30 Maggio

Il gioco a incastri del Governo Frankenstein

Il Quirinale pronto ad accettare un esecutivo con Savona destinato a un altro ministero. Di Maio fa l'annuncio. Salvini lavora alla soluzione. Giorgetti nome ideale per l'Economia, sarà ridisegnato l'assetto di Palazzo Chigi.

Ricicciare il Governo Frankenstein non è operazione facilissima. Ci sono un bel po' di luminari che se ne occupano, i pezzi da assemblare erano vicini al rigetto. Dar vita a quella che il dottor Victor (leggere il romanzo di Mary Shelley) chiamava "la creatura" richiede tempo, pazienza, una predisposizione alla prova e all'errore. La prima volta è andata come sappiamo: Mattarella ha accettato Conte, ma ha rifiutato la casella dell'Economia per Paolo Savona ed è venuto giù tutto. Crac. Mattarella è apparso in prima serata in tv con un discorso ad alto voltaggio solo che nella presa della corrente c'erano anche le sue dita; Salvini non l'ha presa benissimo, ha acceso la ruspa e ha rotto; Di Maio è rimasto con quello sguardo un po' così pur essendo nato a Avellino e non a Genova (rivedere le strofe di Paolo Conte), Berlusconi ha cominciato a sognare di tutto per se stesso e mai per gli altri, il Pd è rimasto nella posizione del Pd: inutile. 

Nel frattempo, Sergio Mattarella continuava a fare scuola guida di crisi di governo e convocava al Quirinale Carlo Cottarelli, subito ribattezzato lo zainetto nero della trojka. La storia tra i due, il Cottarelli e il Mattarella, ha funzionato per lunghissimi cinque minuti. Preso l'abaco, fatti i conti, s'è scoperto che il governo degli intelligenti a prescindere non avrebbe avuto un voto a favore, ma in compenso quasi tutto il Parlamento contro. Nel pieno di una speculazione finanziaria sul debito italiano non è proprio un toccasana. Ricevuta la telefonata di qualche testa fina che qualche giorno prima aveva brillantemente consigliato di mettere il veto a Savona, al Quirinale si sono convinti del dritto e del rovescio: si riciccia il Governo Frankenstein, l'unico governo politico possibile. Geniale.

O arriva il mostro giallo-verde o siamo tutti nei guai, si sono detti nella fortezza...


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