24 Aprile
Il Pd va a nozze dopo il divorzio tra Di Maio e Salvini
L'incontro con Roberto Fico è interlocutorio ma il Pd ha di fatto aperto la trattativa. Martina chiede la solenne dichiarazione di fine del dialogo tra Cinque Stelle e Lega. E poi? Si va tutti in Direzione a fare quattro chiacchiere con Renzi. Il diario del titolare di List.
Come vanno le cose? Benissimo, c'è il Fico che esplora il Pd e toh! ha trovato Renzi ma anche Martina e pure Franceschini e chissà cos'altro. Naturalmente quando si tratta del Pd parte subito una seduta permanente di autocoscienza: fidanzarsi o non fidanzarsi con i grillini? Grande è la tentazione di farci un giro, questo ormai è chiaro. Nel frattempo nel mondo succedono cose notevoli, il raider bretone Vincent Bollorè ha un problema con la giustizia francese (lo hanno fermato per presunte tangenti pagate in Africa) e a noi interessa perché il patron di Vivendi è azionista di Telecom (assemblea in corso) e di Mediaset. Nessuno aspetta che l'Italia si dia un governo (ma attenti, siamo nella media per i tempi di formazione, leggete cosa scrive il costituzionalista Alfonso Celotto) e là fuori l'italiano medio si sta facendo delle idee circa il futuro. Andiamo a vedere com'è andato l'incontro tra il segretario del Pd, Maurizio Martina, e l'esploratore Fico.
01
Martina chiede il divorzio tra Di Maio e Salvini
L'incontro con Fico è finito, Martina dichiara: "Sul piano programmatico abbiamo ribadito a Fico che l'asse di riferimento fondamentale sta attorno al programma del Pd nei contenuti e nelle proposte. E sta in quelle tre sfide essenziali richiamate al Quirinale. Dopo 50 giorni di questa situazione di impossibilità e incapacità di arrivare a una proposta di governo praticabile da parte delle forze che hanno prevalso il 4 marzo, siamo ovviamente disponibili a valutare il fatto nuovo pronunciato da M5s poche ore fa". Quale fatto nuovo? Cribbio, il divorzio di Di Maio da Salvini: "Se questo fatto nuovo verrà confermato solennemente e quindi se si dichiarerà la chiusura definitiva dello scenario con la Lega, per noi è un punto di novità che il Pd deve essere chiamato a valutare". Ora è chiaro il cambio lesto di linea avvenuto ieri sera da parte...
Come vanno le cose? Benissimo, c'è il Fico che esplora il Pd e toh! ha trovato Renzi ma anche Martina e pure Franceschini e chissà cos'altro. Naturalmente quando si tratta del Pd parte subito una seduta permanente di autocoscienza: fidanzarsi o non fidanzarsi con i grillini? Grande è la tentazione di farci un giro, questo ormai è chiaro. Nel frattempo nel mondo succedono cose notevoli, il raider bretone Vincent Bollorè ha un problema con la giustizia francese (lo hanno fermato per presunte tangenti pagate in Africa) e a noi interessa perché il patron di Vivendi è azionista di Telecom (assemblea in corso) e di Mediaset. Nessuno aspetta che l'Italia si dia un governo (ma attenti, siamo nella media per i tempi di formazione, leggete cosa scrive il costituzionalista Alfonso Celotto) e là fuori l'italiano medio si sta facendo delle idee circa il futuro. Andiamo a vedere com'è andato l'incontro tra il segretario del Pd, Maurizio Martina, e l'esploratore Fico.
01
Martina chiede il divorzio tra Di Maio e Salvini
L'incontro con Fico è finito, Martina dichiara: "Sul piano programmatico abbiamo ribadito a Fico che l'asse di riferimento fondamentale sta attorno al programma del Pd nei contenuti e nelle proposte. E sta in quelle tre sfide essenziali richiamate al Quirinale. Dopo 50 giorni di questa situazione di impossibilità e incapacità di arrivare a una proposta di governo praticabile da parte delle forze che hanno prevalso il 4 marzo, siamo ovviamente disponibili a valutare il fatto nuovo pronunciato da M5s poche ore fa". Quale fatto nuovo? Cribbio, il divorzio di Di Maio da Salvini: "Se questo fatto nuovo verrà confermato solennemente e quindi se si dichiarerà la chiusura definitiva dello scenario con la Lega, per noi è un punto di novità che il Pd deve essere chiamato a valutare". Ora è chiaro il cambio lesto di linea avvenuto ieri sera da parte del capo politico dei Cinque Stelle. Come dicono le persone forbite, era una mossa propedeutica all'incontro di stamattina con il Pd. Tutto preparato. Naturalmente niente è deciso, il Pd ci mette sempre un po' a dire e eventualmente contraddire se stesso, tutto si discuterà in una Direzione: "Ci impegniamo ad approfondire questo possibile percorso di lavoro comune coinvolgendo in primo luogo i nostri gruppi dirigenti, la Direzione nazionale che deve essere eventualmente chiamata a deliberare un percorso nuovo che ci coinvolga. Il Partito democratico tutto deve essere chiamato a valutare". Tutto, Renzi compreso. E qui forse qualche problema sorgerà.
