31 Ottobre
Visco: la vigilanza non è la polizia
Il governatore di Bankitalia risponde indirettamente alle critiche dei partiti: "Gli accertamenti di vigilanza richiedono analisi accurate e complesse, in loco e a distanza; non possono fare ricorso ai poteri che la legge riserva all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia".
"La vigilanza non è la polizia". Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha rotto il silenzio. Lo fa in un'occasione istituzionale, durante La Giornata Mondiale del Risparmio organizzata dall'Acri. Sul taccuino del titolare di List sono rimasti molti passaggi importanti, eccoli:
- Tassi bassi a lungo. Ci attendiamo che i tassi ufficiali rimangano sugli attuali livelli per un periodo esteso, oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività; il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza proseguirà a lungo dopo il termine degli acquisti e, comunque, fin quando necessario. Queste decisioni consentono di mantenere, anche in prospettiva, un grado elevato di accomodamento monetario.
- Prestiti a famiglie e imprese. L’espansione dell’economia è accompagnata in Italia da una ripresa del credito eterogenea, concentrata sia presso le famiglie sia presso le imprese che hanno consolidato la posizione patrimoniale e sono ora in grado di investire e rafforzare la capacità produttiva. I prestiti sono tornati a crescere nell’industria manifatturiera e nel settore dei servizi, mentre in quello delle costruzioni continua il processo di riduzione del debito dal livello particolarmente elevato raggiunto prima della crisi.
- Crediti deteriorati in diminuzione. Continua, nello stesso tempo, il miglioramento della qualità del credito. Nel secondo trimestre di quest’anno il flusso dei nuovi crediti deteriorati è diminuito al 2 per cento del totale dei prestiti, un valore in linea con la media osservata negli anni che hanno preceduto l’avvio della crisi finanziaria globale. Anche la consistenza dei crediti deteriorati si sta riducendo rapidamente: al netto delle rettifiche di valore, lo scorso giugno era scesa a 150 miliardi, pari all’8,4 per cento dei finanziamenti complessivi, dal picco di 200 miliardi, circa l’11 per cento del totale, raggiunto nel 2015. Per le sole sofferenze l’incidenza sui prestiti si è ridotta dal 4,8 al 3,9 per cento.
- Bilanci delle banche. È necessario proseguire il...
"La vigilanza non è la polizia". Il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ha rotto il silenzio. Lo fa in un'occasione istituzionale, durante La Giornata Mondiale del Risparmio organizzata dall'Acri. Sul taccuino del titolare di List sono rimasti molti passaggi importanti, eccoli:
- Tassi bassi a lungo. Ci attendiamo che i tassi ufficiali rimangano sugli attuali livelli per un periodo esteso, oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività; il reinvestimento del capitale rimborsato sui titoli in scadenza proseguirà a lungo dopo il termine degli acquisti e, comunque, fin quando necessario. Queste decisioni consentono di mantenere, anche in prospettiva, un grado elevato di accomodamento monetario.
- Prestiti a famiglie e imprese. L’espansione dell’economia è accompagnata in Italia da una ripresa del credito eterogenea, concentrata sia presso le famiglie sia presso le imprese che hanno consolidato la posizione patrimoniale e sono ora in grado di investire e rafforzare la capacità produttiva. I prestiti sono tornati a crescere nell’industria manifatturiera e nel settore dei servizi, mentre in quello delle costruzioni continua il processo di riduzione del debito dal livello particolarmente elevato raggiunto prima della crisi.
- Crediti deteriorati in diminuzione. Continua, nello stesso tempo, il miglioramento della qualità del credito. Nel secondo trimestre di quest’anno il flusso dei nuovi crediti deteriorati è diminuito al 2 per cento del totale dei prestiti, un valore in linea con la media osservata negli anni che hanno preceduto l’avvio della crisi finanziaria globale. Anche la consistenza dei crediti deteriorati si sta riducendo rapidamente: al netto delle rettifiche di valore, lo scorso giugno era scesa a 150 miliardi, pari all’8,4 per cento dei finanziamenti complessivi, dal picco di 200 miliardi, circa l’11 per cento del totale, raggiunto nel 2015. Per le sole sofferenze l’incidenza sui prestiti si è ridotta dal 4,8 al 3,9 per cento.
