14 Aprile
Vince la "lattina volante"
FormulaList. Il Gran Premio della Cina si chiude con una super prestazione di Ricciardo e della scuderia Red Bull (ma diano il calmante a Verstappen). Ferrari sfortunata, ma sul podio con Kimi. Sebastian Vettel in testa al mondiale ma perde punti pesanti.
di Mariano Froldi
In Cina sugli scudi la “lattina volante” del grandissimo Daniel Ricciardo. Niente tris Ferrari, dopo le superbe qualifiche. Gioie e dolori che si alternano, come da tradizione pluridecennale Rossa (se si eccettua il dominio di Schumacher). Una gara pazza in cui accade di tutto. Alla fine, fra i due contendenti (Ferrari e Mercedes) che si marcano a vista, gode uno strepitoso Ricciardo, pilota con le stimmate del campione ma spesso sottovalutato soprattutto dal suo team. I suoi sorpassi di oggi sono da antologia. In cinque giri, dopo la Safety Car supera con perizia e pulizia: Raikkonen, Hamilton, Vettel e Bottas.
Tre i momenti fondamentali: Il pit-stop molto lento della Ferrari (procedure cambiate dopo l’incidente del meccanico nel gp precedente?) che porta Bottas in testa (21° giro), la Safety Car per il botto fra le due Toro Rosso, al 31° giro (con l’azzardo di montare le gialle per la Red Bull che ha pagato), e la consueta follia di Mad Max (Verstappen), giro 44° (sanzionato con una penalità di 10 secondi), pilota tanto talentuoso quanto… beh, ricordatevi come lo ha definito Hamilton in Bahrain ("una testa di c....."). Ancora una volta vittima la Ferrari di Vettel, che con la monoposto danneggiata limita i danni arrivando ottavo. Verstappen almeno ha chiesto scusa. E questa è una notizia. Nelle ultime curve brutta ed inutile anche la mossa di Alonso, che supera Vettel in grossa difficoltà portandolo quasi fuori pista. Lewis Hamilton quarto, in gara anonima. La Mercedes non ha ancora vinto una gara, e questo è il suo peggior avvio di Mondiale da quando esiste l’era ibrida. E anche questa è una notizia. Prossimo appuntamento a Baku, in Azerbaijan, anche questo è un circuito da matti.
Ecco la classifica mondiale piloti:
- VETTEL S.Ferrari 54
- HAMILTON L.Mercedes 45
- BOTTAS V.Mercedes 40
- RICCIARDO D.Red...
di Mariano Froldi
In Cina sugli scudi la “lattina volante” del grandissimo Daniel Ricciardo. Niente tris Ferrari, dopo le superbe qualifiche. Gioie e dolori che si alternano, come da tradizione pluridecennale Rossa (se si eccettua il dominio di Schumacher). Una gara pazza in cui accade di tutto. Alla fine, fra i due contendenti (Ferrari e Mercedes) che si marcano a vista, gode uno strepitoso Ricciardo, pilota con le stimmate del campione ma spesso sottovalutato soprattutto dal suo team. I suoi sorpassi di oggi sono da antologia. In cinque giri, dopo la Safety Car supera con perizia e pulizia: Raikkonen, Hamilton, Vettel e Bottas.
Tre i momenti fondamentali: Il pit-stop molto lento della Ferrari (procedure cambiate dopo l’incidente del meccanico nel gp precedente?) che porta Bottas in testa (21° giro), la Safety Car per il botto fra le due Toro Rosso, al 31° giro (con l’azzardo di montare le gialle per la Red Bull che ha pagato), e la consueta follia di Mad Max (Verstappen), giro 44° (sanzionato con una penalità di 10 secondi), pilota tanto talentuoso quanto… beh, ricordatevi come lo ha definito Hamilton in Bahrain ("una testa di c....."). Ancora una volta vittima la Ferrari di Vettel, che con la monoposto danneggiata limita i danni arrivando ottavo. Verstappen almeno ha chiesto scusa. E questa è una notizia. Nelle ultime curve brutta ed inutile anche la mossa di Alonso, che supera Vettel in grossa difficoltà portandolo quasi fuori pista. Lewis Hamilton quarto, in gara anonima. La Mercedes non ha ancora vinto una gara, e questo è il suo peggior avvio di Mondiale da quando esiste l’era ibrida. E anche questa è una notizia. Prossimo appuntamento a Baku, in Azerbaijan, anche questo è un circuito da matti.
