16 Febbraio
La Germania, il Faust, Angela Merkel (e noi)
L'incontro tra Merkel e Gentiloni a Berlino, la biografia di un paese e del suo cancelliere. Perché una nazione incrocia il suo destino con quello delle sue figure politiche permanenti, mentre l'Italia cambia governi e presidenti del Consiglio come figurine. Michele Magno in viaggio con Goethe.
Angela Merkel ha ricevuto oggi a Berlino Paolo Gentiloni. Merkel stamattina ha dichiarato: "Credo che dopo un'elaborazione molto dettagliata e approfondita di un accordo di coalizione c'è una buona possibilità che i membri della Spd, come pure il congresso della Cdu - la Csu lo ha già fatto - si esprimano in modo positivo sull'accordo, ma dobbiamo aspettare i risultati. Per quel che riguarda il mio partito, sono ottimista". Gentiloni da parte sua ha assicurato: "L'Italia avrà un governo stabile, la coalizione di centro sinistra sarà il pilastro di questo governo e non c'è il rischio di governi populisti o anti europei". Davanti alla cancelliera tedesca si è presentato il premier uscente di un Paese che dall'anno dell'insediamento della Merkel al governo (2005) ha cambiato ben sette esecutivi e sei presidenti del Consiglio. La stabilità della Germania è esattamente quella che manca all'Italia. Ma chi è Angela Merkel e quanto è importante il suo ruolo? Vediamo insieme questo affresco di Michele Magno. Buona lettura.
Angela tra il Faust e la prosa
di Michele Magno
"Noi siamo un popolo dall'anima potentemente tragica, contrario alle cose prosaiche e consuete, e tutto il nostro amore va al destino, un destino pur che sia, magari la rovina che infiamma il cielo con la rossa vampa d'un crepuscolo degli Dei!". È un passo del "Doctor Faustus" di Thomas Mann. A questa rappresentazione dell'anima tedesca -i n termini insieme nibelungici e dionisiac i- deve molto la mitologia del teutonico che si è creata nel corso del tempo. Si pensi però a quella vera e propria corsa ad ostacoli che è stata la formazione della Grosse Koalition dopo il voto dell'anno scorso. Difficile vedervi la passione del sublime, l'idolatria del destino, le fiamme della catastrofe, il naufragio degli Dei. Facile leggervi, invece, una "prosaica" impasse di un sistema elettorale da sempre invidiato per la sua capacità di...
Angela Merkel ha ricevuto oggi a Berlino Paolo Gentiloni. Merkel stamattina ha dichiarato: "Credo che dopo un'elaborazione molto dettagliata e approfondita di un accordo di coalizione c'è una buona possibilità che i membri della Spd, come pure il congresso della Cdu - la Csu lo ha già fatto - si esprimano in modo positivo sull'accordo, ma dobbiamo aspettare i risultati. Per quel che riguarda il mio partito, sono ottimista". Gentiloni da parte sua ha assicurato: "L'Italia avrà un governo stabile, la coalizione di centro sinistra sarà il pilastro di questo governo e non c'è il rischio di governi populisti o anti europei". Davanti alla cancelliera tedesca si è presentato il premier uscente di un Paese che dall'anno dell'insediamento della Merkel al governo (2005) ha cambiato ben sette esecutivi e sei presidenti del Consiglio. La stabilità della Germania è esattamente quella che manca all'Italia. Ma chi è Angela Merkel e quanto è importante il suo ruolo? Vediamo insieme questo affresco di Michele Magno. Buona lettura.
Angela tra il Faust e la prosa
di Michele Magno
"Noi siamo un popolo dall'anima potentemente tragica, contrario alle cose prosaiche e consuete, e tutto il nostro amore va al destino, un destino pur che sia, magari la rovina che infiamma il cielo con la rossa vampa d'un crepuscolo degli Dei!". È un passo del "Doctor Faustus" di Thomas Mann. A questa rappresentazione dell'anima tedesca -i n termini insieme nibelungici e dionisiac i- deve molto la mitologia del teutonico che si è creata nel corso del tempo. Si pensi però a quella vera e propria corsa ad ostacoli che è stata la formazione della Grosse Koalition dopo il voto dell'anno scorso. Difficile vedervi la passione del sublime, l'idolatria del destino, le fiamme della catastrofe, il naufragio degli Dei. Facile leggervi, invece, una "prosaica" impasse di un sistema elettorale da sempre invidiato per la sua capacità di garantire insieme rappresentanza e governabilità.