- Bilanci delle banche. È necessario proseguire il rafforzamento dei bilanci delle banche per renderli più robusti, anche in prospettiva, a fronte dei rischi che ancora caratterizzano l’evoluzione dell’economia.
- Il risparmio degli italiani. Il tasso di risparmio delle famiglie italiane, in passato elevato nel confronto internazionale, è oggi inferiore a quello medio degli altri principali paesi dell’area dell’euro. È diminuito dal 19 per cento della metà degli anni novanta del secolo scorso all’8,6 del 2016. (...) Negli anni della crisi il calo del tasso di risparmio ha risentito della debolezza del reddito disponibile e del tentativo delle famiglie di contenerne le ripercussioni negative sui consumi. Le nostre indagini sui bilanci delle famiglie rilevano che il calo è stato più ampio per i giovani, maggiormente colpiti dagli effetti della recessione sul mercato del lavoro.
- La ricchezza degli italiani. La ricchezza totale netta degli italiani è pari a quasi 9 volte il reddito disponibile delle famiglie; in termini pro capite si colloca su livelli prossimi a quelli degli altri principali paesi europei, così come la quota, predominante, di abitazioni e di altre attività reali (pari a quasi i due terzi del totale).
- Gli investimenti degli italiani. L’investimento delle famiglie in attività finanziarie è pari oggi a 4.200 miliardi. È diffuso tra i cittadini e rappresenta un importante fattore di inclusione e di integrazione sociale. La quota di famiglie che ha almeno un deposito postale o bancario supera il 90 per cento; alla metà degli anni sessanta, quando la Banca d’Italia avviò le sue indagini campionarie sui bilanci familiari, era appena al di sopra del 25 per cento.
- Il portafoglio degli italiani. La diversificazione degli investimenti in attività con profili di rischio e rendimento più elevati si concentra ancora tra le famiglie più abbienti, anche se si sta gradualmente diffondendo a fasce di popolazione più ampie. In Italia soltanto il 6 per cento delle famiglie detiene quote di fondi comuni e il 9 per cento possiede prodotti del risparmio assicurativo e quote di fondi pensione; in Germania e in Francia le percentuali sono, rispettivamente, pari al 13 e al 9 per i fondi comuni, al 46 e al 38 per il risparmio assicurativo e i fondi pensione.
- Crisi bancarie. Nonostante i maggiori vincoli posti dal nuovo quadro normativo europeo, in presenza di una recessione economica ben più grave, in Italia le risorse impiegate per la soluzione delle crisi bancarie sono state largamente inferiori a quelle utilizzate in pressoché tutti gli altri principali paesi.
- Vigilanza non è la polizia. La supervisione sulle banche riduce significativamente la probabilità che si verifichino crisi bancarie, ma non può annullarla. Gli accertamenti di vigilanza richiedono analisi accurate e complesse, in loco e a distanza; non possono fare ricorso ai poteri che la legge riserva all’autorità giudiziaria e alle forze di polizia. Nella gran parte dei casi di difficoltà dei singoli intermediari l’analisi dei dati disponibili, l’esame dei fattori di rischio, gli esposti vagliati, le indagini ispettive hanno permesso di preservare la sana e prudente gestione degli intermediari e di risolvere, con determinazione e con il necessario riserbo, situazioni di tensione.
- Fenomeni più gravi segnalati. Le banche sono imprese; in condizioni normali, anche in presenza di difficoltà, la Vigilanza non può sostituirsi agli amministratori. Operazioni poste in essere rapidamente per eludere i controlli, per aggirare regole e limiti possono compromettere la stabilità dell’intermediario. I fenomeni più gravi sono stati individuati per tempo e tempestivamente segnalati all’autorità giudiziaria, anche se non sempre questo è sufficiente a evitare una crisi.
- Ogni investimento ha un rischio. Ogni forma di investimento è rischiosa. Alcuni strumenti godono di una protezione di tipo assicurativo per ragioni di interesse pubblico: è questo il caso dei depositi bancari al di sotto dei 100.000 euro. Una tale tutela ha la funzione di proteggere il risparmio nella sua forma più semplice e immediata, contribuendo così a preservare la stabilità finanziaria, prevenendo episodi di “corse agli sportelli” e minimizzando il rischio di contagio tra le banche. La tutela delle altre forme di risparmio si basa su strumenti diversi ma non potrà mai annullare completamente il rischio di perdite.