Ecco la classifica mondiale piloti:
- VETTEL S.Ferrari 54
- HAMILTON L.Mercedes 45
- BOTTAS V.Mercedes 40
- RICCIARDO D.Red Bull 37
- RAIKKONEN K.Ferrari 30
- ALONSO F.McLaren 22
- HULKENBERG N.Renault 22
- VERSTAPPEN M.Red Bull 18
- GASLY P.Toro Rosso 12
- MAGNUSSEN K.Haas 11
Allacciate le cinture, questa è FormulaList.
La nuova Ferrari che insegue il Mondiale
“Mamma mia, mamma mia!”, ha urlato Vettel, nel casco, appena finito il Gran premio del Bahrain. Chissà se Enzo Ferrari sta sorridendo da lassù per questo folgorante inizio di Mondiale fra coronarie andate, pressioni alle stelle, rischi di infarti che gli ultimi, infiniti 10 giri in Baharain hanno attraversato, come una scossa elettrica che non accennava ad arrestarsi, le falangi ferrariste disperse per tutto il mondo; a bocca asciutta del bersaglio grosso (il Mondiale) da ormai 11, anche questi, infiniti anni, conditi spesso da delusioni cocenti. L’orgasmo per i tifosi del calcio è il gol, per gli appassionati di Formula 1 quando i loro beniamini tagliano il traguardo per primi. E poi c’è la febbre rossa, tutta particolare, di Maranello.
È il mondo che si capovolge, mentre dalla Cina arrivano altre conferme di una Rossa fortissima che ha monopolizzato, di nuovo, la prima fila. Enzo. Già. Cosa penserebbe? Questo gigantesco Giano bifronte del genio italico probabilmente avrebbe sentimenti contrastanti. Ne è certo Luca Dal Monte, autore del monumentale e magistrale “Ferrari Rex - biografia di un grande italiano del Novecento” (Giunti editore) che afferma: “Ferrari spesso amava più rincorrere che stare davanti” e poi racconta un aneddoto sull’indimenticabile Michele Alboreto, che con la Ferrari rischiò di vincere il Mondiale nel 1985. Mentre era reduce da una vittoria, gli giunse la telefonata del Drake. Il nostro si aspettava che il capo quantomeno lo elogiasse. Invece puntigliosamente gli elencò gli errori che aveva fatto e che avrebbero potuto mettere a repentaglio il primo posto.
È il mondo che si capovolge, mentre dalla Cina arrivano altre conferme di una rossa fortissima che ha monopolizzato, di nuovo, la prima fila.
I ricordi si accavallano, mentre il cavallino rampante continua la sua storia a corrente alternata, che è anche la storia della nostra martoriata e incredibile Italia. Ma come si è arrivati a questa Stagione? Con una squadra messa in discussione per come si era concluso il mondiale 2017. Disastroso, dopo essere stati a lungo in testa. Con errori sia tecnici (mancanza di affidabilità) ma anche dei due piloti (Il botto suicida fra Vettel e Raikkonen a Singapore, nei primi metri di gara è ancora un incubo nella mente dei tifosi), e errori anche nelle strategie. Ma anche qualche certezza. Che la cosiddetta “organizzazione orizzontale”, una chimera che a pronunciarla ti viene in mente una roba socialista applicata ad un mondo che ha bisogno per sua intima essenza di un’organizzazione verticistica (con decisioni che devono essere prese nell’arco di pochi secondi), declamata dal presidente Marchionne ad inizio mondiale 2017... ha funzionato! Infatti per la prima volta dai tempi di Massa (ultimo mondiale marche, 2008), la Ferrari è stata capace di fare una monoposto facile da guidare, di svilupparla durante il mondiale, di attuare anche soluzioni creative al limite del regolamento (ricordatevi che la Formula 1 è una guerra combattuta non sono fra piloti, ma anche fra ingegneri ed aerodinamici, e il più creativo-furbo vince).
