14 Aprile
L'America bombarda. Russia e Siria si spostano
L'arsenale di Mosca e Damasco ha traslocato giorni prima (mappa). Il Patto della Bastiglia: la novità politica è l'appoggio della Francia di Macron a Trump. Parigi vuole la guida della Difesa europea. Battaglia al Consiglio di Sicurezza dell'Onu tra gli ambasciatori di Washington e Mosca. Circo Italia, il governo subito (che arriva dopo).
Un piccolo strike e un Grande Gioco. La questione siriana è questo intreccio, un movimento di grandi masse che si cela dietro la guerra civile di un paese che dal 2011 conta oltre 400 mila morti morti, nessuna prospettiva di pace, un'altra fase della guerra cominciata ieri notte con l'attacco di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.
01
L'America attacca, Russia e Siria si spostano
L'attacco a Assad segue quello di un anno fa (4 aprile 2017) ed è doppio per intensità e forze impiegate. I missili cruise impiegati sono 120 (furono 59 nel 2017) e non è più lo strike degli Stati Uniti come sola forza contro il regime siriano ma l'attacco di una coalizione di paesi della Nato con la novità della Francia di Emmanuel Macron che lancia missili cruise.
Donald Trump ha detto: "Missione compiuta". La sua abilità è stata quella di organizzare intorno all'intervento americano una coalizione con Londra e Parigi, incassando il sostegno della Germania di Angela Merkel - che fino al bombardamento si era tenuta defilata - e di tutte le altre nazioni del Patto Atlantico. Realpolitik tedesca e rilancio di Regno Unito e Francia. Niente male sul piano politico per un presidente che il sistema del mainstream media dipinge come un clown. O lo è o la grande stampa ha una visione miope di quel che accade nei dintorni della Casa Bianca.
Vladimir Putin ha provato ancora una volta che la Nato come forum di cooperazione militare (e politica) - nonostante la crisi al suo interno - resta solido e gli Stati Uniti lo governano ancora con mano ferma. Putin ha provato in tutti i modi a evitare l'attacco. Ha chiamato Macron e Erdogan, ha usato tutta la pressione psicologica (e non solo) di cui è da sempre capace la politica estera del Cremlino. Mentre il Pentagono muoveva le navi e...
Un piccolo strike e un Grande Gioco. La questione siriana è questo intreccio, un movimento di grandi masse che si cela dietro la guerra civile di un paese che dal 2011 conta oltre 400 mila morti morti, nessuna prospettiva di pace, un'altra fase della guerra cominciata ieri notte con l'attacco di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.
01
L'America attacca, Russia e Siria si spostano
L'attacco a Assad segue quello di un anno fa (4 aprile 2017) ed è doppio per intensità e forze impiegate. I missili cruise impiegati sono 120 (furono 59 nel 2017) e non è più lo strike degli Stati Uniti come sola forza contro il regime siriano ma l'attacco di una coalizione di paesi della Nato con la novità della Francia di Emmanuel Macron che lancia missili cruise.
Donald Trump ha detto: "Missione compiuta". La sua abilità è stata quella di organizzare intorno all'intervento americano una coalizione con Londra e Parigi, incassando il sostegno della Germania di Angela Merkel - che fino al bombardamento si era tenuta defilata - e di tutte le altre nazioni del Patto Atlantico. Realpolitik tedesca e rilancio di Regno Unito e Francia. Niente male sul piano politico per un presidente che il sistema del mainstream media dipinge come un clown. O lo è o la grande stampa ha una visione miope di quel che accade nei dintorni della Casa Bianca.
