25 Aprile
Due schemi per il piano Fico
Piano A: un governo giallo-rosso guidato da Fico con la Presidenza della Camera che va al Pd (e gli Esteri a Renzi). Piano B: un governo istituzionale con la foglia di Fico con pochi ministri politici sostenuto da chi ci sta. In mezzo, l'opzione nucleare: il voto in autunno. Il diario del titolare di List.
Come sono messi i pezzi sulla scacchiera del non governo? In maniera fantasiosa, senza dubbio. Non c'è uno schema di gioco preciso, si va per tentativi e, come vedremo, finora conducono a un solo esito: le elezioni anticipate. Esistono varianti? Certamente. Proviamo almeno qui su List a riordinare il caos, ecco gli appunti sul taccuino del titolare:
- Il Pd sta iniziando a scongelare la sua posizione. La trattativa con il Movimento 5Stelle è aperta;
- Il Movimento 5Stelle ha abbandonato il dialogo con il Centrodestra per dedicarsi all'ipotesi di un governo con il Partito democratico;
- Il Centrodestra senza un ripensamento dei grillini ha tutte le strade chiuse, in questo momento può solo sperare che il tentativo di M5S e Pd fallisca;
- Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto durante le consultazioni con Roberto Fico, Presidente della Camera, che è urgente avere un governo;
- Il Partito democratico è lacerato: Matteo Renzi non vuole un governo con i pentastellati, i renziani hanno cominciato a far suonare l'orchestra del #senzadime;
È tutta una questione di lettura anticipata delle mosse dell'avversario, di schema di gioco. Seguite il titolare di List.
01
Schema 1. Sacrifico Di Maio, entra Fico, si libera la Camera per il Pd
Questo, il quadro sintetico dei pezzi in campo. Nel dettaglio, la strategia di gioco che può cambiare tutto è quella di Renzi. Se guardiamo solo la schiuma dell'onda non cogliamo in pieno quello che sta accadendo. I tweet dei renziani con l'hashtag #senzadime sono un segnale di malumore, ma non spiegano cosa si agita davvero all'interno dell'onda, quali sono le sue reali proporzioni, lunghezza e forza d'impatto. Renzi finora si è tenuto lontano dalla prima linea, ha mandato avanti i suoi che con vociare battagliero hanno fatto capire che nella Direzione del partito puntano a rovesciare l'impostazione della trattativa data...
Come sono messi i pezzi sulla scacchiera del non governo? In maniera fantasiosa, senza dubbio. Non c'è uno schema di gioco preciso, si va per tentativi e, come vedremo, finora conducono a un solo esito: le elezioni anticipate. Esistono varianti? Certamente. Proviamo almeno qui su List a riordinare il caos, ecco gli appunti sul taccuino del titolare:
- Il Pd sta iniziando a scongelare la sua posizione. La trattativa con il Movimento 5Stelle è aperta;
- Il Movimento 5Stelle ha abbandonato il dialogo con il Centrodestra per dedicarsi all'ipotesi di un governo con il Partito democratico;
- Il Centrodestra senza un ripensamento dei grillini ha tutte le strade chiuse, in questo momento può solo sperare che il tentativo di M5S e Pd fallisca;
- Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha detto durante le consultazioni con Roberto Fico, Presidente della Camera, che è urgente avere un governo;
- Il Partito democratico è lacerato: Matteo Renzi non vuole un governo con i pentastellati, i renziani hanno cominciato a far suonare l'orchestra del #senzadime;
È tutta una questione di lettura anticipata delle mosse dell'avversario, di schema di gioco. Seguite il titolare di List.