Per la prima volta dai tempi di Massa (ultimo mondiale marche, 2008), la Ferrari è stata capace di fare una monoposto facile da guidare.
E funziona anche “l’autarchia”. Nessun tecnico di grido preso a suon di dollari o sterline dalla perfida Albione. Motoristi ed aerodinamici per la maggior parte italiani. Non per fare i nazionalisti, ma se ci sono talenti italiani, perché non valorizzarli? Detto e fatto.
Sebastian Vettel in pista a Shangai, durante le prove del Gran Premio della Cina (Foto Ansa).Torniamo al punto: come siamo arrivati a questo folgorante inizio di stagione? Si parte da Barcellona, negli ormai consueti test pre-stagionali, da quando alcune scellerate scelte della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) hanno trasformato la Formula 1 in uno sport in cui piloti e macchine non possono “allenarsi” liberamente facendo test in pista, con il mantra della riduzione dei costi. Il paradossale risultato? Le squadre spendono cifre esorbitanti in simulatori e banchi prova. Barcellona: 8 giorni in tutto fra fine febbraio e inizio marzo, dà un verdetto interlocutorio. La Ferrari è veloce ma non quanto la rivale diretta: l’incubo argentato. La Mercedes, che ormai stradomina da 4 anni e che ha affinato la monoposto dell’anno scorso. Ovviamente la favorita è sempre lei, basti vedere i numeri degli ultimi 4 anni di Formula 1, un dominio letteralmente asfissiante.
- 2014: su 19 gare, 16 vinte, 18 pole position. Campione del Mondo Hamilton
- 2015: su 19 gare, 16 vinte, 18 pole position. Campione del Mondo Hamilton
- 2016: su 21 gare, 19 vinte, 20 pole position. Campione del Mondo Rosberg
- 2017: su 20 gare, 12 vinte, 15 pole position. Campione del Mondo Hamilton
- Su 79 gran premi, vinti 63. Quasi l’80 per cento.
Agli altri, le briciole: 8 Gp alla Ferrari, 6 alla Red Bull.
Un piccolo passo indietro. Lo scontro fra Mercedes e Ferrari dello scorso anno è stato anche lo scontro fra due filosofie progettuali molto differenti. “Passo lungo” contro “passo corto”. Facciamola semplice: il primo se messo bene a punto permette di avere ottime percorrenze in curva e ottime velocità di punta (perché il corpo della monoposto essendo “più lungo” genera da solo molta deportanza, cioè schiacciamento al suolo, che si traduce in grande stabilità e quindi gli alettoni possono avere profili alari con meno incidenza garantendo maggiore velocità di punta), il secondo rende l’auto più maneggevole ed adatta ai circuiti cittadini, dove non si raggiungono altissime velocità di percorrenza in curva, ma per ottenere la stessa deportanza è necessario “caricare” gli alettoni; portando quindi, in circuiti di puro motore a non avere alte velocità di punta. La Ferrari ha corso con la seconda tipologia ed ha colto di sorpresa nel 2017 la corazzata anglo-tedesca che aveva bisogno di tempo per “regolare” al meglio la propria monoposto, un pò bizzosa. Ma alla lunga, complici anche gli errori di cui abbiamo parlato precedente-mente, la Mercedes è riuscita a rivincere. Non solo aerodinamica e telaio, ma anche una grande “PU”. Oggi come sapete non si parla più di motore in Formula Uno, ma di Power Unit. In sostanza un motore turbo benzina/ibrido, con ben due componenti elettriche ad affiancarlo. Un gioiello di ingegneria, ma terribilmente complicato. Qui, cari lettori, ci sarebbe da aprire un grande dibattito su come si sia giunti a questo regolamento e su co-me la Mercedes abbia avuto sin dall’inizio un vantaggio competitivo e tecnico. Roba da servizi-segreti. Ma sorvoliamo, per ora.