Vladimir Putin ha provato ancora una volta che la Nato come forum di cooperazione militare (e politica) - nonostante la crisi al suo interno - resta solido e gli Stati Uniti lo governano ancora con mano ferma. Putin ha provato in tutti i modi a evitare l'attacco. Ha chiamato Macron e Erdogan, ha usato tutta la pressione psicologica (e non solo) di cui è da sempre capace la politica estera del Cremlino. Mentre il Pentagono muoveva le navi e i bombardieri, le truppe della Siria e della Russia sul terreno si spostavano. Ecco una mappa dell'Institute for the Study of War:
Siriani e russi hanno spostato l'aviazione in aeroporti che non potevano essere colpiti dagli americani senza provocare vittime tra i civili. È lo stesso Pentagono a ipotizzare che russi e siriano abbiano traslocato nei giorni scorsi gli arsenali, anche quelli chimici. La difesa contraerea che abbiamo visto in azione a Damasco secondo Mosca ha funzionato con grande efficacia (71 missili cruise intercettati secondo la Difesa Russa), Hezbollah in questa fase prima dei bombardamenti avrebbe fatto rientrare parte delle sue truppe dentro il confine del Libano e mentre il Pentagono preparava l'attacco, gli Houti in Yemen sostenuti dall'Iran facevano piovere missili sull'Arabia Saudita. La Siria è una matrioska, in ogni bambolina c'è dentro un'altra bambolina. Letale.
Nonostante la pressione diplomatica di Mosca e gli sforzi per mettere in difficoltà presso l'opinione pubblica gli alleati di Trump, in particolare il Regno Unito, ieri notte alle 21.00 ora di Washington (le 3.00 in Italia) 120 missili Tomahawk sono stati lanciati dalla coalizione per colpire tre obiettivi individuati dai generali del Pentagono. Ecco la mappa:
Gli Stati Uniti sotto l'amministrazione Trump in Siria e in Iraq stanno conducendo una guerra silenziosa, gli obiettivi colpiti sono molti, siamo in presenza di una guerra dimenticata dai media, ma attiva e a giudicare dalla quantità di perdite dei terroristi efficace anche sul fronte occupato dagli americani.
02
La guerra silenziosa di Trump in Siria
Gli americani in Siria fanno la guerra. Ecco la sequenza degli ultimi giorni:
- 12 Aprile. Due bombardamenti contro le postazioni di terroristi dell'Isis a Abu Kamal, in Siria. Uno strike a Qaim contro Isis, in Iraq.
- 11 Aprile. Altro strike contro postazioni dell'Isis in Siria. Altro bombardameto a Qaim in Iraq.
- 9 Aprile. Strike in Siria, nelle località di Dashisha e Shadaddi.
- 7 Aprile. Attacco a Abu Kamal.
- 8 Aprile. Strike a Rutbah, in Iraq.
- 6 Aprile. Attacco a Shaddadi.
Gli attacchi fanno parte dell'Operazione Inherent Resolve:
Qualche giorno fa Trump ha annunciato l'intenzione di procedere con il ritiro delle truppe dalla Siria, ma nel frattempo sul terreno si combatte. E quel ritiro certamente avverrà - la Siria non è un terreno strategico per gli americani o, meglio, lo è solo in funzione anti-iraniana - ma con tempi e modi tutti da decidere.
03
Il Patto della Bastiglia
Il presidente della Francia ha subito calato il suo asso alla prima occasione che gli è stata offerta dalla storia. La sua chiara intenzione è quella di porre la Francia come avamposto e partner principale dell'America nel Mediterraneo.
14 luglio del 2017. La bandiere americana e quella francese sfilano a Parigi (Foto Ansa)Sul piano politico la grande novità è lo schieramento di Macron al fianco di Trump, si è materializzato il "Patto della Bastiglia" che i due presidenti avevano stretto con la visita di Trump alla parata di Parigi del 14 luglio 2017. Il presidente della Francia ha subito calato il suo asso alla prima occasione che gli è stata offerta dalla storia. La sua chiara intenzione è quella di porre la Francia come avamposto e partner principale dell'America in Europa e nell'area del Mediterraneo. Un avversario diretto dell'Italia e dei suoi interessi. Mentre il titolare stende le sue note sul taccuino di List, è in corso una riunione del governo all'Eliseo. A New York ci sarà una riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, la Francia ne è membro permanente, Macron in quella sede sarà ancora una volta l'alleato migliore di Trump. Al di là delle divisioni sui dossier del commercio e dell'ambiente (sui quali alla fine si troverà un accordo con l'Europa), la sintonia tra la Casa Bianca e l'Eliseo è un dato di fatto. Un macigno per gli altri paesi europei. Macron usa Trump per controbilanciare la forza della Germania e lo strumento militare è il pilastro dei francesi in questa strategia di contenimento di Berlino. Macron ha problemi interni, un'opposizione dura sulle riforme economiche, la politica estera è il suo "spazio libero" di movimento, il momento del suo naturale bonapartismo, e un'occasione unica per solleticare l'immaginario dei francesi con l'idea di una ritrovata "grandeur" sul piano militare. Un'opzione che esplorò anche Sarkozy con la campagna militare in Libia, ma a quest'ultimo le cose sono andate peggio che malissimo.
