19 Marzo
Le convergenze parallele della Terza Repubblica
Telefonata tra Salvini e Di Maio che corrono verso il governo Frankenstein. Perché l'impossibile è possibile. Berlusconi e il Pd spiazzati dalle nuove leadership. Venerdì prima seduta del Parlamento. Putin e il Parlamento italiano a maggioranza filo-russa. La nota politica del titolare di List.
Come si usava fare nei giornali quando erano giornali, all'inizio di una settimana fondamentale per la partenza della Diciottesima Legislatura è necessaria una nota politica serale. Temi: governo Frankenstein, leadership di Di Maio e Salvini, dossier sulla governance europea, elezioni in Russia (molto importanti per l'Italia anche a fini interni, come vedrete), rapporto dell'Italia con l'amministrazione americana e Donald Trump.
01
Governo Frankenstein
Il governo Frankenstein è tra le cose impossibili che sono possibili. Siamo alle convergenze parallele della Terza Repubblica. La politica non è una scienza esatta, ma pur sempre scienza è perché ha sue regole del gioco fisse e mutevoli. Discussa al bar, oggetto di commento social, la scienza politica ha per nostra fortuna fondamenta un po' più solide, filosofiche, culturali e storiche e dunque l'esplorazione dell'alleanza (im)possibile tra Lega e Movimento 5Stelle deve partire dalla cronaca (i fatti) e da un paio di teorie che danno sostanza.
Il fatto. Matteo Salvini ha smentito l'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che aveva definito "impossibile" un'alleanza tra Lega e Movimento 5Stelle. Cosa ha detto il segretario della Lega?
C'è subito da lavorare in Parlamento. Con Di Maio, ma anche con Grasso e Martina, vediamo chi è il miglior presidente della Camera e del Senato possibile, con la concordia di Meloni e Berlusconi. Stando alle parole anche M5s vuole un nuovo rapporto con l'Europa e cancellare la legge Fornero. Io non sono disponibile ad andare al governo a tutti i costi. Mio dovere è andare a sentire tutti gli altri. Non c'è niente di impossibile e di irrealizzabile. Chi sogna vuole cambiare, si parte dai programmi.
Non c'è niente di impossibile. Questo è il passaggio che conta, che tiene aperta la porta anche a un governo con il Movimento 5Stelle. Si chiama libertà d'azione, mani libere, esattamente una conseguenza del sistema proporzionale, il Rosatellum. È...
Come si usava fare nei giornali quando erano giornali, all'inizio di una settimana fondamentale per la partenza della Diciottesima Legislatura è necessaria una nota politica serale. Temi: governo Frankenstein, leadership di Di Maio e Salvini, dossier sulla governance europea, elezioni in Russia (molto importanti per l'Italia anche a fini interni, come vedrete), rapporto dell'Italia con l'amministrazione americana e Donald Trump.
01
Governo Frankenstein
Il governo Frankenstein è tra le cose impossibili che sono possibili. Siamo alle convergenze parallele della Terza Repubblica. La politica non è una scienza esatta, ma pur sempre scienza è perché ha sue regole del gioco fisse e mutevoli. Discussa al bar, oggetto di commento social, la scienza politica ha per nostra fortuna fondamenta un po' più solide, filosofiche, culturali e storiche e dunque l'esplorazione dell'alleanza (im)possibile tra Lega e Movimento 5Stelle deve partire dalla cronaca (i fatti) e da un paio di teorie che danno sostanza.
Il fatto. Matteo Salvini ha smentito l'ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che aveva definito "impossibile" un'alleanza tra Lega e Movimento 5Stelle. Cosa ha detto il segretario della Lega?
C'è subito da lavorare in Parlamento. Con Di Maio, ma anche con Grasso e Martina, vediamo chi è il miglior presidente della Camera e del Senato possibile, con la concordia di Meloni e Berlusconi. Stando alle parole anche M5s vuole un nuovo rapporto con l'Europa e cancellare la legge Fornero. Io non sono disponibile ad andare al governo a tutti i costi. Mio dovere è andare a sentire tutti gli altri. Non c'è niente di impossibile e di irrealizzabile. Chi sogna vuole cambiare, si parte dai programmi.
Non c'è niente di impossibile. Questo è il passaggio che conta, che tiene aperta la porta anche a un governo con il Movimento 5Stelle. Si chiama libertà d'azione, mani libere, esattamente una conseguenza del sistema proporzionale, il Rosatellum. È un fatto che muove da una condizione istituzionale - la legge elettorale - e ha conseguenze politiche per alcuni (Berlusconi e Renzi) inattese: le leadership giovani e nuove (si può essere nuovi anche da anziani, è una questione di stato mentale, energia, cultura) di Salvini e Di Maio. Andiamo avanti nell'esplorazione dei caratteri.