All'inizio del terzo millennio, la Germania era in ginocchio e non sembrava in grado di riprendersi dallo shock della riunificazione. Dieci anni dopo era una nazione ammirata e anche temuta. Politicamente stabile, è riuscita a realizzare una radicale riforma del welfare e una gigantesca riconversione produttiva, grazie alle quali è assurta al rango di potenza egemone del Vecchio continente. Avviate nel 2003 dalla Spd di Gerhard Schröder e dai Grünen di Joschka Fischer, hanno propiziato un miracolo economico sbalorditivo. Gli astri sono stati benigni con Frau Merkel, ha osservato incredulo qualche commentatore. Perché in Germania è andata esattamente all'opposto di quanto accaduto in Inghilterra, dove il laburista Blair è rimasto a Downing Street per un decennio in virtù del "lavoro sporco" compiuto da Margaret Thatcher. Questo è vero, ma non spiega le performance del paese che è leader dell'export mondiale, vanta un tasso di disoccupazione giovanile che è il più basso di Eurolandia, investe di più in ricerca e nella formazione professionale, ossia nelle risorse cruciali per fronteggiare le sfide della globalizzazione.
Tutto merito di Frau Merkel? Ovviamente no, ma la rinascita tedesca è inestricabilmente legata anche alla sua visione politica e alla sua idea di società. Chi è, allora, la "Cancelliera venuta dall'Est"? Come ricorda Roberto Brunelli ("Angela Merkel. La sfinge", Imprimatur), la cancelliera in realtà nasce nel 1954 in una città dell'Ovest , ad Amburgo. Ancora in fasce viene portata dai genitori a Quitzow, un paesino sperduto del Brandeburgo. Siamo nel cuore della Ddr. Il padre, Horst Kasner, è un pastore evangelico. La madre Herlind è insegnante di latino e inglese. Le condizioni di vita sono precarie, se non misere. La repressione del regime di Walter Ulbricht nei confronti dei religiosi è dura. Ma Kasner, un tipo tosto, è un sacerdote convinto che cristianesimo e socialismo possano coesistere. Incaricato di dirigere un Collegio ecclesiastico, nel 1957 si trasferisce con la famiglia a Templin. Siamo a due passi dalla Polonia. Oltre le mura cittadine c'è il Waldhof, immerso nella campagna. È un istituto per bambini handicappati, che ospita i corsi di teologia per seminaristi tenuti da Horst. Tra i suoi frequentatori c'è Rainer Eppelmann, che avrà un ruolo di primissimo piano nei moti che hanno accompagnato la caduta del Muro di Berlino. È qui che Angela passa la sua infanzia e parte della sua giovinezza.
La cancelliera nasce nel 1954 in una città dell'Ovest , ad Amburgo. Ancora in fasce viene portata dai genitori a Quitzow, un paesino sperduto del Brandeburgo. Siamo nel cuore della Ddr.
Dopo il 13 agosto 1961, il giorno in cui viene eretto il simbolo della divisione del mondo, ai Kasner viene concesso di ricevere in dono dai parenti amburghesi libri, dischi, vestiti, generi alimentari. La teenager Angela diventa una fan dei Beatles e può indossare, tra l'invidia dei suoi coetanei, dei blue jeans nuovi di zecca di cui va fiera. Eletta "alunna ideale" dai compagni di scuola, si reca spesso nella capitale dello "Stato degli operai e dei contadini" per visitare musei, assistere a rappresentazioni teatrali, acquistare cartoline di opere d'arte. Come lei stessa racconterà, a quindici anni impara a memoria i nomi di tutti i ministri del governo di Bonn, ascolta furtivamente alla radio i notiziari sull'elezione del presidente federale Gustav Heinemann, apprezza i discorsi di Helmut Schmidt.