Oggi non si parla più di motore in Formula Uno, ma di Power Unit. In sostanza un motore turbo benzina/ibrido, con ben due componenti elettriche ad affiancarlo.
Dunque... il progetto della SF70H (il nome della monoposto 2017) era gioco forza arrivato al limite. Così mentre si leccavano le ferite, in gran silenzio, i tecnici hanno allungato un pochino il passo per la nuova monoposto, estremizzato alcuni concetti aero-dinamici, fatto un lavoro certosino sull’affidabilità della PU. Ma nessuno degli addetti ai lavori avrebbe ipotizzato due vittorie consecutive di Vettel in questo 2018. Anche perché, e qui subentra il fattore umano, Vettel, apparso nervoso per tutta la seconda parte del campionato 2017, si è ricaricato a dovere.
Sapete, i piloti sono gente strana. Sono pagati per rischiare la vita andando il più veloce possibile in quei missili a 4 ruote, fra serpenti neri, le piste, che prendono strane posture, sfidando spesso la fisica. Ma in loro c’è un’epica, un senso della tragedia greca, del gladiatore e del cavaliere medioevale e dell’amore per il rischio che non può non far-teli amare. Vettel è uno dei più grandi piloti di questa Formula 1. Ha vinto 4 titoli mondiali di fila con quegli affascinanti pazzi della Red Bull, chiamati spregiativamente, soprattutto dagli avversari, “bibitari” (d’altronde la Red Bull vende produce, appunto bevande gassate “energizzanti”). Un martello soprattutto in gara e molto veloce in qualifica. Ma certo, questi ultimi sono gli anni di Lewis Hamilton. Un personaggio molto social (al contrario di Vettel, amante totale della privacy fuori dalle piste), anche tamarro a volte, caratterialmente fragile, ma un mostruoso killer di pole position, un inarrivabile mastino del giro singolo. E che l’anno scorso, incredibilmente, ha vinto anche il duello psicologico con Vettel.
I piloti sono gente strana. Sono pagati per rischiare la vita andando il più veloce possibile in quei missili a 4 ruote, fra serpenti neri, le piste, che prendono strane posture, sfidando spesso la fisica.
Sebastian Vettel è un predestinato. Per la Ferrari. Il suo idolo è sempre stato Schumacher e, come Schumacher, Vettel è convinto che un campione possa davvero consacrarsi solo se vince un titolo con la Ferrari. E’ lui l’uomo giusto. Ora. Vettel ed Hamilton non si amano. Ma si rispettano. L’ego mostruoso dei campioni vuole vedere chi fra i due è il più forte. Entrambi hanno ora in saccoccia 4 titoli mondiali. Neanche il tempo di impacchettare i pezzi da Barcellona e si parte per il primo Gran Premio.
Il gran Premio d’Australia, pista atipica, semi permanente, circuito cittadino e prima gara del Mondiale 2018, vede confermate e aggravate le premesse di Barcellona. Ferrari dietro:
Distacchi pesanti in qualifica, quasi 8 decimi. Ma il primo colpo di scena arriva con Bottas, un ottimo numero due al servizio di Hamilton, che non riesce ancora a gestire la nuova arma tedesca: la W09. La guida come se fosse sulle uova e si schianta durante le qualifiche. Fuori uno: visto che partirà in fondo alla griglia. La gara vede i due Ferraristi braccare Hamilton che non si allontana troppo (e questa è già una novità). Poi arriva il clamoroso colpo di scena al ventisettesimo giro: La Virtual Safety Car (altra bruttura di questa Formula Uno) congela temporaneamente le posizioni: una Haas si è fermata (per uno pneumatico montato male), ai lati della pista.