Nel frattempo, la partita politica si è spostata nel Consiglio di sicurezza dell'Onu, riunito d'urgenza su richiesta della Russia. Riunione in corso, come sta andando? Vediamo le prime battute. Siamo agli Antenati: Wilma, passami la clava.
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Onu. Wilma, passami la clava
Partiamo da un dato politico controvento: non è vero che l'Onu non conta niente, questo dato di nullità era valido fino all'altro ieri, ma da quando Trump ha piazzato Nikki Haley nel posto di ambasciatore alle Nazioni Unite, le riunioni del Consiglio di Sicurezza sono uno spettacolo di gladiatori. La Haley è tostissima, ha messo la Russia e la Cina svariate volte in questi mesi di fronte alle loro responsabilità e sulla Corea del Nord ha fatto un lavoro di eccezionale bravura. Questa repubblicana americana ha talento. La riunione chiesta dalla Russia è partita a colpi di clava. Ha cominciato la Haley: "Gli Stati Uniti sono pronti e carichi a colpire ancora in caso di un nuovo attacco chimico in Siria. I tempi delle parole sono finiti". Vi sembra pesante? Non avete mai visto la Haley in versione Wilma che non passa la clava al marito Fred Flinstone perché ha deciso di usarla lei: "La Russia usa il veto il Consiglio di sicurezza dell'Onu, come il regime siriano usa il Sarin. Non possiamo permettere che la Russia getti nella spazzatura tutte le nome internazionali, e consenta che l'uso di armi chimiche non riceva una risposta". Il rappresentante russo da quando c'è lei non dorme la notte, ma anche Vasily Nebenzya, il rappresentate di Mosca all'Onu, è uno da Fight Club: "L 'attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area. La Russia ha fatto tutto il possibile per evitare queste strategia destabilizzatrici, ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione". Vodka & Whiskey Bourbon.
Il titolare di List aveva scritto un ritrattino della Haley, luglio 2017. Dama di ferro, eccolo.
05
Ritratti da List. La dama di ferro dell'Onu
Al centro della scacchiera, c'è una regina: Nikki Haley, l'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu. È lei il problema di Kim Jong-un e di Putin. La Haley al Consiglio di sicurezza dell'Onu ha messo per l'ennesima volta la Russia di fronte alla nuova realtà: alla Casa Bianca non c'è più Obama, ma Trump. E la politica americana è diventata improvvisamente su alcuni temi non solo più assertiva, ma anche non disposta a lasciare spazio alle manovre della Russia. La riunione del Consiglio di sicurezza sulla crisi dei missili con la Corea del Nord è la prova ulteriore: gli Stati Uniti hanno annunciato una nuova bozza di sanzioni contro la Corea del Nord, la Russia e la Cina hanno fatto fronte comune preannunciando il loro no. Di fronte al veto minacciato da Mosca e Pechino, la Haley ha fatto la contromossa che sul piano diplomatico è inusuale: facciamo lo stesso una bozza contro il regime di Kim e la mettiamo comunque ai voti. "Se siete contenti delle azioni della Corea del Nord, mettete il veto. Se siete amici della Corea del Nord, mettete il veto", sono state le parole di ghiaccio della Haley. Da quando lei è all'Onu, la Russia si è trovata di fronte un carro armato Abrams in mezzo al cammino. Indisturbati durante l'era Obama, i russi al Consiglio di Sicurezza hanno questa dama di ferro che ne ostacola i piani di espansione e ritorno alle sfere di influenza. La Haley è tostissima, le riunioni al Palazzo di Vetro non erano così interessanti da anni. È la sua biografia a raccontare la sua ascesa. La Haley è di origine indiana, il suo cognome da nubile è Randhawa, la famiglia viene dalla regione del Punjab. Nata nella Carolina del Sud, Haley è una repubblicana al titanio, sostenuta in passato da Mitt Romney, ha scalato le posizioni nel partito. Eletta per