02
Leadership nuove
Partiamo dalla natura delle leadership, cioè da Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Lugi Di Maio ha 31 anni, è un ragazzo catapultato nel videogame di Grillo e Casaleggio qualche anno fa. La sua investitura alla premiership arriva dopo vari tentativi falliti di governare il Movimento attraverso organi collegiali, comitati ristretti, direttorii. Gianroberto Casaleggio pensava a una democrazia diretta veicolata dalle consultazioni in Rete, ma vedeva i limiti anche di una piattaforma collaborativa come Rousseau. Dopo la sua scomparsa e un periodo di confusione Grillo e Davide Casaleggio hanno fatto quello che si fa nei partiti: consultato la base e preso alla fine decisioni di vertice. Si può discutere sul tasso di democrazia interna, sul metodo, sulla trasparenza. Ma quello che succede nel mondo digitale pentastellato ha un suo specchio nell'analogico degli altri partiti cosiddetti democratici (ricordare la notte della mattanza delle candidature nel Pd). Di Maio viene fuori da questo cocktail di strumenti, la sua investitura è frutto di una decisione ponderata del gruppo di comando. Il risultato elettorale del Movimento 5Stelle dice anche che quella decisione è stata premiata dagli elettori. L'efficacia della leadership di Di Maio sul piano del voto è confermata (strategia e risultati da grande partito), quella di governo è un'incognita, tutta da scoprire, il curriculum non c'è, ma anche qui vale un vecchio detto inglese: the proof is in the pudding, la prova è nel budino, bisogna provare per credere. Quello che abbiamo visto per ora dopo il 4 marzo è un Di Maio che si muove con democristiana abilità, sorprendente per chi ha sottovalutato la cultura camaleontica, di adattamento digitale del Movimento.
Matteo Salvini. La ruspa e Facebook. Il segretario della Lega Nord ha effettuato il sorpasso su Forza Italia, messo Berlusconi all'angolo della realtà e si sta muovendo con disinvoltura. Il titolare non scrive "da capo della coalizione di centrodestra" perché la coalizione non esisteva né prima del voto né tanto meno dopo il voto. Era un cartello elettorale, Berlusconi progettava di vincere la sfida interna con la Lega e mantenere il dominio. Così non è stato, ma la conseguenza diretta - la guida di Matteo Salvini - non è accettata dal Cavaliere. Prova ne è la sua dichiarazione video poche ore dopo il voto: "Sono il regista del centrodestra". Ovviamente Berlusconi non lo è, c'è la forza dei numeri e c'è il carattere di Salvini. Un segretario di un partito completamente ri-costruito che ha 45 anni e riesce a fare un bagno di folla a Rosarno dove prima la Lega nordista veniva contestata a lanci di pomodori, non si fa guidare da un 81enne che è all'ultimo giro di giostra politica. La leadership di Salvini è energica, inserita nel contesto di una destra europea che muove i suoi pezzi tenendo bene a mente le parole chiave dell'identità, dell'euroscetticismo, dell'anti-globalizzazione, delle ansie del forgotten man europeo, l'uomo dimenticato che sente minacciato il lavoro, il futuro. Il successo di Salvini è costruito su queste basi e non è previsto un arretramento, ma una spinta ulteriore in questa direzione.
03
Mani libere e longue durée
Il sistema politico. Un sistema parlamentare bicamerale, con una legge elettorale proporzionale che non ha dato una chiara maggioranza, rende le coalizioni fluide, precarie, una camicia di forza. Il partito che ha previsto questo scenario è stato il Movimento 5Stelle. Quello che sente i limiti e avverte le potenzialità di questo nuovo paesaggio è la Lega. Salvini sa benissimo che per lui l'alleanza con Berlusconi è più un limite che un vantaggio e proprio per questo dice che "niente è impossibile". La coalizione a destra non c'è, esistono alleanze nel governo delle Regioni (Veneto, Lombardia, Liguria) che sono importanti e certamente condizionano Salvini, ma attenzione: fino a ieri uno strappo tra Forza Italia e Lega avrebbe innescato una crisi generale, oggi questo scenario è meno certo. Berlusconi ha davanti un rischio al quale non è abituato: se rompe con Salvini, gran parte dei suoi parlamentari e politici sul territorio passerebbero armi e bagagli con la Lega. Il calcolo è molto semplice: se devo investire sul futuro, allora quel futuro è con un leader di 45 anni che ha vinto le elezioni e ha davanti una prospettiva di longue durée nello scenario politico italiano.