01
Schema 1. Sacrifico Di Maio, entra Fico, si libera la Camera per il Pd
Questo, il quadro sintetico dei pezzi in campo. Nel dettaglio, la strategia di gioco che può cambiare tutto è quella di Renzi. Se guardiamo solo la schiuma dell'onda non cogliamo in pieno quello che sta accadendo. I tweet dei renziani con l'hashtag #senzadime sono un segnale di malumore, ma non spiegano cosa si agita davvero all'interno dell'onda, quali sono le sue reali proporzioni, lunghezza e forza d'impatto. Renzi finora si è tenuto lontano dalla prima linea, ha mandato avanti i suoi che con vociare battagliero hanno fatto capire che nella Direzione del partito puntano a rovesciare l'impostazione della trattativa data da Maurizio Martina e gli altri della delegazione del Pd. Sintesi: apertura frettolosa, non basta che il Movimento 5Stelle dichiari "solennemente" (parole del segretario auto-reggente Martina) la fine della trattativa con il Centr0destra. Serve altro? Cosa? Il passo indietro di Di Maio. Ecco la dichiarazione di stamattina di Debora Serracchiani:
Vorrei che anche chi ha vinto le elezioni mostrasse la stessa disponibilità ad assumersi le proprie responsabilità che abbiamo avuto noi in questi anni di governo, e a guardare all'interesse del Paese, senza personalismi. Quando si fa una trattativa, la premiership è uno di quei punti oggetto di compromesso. Se ti siedi a un tavolo devi essere pronto a fare delle rinunce, altrimenti è meglio se non ti siedi neppure. Bisogna aprire una discussione al proprio interno, una discussione approfondita e franca, che tenga conto di questa nuova fase che si è aperta dopo il fallimento dell'ipotesi di intesa Centrodesta-Cinquestelle. Abbiamo il dovere di accettare una discussione che parta dal nostro programma, anche se certo non siamo obbligati a sottostare a diktat o a firmare contratti.
Riepiloghiamo: il Pd si è seduto al tavolo della trattativa, ha ottenuto il divorzio di Di Maio da Salvini, ma per il fidanzamento tutto questo non basta. Di Maio deve rinunciare alla premiership e lasciare il campo libero a un altro. Chi? C'è già un esploratore che piace al Pd: Fico. Dare al Presidente della Camera l'incarico pieno di formare il governo ha un doppio scopo: far incassare politicamente a Renzi un risultato con cui giustificare l'ingresso nella maggioranza e liberare una casella istituzionale, la Presidenza della Camera. Per darla a chi? Al Pd. Qui compare la barba pensosa di Dario Franceschini che non vede l'ora di coronare il suo sogno di sempre: la guida di Montecitorio.
A tutto questo bisogna aggiungere un ruolo da ministro per Renzi. Quale? Perbacco, gli Esteri, il ponte di comando della politica estera, la Farnesina. Viaggi, molte chiacchiere, zero responsabilità e soprattutto quello a cui Renzi tiene più di ogni altra cosa: la visibilità.
L'operazione di aggancio della navicella gialla con quella rossa è difficile. Titolo della prima pagina di Democratica, giornale ufficiale del Pd, ieri:
In salita. Negli articoli di Andrea Romano e Mario Lavia si coglie l'incertezza, sono due renzisti, ma non chiudono all'ipotesi di un governo perché sanno che Renzi potrebbe coglierli tutti in contropiede.
Segnalazione per chi ama la fase psicodramma. Carlo Calenda, neo-iscritto al Pd per la corrente Parioli, ha detto: "In caso di alleanza con il Movimento 5Stelle mi dimetto dal partito". Potrebbe realizzare un record, la militanza più breve nella storia del Pd. Attendiamo con ansia l'evento.
Intanto, domani Roberto Fico andrà dal Capo dello Stato per illustrare gli esiti delle sue consultazioni. Sono già tutti spadellati nelle dichiarazioni ufficiali, ma il nodo da chiarire con il Quirinale è proprio il suo: può fare un passo avanti (prendere l'incarico pieno) e uno indietro (rinunciare alla Presidenza della Camera)? Lo vedremo presto. La pallina sulla roulette sta girando vorticosamente e tra poco il croupier del Quirinale dirà: Rien ne va plus, les jeux sont faits.
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Schema 2. La foglia di Fico istituzionale
E se tutto questo a Renzi non basta e il Pd si spacca fino a innescare una crisi interna dagli esiti imprevedibili (si riparla perfino del partito di Renzi, come se il Pd fosse controllato da altri) allora che cosa succede? Mattarella prepara il decreto di scioglimento delle Camere e si va a votare in autunno. Ma per ora non siamo ancora giunti a quel punto. Ci sono parecchi giri di giostra nel Luna Park del Palazzo. Quali? Tutto ruota ancora intorno alla figura di Roberto Fico e alle decisioni di Matteo Renzi. Se un governo giallo-rosso non è possibile, allora bisogna esplorare la soluzione istituzionale. Fico è perfetto, è Presidente della Camera, è espressione del primo partito e garantisce un aggancio con il voto del 4 marzo. E poi? Pioggia di ministri d'area, ma non di partito, un programma di riforme minimo (vedere alla voce legge elettorale), scadenze economiche e impegni con l'Europa in agenda. Quanto può durare? Questo governo chiuderebbe la finestra - ora apertissima - delle elezioni in autunno, potrebbe spegnersi nella primavera del 2019 (a maggio ci sono le elezioni europee) oppure continuare la sua avvventura finché c'è benzina nel serbatoio. È lo schema del provvisorio che diventa permanente. Chi sosterrebbe un'opzione del genere e quali sono le convenienze delle parti in campo? Ecco il dettaglio:
- I grillini hanno il capo del governo e possono dire ai loro elettori di non aver fallito l'aggancio con la navicella di Palazzo Chigi;
- Il Pd eviterebbe il bagno di sangue interno e la morte nelle elezioni anticipate in autunno, con Renzi che nel frattempo può organizzare le sue truppe;
- Berlusconi non avrebbe alcuna esitazione a dare il suo appoggio a un governo sbiadito, perfetto per Forza Italia e soprattutto per isolare il nemico interno, Salvini, lasciando la Lega isolata all'opposizione.