Nel 1968 si iscrive ai "Giovani Pionieri", organizzazione legata alla Sed (il partito unico), dove ha modo di distinguersi per la sua stoffa da leader. Successivamente entra nel Club dei giovani matematici e si conquista un posto all'Olimpiade di russo a Mosca. Un viaggio che non dimenticherà mai: perché è a pochi metri dal Cremlino che uno dei partecipanti le parla dell'ineluttabilità della riunificazione tedesca. Dopo Mosca, tra i sedici e diciassette anni, altri viaggi: Praga, Sofia, Bucarest. Zaino, tenda, treno, jeans e eskimo. Il suo motto: "Non mostrare mai incompetenza, essere sempre la numero uno". Lo sarà anche nel 1973, in un episodio in cui mostra un insospettabile spirito ribelle. La sua classe si oppone alla richiesta delle autorità scolastiche di allestire uno "spettacolo culturale", dedicato all'eroica lotta del popolo vietnamita contro l'imperialismo statunitense. Il preside minaccia severe sanzioni. Gli alunni - sobillati da Angela - protestano e cominciano a cantare "L'Internazionale" in inglese, la lingua degli odiati capitalisti. La cosa suscita uno scalpore enorme. Interviene immediatamente la Stasi, allarmata da quel riferimento al "muro" e dalla scelta di un letterato "borghese". I funzionari della polizia segreta decidono di interrogare gli studenti, ma poi preferiscono mettere a tacere lo scandalo.
Conseguita la maturità, dal 1973 al 1978 studia fisica all'Università di Lipsia. Sono gli anni in cui il cantautore dissidente Wolf Biermann viene privato della cittadinanza, lo scienziato Robert Havemann viene arrestato, il filosofo Rudolf Bahro viene spedito come un pacco dall'altra parte della Cortina di ferro. Alcuni degli amici più stretti di Angela sono oppositori dichiarati del regime. Tra questi Reinhard Wulfert, che sarà messo sotto inchiesta ma riuscirà a espatriare. Annota freddamente il suo biografo Gerd Langguth: "Non risulta che Angela Merkel abbia partecipato ad azioni di protesta". Aggiunge che comunque è una studentessa esemplare, che ogni tanto si guadagnava qualche soldo servendo bevande al bar universitario. Nel 1977 si sposa con Ulrich, da cui prende il cognome con cui è universalmente nota. Nel 1981 il divorzio. Lo giustificherà così: "No, non è stato il grande amore. Non mi sono accostata al matrimonio con la sufficiente serietà. Mi ero sbagliata".
Nel 1978 è a Berlino, ricercatrice all'Accademia delle scienze. Vi lavorano fisici di fama, ma attrezzature e laboratori sono preistorici. L'immenso calcolatore centrale è stato impiantato dalla Robotron - il Kombinat di Dresda che fabbrica computer - sul modello Ibm e funziona con le schede perforate. Tutte le attività procedono con esasperante lentezza. Nondimeno, Angela nel 1986 consegna la sua tesi di dottorato in chimica quantistica, alla quale deve però accludere un saggio di marxismo-leninismo dal titolo: "Qual è lo stile di vita socialista?". Censurato dalla commissione esaminatrice poiché trascurava di elogiare le virtù della classe operaia, Angela più tardi scoprirà che dietro c'era lo zampino di un collega da lei molto stimato, Frank Schneider. Questi era infatti un "Im", cioè un "informatore non ufficiale" della Stasi. In uno dei suoi dossier riferiva che "la donna ha contatti con circoli del Prenzlauer Berg, che poco hanno in comune con la politica del nostro Stato, e anche con giovani artisti e membri della chiesa evangelica. Nonostante consideri il ruolo guida dell'Urss alla stregua di quella di un dittatore, a cui tutti gli altri paesi socialisti soggiacciono, prova entusiasmo per la lingua e la cultura russa [...]".