- Educazione finanziaria indispensabile. Per quanto incisivi, obblighi normativi e azioni di tutela da soli non bastano; è necessario proteggere il consumatore anche accrescendone la capacità di vagliare le informazioni in suo possesso. L’educazione finanziaria non è solo una risposta alla crisi, è un requisito indispensabile a fronte dei cambiamenti nell’offerta di strumenti di investimento. Competenze finanziarie di base sono essenziali non solo per difendersi dai rischi di comportamenti scorretti o fraudolenti, ma anche per effettuare scelte coerenti con i propri bisogni e le proprie condizioni economiche.
- Conoscenza scarsa. I livelli di conoscenza e competenza finanziaria degli adulti italiani sono tra i più bassidei paesi dell’OCSE. In Italia è scarsa la conoscenza di concetti di base quali i vantaggi della diversificazione dei portafogli e i meccanismi di calcolo degli interessi.
Sintesi: il governatore ha rassicurato le imprese sulla politica monetaria "accomodante" della Bce e il rischio di un rialzo dei tassi e lanciato una serie di risposte ai partiti che hanno fatto (e continueranno a fare) della Vigilanza un bersaglio della campagna elettorale. Questo a Visco non basterà a raffreddare il clima sulla banca centrale. Grillo è contro, Renzi lo insegue, Salvini fa altrettanto, Berlusconi è l'unico che sulla carta mantiene un profilo più distaccato, ma tutto potrebbe cambiare alla luce dei sondaggi. Per Visco, saranno mesi durissimi.
***
Che facciamo? Restiamo in Italia, archiviato il capitolo Visco (per ora), i partiti hanno un problema da risolvere: ridisegnare i collegi elettorali. Siamo praticamente nel settore esplosivi, nitroglicerina politica. Seguite il titolare di List.
01
La partita a poker dei collegi elettorali
Collegio elettorale. Che cosa è? Dizionario Treccani della lingua italiana: "C. elettorale, circoscrizione territoriale che, nelle elezioni politiche, viene determinata in base al numero degli elettori residenti; anche il complesso degli elettori che fanno parte di una determinata circoscrizione".
Il collegio elettorale è uno spazio, ha un centro, dei confini, è popolato dagli elettori. È la tessera del mosaico che insieme ad altri collegi definisce il territorio complessivo in cui si esercita il voto. Ognuno di noi ha un collegio di appartenenza, è il suo luogo di residenza. Questo intimo legame tra il collegio e l'elettore nei sistemi elettorali trova vari metodi per diventare "voto".
Il collegio elettorale è il teatro di guerra permanente dei partiti. Chi lo presidia, vince le elezioni nel collegio e la somma delle singole vittorie nei collegi assegna il podio al partito che ha fatto più conquiste sul territorio. I candidati si confrontano, vince quello che ha un voto in più.
Questo accadrebbe in un sistema maggioritario classico, ma l'ufficio complicazioni del Parlamento italiano ha partorito un sistema elettorale all'italiana, quella che viene chiamata "configurazione mista del sistema", un mix di maggioritario e proporzionale dove il secondo è dominante e il primo però può essere determinante perché vale il 36,8 per cento dei seggi parlamentari.
Non è una novità per l'Italia, il sistema misto fu usato dal 1993 al 2005 con il Mattarellum che aveva un rapporto "rovesciato", dove era predominante il maggioritario. Oggi habemus Rosatellum e il dato finale è che l'assegnazione di 232 seggi alla Camera e di 116 seggi al Senato arriva dal voto nei collegi uninominali dove viene eletto il candidato più votato. Questo è il campo di battaglia più duro. Vinci. Perdi. Non c'è altra possibilità se non quella di combattere. O arrendersi.
Il collegio in queste ore è il centro del Maelstroem. Tutti si stanno chiedendo chi sarà il favorito nelle sfide dirette nei collegi, quale partito parte in vantaggio e chi invece soccomberà. Non si tratta di puri esercizi teorici, ma di carne e sangue (Rino Formica avrebbe aggiunto anche altro: "La politica è sangue e merda", ma diamo presente l'altro per default), di speranze e paure che in queste ore stanno crescendo perché il Rosatellum, come tutte le leggi elettorali, è aperto all'imprevisto. Von Hayek (tranquilli, il titolare di List non starà qui a filosofare troppo) sosteneva che il prodotto dell'azione umana non corrisponde al progetto umano, le leggi elettorali sono una conferma empirica delle conseguenze inattese. Sistemi elettorali destinati a produrre instabilità possono condurre a maggioranze nette o viceversa. Vi sta venendo la labirintite? Allora: io progetto una conseguenza A, l'elettore va a votare e finisce per produrre una conseguenza B. Che fare?