La Lega, ecco il problema emerso in queste settimane di trattative a vuoto.
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Il Quirinale e... Salvini con zero tituli in mano
Tra i due partiti "populisti", Movimento 5Stelle e Lega, quale è considerato meno dannoso per l'establishment? Paradossalmente, la Lega. I grillini hanno dimostrato di avere una linea politica camaleontica, pronta a cambiare a seconda della stagione e degli interlocutori. Sono diventati europeisti e atlantisti in un batter d'occhio. Questa rapidità di adattamento li rende perfetti per l'establishment europeo e nazionale. Il ragionamento è il seguente: sono bravi ragazzi, hanno idee balzane, ma sono addomesticabili. Con Salvini invece la faccenda è complicata. Il segretario leghista è un rocker duro, uno da heavy metal. Non ha mollato di un millimetro sulla critica alla Commissione europea, non vuole fare patti con il Pd, non appoggerà mai governi istituzionali e per soprammercato ha ribadito il no alle sanzioni alla Russia e la sua vicinanza con Mosca lo rende un alieno in un club che parla inglese, vola a Parigi e prende ordini dal Pentagono. No, Salvini non può stare al tavolo. Dunque bisogna isolarlo. E non a caso in tutti gli schemi di gioco che abbiamo visto finora la Lega finisce in uno splendido isolamento. Il Movimento 5Stelle in questi ragionamenti finisce sempre nella casella del governo, mentre la Lega va automaticamente all'opposizione. Si interrompe la corsa in tandem del voto del 4 marzo, quando leghisti e pentastellati partivano dall'opposizione.
Dicono che questo sia il piano del Quirinale. Che non ci sia sintonia di idee politiche tra Mattarella e Salvini non ci piove, ma addirittura vedere oggi un piano di ostracizzazione della Lega ordito dalla Presidenza della Repubblica è un po' troppo. Salvini ha sbagliato alcune mosse (la più grave è quella delle dichiarazioni sulla Russia) e ha dimenticato che Berlusconi è in realtà come i grillini: non ha una posizione politica da difendere, ma un'azienda.
Il dramma vero è che la Lega in questo giro di carte ha davanti lo spettro sulfureo del restare... a mani vuote. Tutti gli schemi successivi conducono a questo esito. Non si tratta di una questione di poltrone, ma di sostanza politica. Matteo Salvini ha condotto una formidabile campagna elettorale, ha sorpassato Forza Italia, tenuto Berlusconi a distanza di sicurezza senza rompere mai la coalizione (e avrebbe potuto e alla luce di quel che sta accadendo forse dovuto farlo), ha sacrificato una carica istituzionale (la Presidenza del Senato) che avrebbe preso facilmente e l'ha consegnata al Cavaliere con la speranza di andare al governo. Poi tutto si è maledettamente complicato: il veto dei grillini su Berlusconi non si è ammorbidito, Silvio ha fatto di tutto per sabotare il piano di Salvini, è entrato perfino nella fase "pulire i cessi" e... crac! Il meccanismo delle comunicazioni parallele con Di Maio è andato in tilt quando i voti del Pd hanno cominciato a scongelarsi. Risultato: Salvini nei due schemi è quello che perde sempre.