Ma Vettel, temporaneamente in testa per il gioco dei pit-stop (in Ferrari hanno voluta-mente allungato il suo primo tratto di gara prima di chiamarlo ai box, proprio sperando in qualche colpo di fortuna) è già transitato a piena velocità nel primo tratto di gara, prima che subentri la VSC. In Ferrari capiscono che bisogna cogliere l’occasione. Lo chiamano subito per cambiare le gomme, recupera circa 5 secondi prima di rituffarsi in pista, altri ne recupera nel tratto di asfalto fra la pista e l’ingresso della Pit Lane (terra di nessuno dove Vettel può accelerare anche se per un breve tratto prima che entri il limitatore di velocità imposto dal regolamento). Nel frattempo Hamilton è costretto, come tutti gli altri pi-loti, a procedere più lentamente. E così Vettel esce dal pit stop incredibilmente ancora davanti ad Hamilton. Ma a parità di gomme, avendo annullato quindi il gap che avrebbe avuto da Hamilton, in condizioni di pista normale, quando sarebbe stato richiamato ai box. La gara è ancora lunga, tuttavia la SF71H è molto veloce in rettilineo, il circuito non si presta a sorpassi facili ed Hamilton non avrà più alcuna possibilità di riacchiappare il primo posto. Non che non ci provi il mastino...arriva anche a fare un leggero fuori pista e solo allora desiste. Una gara vinta sfruttando un’unica, grande occasione. Quella VSC che negli altri anni aveva quasi sempre danneggiato la Ferrari; beffando gli avversari di sempre con un colpo di fortuna sfruttato a dovere. Con Vettel che fa il Vettel. Alla Merce-des non ci credono. Ma la gara è vinta ed a Maranello le campane suonano a festa.
Il Gran premio del Bahrain (il primo che si corre in notturna del Mondiale) due settimane dopo vede, contro tutte le aspettative, una Ferrari in palla anche in qualifica con una grande trazione. I mondiali di questi ultimi decenni si decidono soprattutto se si riesce a partire davanti. Hamilton durante le prove libere è costretto a sostituire il cambio, e bene che gli vada può aspirare al quinto posto, se facesse la pole, per le penalizzazioni previste (una delle altre assurdità di questa Formula Uno). Ma sarà comunque battuto dalle Ferrari nelle qualifiche, che monopolizzeranno la prima fila. In gara sono probabilmente più costanti le Mercedes, questo dicono le simulazioni delle prove del Venerdì.
Tuttavia ci sono diverse opzioni per mantenere la testa della gara. A patto che Raikkonen (pilota che per ultimo ha portato il titolo a Maranello, molto amato dai tifosi che lo chiamano Ice-man o santo-bevitore, indovinate voi perché...) parta affiancando e proteggendo Vettel (in pole position). Ma come spesso accade quando serve, Raikkonen non scatta bene e viene bruciato da Bottas senza mai impensierirlo. A quel punto la gara diventa una partita a scacchi.
Ed vince, con una contromossa disperata chi, inizialmente, aveva abboccato all’amo: la Ferrari. È probabilmente andata così, anche se nessuno ci dirà mai cosa sia davvero accaduto nei retrobox. Per la cronaca: la Mercedes finta il pit-stop verso il 17esimo giro, i meccanici si mettono davanti ai loro box come se stessero aspettando una delle loro due monoposto, e poi rientrano nei box.
La Ferrari anticipa, appunto, per proteggersi dall’eventuale undercut di Bottas che è a 2 secondi da Vettel. Poi la Mercedes fa la vera mossa: le gomme “bianche” (le Me-die, meno performanti ma più resistenti) per finire la gara senza più fermarsi. A quel punto la Ferrari, che aveva invece montato le “gialle” (le Soft, più performanti ma con minore durata), deve di nuovo fermarsi (e cercare di superare in pista Bottas ed Hamilton con le gomme più performanti, recuperando terreno) o inventarsi qualcosa. Provano a diversificare le strategie con Raikkonen ma accade il fattaccio. Mentre monta le gomme gialle un meccanico non riesce a togliere la vecchia gomma e viene travolto dalla monoposto in partenza. Immagini forti e gamba fratturata. Pilota che deve ritirarsi a pochi metri dal pit-stop.
