2 Giugno

Il default delle élite e la Patria da costruire

Una parte della classe dirigente tifava per lo spread e il collasso. Il governo giallo-verde sa cosa vuole distruggere ma deve capire ancora cosa costruire. Un'indagine sulla Patria di Lorenzo Castellani che parte da un viaggio del Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

di Lorenzo Castellani

Il sole batteva sui capellini di una classe liceale disposta in fila indiana e appoggiata sulle ringhiere della salita del podestà che collega l'imponente palazzo del XIII secolo che domina la piazza principale con la Cattedrale. Fabriano, cittadina delle colline marchigiane, primi anni 2000. La classe di quindicenni aspetta il passaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e della moglie Franca, tenendo strette fra le mani centinaia di bandierine italiane. Il sorriso del Presidente, la mano che saluta, l'entusiasmo di centinaia di giovani italiani. La massima autorità dello Stato che attraversa il cuore del Paese allo sventolar tricolore dei suoi allievi, italiani del futuro. Difficile ricordare un momento più patriottico nel percorso scolastico di chi è nato l'anno della Caduta del Muro di Berlino.

In Italia il patriottismo non è mai andato di moda eppure, per alcuni anni, Ciampi pareva essere riuscito a sdoganare il tricolore e l'inno nazionale. Una bandiera che era sempre rimasta nascosta dietro quelle dei partiti fino a metà anni Novanta e solo allora i tempi sembrarono maturi per fare del tricolore una cosa di tutti.

L'Italia, paese litigioso e frastagliato, ha sempre oscillato tra momenti di nazionalismo rampante e pulsioni autodistruttive di servizio allo straniero. E' uno Stato fragile perché figlio di una unificazione tarda, sofferta e percorsa a tappe forzate. La sua costruzione non è andata di pari passo con quella di una coscienza nazionale e gli italiani, dal 1861, non sono mai stati fatti del tutto. Una costruzione sbilenca che, nonostante tutte queste debolezze genetiche, è arrivata nella prima fila dei paesi sviluppati.

Carlo Azeglio Ciampi, che tentò l'impresa di avvicinare gli italiani all'Italia, sarà figura storica controversa poiché nella sua vita istituzionale si è posto come ponte tra la necessità di agganciare l'Italia al sistema internazionale, di vincolarla...


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