04
Base elettorale e programmi
Se la prova è nel budino, allora bisogna assaggiarlo e scoprire che gli ingredienti base dell'osteria leghista e quelli del bistrot pentastellato sono simili. Basta vedere il comportamento degli elettori durante i ballottaggi nelle elezioni amministrative per capire che chi vota centrodestra e Cinque Stelle considera i candidati al secondo turno scambiabili come le figurine dei calciatori Panini. Sui programmi, ci sono affinità tali che un governo Frankenstein oggi è più logico e coerente di quanto possa esserlo un governo di centrodestra appoggiato dal Pd. Dice oggi Matteo Salvini:
Stando alle parole anche M5s vuole un nuovo rapporto con l'Europa e cancellare la legge Fornero.
Sono i due punti principali del programma della Lega. E sono distanti da quanto sostenuto da Berlusconi in campagna elettorale. Tutto questo non significa che si arrivi per forza al governo Frankestein, la partita è ancora lontana, ma il primo passo da compiere avrà subito una prova, l'elezione dei presidenti delle Camere, la partita in agenda è già segnata: il match comincia venerdì e ci sarà da divertirsi parecchio. Il titolare di List ha già il taccuino squadernato.
05
I Presidenti delle Camere
A chi andranno le presidenze delle Camere? Lasciamo perdere i nomi (sono importanti, ma non decisivi ai fini dell'analisi di sistema), andiamo dritti al punto: i colori dei presidenti. In un sistema proporzionale la logica suggerirebbe l'elezione di presidenti in uno scambio tra opposizione e maggioranza. Ma il Rosatellum nella sua natura proporzionale ha avuto un esito che disegna il nuovo bipolarismo di domani tra Cinque Stelle e Lega. Nessuno pensa che possa esistere Forza Italia dopo Berlusconi, la spinta propulsiva del partito del Cavaliere comincia e finisce con lui, non prosegue con altri e il dopo Silvio è tutto da scoprire. I bookmaker del Palazzo non hanno dubbi: quel domani si chiama Salvini. Ecco perché uno strappo condurrebbe un bel pezzo di Forza Italia a stare con la Lega, ecco perché in questo momento Di Maio e Salvini pensano, per ora, a uno schema di distribuzione delle presidenze delle Camere di tipo maggioritario. Chi vince prende tutto. Dice Salvini: "Al momento non ci sono i nomi, sarebbe difficile ignorare il voto degli italiani. Sarebbero irrispettoso". I due leader hanno in testa uno scenario preciso, innescato da una evidente crisi delle coalizioni (è in atto) e dallo smottamento probabile dei gruppi parlamentari (lo vedremo presto). A cosa conduce tutto questo? Deve partire la legislatura e infatti Salvini e Di Maio si telefonano per arrivare pronti all'appuntamento di venerdì. Salvini e Di Maio si sono sentiti anche oggi, dice il segretario della Lega::
Ho parlato oggi pomeriggio, per pochi minuti, con Luigi di Maio. Con lui ci siamo confrontati sulla questione delle presidenze delle Camere in vista del voto di venerdì prossimo. Non abbiamo parlato di nomi nè di ruoli. Per quanto mi riguarda sarò contento, come centrodestra, di sentire lui e gli altri esponenti politici nei prossimi giorni con l'unico obiettivo di giungere quanto prima a rendere operativo il Parlamento con la designazione delle rispettive presidenze.
Prima di tutto c'è l'elezione di presidenti delle Camere (di Lega e Cinque Stelle) e poi...
06
Riforma elettorale e elezioni
L'opzione nucleare sul tavolo di Di Maio e Salvini si chiama riforma elettorale: i due leader hanno i numeri per approvare in cinque minuti una riforma elettorale su misura e poi andare al voto e chiudere definitivamente la partita del sistema politico costruendo a tappe forzate quel nuovo bipolarismo che in ogni caso si realizzerà. Questo scenario è non solo possibile, ma probabilmente necessario perché non si può tornare al voto con il Rosatellum e replicare la situazione di stallo istituzionale che vediamo ora. Chi di Rosatellum ferisce alla fine di neo Mattarellum perisce. Berlusconi e Renzi costruirono la nuova legge elettorale pensando a una nuova conventio ad excludendum che teneva fuori quelle che considerano le ali estreme del panorama politico, Lega e Movimento 5Stelle. Questo disegno è stato spazzato via dal voto del 4 marzo, gli elettori hanno detto che i due partiti da escludere sono da includere, nella logica sovrana dell'elettore Di Maio e Salvini dovrebbero andare a governare. Questa è un'altra ragione a favore del governo Frankenstein. Siamo di fronte a uno scenario delicato come il congegno di un orologio svizzero. Tic tac, tic tac...
