10 Febbraio

La sorella di Kim apre la porta alla Corea del Sud

Il dittatore della Corea del Nord ha invitato il presidente Moon nella capitale "il più presto possibile". La svolta nel Pacifico, il dossier nucleare e l'arma diplomatica di Kim: la sorella Kim Yo Jong.

Nessuno si fida di lui. Ma i fatti sono squadernati sul tavolo: il 2018 era cominciato con un duro scambio d'accuse tra Kim jong-un e Trump, ma con un'apertura alla partecipazione ai giochi olimpici invernali di febbraio, poi è arrivata l'apertura della linea telefonica tra le due Coree, il primo incontro tra due funzionari, il via libera alla partecipazioni ai Giochi, la sorella di Kim che porta l'ambasciata alla Blue House: siete invitati a Pyongyang. Sarebbe il terzo incontro dopo quelli del 2000 e del 2007. Che forza, la diplomazia degli sci. 

L'arma diplomatica di Kim jong-un è la sorella Kim Yo Jong, l'invito al presidente sudcoreano Moon è partito da lei, trent'anni, un bel viso sorridente, primo membro della famiglia in visita ufficiale nella Corea del Sud. L'ascesa di questa ragazza della famiglia va seguita con grande attenzione, segna un passaggio fondamentale nella liturgia dell'esercizio del potere che Kim non ha mai voluto spartire con nessuno. Dopo il discorso di inizio anno, siamo di fronte a un'altra svolta. 

 


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