6 Maggio

Renzi sconfitto? Sì, ma ha salvato il Pd

Contrarian. Giuliano Cazzola in territorio renziano. L'ex segretario ha inseguito il populismo e perso le elezioni, ma il suo no ai Cinque Stelle rende il Pd l'unico rifugio per chi non vuole essere populista.

di Giuliano Cazzola

Contrarian. Non ho mai nutrito nè stima né  simpatia per Matteo Renzi. Non mi sono mai piaciuti i modi da gradasso, la sicumera nell’auto-incensarsi e nel criticare i governi precedenti, il contornarsi di fedelissimi a cui affidare compiti importanti senza curarsi troppo delle loro capacità nonché la presunzione di mettere mano persino alla Carta fondamentale della Repubblica in concordanza con una legge elettorale che gli avrebbe consegnato – nel quadro politico che si ipotizzava in quel  tempo – un enorme potere, grazie alla possibilità  di dominare saldamente la sola Camera dotata di potere legislativo e della prerogativa di concedere o meno la fiducia. Ma quello chi mi è sembrato davvero  intollerabile nella linea di condotta di Renzi  è l’aver giocato e, alla fin fine, blandito il populismo, l’antipolitica (non c’è niente di peggio che scatenare queste forze oscure  dall’interno del Palazzo) e di aver  promosso una vera e propria campagna contro l’Unione europea su quei temi (l’austerità, la moneta unica, ecc.) che hanno dato fiato  e spazio alla propaganda dei veri  sovranpopulisti.

Per fortuna, questa impostazione politica è stata modificata dal Governo Gentiloni che ha recuperato un rapporto corretto con le istituzioni e i partner europei, ma non è riuscito a realizzare dei concreti cambiamenti nell’umore dell’elettorato. Si è determinato, così, in Italia, un confronto con caratteristiche molto diverse da quello svoltosi in altri Paesi. In Francia, l’Europa e l’euro sono stati la grande discriminante tra gli schieramenti in competizione. Così in Germania. La Cdu e la Spd, che   sono decisamente europeisti,  insieme hanno contenuto la temuta affermazione della Afd. Anche da noi,  la sfida  vera  riguardava una questione centrale, rimasta nell’ombra: rafforzare l’Ue pur con tutti i suoi difetti, integrare maggiormente le politiche europee con tutte le conseguenze che derivano  dai patti sottoscritti oppure ripristinare...


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