la prima volta alla Camera nel 2004, diventa nel 2011 governatore della Carolina del Sud. E'un razzo a decollo verticale in un Partito repubblicano a corto di leadership. Lei occupa lo spazio che gli altri non sono in grado di riempire e lo fa con determinazione. Haley è una che non ha mezze parole, ama il discorso diretto, mostra da subito di non avere alcun timore reverenziale nei confronti dei leader, fa una politica fiscale che taglia le tasse, aumenta gli stipendi agli insegnanti ma li lega alla qualità delle prestazioni, la sua visione è quella di facilitare il business, ridurre al minimo i contrasti sindacali. Sta in campo per vincere. E vince facile in South Carolina per la seconda volta nel 2014. Nel 2016 le viene affidata la replica del Partito repubblicano al discorso sullo stato dell'Unione di Barack Obama. Entra sulla scena uno che in fondo le somiglia, Donal Trump. E scocca la scintilla che le cambierà ancora una volta la carriera e la vita: Trump la nomina ambasciatrice permanente all'Onu. La sua forte posizione pro Israele è un elemento decisivo nella scelta, è il primo elemento di discontinuità nella politica estera obamiana, soprattutto dopo la rottura totale tra Israele e l'amministrazione Obama. La Haley stravolge la liturgia consolidata delle riunioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu: critica i partner riluttanti, li espone alle loro contraddizioni, tratta duramente, arriva come poche ore fa a minacciare di far votare una risoluzione anche se sa che non passerà mai. E' uno stile che manda a carte quarantotto la consumata tradizione dei russi, la loro felpata strategia di non muovere i pezzi sulla scacchiera e vincere sempre la partita. Hanno davanti una regina, prima di fare matto, devono abbattere lei. E' la dama che dice "action is required".
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Grande match alle Nazioni Unite. In che scenario geopolitico si sta giocando? Ascoltate RadioList. Abbiamo anche della musica eccellente.
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RadioList. Il piccolo attacco e il Grande Gioco
Chi sono gli attori sul teatro della guerra, a cosa mirano davvero Putin e Trump, l'ombra sempre più lunga dell'Iran e della Turchia nella regione. Scenario e analisi del titolare di List e Dario Fabbri di Limes.
Il cacciatorpediniere americano USS Donald Cook in missione al largo delle coste siriane.Il blitz aereo di Stati Uniti, Regno Unito e Francia contro il regime di Assad in Siria è un piccolo intervento militare nel quadro geopolitico complesso e incandescente del Medio Oriente. Chi sono gli attori sul teatro della guerra, a cosa mirano davvero Putin e Trump, l'ombra sempre più lunga dell'Iran e della Turchia nella regione. Le reazioni internazionali e il dibattito italiano. Una puntata speciale di List, un'analisi del titolare e Dario Fabbri di Limes. Ascolta RadioList.
Cosa manca a questo mosaico radioattivo? Il racconto del circo Italia. Non c'è niente da fare, ci siamo fatti riconoscere anche stavolta.
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Italia. Manca poco al neutralismo svizzero
In questo scenario di guerra, di grande gioco geopolitico, di interesse nazionale mascherato da internazionalismo umanitario, l'Italia non ha perso tempo nel rivelarsi quella di sempre: con gli alleati, ma senza dirlo troppo, contro Assad ma senza far decollare niente di esplosivo dalle sue basi aeree, non con Putin ma la Russia ci interessa parecchio, niente guerra solo pace e sul come ottenerla bastano i fiori nei fucili. Il passo verso il dichiararsi neutrali come la Svizzera è questione di un attimo. Tutto questo per una semplice ragione: l'inconfessabile commercio che si sta facendo della tragedia siriana nella trattativa per il governo.
