23 Marzo

Azzerato tutto. Presidenze in alto mare

Di Maio preme il tasto reset: "Non possiamo votare Romani". Si riparte da zero. Salvini: "Pronti a nuovi colloqui, anche con il Pd". Oggi la prima assemblea delle Camere è al (semi) buio. Combinazioni, incastri e disastri. Il diario del titolare di List.

"Romani per noi è invotabile". Stop. Firmato Luigi Di Maio. Via Facebook. Ricomincia tutto da capo. Tasto Reset. E siamo a 24 ore (oggi per chi legge, ndr) dalla prima seduta delle Camere.

Nessuna sorpresa, le elezioni dei Presidenti delle Camere non sono mai state una passeggiata e in questo caso l'ostacolo è sul nome e non sul colore della casella. Il Movimento 5Stelle non discute sull'assegnazione della Presidenza del Senato al centrodestra, ma visto che servono i voti pentastellati e che da quelle parti hanno regole di partito stringenti su personaggi che hanno avuto a che fare con la giustizia, la faccenda per Romani è chiusa. Che faranno Berlusconi e Salvini? Il secondo le barricate per Romani non le farà, il problema è tutto del Cavaliere. Romani è stato capogruppo nella scorsa legislatura, le sue imprese non sono quelle di un fulmine di guerra, ma ha svolto il ruolo di ufficiale di collegamento tra l'ala che pencolava tra il verde e l'azzurro, Salvini e Berlusconi. Tutto qui, non una figura irrinunciabile.

Quanto è disposto a rischiare Berlusconi? Questa è la domanda. Di Maio ha proposto un nuovo incontro tra i capigruppo per trovare "figure di garanzia", cioè un accordo che non faccia finire a carte quarantotto tutto  e... attenzione, quando i giri di giostra cominciano a diventare tanti, in Parlamento poi accade quello che non ti aspetti. Si svegliano gattoni che apparivano appisolati, si mettono in moto forze che poi diventano incontrollabili. Potrebbe perfino accadere il miracolo: che il Pd guarisca dall'attacco di infantilismo, cominci a far politica e scongeli i suoi voti. Se Martina e soci si svegliano, potrebbe anche accadere che il Movimento 5Stelle prende la Camera e il Pd il Senato e... ops, a quel punto non solo il centrodestra resta a mani vuote, ma comincia a diventare un miraggio...


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