nero del razzismo e del fascismo, ma il leader della Lega - intuendo il rischio concreto che stava correndo - ha fatto esattamente il contrario di quello che qualcuno si attendeva: è passato all'attacco. Ha cavalcato la storia nera di Macerata e ribaltato le accuse. Il Salvini si muove nella giungla delle bolle emotive, una terra di mezzo dove si combatte con armi non convenzionali. Ecco il Salvini di oggi:
La questione culturale di fondo è se l'Islam, l'applicazione letterale del dettato di Maometto, oggi è compatibile con i nostri valori, con la nostra libertà e con la nostra Costituzione? Ho fortissimi dubbi.
Se ci sono circa mezzo milione di clandestini in giro per l'Italia a campare di furti e di illegalità, evidentemente non si aiuta la pace sociale. Io voglio risolvere i problemi, anche nell'interesse degli immigrati regolari che non devono essere confusi con i clandestini. Mettere limiti, mettere regole, sicuramente diminuirà gli scontri e le reazioni.
Salvini ha in corso una campagna durissima che domani avrà una svolta pop: sarà al Festival di Sanremo. Anche questa è politica.
Chi pensa che le parole di Salvini conducano all'isolamento la Lega, forse deve cominciare (troppo tardi) a fare un bagno di realtà, l'Italia non è il paese del politicamente corretto raccontato dal sistema del mainstream media. Non è neppure un paese iper-popolato da neofascisti o estremisti che che fanno il saluto romano. C'è ben altro là fuori, basta guardare con attenzione lo scenario e leggere le cose giuste. Il titolare ripubblica su List alcuni dati estratti dall'ultimo rapporto annuale del Censis:
L'Italia dei rancori. Nella ripresa persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura. Non si è distribuito il dividendo sociale della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore. L'87,3% degli italiani appartenenti al ceto popolare pensa che sia difficile salire nella scala sociale, come l'83,5% del ceto medio e anche il 71,4% del ceto benestante. Pensano che al contrario sia facile scivolare in basso nella scala sociale il 71,5% del ceto popolare, il 65,4% del ceto medio, il 62,1% dei più abbienti. La paura del declassamento è il nuovo fantasma sociale. Ed è una componente costitutiva della psicologia dei millennials: l'87,3% di loro pensa che sia molto difficile l'ascesa sociale e il 69,3% che al contrario sia molto facile il capitombolo in basso. Allora si rimarcano le distanze dagli altri: il 66,2% dei genitori italiani si dice contrario all'eventualità che la propria figlia sposi una persona di religione islamica, il 48,1% una più anziana di vent'anni, il 42,4% una dello stesso sesso, il 41,4% un immigrato, il 27,2% un asiatico, il 26,8% una persona che ha già figli, il 26% una con un livello di istruzione inferiore, il 25,6% una di origine africana, il 14,1% una con una condizione economica più bassa. E l'immigrazione evoca sentimenti negativi nel 59% degli italiani, con valori più alti quando si scende nella scala sociale: il 72% tra le casalinghe, il 71% tra i disoccupati, il 63% tra gli operai.
Questo non è Salvini, è il Censis.
L'unico che nel governo - e nel Pd - aveva visto il surriscaldamento del tema sociale è il ministro dell'Interno Marco Minniti che stamattina in un'intervista su Repubblica ha detto:
Traini, l'attentatore di Macerata, l'avevo visto all'orizzonte dieci mesi fa, quando poi abbiamo cambiato la politica dell'immigrazione.
Tutto questo però non è servito a cambiare il clima, segno che la comunicazione del governo e del segretario del suo partito ha un problema che si vedrà nell'urna.
Ora che facciamo? Fino al 4 marzo la partita è nel campo dell'irrealtà, poi si spera che qualcuno torni sulla terra. E noi che facciamo? Andiamo a vedere cosa succede nei mercati. Allacciate le cinture. Anzi, prima facciamo un passaggio sulla strada ferrata, Italo nella notte è diventato americano.