La preoccupazione di Sergio Mattarella per la tenuta dell'Atlantismo dell'Italia è più che giustificata, ma il Quirinale alla fine può dormire sonni tranquilli: la politica nostrana è un melodramma tendente al comico, dunque nessun patema. Subito dopo il bombardamento pur di non prendere posizione tutti si sono dichiarati pacifisti al titanio. Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ci ha tenuto precisare subito che "l'Italia non ha partecipato a questo attacco militare, lo hanno condotto gli Stati Uniti e i due Paesi europei membri del Consiglio di sicurezza, la Francia e il Regno Unito. Sono Paesi alleati, con gli Usa la nostra alleanza è molto forte e particolare. Il supporto logistico che forniamo tradizionalmente ai nostri alleati e agli Stati Uniti in particolare, in questo caso non si è tradotto nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria"; Silvio Berlusconi ha detto che "attacchi di questo genere dovrebbero essere decisi dalle Nazioni Unite" e naturalmente "noi non abbiamo oggi un governo che fa contare l'Italia nè in Europa nè nel mondo. Quindi, non possiamo fare niente"; Matteo Salvini ha apprezzato "l'operato di Gentiloni degli scorsi giorni e di queste ore: il suo equilibrio e la sua misura" e ribadito la sua linea di non allineato pacifista: "Penso che l'intervento di stanotte sia pericolosissimo mi auguro che sia l'ultimo: non a caso Germania e Italia che fanno parte della stessa Alleanza non hanno neanche messo a disposizione le basi da cui partire per sganciare i missili"; mentre Salvini apprezzava Gentiloni, Maurizio Martina - segretario del partito che esprime il Presidente del Consiglio - diceva che "alcuni che hanno commentato l'intervento di queste ore, lo hanno fatto con grande superficialità, penso a Salvini in primis. Riflettano sulle responsabilità che ha la comunita' internazionale di fronte a questi fatti drammatici"; dulcis in fundo, il Movimento 5Stelle che in questa operazione di equilibrismo collettivo dichiara in una nota: "I capigruppo M5S di Camera e Senato, Giulia Grillo e Danilo Toninelli hanno scritto questa mattina una lettera ai presidenti dei due rami del Parlamento, Maria Alberti Casellati e Roberto Fico, invitandoli a convocare urgentemente già nelle prossime ore, le commissioni speciali, anche in sede congiunta, affinchè il presidente del Consiglio possa informare le forze politiche dell'andamento della crisi siriana. Il M5Stelle pur restando al fianco dei propri alleati manifesta comunque preoccupazione per le forti divisioni che continuano a registrarsi in seno al Consiglio di Sicurezza Onu". Gran teatrino. A che cosa serve tutto questo? A dire che serve un governo subito. E non farlo.
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Il governo subito (che arriverà dopo)
E veniamo al quadretto italiano interno, quello che dovrebbe condurre a un governo ma non si muove di un millimetro. Sintesi sul taccuino del titolare di List:
- Il Presidente della Repubblica sta cercando un esploratore, il primo nome sulla lista del Quirinale è quello del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Lei che dice?
- La Presidente Casellati interrogata sul tema del mandato esplorativo risponde pensosamente: "Difficile dire no". Una botta di analisi politica sugli schermi di Sky Tg24. Esplorazione difficile? "Lo sarà certamente, se poi sarà impossibile saranno i fatti che lo diranno. Sarà tutta una situazione da verificare sul campo. Facciamo un passo alla volta, dico solo che io avrei personalmente preferito che una soluzione di questo genere non ci fosse, perché questo significherebbe, lo dico nell'interesse esclusivo dei nostri cittadini, che i partiti avrebbero trovato una soluzione rapida e quindi diciamo che la ragione avrebbe prevalso sul pregiudizio. Il mio auspicio è che in questi giorni, anche di fronte a questi nuovi avvenimenti di carattere internazionale, i partiti si mettano intorno a un tavolo e trovino dei punti di convergenza per arrivare ad un governo". Rieccolo il tema, la guerra come propulsore della soluzione della crisi di non governo italiana. Incredibile.
