27 Maggio

Savona: voglio un'Europa diversa, più forte, ma più equa

Il comunicato di Paolo Savona sul suo pensiero, le istituzioni dell'Eurozona e il contratto di governo. Scuola europea, poteri della Bce, poteri del Parlamento europeo, Commissione Ue e Consiglio europeo. Un chiarimento atteso. Ora la parola passa al Quirinale.

Quello che segue è il comunicato del professor Paolo Savona sulle polemiche innescate in questi giorni in merito alla sua candidatura alla guida del ministero dell'Economia del governo Conte.  Savona non aveva mai parlato prima, il comunicato era atteso dal Quirinale ed è focalizzato sul tema di fondo  del voto del 4 marzo: il rapporto dell'Italia - e del nuovo governo - con l'Unione Europea. Chiedere a Savona un'abiura era impossibile, ottenere una sua puntuale precisazione delle tante cose (gran parte delle quali inesatte) riportate dai media sul suo pensiero era nel novero delle cose che si potevano fare per il rispetto dovuto alle istituzioni e per agevolare la nascita del governo, ma tutto nell'imprescindibile rispetto del mandato degli elettori.  Ecco il testo del comunicato di Savona. 

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Non sono mai intervenuto in questi giorni nella scomposta polemica che si è svolta sulle mie idee in materia di Unione Europea e, in particolare, sul tema dell’euro, perché chiaramente espresse nelle mie memorie consegnate all’Editore il 31 dicembre 2017, circolate a stampa in questi giorni, in particolare alle pagine 126-127. Per il rispetto che porto alle Istituzioni, sento il dovere di riassumerle brevemente:

  • Creare una scuola europea di ogni ordine e grado per pervenire a una cultura comune che consenta l’affermarsi di consenso alla nascita di un’unione politica;
  • Assegnare alla BCE le funzioni svolte dalle principali banche centrali del mondo per perseguire il duplice obiettivo della stabilità monetaria e della crescita reale;
  • Attribuire al Parlamento europeo poteri legislativi sulle materie che non possono essere governate con pari efficacia a livello nazionale;
  • Conferire alla Commissione Europea il potere di iniziativa legislativa sulle materie di cui all’art. 3 del Trattato di Lisbona;
  • Nella fase di attuazione, prima del suo scioglimento, assegnare al Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo compiti di vigilanza sulle istituzioni europee...

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