Avrà mai letto Shakespeare? Non lo sappiamo, ma in Renzi c'è qualcosa di amletico in queste ore. Il Pd ha incontrato l'esploratore Roberto Fico e nel frattempo il segretario de facto è silente, ieri ha dato mandato ai suoi di sparare ad alzo zero contro i grillini. Una serie di ventriloqui si sta esibendo nel pezzo da palcoscenico. Ne basta uno per tutti, Dario Parrini:
Da giorni la posizione del Pd è netta e seria. Gli altri partiti menano il can per l'aia: il M5S ad esempio non ha chiarito se l'incarico a Fico è solo un fatto istituzionale o anche la fine della corsa a premier di Di Maio. Esistono uomini per tutte le stagioni, per tutti i programmi e per tutte le colazioni, si chiede il parlamentare? Si è cambiata idea sulle riforme dei governi del Pd? Indipendentemente dall'esplorazione di Fico, queste sono cose che l'opinione pubblica deve sapere.
Tutto chiaro. Nel Pd giocano a mettere Di Maio contro Fico. È la strategia apparsa ieri sulla prima pagina di Democratica, il giornale del partito controllato dai renzisti:
Fico contro Di Maio è la linea politica del momento, ma tra qualche ora ne avremo un'evoluzione. Wait and see. Il resto è una derivata a tempo variabile che dipende dai rapporti di forza dell'istante (fuggente, appunto) del partito. C'è anche naturalmente l'umore altrettanto variabile di Renzi, ma questo lo vedremo a breve. Uno degli interpreti scelti dal conducator per la sua stagione da "senatore di Scandicci" (frase sua) è il capogruppo al Senato Andrea Marcucci, più renziano di Renzi, che a un certo punto ai microfoni di Radio Anch'io stamattina è sembrato meno granitico: "Non sono ottimista, non vedo le condizioni perché i programmi (M5S e Pd, ndr) si possano allineare, ma le sorprese in politica sono sempre dietro l'angolo". Dietro l'angolo c'è sempre qualcuno che ti dice "stai sereno". Attenzione a Dario Franceschini: "Dobbiamo andare a vedere le carte". In zona Franceschini c'è un po' di Balena Bianca, naviga nel Mar di Mattarella. Attendiamo con il taccuino squadernato.
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C'è altro? Là fuori il mondo va avanti. Leggiamo insieme i dati sulla fiducia delle famiglie e delle imprese, sono croccanti, appena usciti dal forno dell'Istat.
02
Fiducia di consumatori e imprese in calo
Questo grafico è molto chiaro, ma vediamo come lo presenta l'Istat:
- Ad aprile 2018 si stima che l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisca passando da 117,5 a 117,1; anche per l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si stima una flessione da 105,9 a 105,1.
- Il lieve calo del clima di fiducia dei consumatori è essenzialmente dovuto all’evoluzione negativa della componente personale e di quella corrente (da 109,3 a 108,0 e da 115,1 a 114,0 rispettivamente); invece, il clima economico e quello futuro mantengono una dinamica con intonazione lievemente positiva rispetto allo scorso mese (da 141,9 a 142,6 e da 121,1 a 121,3).
- Con riferimento alle imprese, si stima che il clima di fiducia cali nel settore manifatturiero (da 108,9 a 107,7) e nei servizi (da 107,2 a 106,4). Molto marcata è la flessione registrata nel commercio al dettaglio (da 105,0 a 97,5) mentre per il settore delle costruzioni si rileva un deciso aumento (da 132,6 a 135,2).
È un calo lieve, ma c'è. E dobbiamo cominciare a leggerlo con quanto accade nel resto d'Europa. Oggi è uscito l'indice IFO in Germania.
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Indice IFO in calo in Germania
L'indice di fiducia del business in Germania "è evaporato". Sono le parole usate dal direttore dell'IFO, l'economista Clemens Fuest, e bisogna prestare molta attenzione a questo dato: se la Germania va male, noi non staremo meglio. L'indice è crollato dai 105 punti del dicembre scorso ai 102.1 di aprile. In quattro mesi gli imprenditori tedeschi hanno perso l'ottimismo sul futuro. L'indice della manifattura è in calo da tre mesi consecutivi, le aspettative sulla crescita sono al minimo da agosto 2016. La locomotiva tedesca sta rallentando. Guardate il dato sulla fiducia spacchettato per settori:
Manifattura, commercio e servizi sono tutti giù, unica nota positiva (non piccola) le costruzioni. Chi prova un sottile piacere per il crollo di questi indici della Germania, ricordi che nella letteratura tedesca c'è una parola da ricordare: Schadenfreude. È il piacere che si prova per le disgrazie altrui. Di solito finisce che le patisci tu. E nel caso dell'Italia è sempre questioni di un attimo.