- Il missile della guerra partitante lo lancia Matteo Salvini che a un certo punto mostra di essere arrivato vicino alla crisi di nervi. Primo cruise sul target Berlusconi: "Bisogna rispettare il voto degli italiani, essere riconoscenti nei confronti degli italiani e della democrazia: non esistono politici pericolosi o italiani pericolosi". Secondo Tomahawk in testa a Di Maio e Di Battista: "Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, le ripicche, i veti e le polemiche. Ciascuno fa un passo a lato". Analisi politica interna ed estera con mezzo di movimento terra: "Ai missili siriani preferisco piccole ruspe che permettano di costruire qualcosa di positivo per i nostri figli". Salvini comincia ad aver voglia di andare a votare.
- Berlusconi a sua volta ribadisce in una nota che lui, cribbio, il governo lo farebbe ieri: "Sto seguendo con grande apprensione le notizie che arrivano dalla Siria, ma per quanto ho appreso si tratta di un attacco mirato e destinato a colpire obiettivi legati alla fabbricazione di armi chimiche. Diversamente dalle occasioni precedenti il presidente Trump ha voluto coinvolgere il governo francese e quello inglese e ha voluto affermare con questa azione missilistica il principio internazionale di condanna delle armi chimiche. Ci auguriamo che la grave crisi per la quale chiediamo un coinvolgimento delle Nazione Unite possa trovare una soluzione pacifica, ma la situazione conferma quanto sia urgente, come ha chiesto anche il Presidente Mattarella, che si formi in Italia un governo forte e autorevole in Europa che possa affrontare questa drammatica escalation internazionale". Com'è il governo forte e autorevole di cui parla Berlusconi? Lui combatte, ha l'elmetto in testa, una guerra interna sulla trincea nebbiosa di Arcore: "Sono tornato in campo perché sono l'unico protagonista del centrodestra che può fermare questa pericolosissima e antidemocratica escalation". Sta parlando dei Cinque Stelle. Urge telefono rosso tra lui e Salvini.
In questa situazione, il Presidente Sergio Mattarella, deve dare un mandato esplorativo a qualcuno che abbia qualche possibilità di uscire vivo dalla trincea dei partitanti d'Italia.
Che facciamo? Chiudiamo con una bella notizia, un'evasione in Oriente, nella Cina Rossa, le Ferrari in prima fila al Gran Premio di Shangai. FormulaList con la penna di Mariano Froldi, uno di quelli che diventa Aristofane appena vede un alettone e un cambio gomme, lui sì che conosce i segreti del motore. Ah, pare che ora non si dica più così, motore è parola obsoleta, da meccanico del Novecento, in quel mondo hi-tech ora parlano di power unit. Il titolare è fermo al carburatore della sua Panda che in comune con la Ferrari ha una sola cosa: il rosso.
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FormulaList. Dentro la nuova Ferrari
Due Rosse in prima fila in Cina dopo la spettacolare vittoria di Vettel nel GP del Bahrain. Cosa c'è dentro la nuova Ferrari che sta facendo sognare i tifosi della Formula 1. I segreti della macchina del Cavallino rampante.
Kimi Raikkonen in pista durante le prove sul circuito di F1 di Shangai (Foto Ansa).di Mariano Froldi
“Mamma mia, mamma mia!”, ha urlato Vettel, nel casco, appena finito il Gran premio del Bahrain. Chissà se Enzo Ferrari sta sorridendo da lassù per questo folgorante inizio di Mondiale fra coronarie andate, pressioni alle stelle, rischi di infarti che gli ultimi, infiniti 10 giri in Bahrain hanno attraversato, come una scossa elettrica che non accennava ad arrestarsi, le falangi ferrariste disperse per tutto il mondo; a bocca asciutta del bersaglio grosso (il Mondiale) da ormai 11, anche questi, infiniti anni, conditi spesso da delusioni cocenti. L’orgasmo per i tifosi del calcio è il gol, per gli appassionati di Formula 1 quando i loro beniamini tagliano il traguardo per primi. E poi c’è la febbre rossa, tutta particolare, di Maranello. È il mondo che si capovolge, mentre dalla Cina arrivano altre conferme di una rossa fortissima che ha monopolizzato, di nuovo, la prima fila. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Come chiudiamo questo numero di List? C'è la guerra, il governo non c'è, serve un tocco di dinamite di Guido Ciompi.
10
Boom
Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.