Come ha scritto l'amico Riccardo Ruggeri in un tweet di tagliente verità: "L'epoca dei fornai sta per finire, comincia quella dei macellai". Stanno affilando i coltelli. C'è solo un problema: chi farà la parte del vitello? Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
04
Il Big Bang del voto europeo. E del Nord
In questo scenario interno folleggia uno spettro: il voto europeo, il prossimo Big Bang. È chiaro che l'accelerazione alle riforme europee di Macron e Merkel ha un solo obiettivo: portare a casa adesso ciò che domani sarà impossibile. Il voto del maggio 2019 sarà un sottosopra che cambierà i connotati del Parlamento europeo, la mappa politica tradizionale sarà diversa. Salvini farà opposizione con in mente questo scenario continentale. Al quale associa la questione del Nord. Leggere le dichiarazioni di oggi di Giancarlo Giorgetti su Repubblica:
Chi dovesse consentire e siglare il sodalizio M5S-Pd si assumerebbe una grande responsabilità, non solo perché verrebbe lasciata fuori dal governo la coalizione che ha vinto le elezioni a vantaggio dei secondi e dei terzi, ma ancor più perché verrebbe escluso dall'area di governo tutto il Nord produttivo. L'esasperazione delle regioni che continueranno a tirare la carretta non so se sarà ancora contenibile. Faremo fatica a contenere certe spinte perfino secessionistiche, penso al Veneto, per esempio, con forti propensioni autonomistiche da noi canalizzate responsabilmente nel referendum autonomista. Ma da domani? Se dovesse andare in porto il matrimonio Cinque Stelle-Pd sarebbe solo d'interesse. Si salderebbe la voglia di governo a tutti i costi dei grillini con la sete di potere e di un ultimo giro di poltrone di un gruppo dirigente Pd. Un partito ormai consapevole di essere finito.
Eccolo qui, riemerge il referendum sulle autonomie di Lombardia e Veneto. Sottovalutato prima e dopo, è la kryptonite custodita in cantina. Ne abbiamo parlato molto tempo fa su List, legando il caos di Roma con la questione settentrionale. Un List d'archivio, affinato in botte e pronto a esser degustato.
05
Roma, il Nord e lo "sbrego costituzionale" di Miglio
La cronaca, il presente, i fatti che rotolano a valle. La notizia nuova che cancella quella vecchia. Ma la potenza dei ricordi è sempre imprevedibile. Questo numero di List parte da una telefonata remota del titolare. Primissimi anni Novanta, l'Italia è in pieno sottosopra giudiziario e politico, l'allora giovane cronista chiacchiera al telefono con il professor Gianfranco Miglio che risponde dotto e sulfureo ai colpi di dritto e rovescio sul campo più insidioso, l'intervista. Continua a leggere l'articolo su List.
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E l'Europa? Mentre noi siamo impegnati nella ricerca del non governo che non rispecchia il voto, a Bruxelles giocano a Risiko. È in corso la grande battaglia per la spartizione dei fondi europei.
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È partito il Risiko dei fondi europei
di Lorenzo Castellani
Si aprono i forzieri di Bruxelles e l’Unione Europea si mostra per quello che è: terreno di scontro tra Stati e regioni. Mentre in Italia si è ipnotizzati dalla formazione del nuovo governo, in Europa il mese prossimo verrà svelato il budget della Commissione per gli anni 2021-2027 e ciò che emerge è una guerra sotterranea tra il gruppo di Visegrad e l’asse franco-tedesco. Sono in ballo 350 miliardi di euro da distribuire sul territorio europeo attraverso i fondi di coesione e sotto la pressione di Macron e Merkel diverse decine di miliardi si sposteranno dai paesi dell’Est Europa a quelli del centro e del meridione. Perché? Andiamo con ordine. Continua a leggere l'articolo su List.
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L'Europa, la sovranità, la cooperazione e la volontà del popolo. Giorgio Napolitano ieri è stato operato al cuore dopo un malore. Intervento riuscito. Il titolare ha ripubblicato il suo intervento al Senato nella seduta d'apertura della Diciottesima Legislatura, alla luce di quel che sta accadendo, è tutto da leggere. C'è la chiara visione del blocco istituzionale di cui è vittima l'Italia, cioè gli elettori. Rispettare il dettato del voto, una chimera.
07
Napolitano operato al cuore
Giorgio Napolitano è stato operato ieri sera al cuore. L'intervento è perfettamente riuscito, il Presidente Emerito della Repubblica è ora in terapia intensiva all'ospedale San Camillo di Roma. Le prossime ore saranno decisive. Napolitano, 92 anni, si è sentito male ieri pomeriggio mentre era nella sua casa nel rione Monti a Roma. Forti dolori al petto. Dissezione aortica. Napolitano è stato accompagnato al San Camillo dal figlio. Dopo gli accertamenti, è stato operato d'urgenza dall'equipe del San Camillo diretta Francesco Musumeci, primario di cardiorurgia dell'ospedale. Continua a leggere l'articolo su List (con l'ultimo intervento di Napolitano al Senato, in apertura della Diciottesima Legislatura).