I politici queste cose le sanno bene - una delle poche cose che conoscono davvero perché vale il loro seggio - e per questo hanno paura. L'unica strada possibile è quella di ridurre al minimo l'imprevisto, le conseguenze inattese. Ma nella riforma della legge elettorale è ancora aperta la questione dei collegi, è un filo ad alta tensione scoperto. I collegi vanno ridisegnati, adeguati alla demografia (la popolazione cresce o diminuisce nei singoli collegi per svariati motivi) e soprattutto vanno "aggiustati" in base al quadro politico.
In America l'arte di disegnare i collegi - come ha ricordato Lorenzo Pregliasco su List - si chiama gerrymandering. L'uomo che inventò lo stratagemma si chiama Elbridge Gerry, un politico americano, governatore del Massachusetts all’inizio dell’Ottocento, che arrivò a disegnare un collegio su misura per sè dalla forma talmente irregolare da sembrare una salamandra. Ecco come si presentava la mappa del Massachussets e il collegio (in rosso) disegnato da Gerry nel 1812:
La forma ricordava quella di una salamandra, l'operazione era a dir poco sfacciata e spericolata, il Boston Gazzette il 26 marzo del 1812 riassunse così il colpo di mano di Gerry:
Efficace. E letale dal punto di vista politico.
02
Tutto è nelle mani di Minniti
Torniamo nel presente, in Italia. Il Parlamento deve ridisegnare i collegi, dal punto non si scappa, lo prevede la riforma elettorale, alla voce "altre disposizioni". Cosa dice? Che il governo "è delegato ad adottare, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto legislativo per la determinazione dei collegi uninominali e dei collegi plurinominali" per la Camera e il Senato. L'operazione di taglio e cucito è già partita. È un'attività da sottobosco politico, meno se ne parla e meglio è, solo che le condizioni in cui è stato approvato il Rosatellum sono un filo elettrico scoperto e in queste condizioni di solito qualcuno resta fulminato.
Cambiare i confini dei collegi, allargarli o restringerli, produce risultati che possono essere opposti. Come ha scritto Lorenzo Pregliasco di YouTrend su List, è questione di un attimo, un colpo di righello, e tutto cambia:
Nella provincia di Torino, che ha in tutto 9 collegi, riformulando i confini e spostando alcuni comuni da un collegio all'altro si potrebbero ottenere effetti significativi. Addirittura, ci risulta che ricollocando il comune di Villafranca Piemonte dal collegio di Pinerolo a quello di Moncalieri, il Movimento 5 Stelle vincerebbe a Pinerolo ai danni del centrodestra, guadagnando così un seggio alla Camera. E Villafranca Piemonte ha meno di cinquemila abitanti...
La questione andrebbe affrontata con una neutralità al titanio, ma qua e là nelle cronache e nei rumors del Palazzo che il titolare di List annota sul taccuino, emerge un altro scenario: la maggioranza che ha approvato il Rosatellum sta cercando un'intesa anche sui nuovi collegi. Il Corriere della Sera stamattina ha in pagina una cronaca di Francesco Verderami che riferisce di contatti, clima sereno, collaborazione con il ministro dell'Interno Marco Minniti (è lui che se ne occupa), una serie di colloqui che sono nell'ordine delle cose ma nello stesso tempo fanno sorgere un dubbio al titolare di List: il Movimento 5Stelle e gli altri partiti dell'opposizione sono altrettanto informati?