E così, in Ferrari, si fanno due calcoli e decidono per la “meravigliosa follia”, una di quelle che Enzo Ferrari avrebbe definito probabilmente “le gioie terribili” che lascia il team anglo-tedesco avversario nel dubbio. Quando alla Mercedes capiscono che Vettel non si fermerà più (nonostante le gialle!), attaccano. Ma è un filino troppo tardi. E Vettel cui ci aspettavamo, terrorizzati, di vedere da un momento all’altro le tele degli pneumatici della sua monoposto, vince. Bottas ci prova e non ci prova, non impensierisce mai sul serio il ferrarista.
Trentanove giri in apnea. Prima superando in tromba Hamilton poi tenendo a bada Bottas. Ultimi 10 giri da antologia, basti vedere come impostava le curve, guidando con “gentilezza” per non bruciare definitivamente le sue Pirelli. L’elogio della “lentezza” controllata per conservare gli ultimi centimetri di battistrata. Salta il banco! Per capire il capolavoro, basta vedere cosa aveva ipotizzato la Pirelli per le strategie più veloci:
Questo come è effettivamente andata. Non c’è bisogno di altri commenti.
Ed eccoci, dopo una manciata di giorni, ad un fine settimana che, sino ad oggi, è pazzesco.
Cina. Terra del Dragone e campo di caccia della Mercedes dall’inizio di questa “era ibrida” e da ben 4 anni sempre in pole position. Un circuito molto particolare; dovrebbe rappresentare un ideogramma, visto dall’alto, che ricorda le iniziali di Shanghai (dove si trova). Anch’esso disegnato dall’ingegnere-architetto tedesco Hermann Tilke, come praticamente tutti gli ultimi nuovi circuiti della Formula 1, ma meno indigesto degli altri: con il rettilineo più lungo del Mondiale ed una serie di curve estremamente lente. Probante per la messa a punto delle monoposto. Nelle prime e seconde prove libere sembra un nuovo monologo Mercedes, anche se non ai livelli degli anni scorsi. Ma nelle ultime prove libere la Ferrari riesce a mettere a punto la monoposto o forse viene aiutata (anche qui sembra un’ucronia) dalle temperature fredde. E nelle qualifiche: 4 decimi rifilati alle frecce d’argento, prima fila di nuovo, seconda consecutiva, Vettel che fa il cannibale alla Hamilton… il re nero che va pure dietro lo scudiero Bottas, di nuovo. Roba da mettere di nuovo alla prova le coronarie dei tifosi ferraristi per la gara. Il Mondo rovesciato, appunto. Segno, forse, dei tempi che cambiano. Riassume bene le cose l’ingegnere Cristiano Sponton, di “F1-Analisi tecnica”: “Per la prima volta nella storia della Formula 1 versione ibrida, la Ferrari ha scavalcato la Mercedes anche nelle prestazioni in qualifica”.
Inutile dire che lo spettacolo in mondovisione cui abbiamo assistito in Bharain è stato l’essenza stessa della Formula Uno. Non si tratta di fare decine di sorpassi, ma di vedere gare tirate, strategie, adrenalina a mille. Con tutto il rispetto per quello straordinario paese che sono gli Usa, la Formula Uno non è la Formula Indy, per fortuna. E i nuovi padroni yankee di Liberty Media dovrebbero pensarci. In gara, all’alba, tutto è ovviamente possibile. Ci sono ancora 19 appuntamenti, bisogna stare con i piedi per terra e pedalare, senza esaltarsi troppo o viceversa deprimersi se si perde, la Mercedes rimane ovviamente favorita bla-bla-bla. Intanto due gran premi in saccoccia e si riparte dalla prima fila tutta rossa. Mentre si prefigura uno scontro senza precedenti fra la Ferrari da una parte, Liberty Media e Fia dall’altra. Perché la politica conta in Formula 1. Eccome se conta. Storpiando e parafrasando Von Clausewitz: la politica è la continuazione delle gare, con altri mezzi. E dietro ci sono giganteschi interessi economici. Ma questa è un’altra storia.
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nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.