23 Maggio
Il Conte ha un'agenda di governo
Dato per morto la mattina, è vivissimo la sera. Chiusa la partita dei ministri, il Professore comincerà l'avventura del Governo Frankenstein. Alitalia, Cassa Depositi e Prestiti, Putin e Trump, i dossier urgenti di Palazzo Chigi. Il futuro dell'interesse nazionale.
Il Conte dato per morto è più vivo che mai. Sepolto dai giornali la mattina, nel pomeriggio è miracolosamente resuscitato al Quirinale nonostante le tonnellate di inchiostro che lo avevano praticamente liquidato. Strana la vita, ti congedano in rotativa e ti aprono la porta del governo nel mondo reale, quello che da molto tempo pare non abiti nelle redazioni dei giornali.
Mattarella si è intrattenuto con il futuro premier per quasi due ore. Un primo scambio approfondito di vedute. Conte deve presentare un programma, ma su questo punto abbiamo già un'indicazione: l'incaricato di formare il governo ha citato il contratto tra Lega e Cinque Stelle, ha confermato di avervi contribuito e lo ha fatto suo. Dunque, una via da esplorare per capire cosa farà Conte sarà il contratto di quello che lui stesso ha chiamato "il governo del cambiamento".
01
L'agenda Conte
Andiamo al sodo: cosa farà Conte? L'agenda è già fissata: se il suo tentativo di costituire il governo andrà a buon fine, il professor Conte si ritroverà faccia a faccia con Angela Merkel e Emmanuel Macron a Bruxelles nel vertice dei capi di Stato europei del 28-29 giugno. Il piano lo hanno già scritto i francesi con i tedeschi. E allora il Conte che farà? Ha già detto nella sua dichiarazione all'uscita dallo studio del Presidente della Repubblica che tutelerà l'interesse nazionale, dunque qualcosa dovrà pur portare a quel tavolo. Erediterà i dossier preparati dal governo Gentiloni, senza dubbi, ma le idee di Lega e Cinque Stelle in materia europea sono differenti da quelle del Pd (e di Mattarella).
La squadra di governo è ancora tutta più che da costruire, da confermare. Salvini oggi ha ribadito che la casella del ministero dell'Economia è riservata al professor Paolo Savona e su questo punto alle ore 21:00 il titolare di List ha una nota sul...
Il Conte dato per morto è più vivo che mai. Sepolto dai giornali la mattina, nel pomeriggio è miracolosamente resuscitato al Quirinale nonostante le tonnellate di inchiostro che lo avevano praticamente liquidato. Strana la vita, ti congedano in rotativa e ti aprono la porta del governo nel mondo reale, quello che da molto tempo pare non abiti nelle redazioni dei giornali.
Mattarella si è intrattenuto con il futuro premier per quasi due ore. Un primo scambio approfondito di vedute. Conte deve presentare un programma, ma su questo punto abbiamo già un'indicazione: l'incaricato di formare il governo ha citato il contratto tra Lega e Cinque Stelle, ha confermato di avervi contribuito e lo ha fatto suo. Dunque, una via da esplorare per capire cosa farà Conte sarà il contratto di quello che lui stesso ha chiamato "il governo del cambiamento".
01
L'agenda Conte
Andiamo al sodo: cosa farà Conte? L'agenda è già fissata: se il suo tentativo di costituire il governo andrà a buon fine, il professor Conte si ritroverà faccia a faccia con Angela Merkel e Emmanuel Macron a Bruxelles nel vertice dei capi di Stato europei del 28-29 giugno. Il piano lo hanno già scritto i francesi con i tedeschi. E allora il Conte che farà? Ha già detto nella sua dichiarazione all'uscita dallo studio del Presidente della Repubblica che tutelerà l'interesse nazionale, dunque qualcosa dovrà pur portare a quel tavolo. Erediterà i dossier preparati dal governo Gentiloni, senza dubbi, ma le idee di Lega e Cinque Stelle in materia europea sono differenti da quelle del Pd (e di Mattarella).
