23 Marzo

Scheda bianca, fumata nera e rischio di sfascio a destra

Il gioco di Berlusconi separa Di Maio e Salvini, ma solo per un po'. Il leghista chiede a tutti un passo indietro. Anche al Cavaliere sul nome di Romani. Lo scenario del titolare di List sulla prima parte della giornata parlamentare.

Napolitano. Scheda bianca. Neanche un candidato di bandiera. Prima votazione e prima fumata nera. La Diciottesima Legislatura parte riavvolgendo il nastro della storia, comincia ancora una volta da Giorgio Napolitano che, dejà vu, in Parlamento fa un intervento destinato a restare nell'archivio delle cose che contano. La Legislatura parte da qui. Levati di mezzo i selfie, le battutine, le foto al niente, alla fine nel discorso di Napolitano c'è tutto quello che serve per fare la prima analisi che a Lega e Cinque Stelle dovrebbe piacere parecchio perché dice cose che sono urticanti per i benpensanti. 

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Napolitano tris

Il Presidente Emerito aveva preannunciato un suo discorso ieri e oggi puntuale è arrivato. Ecco sul taccuino del titolare la sintesi, la lettura, il significato politico di quanto ha detto Napolitano:

  • Il voto del 4 marzo non è affatto confuso, Napolitano parla di "volontà chiaramente scaturite", siamo di fronte a "un forte mutamento nel rapporto tra gli italiani e la politica";
  • Il voto ha una sostanza, una forza, una ragione precisa che Napolitano individua nella "contestazione scaturita da forti motivi sociali: disuguaglianze, ingiustizie, impoverimenti e arretramenti nella condizione di vasti ceti, comprendenti famiglie del popolo e della classe media";
  • Durissimo il giudizio sulle classi dirigenti del Meridione: "Sono stati condannati in blocco - anche per i troppi esempi da essi dati di clientelismo e corruzione - i circoli dirigenti e i gruppi da tempo stancamente governanti in quelle Regioni";
  • Definitivo il giudizio sul Pd di Matteo Renzi, vittima di se stesso e della "auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza";
  • Il Pd dopo Renzi è destinato a stare all'opposizione: "Il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre esecutivi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all'opposizione";
  • Bisogna rispettare la volontà popolare...

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