Schneider probabilmente non sapeva che Angela si era avvicinata alla Da ("Demokratischer Aufbruch", Risveglio Democratico), uno dei principali movimenti civici che animavano le strade berlinesi prima della "Wende" (La svolta) del 9 novembre 1989. Le prime -e uniche- elezioni libere tenutesi nella Ddr (18 marzo 1990) sono però disastrose per la Da. I cristiano-sociali stravincono.Angela non ci pensa due volte: si dirige verso il locale dove festeggiano la vittoria e incontra il premier in pectore Thomas de Maizière, che la nominerà vice-responsabile per la comunicazione del suo dicastero. Inizia qui la sua irresistibile ascesa al potere. Nell'ottobre 1990 si iscrive alla Cdu unificata, che la candida alle elezioni di dicembre. Entra nel Bundestag e, soprattutto, conosce il padre della "nuova Germania".
16 dicembre 1991. Angela Merkel e Helmut Kohl (Foto Ansa / Dpa)Helmut Kohl capisce subito che das Mächden (la ragazzina), come l'avrebbe chiamata, era perfetta per il suo grande disegno. Era infatti donna, figlia delle due Germanie e aveva un innegabile talento politico. Il 18 gennaio 1991 Angela giura come ministro per le donne e i giovani. Alla fine dell'anno è vicepresidente della Cdu. Nel 1994 è ministro dell'Ambiente. Presiede il vertice Onu sul clima (1995) e contribuisce alla stesura del Protocollo di Kyoto (1997). Il suo prestigio internazionale è ormai indiscutibile. Nel 1998 Wolfgang Schäuble la propone come segretario generale della Cdu. Otto anni dopo la riunificazione, la figura di Kohl è ammaccata e stanca. Ma non sarà il solo a soccombere. Il 6 novembre 1999 viene arrestato l'ex tesoriere del partito con l'accusa di finanziamento illecito. La Tangentopoli tedesca taglierà molte teste. Anche Schäuble sarà costretto a dimettersi, sia dalla guida del partito che del gruppo parlamentare. Ma la discesa agli inferi della vecchia guardia della Cdu viene decretata il 22 dicembre 1999 da Angela Merkel, che firma un articolo sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung: "Il partito deve imparare a correre, deve sapere che potrà intraprendere la lotta contro gli avversari anche senza il proprio cavallo da combattimento, come lo stesso Kohl ama spesso definirsi. Come nella pubertà, deve liberarsi dalla propria casa paterna, deve andare per la propria via". Scacco matto: la base comincia a tifare rumorosamente per la "donna venuta dall'Est".Sarà lei il futuro della Cdu fino ai nostri giorni.
Paragonandola alla Tatcher, Jacob Augstein di Spiegel ha scritto: " Anche Merkel è una radicale. Ma la sua radicalità sta nel suo pragmatismo senza confini. Lei è pronta alla svolta più inattesa, eppure rimane fedele al proprio corso interno. Perché il suo compasso interiore indica sempre dove stia il prossimo obiettivo". Un giudizio azzeccato. Dice Mefistofele nel "Faust" goethiano: "Solo il primo passo è libero; al secondo si è già schiavi". "Un passo alla volta", gli fa eco Angela Merkel. Con la sua massima preferita la Kanzlerin ribadisce così un tratto distintivo del carattere tedesco: refrattario alle decisioni impulsive ma aperto all'innovazione. Federico II inizialmente non aveva intuito le potenzialità dell'artiglieria a cavallo, che considerava solo come un inutile spreco di denaro. Ma, di fronte ai vantaggi sperimentati sui campi di battaglia, la trasformò nell'arma vincente dell'esercito prussiano. Un altro Hoenzollern, Guglielmo II, accolse con diffidenza i primi veicoli con motore a scoppio realizzati sul finire dell'Ottocento da Karl Benz e Gottlieb Daimler. Successivamente favorì la nascita di quella che sarebbe diventata una formidabile industria automobilistica.
Insomma: per la cultura teutonica delle regole il futuro non si trova in grembo a Giove, ma - di fronte a un presente per sua natura sfuggente e inafferrabile - deve essere preparato con cura e costruito con ponderazione. Del resto, il paese che oggi offre centinaia di polizze assicurative contro il rischio di un viaggio aereo cancellato all'ultimo minuto, è stato anche il paese di Hegel e Heidegger. E cioè dei pensatori che hanno indagato in pagine memorabili le strutture emotive e psicologiche di quell'angoscia ("Angst") che è un dato costitutivo dell'esperienza umana.