04
Italoamericano
Il fondo americano Global Infrastructure Partners III funds (GIA, 40 miliardi di asset gestiti per i propri investitori) ha comprato il 100 per cento della compagnia ferroviaria italiana NTV con un'offerta da 1.98 miliardi di euro. Il consiglio d'amministrazioen di NTV ha deciso ieri notte di accettare l'offerta. L'Italia è il paese più avanzato nella liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa, ha aperto l'Alta Velocità alla concorrenza, Italo ha trasportato 13 milioni di passeggeri nel 2017, i prezzi dei biglietti sono calati, gli azionisti incassano e l'azienda non è più italiana. Su quest'ultimo punto, va segnalato un altro arretramento del capitalismo del Belpaese: NTV aveva un piano per andare in Borsa, ma gli azionisti hanno preferito andare all'incasso. Sono capitani, ma coraggiosi solo fino a un certo punto. E ora? Attraversiamo la Manica.
04
Economia da Brexit
La Banca d'Inghilterra alzerà i tassi per tenere sotto controllo l'inflazione. La crescita globale è robusta, il Regno Unito deve superare con meno danni possibile la fase due della Brexit. Il report sull'inflazione pubblicato oggi è molto interessante. Ecco, un paio di numeri, cominciamo dalla crescita globale:
Crescita robusta e duratura per tutto il 2018, al netto ovviamente di shock geopolitici che sono imprevedibili. Questo è il grafico sull'occupazione nell'area Euro, nel Regno Unito e negli Stati Uniti:
Stati Uniti e Regno Unito hanno un tasso di disoccupazione ai minimi, poco sopra il 4 per cento. Il report sull'inflazione della Bank Of England è di eccezionale chiarezza (come il website, davvero ben curato e con un nuovo design) e la banca centrale sta prendendo tutte le misure possibili per muovere contro l'incertezza causata dalla Brexit, la pressione dei costi dell'import si sta facendo sentire (e occhio al petrolio e al gas), la bilancia commerciale è una criticità, ma se le misure di Carney funzioneranno, alla fine il quadro per il Regno Unito sarà questo:
Andrà a finire così? Le previsioni sono fatte per essere smentite, sono come la politica, dove 2 + 2 non fa mai 4, ma 3 o 5. In ogni caso, molta ammirazione per l'esposizione e la varietà dei dati, sono inglesi e, come diceva il poeta Novalis, "ogni inglese è un'isola".
E ora dove andiamo? Che domande, a Wall Street.
05
Montagne russe a Wall Street
Le borse europee mentre il titolare stende le sue note sul taccuino sono tutte negative:
I futures a Wall Street sono in verde:
I segnali sono per un'apertura positiva della borsa americana, ma con la volatilità di questi giorni non si può far altro che tenere il taccuino aperto, guardare la cavalcata pazza degli indici e appuntare stanotte la chiusura. Come dice Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
Strano mondo, l'America, croce e delizia, epicentro del cambiamento ieri e un po' meno oggi. Che cosa sta succedendo nello strato profondo, sotto la superficie dello spirito contemporaneo? Daniela Coli ha fatto una delle sue passeggiate filosofiche tra splendore e miseria, cattedrali e macerie, tesori e polvere. Voliamo altissimo, è una grande lettura di List.
06
La crisi dell'Occidente? È un conflitto filosofico
di Daniela Coli
La crisi culturale e politica dell'Occidente americano è soltanto il risultato dell'idea di progresso, della fine del sacro. L'Europa sta sul serio, come l'America, precipitando in un universo orwelliano dominato dalla tecnologia? In realtà, la credenza che le conquiste scientifiche e tecniche avrebbero comportato anche l'elevazione morale e politica degli esseri umani è un mito settecentesco, ripreso nell'Ottocento dall'idealismo hegeliano e dal positivismo di Comte. Un mito continuamente messo in discussione. Già Flaubert nel 1856, in Madame Bovary, col farmacista Homais caricaturizza la mediocrità positivista e la fiducia illimitata nel progresso. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Siamo alla chiusura di questo numero di List, facciamo un'altra sortita negli spazi immensi dell'Artico, dopo aver anticipato ieri il bellissimo libro di Marzio G. Mian (leggi l'anticipazione di un brano del libro su List), continuamo a viaggiare tra i ghiacci.
07
La dura vita dell'Orso Polare
Il ghiaccio si ritira, le condizioni di vita dell'Orso Polare sono sempre più difficili, ma sono animali che hanno una grande capacità di adattamento. Science pubblica un interessante studio sul loro metabolismo, consumo di energia, la vita. Quello che l'uomo dovrebbe rispettare. Come è stato detto ieri durante la presentazione del libro di Mian al SIOI, l'Artico non va "santuarizzato", ma dobbiamo stare attenti, il luogo più inaccessibile è quello più delicato di tutto l'ecosistema.
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prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.