24 Aprile

La Brexit a ostacoli ha un problema: l'impero che non c'è

La Camera dei Lords ha mandato in minoranza il governo May per la terza volta in pochi giorni. Daniela Coli esplora il vero macigno che ha davanti l'exit dall'Unione europea: il fantasma dell'impero britannico e quello dell'Europa che rifiuta la realtà delle nazioni.

di Daniela Coli

Anche sotto il cielo della Gran Bretagna c'è una grande confusione. Sono giornate difficili per Theresa May e per la Brexit. Il 5 aprile Bruxelles ha approvato l'uscita del Regno Unito, il conto da pagare è salato, dai 35 ai 39 miliardi di sterline, ma il risultato più importante sembrava finalmente raggiunto. Invece sono iniziati i guai: c'è il problema del confine irlandese, di cui Cameron non si era accorto quando decise di indire il referendum. Né Belfast, né Dublino vogliono rivedere l'accordo sul confine: la pace è arrivata abbattendo il confine, l'abbandono dell'unione doganale europea significherebbe rialzare una barriera territoriale e riaccendere tensioni negative. Per questo la House of Lords ha votato (348 contro 225) contro l'uscita dell'UK dall'unione doganale europea. Può darsi che non si ripeta un voto simile (intanto la House of Lords ha sconfitto il governo tre volte su altrettanti temi della Brexit, ndr), ma è iniziata la ribellione dei Tories. Va tenuto conto che il Regno Unito post-Brexit vuole l'accesso al mercato unico europeo e non è chiaro come Bruxelles possa concederlo se l'Inghilterra esce dall'unione doganale e rompe tutti i ponti con l'Europa. Quindi, il voto dei Lords tiene conto anche dell'interesse nazionale britannico.

L'apertura del summit del Commonwealth 2018 a Londra ha all'improvviso fatto scoprire ai media britannici che il Commonwealth non può essere l'Impero 2.0: l'Anglosfera non è un'alternativa all'Ue, perché l'export britannico nel Commonwealth è solo del 9 per cento mentre quello dell'Ue è pari al 48 per cento. Come se non bastasse, in UK sono crollati i consumi e ne risente soprattutto il settore automobilistico, le vendite delle auto sono diminuite del 15 per cento e il gruppo più colpito è FCA. I giornali inglesi avevano toni nazionalisti prima dell'attacco alla Siria, ora ci si chiede se...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play