18 Marzo

Gli autori dei disobbedienti a Cinque Stelle

WeekList. Gianroberto Casaleggio amava Thoreau, l'autore della "Disobbedienza Civile". Autore che non a caso in Italia fu proposto da Miglio che ne fece una bandiera della rivoluzione leghista. Michele Magno esplora il pantheon culturale del Movimento.

di Michele Magno

Ci sono il keynesiano Joseph Stiglitz, il neoluddista Jeremy Rifkin, il teorico della decrescita Serge Latouche, la mistica Simone Weil, il linguista Noam Chomsky e, scendendo per li rami, gli autori italiani dei testi “anticasta”, da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo a Marco Travaglio e Peter Gomez. Ci sono anche gli anarchici e i libertari, i pacifisti e gli ambientalisti di ogni tendenza, i neo-comunitaristi d’oltreoceano. È affollatissimo il Pantheon culturale dei Cinque Stelle. Curiosamente, tuttavia, nell’elenco dei suoi maître à penser compare rararamente proprio un nome assai riverito da Gianroberto Casaleggio, quello di Henry David Thoreau.

In un'intervista rilasciata al Daily Mail il 9 agosto 2014, il fondatore del movimento non aveva esitato a paragonare - quanto ad ascesi esistenziale - la propria residenza di campagna al capanno di Thoreau nei boschi di Walden, luogo che dà il titolo alla sua opera eponima. Ma il beniamino dell'ideologo della Rete fino a vent'anni fa era pressoché ignoto a sud delle Alpi. La conoscenza del suo pensiero era limitata ad alcuni circoli intellettuali, che spesso lo accostavano con eccessiva superficialità a quello di Michail Bakunin e di Pëtr Kropotkin. L'idea di proporlo a un pubblico vasto venne a Gianfranco Miglio, che nel 1993 presentò nella collana Oscar Mondadori un libello scritto dal filosofo americano sulla disobbedienza civile ("Civil Disobedience").  Come ha osservato Carlo Stagnaro, il politologo lombardo aveva colto con lucidità la sua potenziale carica rivoluzionaria in un'Italia squassata dal ciclone di Tangentopoli. Per il mentore della Lega di Bossi l'edificio repubblicano non andava riformato, ma distrutto e ricostruito senza il timore di infrangere il mito unitario. Perché, citando le parole di Thoreau, "sotto un governo che imprigiona chiunque ingiustamente, il vero posto per un uomo giusto è la prigione". All’inizio del secolo Lev Tolstoj, in una...


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