La squadra di governo è ancora tutta più che da costruire, da confermare. Salvini oggi ha ribadito che la casella del ministero dell'Economia è riservata al professor Paolo Savona e su questo punto alle ore 21:00 il titolare di List ha una nota sul taccuino: confermato. Naturalmente tutto può cambiare nel corso delle ore e dei giorni, ma lo stesso Giorgetti ha ribadito a chi lo ha interrogato sul punto che "per la Lega il MEF è Savona". Tutto va naturalmente incrociato ai colloqui che avrà Conte con i due leader, Salvini e Di Maio, e alle osservazioni che il Quirinale farà dopo aver visto la lista dei ministri nelle mani di Conte.
Conte completata la squadra di governo, uscirà dalla sua comfort zone, entrerà a Palazzo Chigi e dovrà affrontare tre grandi temi della sua agenda organizzativa:
- Segretario generale di Palazzo Chigi, cioè il suo uomo macchina;
- Il suo link diretto con i Servizi Segreti. Chi sarà il suo sottosegretario delegato a parlare e riportare al primo ministro quello che sanno e pensano gli 007?
- La comunicazione. Che è cosa ben diversa da quella orchestrata dai partiti, qui parliamo di istituzione, capo del governo, mercati che a ogni sospiro del Presidente del Consiglio muovono lo spread e i titoli di Borsa delle partecipate dello Stato.
Il professor Conte non ne ha per il momento la minima idea, ma tra pochissimo si rovesceranno sul suo tavolo una serie impressionante di patate bollenti sul piano interno e internazionale. Le cose sono intrecciate, fanno rima con occupazione e investimenti. Andiamo con ordine. Prima di tutto, ecco una sintesi politica dell'agenda di Mattarella.
02
L'agenda Mattarella
La realtà ha fatto un falò di tutte le fantasiose ricostruzioni per cui Mattarella avrebbe fatto inabissare Conte come un relitto. Alla fine, il Presidente è andato in direzione contraria. E probabilmente non ha finito di lasciare a bocca asciutta quanti sperano che compia atti che vanno contro il voto del 4 marzo. Mattarella ha certamente gestito in maniera singolare le consultazioni (non ha dato nessun incarico prima di oggi), ha perfino fatto balenare l'ombra di un governo (quello neutro) che poi questo sì è colato picco, ma alla fine il Presidente è uomo prudente, di scuola democristiana e sapiente, è un professore di diritto, non bisogna dimenticarlo, e sul piano del rispetto della forma - che è sostanza - Mattarella continua ad essere una garanzia. L'agenda del Presidente della Repubblica ha tre pilastri: Economia, Affari Internazionali, Difesa. Il Quirinale sa bene che siamo di fronte a una "rupture", un governo che in ogni caso vorrà segnare un passaggio di discontinuità e sull'economia prima o poi si andrà a trattare con l'Europa una politica in deficit. La tentazione di avere un ministro dell'Economia "accomodante" con il Quirinale c'è, ma per Salvini rinunciare a Savona vuol dire svuotare di significato il governo e - presto o tardi - su questo deficit di visione politica e competenza tecnica il governo finirebbe per avvitarsi, dunque, Mattarella andrà a vedere le carte di Savona e poi deciderà. Dal suo sì o no su questo nome dipende il futuro del governo. E della legislatura. Affari Internazionali e Difesa possono essere sistemati più facilmente, il nome di Massolo continua ad essere quello più appropriato. Non ci resta che attendere con il taccuino squadernato.