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Intanto là fuori anche gli altri hanno i loro guai. Daniela Coli ha fatto un viaggio in Zona Brexit. Ah, l'impero.
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La Brexit a ostacoli ha un problema: l'impero che non c'è
di Daniela Coli
Anche sotto il cielo della Gran Bretagna c'è una grande confusione. Sono giornate difficili per Theresa May e per la Brexit. Il 5 aprile Bruxelles ha approvato l'uscita del Regno Unito, il conto da pagare è salato, dai 35 ai 39 miliardi di sterline, ma il risultato più importante sembrava finalmente raggiunto. Invece sono iniziati i guai: c'è il problema del confine irlandese, di cui Cameron non si era accorto quando decise di indire il referendum. Continua a leggere l'articolo su List.
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Le cose di casa nostra nella storia politica italiana qualche volta si incrociano con Cosa Nostra. Ne escono fuori processi e sentenze. Dopo cinque anni ne abbiamo visto una l'altro ieri per la trattativa Stato-Mafia. Condanne esemplari (e assoluzioni, come quella per l'ex ministro Nicola Mancino, nella foto qui sotto) ma siamo in primo grado. Giuliano Cazzola ama interpretare il contrarian e in fondo i suoi dubbi hanno dignità e come vedrete un certo fondamento politico. Leggiamolo insieme, siamo in quella che la vulgata chiama Zona Grigia. Forse anche per le sentenze. In questo caso, il giudice siete voi.
05
Trattativa Stato-Mafia. Un primo grado e molti dubbi
di Giuliano Cazzola
Contrarian. Adesso, sappiamo che la trattativa Stato-Mafia ci fu veramente. Lo ha stabilito, almeno nel primo grado di giudizio, la sentenza della Corte d’assise di Palermo dopo cinque anni di processo. I militari hanno avuto il medesimo trattamento riservato al boss di Cosa Nostra. Dodici anni per gli ex generali (e comandanti del ROS dell'Arma dei Carabinieri) Mario Mori e Antonio Subranni. Ventotto anni per il boss Leoluca Bagarella. Dodici anni per l'ex senatore Marcello Dell'Utri, otto anni per l'ex colonnello Giuseppe De Donno. Massimo Ciancimino, è stato condannato ad otto anni per calunnia nei confronti di Gianni De Gennaro. In sostanza il principale testimone dell’accusa è stato considerato, nel medesimo procedimento, un mentitore per quanto riguarda il tentativo di coinvolgere l’ex capo della Polizia; mentre è diventato un importante collaboratore di giustizia negli altri casi. Continua a leggere l'articolo su List.
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E ora... cari amici, lettori di List, il titolare chiude questo numero con una storia che stringe il cuore: Alfie.
06
Alfie
Bisogna trovare le parole. Alfie Evans ha respirato 11 ore da solo e questo ha già contraddetto quanto dicevano i medici. Alfie senza il respiratore sarebbe morto subito, assicuravano. E invece eccolo qua, questo leoncino fragile, vivo, stretto alla mamma. La scienza, certo, l'inesorabile destino del corpo, della materia fisica, lo conosciamo. E siamo tutti come foglie, lo sappiamo. Ma quello a cui stiamo assistendo è troppo. L'Inghilterra di Winston Churchill non avrebbe mai lasciato morire un suo figlio. Mai. Churchill andò a portar via i soldati intrappolati a Dunkerque, uno a uno. Non fece calcoli, ascoltò il cuore e mostrò il coraggio. Alfie è il nostro piccolo soldato. Cosa state aspettando? Siamo qui attoniti, con un'angoscia infinita. Medici che staccano e riattaccano il respiratore, uno Stato che invece di tutelare il bene supremo, la vita, corre per terminarla, eliminarla, tagliarla, cancellarla, sfregiarla. Il Bambino Gesù è pronto ad accogliere Alfie, a dare un possibilità, a mettere la persona al centro e ricordare a tutti che non si contabilizza la vita. L'Italia è un grande paese perché ritrova sempre l'anima. Bisogna cercare le parole, sì. E bisogna avere il cuore di pietra per non lasciare che la vita lotti fino all'ultimo contro la morte. Credete alla scienza, ma non conoscete né la malattia né la cura. E allora potete credere anche ai miracoli, per una volta. Alle 16.30 ci sarà una nuova udienza all'Alta Corte britannica. C'è bisogno di un'udienza per capire cosa significa quell'abbraccio. Si chiama amore. E non muore.
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7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.