07
Il dilemma del Pd
Il solo soggetto in grado di cambiare il moto degli eventi è il Partito democratico. Auto-congelatosi nella turris eburnea del teorema "porto via il pallone e non gioco più", si ritrova di fronte a uno spettro: un nuovo voto che lo ridurrebbe in cenere. Il gruppo parlamentare si presenta lacerato all'appuntamento di venerdì, una parte è pronta a appoggiare i Cinque Stelle, un'altra sostiene l'isolamento all'opposizione, un'altra sta a guardare e aspetta prima di schierarsi. La minoranza Dem è per il No all'Aventino, i renziani giocano a stare all'opposizione, ma Renzi (che ha ancora il controllo della maggioranza gruppo parlamentare) è una specie di pacco a sorpresa e il suo dialogo con Berlusconi è sempre aperto. Il Pd è teoricamente in una situazione da zero sum game, perde sempre. Se appoggia i Cinque Stelle sarà accusato di intelligenza con il nemico, se va con Berlusconi sarà bollato come succursale del partito del Cavaliere, se non usa i suoi voti andrà incontro a elezioni anticipate con esiti da Partito socialista francese (finish). Qualsiasi mossa è un problema, nessuna mossa è andare al patibolo tra qualche mese.
08
Politica estera. Putin, Trump e l'Unione europea
Vladimir Putin sarà il presidente della Russia per altri sei anni (exit poll al 73-9 per cento). Affronteremo domani il tema Russia e il rapporto con l'Occidente, su questo numero di List il titolare fa notare il seguente dato di fatto: il Parlamento italiano ha una solida maggioranza filo-russa. Berlusconi per fatto personale, Movimento 5Stelle e Lega per distanza dalla politica estera americana, euroscetticismo e rapporti storici e imprenditoriali dell'Italia con Mosca. Anche su questo punto c'è un'altra affinità tra Lega e Cinque Stelle, la vicinanza a una leadership come quella di Putin, una posizione di equilibrio tra la Russia e gli Stati Uniti, gli interessi dell'Italia prima, Italy First. Questo punto è molto delicato se guardiamo alla collaborazione con gli Stati Uniti e la Nato. Non è in discussione l'Atlantismo dell'Italia, ma ballano alcuni temi che per l'amministrazione americana - e l'Unione europea - sono in questi momento roventi: le sanzioni alla Russia, la guerra delle spie di Londra e le accuse a Putin, l'espansione a tappe forzate della Nato a Est e il riarmo dell'Europa ai confini con la Russia, la nuova governance europea disegnata da Francia e Germania con Macron e Merkel che addirittura dicono che "l'Italia è un problema" sottovalutando il fatto che quel problema presto lo avranno davanti nei vertici europei. Cosa accadrà? Lo vedremo presto. Viviamo tempi interessanti, forse troppo.
09
Mattarella e lo schema 40-30-30
Esaurita la partita delle presidenze delle Camere, Sergio Mattarella avrà tutte le carte per cominciare la sua partita. Lo schema per ora resta quello disegnato dal titolare di List qualche giorno fa: 40-30-30. La guida alla crisi di non-governo è lo schema da seguire. Il Presidente Mattarella ha il 40 per cento di possibilità di nominare lui un primo ministro, il 30 per cento di accettare un'indicazione dalla maggioranza, un altro 30 per cento di sciogliere le Camere.
Ognuna di queste soluzioni, ha un esito:
- Il primo ministro nominato dal Presidente si ottiene per fallimenti consecutivi degli incarichi affidati a Salvini, Di Maio o altra personalità indicata dalle presunte maggioranze;
- L'indicazione di un solido premier della maggioranza si ottiene solo per smottamento di un gruppo parlamentare o rottura della coalizione (occhio al Pd e a Renzi, i quali non sono per forza la stessa cosa);
- Le elezioni anticipate arrivano di fronte al fallimento di tutte le opzioni esplorate, anche quella in cui Mattarella indica un Presidente del Consiglio per fare una larga maggioranza sostenuta da tutti.
Punto nave: il nome del candidato premier non c'è, i voti per una maggioranza tra Movimento 5Stelle e Pd non ci sono, quelli per una maggioranza tra centrodestra e Pd neppure, i voti per un governo Frankenstein ci sono ma sono congelati in attesa di uno smottamento tra i gruppi parlamentari che potrebbe aprire ad altre combinazioni. Allo stato attuale lo scenario di un governo con la scadenza come lo yogurt (guidato dallo stesso Paolo Gentiloni) che scrive il Def, approva la legge di stabilità e gestisce gli affari correnti è il più probabile. Restano le elezioni in autunno o entro febbraio 2019. Da domani si comincia a ballare la rumba, qualcuno cadrà sulla pista da ballo. L'ambulanza per venerdì è pronta, la sala scommesse è aperta. Gin Martini per tutti.
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prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.