03
Il crash landing di Alitalia
Non è sulle prime pagine di nessun giornale, ma il titolare di List ha informazioni da fonte tripla A che "la situazione va affrontata subito. L'iniziativa della Procura della Repubblica di Roma che ha aperto un fascicolo per bancarotta fraudolenta riguardo alla precedente gestione - al di là delle vicende personali, pensate solo alla figura di Montezemolo - è la conferma che l'attuale gestione commissariale sta sulle sabbie mobili". Traduzione: i commissari nella compagnia hanno trovato ben poco e nessuno si compra un'azienda che è già uno scheletro. Ballano tra diretto e indotto ventimila posti di lavoro ed è in gioco il futuro dello scalo di Fiumicino che senza Alitalia potrebbe subire un contraccolpo - bisogna ricordare che è l'unico hub della compagnia di bandiera - letale. La comunità aeroportuale di Fiumicino è popolata da più di 40 mila persone, contando solo quelle che ogni giorno vanno a lavorare in aeroporto. Si tratta di un problema sociale che merita la massima attenzione da parte del futuro. I posti di lavoro sono concentrati tutti sulla Capitale, amministrata - lo scriviamo en passant - dai Cinque Stelle, cioè dal principale azionista del Governo Frankenstein. Volare, oh oh...
04
Cassa Depositi e Prestiti
Mandato in scadenza, basta questo per capire di cosa stiamo scrivendo. CDP è il braccio armato dello Stato nell'economia. Ha messo i soldi in Telecom per evitare la supremazia dei francesi. A onor del vero, vaste programme. Alla fine lasciare a un fondo attivista come Elliott il comando non è certo la soluzione migliore. Stoppare Bollorè aveva un senso, farsi dettare la linea dagli uomini di Singer non ne ha nessuno. Il tema con un governo giallo-verde è quello del cosiddetto capitalismo patriottico: l'interesse nazionale non si ottiene spostando pacchetti azionari, ma con una visione complessiva degli interventi, un riordino - e eventualmente espansione - delle partecipazioni statali. Non bisogna rifare l'Iri - non c'è l'ombra di un Beneduce e neanche di un Mattei - ma di fronte all'attivismo dei francesi, alla forza dei cinesi, ai fondi sovrani che comprano, vendono - e i cui fini restano opachi - l'Italia deve dotarsi di un suo strumento finanziario di difesa e attacco. Nomi per guidare CDP? Alcuni già circolano e sono tutti di prima classe: Vito Gamberale, Francesco Caio e l'ora libero da impegni Vittorio Colao. Conte, Salvini e Di Maio possono scegliere da questo tris.
05
Vladimir Putin
I nostri rapporti con Mosca sono eccellenti, così come quelli con Washington. Sergio Mattarella guarda con attenzione al rapporto con l'Alleanza Atlantica, ma non è sfuggito a List che il Quirinale ha saggiamente dato il 4 ottobre del 2017 a Dmitry Sergeevich Peskov, l'uomo della comunicazione del Cremlino, la macchina dell'immaginario di Putin, un diplomatico top class, l'onorificenza di Commendatore della Repubblica. Un dettaglio che testimonia la complessità, delicatezza delle relazioni internazionali italiane. Il dossier russo è solo in apparenza meno urgente di altri. Guardare i titoli di giornale per capire l'importanza di un tema è sbagliato. Ci sono temi sotterranei - invisibili - che hanno un peso. Non si vedono, ma possono costituire la fortuna o la rovina di un governo. Il rapporto con la Russia è fra questi. Breve nota, a futura memoria: mentre l'Unione europea si riempie di retorica anti-russa, a Berlino stanno studiando un riavvicinamento rapido tra Germania e Russia. Bloomberg l'altro ieri ha raccontato delle mosse della cancelliera Angela Merkel per chiudere l'accordo sul gas (leggere alla voce Nord Stream 2) e Donald Trump non ha preso bene la faccenda. A proposito di Trump, che si fa con la messa in piega più pazza di Manhattan?