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E ora? Bisogna sbrigare la corrispondenza. C'è una letterina di un pregiato collaboratore di List su un tema che è diventato il coperchio buono per tutte le pentole politiche che cucinano pietanze pessime, le fake news.
08
Letterina. La verità non può temere la menzogna
di Michele Magno
Caro titolare, diceva Ennio Flaiano che la verità non ha ormai più alcun senso da quando la menzogna è così a buon mercato. Purtroppo le fake news sono sempre esistite, né si possono imporre per legge le ragioni della verità violata. I media tradizionali, di cui gli anni centrali del Novecento (quelli di Flaiano) hanno segnato il trionfo, comportavano un tipo di comunicazione unidirezionale: dal vertice alla base. L’unica differenza rispetto al passato riguardava l’ampiezza dell’uditorio. Gorgia parlava a una trentina di greci, Hitler a milioni di tedeschi.
Con la Rete la comunicazione diventa invece multidirezionale: la base può perfino governare e controllare il messaggio. Di qui la comparsa di nuove figure sociali: l’hacker e il “chiunque”, come l’ha chiamato Alain Badiou, ossia il cittadino del web senza identità e senza volto. Dunque ha ragione il partito dell’Internet bugiardo? In realtà, no. Beninteso, la lotta politica condotta a suon di fandonie sul palcoscenico nazionale (e internazionale) è avvantaggiata da tre fattori: la possibilità dell'anonimato; la possibilità di raggiungere rapidamente un vastissimo numero di persone: il fenomeno delle "cascate" informative (la bufala che diventa virale).
Siamo quindi ben lontani dalla "cyberdemocracy" immaginata da Nicholas Negroponte e Gianroberto Casaleggio. Come si può sconfiggere, allora, la facile menzogna dei professionisti del clic? Chi è favorevole a provvedimenti restrittivi della libertà di comunicazione, con il nobile scopo di arginare il falso, dovrebbe sapere che di fatto finiscono col mettere a tacere anche il vero. È il meccanismo che Cass Sunstein ha definito “chilling effect”, effetto gelante. Come sostiene la filosofa Franca D’Agostini in un aureo volumetto (Menzogna, Bollati Boringhieri, 2012), si può invece adottare il vecchio principio del “lasciar crescere la gramigna” perché con essa cresca anche il grano.
La verità infatti non ha da temere nulla dalla diffusione della menzogna, visto che quest’ultima ha comunque bisogno di lei per vivere e prosperare. Lo spiega molto bene la tradizione, descrivendo il mentitore prigioniero dei suoi inganni. Se infatti ci sono molti modi di mentire, mentre la verità è una sola, ciascuno di quei modi contiene in sé il vero che può distruggerlo dall’interno. Ed è quanto normalmente dovrebbe fare uno spirito critico ben allenato, a patto che “abbia voglia e tempo di mettere a tacere quelli che sono in definitiva le sue scimmie, o i suoi giullari: i mentitori” (D’Agostini). Già, uno spirito critico ben allenato: ma da chi, da un scuola in cui i professori sono umiliati dagli alunni e presi a ceffoni dai loro genitori?
***
Si diverte, il Magno. Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Quando si parla di fake news, al titolare viene in mente la faccia di "Zucky". Oggi Facebook presenta i dati dell'ultima trimestrale, quello che pesa davvero. Come saranno i conti? Gli ultimi erano stellari, sono l'unica cosa che conta per Zuckerberg.
09
Titans. I conti di Google e Facebook
Abbiamo visto i conti di Alphabet, la società capogruppo di Google, un pacco di miliardi di profitti (e costi in rapida ascesa). Ecco il prospetto che racconta un dominio assoluto:
Oggi saranno presentati (webcast) i risultati trimestrali di Facebook. Cosa bisogna guardare?
- Il guadagno per azione
- I ricavi complessivi, divisi per mezzo e area geografica
- Il numero di utenti attivi per area geografica
- Il movimento del titolo a Wall Street prima e dopo la presentazione
Mentre il mondo cazzeggia in bacheca, Zucky incassa. Nel trimestre scorso le cose andarono così:
Altro che il "cambiamento di filosofia" di Facebook di cui ha parlato Zuckerberg di fronte al Senato americano. A quando la Liberazione da Facebook, Google e gli altri titani della Rete? Mai. Ci vediamo in chat mentre cercate una risposta su Google.
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almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.