Dice Mefistofele nel "Faust" goethiano: "Solo il primo passo è libero; al secondo si è già schiavi". "Un passo alla volta", gli fa eco Angela Merkel.
Siamo quindi lontani dalla vulgata di una Germania cinica e egoista, di cui si nutre l'Europa intera da quando è stata assalita dalla crisi. La tesi è sempre la stessa: è il dogma del pareggio di bilancio che sta uccidendo il sogno di Robert Schumann e di Altiero Spinelli. E dietro l'austerity imposta da Berlino molti credono di intravvedere l'ombra inquietante di Martin Lutero o quella luciferina di Max Weber, che però la genesi del capitalismo l'aveva imputata all'etica calvinista e delle sette protestanti radicali. Come ha osservato Angelo Bolaffi in un libro che smonta in modo esemplare questi stereotipi ("Cuore tedesco", Donzelli,), le cose sono assai più complicate.
Beninteso, oggi l'europeismo della Merkel non è più quello fiducioso e romantico dei padri fondatori. Ma il suo antikeynesismo non può essere dedotto - come qualcuno ha avventurosamente sostenuto - da un ottuso vincolo morale, che troverebbe una clamorosa conferma nella coincidenza semantica di debito e colpa - messa in luce già da Nietzsch e- nel termine "Schuld". E questo per la semplice ragione che lo stato sociale in Germania è nato prima (con Bismarck e Lassalle) e si è sviluppato poi (nella Repubblica di Weimar con il "Sozialer Rechsstaat", lo Stato sociale di diritto) indipendentemente dalle teorie di Keynes e di Beveridge.
Quando la Germania era il "malato d'Europa" (come la bollò l'Economist) fu accusata da Paul Krugman di non aver capito che il mondo era cambiato, e che pertanto occorreva privilegiare il valore della flessibilità rispetto a quello della disciplina. Ma non potendo lui - acceso assertore del deficit spending - fare proprie le critiche dei neoconservatori anglosassoni, per i quali le difficoltà dell'economia tedesca derivavano da un welfare troppo generoso, ne attribuì la causa nientemeno che alla rigidità pietista dell'imperativo categorico di Kant: "Quello che i tedeschi veramente vogliono è un quadro chiaro di principi: norme che specifichino [...] quando i negozi saranno aperti e che valore ha il marco. Gli americani, invece, sono filosoficamente e personalmente più sciamannati. Essi si adattano con qualunque cosa sembra funzionare [...] ("Fortune",19 luglio 1999).
Un'ultima considerazione. In un pionieristico pamphlet sui problemi politici del pieno impiego (1943), Michal Kalecki sostenne che Hitler era stato il più diligente allievo di Keynes, e che il suo "keynesismo militarizzato" aveva rappresentato l'applicazione più conseguente della "Teoria generale". Questa tesi ha profondamente influenzato i teorici dell'ordoliberalismo e dell'economia sociale di mercato, oggi difesa con tenacia dalla Merkel. Ma, al di là della tragedia del nazismo, il trauma che ha segnato in maniera indelebile la biografia della cancelliera è stato il fallimento del socialismo tedesco, conclusosi con la dissoluzione della Ddr. Una sorta di "keynesismo impazzito" (Bolaffi), in cui la mortificazione della libertà dell'individuo (stupendamente descritta nel film "Le vite degli altri") si associava a un sistema capace di garantire soltanto burocrazia, corruzione e inefficienza economica. "Dare addosso" alla Merkel è uno sport assai diffuso, ma in pochi si interrogano sulle ragioni storiche della sua ossessione per "i conti in ordine". Ma anche la cancelliera non può sottovalutare il rischio incombente di un "dissidio spirituale" tra Germania e Europa, per usare una celebre espressione di Benedetto Croce. Per scongiurarlo, occorrerebbe una Germania più europea e non un'Europa più tedesca."Ein neuer Aufbruch für Europa" (Una nuova partenza per l'Europa), recita l'incipit dell'accordo sottoscritto da Cdu, Csu ed Spd. Solo parole? Chi vivrà, vedrà.
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importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.