06
Donald Trump
Questo è il vero dilemma, il quaderno aperto e chiuso di questa avventura politica. Gli Stati Uniti sono il nostro miglior alleato e nello stesso tempo il nostro più temibile nemico. La politica estera, la dottrina dei dazi dell'amministrazione Trump sono un tema incandescente. Il governo del Pd con quest'amministrazione ha costruito rapporti cordiali ma aridi. Renzi e soci fecero campagna per Hillary Clinton e dalle parti di The Donald questa è una cosa che non si dimentica. La politica dei dazi della Casa Bianca per l'Europa è micidiale. Tutta la trattativa è guidata dalla Germania che guarda con terrore al destino dell'export della sua industria automobilistica. Il problema è che in questo risiko tra Berlino e Washington sulle quattroruote (e attenzione alla Cina che ha tagliato i dazi sull'import di auto americane) c'è anche l'Italia. Pochi ricordano che in Italia si produce la Jeep, destinata all'esportazione negli Stati Uniti. Salvini è il più trumpiano dei politici italiani. E contemporaneamente è anche quello più vicino a Putin. Viviamo tempi difficili, questa strana relazione potrebbe perfino risultare vantaggiosa. Resta un problema: bisogna avere una visione di politica estera.
***
Alla fine della fiera, il Governo Frankenstein - di cui List cominciò a discutere nel luglio del 2017 - sta per nascere. E di fronte a questa incredibile rivoluzione - piaccia o meno - l'establishment (inteso in senso largo, come istituzioni consolidate nate e cresciute in un altro mondo) è privo di chiavi di lettura. O meglio, ha un'interpretazione che mostra le crepe del tempo e i limiti della visione: il conformismo. Tutto su RadioList.
07
Conte al Quirinale. Crolla il muro del conformismo
Il professor Giuseppe Conte è stato convocato al Quirinale alle 17.30. L'esercito schierato contro la sua designazione e il Governo Frankenstein finisce contro un muro di titanio. I titoli dei giornali stamattina erano tutti contro e dicevano che Conte era in bilico. Sorpresa, la realtà è un'altra. E il muro del conformismo e dell'informazione a una dimensione crolla di fronte ai fatti. Il titolare di List e Lorenzo Castellani esplorano il pianeta del conformismo culturale da anni in rotta di collisione con la realtà dei fatti e lo scenario politico. L'esempio del dibattito (im)possibile sul futuro dell'Europa e il caso dell'economista Paolo Savona. Ascolta RadioList.
E ora che si fa? Andiamo in un luogo più pazzo dell'Italia. Dite che è impossibile? Allora non avete mai letto Maite Carpio che racconta il caos istituzionale della Spagna. Vai Maite, il socio spagnolo racconta il sottosopra della Spagna. Olè.
08
L'indipendentismo catalano riparte. Dalla prigione
di Maite Carpio
La causa indipendentista catalana non si ferma. Anzi, diventa sempre più intricata. Una volta investito, il nuovo President Quim Torra aveva due possibilità di manovra politica: cercare di ricomporre i pezzi mancanti del puzzle e costituire una squadra di governo pienamente libera e legittimata o invece proseguire sulla strada dei suoi precedessori nella sfida al governo centrale e rivendicare ancora la linea separatista. Ha scelto la seconda. Quim ha nominato i 13 consiglieri del suo governo ma manco farlo apposta due di loro sono in carcere (Rull e Turull) e altri due in esilio a Bruxelles (Lluis Puig e Toni Comin). Scelta inaccettabile per il governo di Rajoy che, d’accordo con PSOE e Ciudadanos, ha deciso di non pubblicare nel Diario Oficial de la Generalitat (il Bollettino Ufficiale) il nome dei consiglieri scelti per cercare di fermare il loro insediamento (si sono limitati a pubblicare la struttura del nuovo governo). No pubblicazioni, no party. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Come chiudiamo questo numero serale di List? È stata una giornata durissima, la giornata la chiudiamo con una vignetta da collisione con l'iceberg inchiostrato di Guido Ciompi. Oh sì, il Titanic dell'Italia.
09
Matteo, Luigi e il Titanic
Viviamo tempi galleggianti. Forse troppo.
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7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.