La domanda per ora è sospesa, una cosa è certa, chi vince i collegi, ha grandi possibilità di guidare la partita successiva al voto, quella dell'alleanza di governo. Le stime dicono che al Nord il centrodestra dominerà le sfide, questo significa che per il Pd la partita è vitale e senza il Nord non va da nessuna parte. All'interno del centrodestra, inoltre, c'è la sfida tra Berlusconi e Salvini, chi deciderà i candidati da presentare nel maggioritario. Berlusconi ha sbrigato così la pratica in un'anticipazione del libro di Bruno Vespa (è un tormentone, abbiate pazienza): "
Il numero delle candidature di ciascun partito della coalizione, anche quelle del nord, verrà stabilito sulla base dei sondaggi prima della fondazione delle liste e per quanto riguarda il candidato del singolo collegio si sceglierà il candidato migliore". Salvini è un goleador, insinua Vespa, ma vuole fare l'allenatore al suo posto: "Per sua natura Salvini è un goleador, come la Meloni che vedo bene giocare all'ala. Berlusconi è il regista se sta in campo e l'allenatore se sta fuori. Chi prenderà piu' voti sarà l'allenatore.
Il titolare di List sa per fonte diretta che il "metodo" Berlusconi a Salvini non sta bene. Che faranno? Non lo sappiamo, ma è anche questo elemento ci dice quanto sia importante la definizione dei collegi. E delle alleanze. Nel Pd stanno sudando freddo, si stanno preparando allo tsunami del voto in Sicilia (5 novembre), i sondaggi sono da partito inchiodato ai blocchi di partenza e addirittura in arretramento (nella Supermedia di YouTrend il Pd è sotto il 27 per cento, il dato più basso da quanto Matteo Renzi ha riconquistato la segretaria) e nei collegi del Settentrione la sfida sembra da mission impossible. Il segretario del Pd userà i collegi per regolare i conti interni nel partito (non finisce mai, è una sua vocazione) tanto che sul treno, in piena fase da capostazione, alla fine ha tirato un colpo di spada a Franceschini proprio sul tema: "Nei collegi non servono le preferenze... Chiedete a Dario: da quando ci sono i collegi lui li sa a memoria... Dario è un fanatico della vocazione maggioritaria". Come dire, vai a prendere i voti e i posti in lista li decido io. Tutto questo prima delle elezioni siciliane è ancora un gioco di società, ma dopo diventerà una cosa ben più seria e probabilmente a Renzi passerà la voglia di riderci sopra. Le cronache sono zeppe di "retroscena" dove la frase chiave è una sola: andiamo a sbattere, abbiamo bisogno di alleati. E di qualcuno che vinca nei collegi. Tanti auguri.
***
Che facciamo? Restiamo in Italia, sono usciti i dati Istat sull'occupazione, basta un flash per capire come siamo messi. Il nostro Francesco Seghezzi, direttore di Adapt, ha un quadro chiarissimo. Alt, prima c'è un aggiornamento sulla temperatura della campagna elettorale in Sicilia. Uno scambio volante di amorevoli tweet. Come sono ridotti.
03
Tweet Politics. Il grillino: Rosato va bruciato
Tal Angelo Parisi, ingegnere ambientale di Leonforte (Enna), che si diletta online a svolgere l'attività di hater ha rivolto il suo pensierino online a Ettore Rosato, capogruppo del Pd: "Se la tua legge sarà dichiarata incostituzionale ti bruceremo vivo, ok?". Notevole. Ancor più interessante è il fatto che il dotto Parisi sia stato scelto come futuro assessore dal candidato del Movimento 5Stelle alla Regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri. Uno pensa che si è toccato il fondo e invece è là che si comincia a scavare. Naturalmente, tutta la faccenda finisce per alimentare il carrozzone dei social network. Renzi commenta, seguono precisazioni, insulti, un vero e proprio ruttodromo.
Andiamo oltre. Ci sono numeri importanti da commentare. Quelli dell'Istat sul lavoro. Francesco Seghezzi, direttore di Adapt, ha fatto per noi una interessantissima analisi flash. Leggiamolo insieme.
04
Lavoro. Il 94% della crescita è a termine
di Francesco Seghezzi
I dati diffusi oggi dall'Istat sull'occupazione di settembre 2017 sono dati importanti. Non solo per il loro contenuto specifico, sappiamo che il dato mensile lascia il tempo che trova. Ma per almeno due ragioni. La prima è che sono dati che indicano come la crescita occupazionale estiva sembra esser stata trainata soprattutto dalla stagionalità che ha influito sulla crescita delle donne e dei giovani. Infatti ci si aspettava un settembre in continuità con questi dati, essendo un mese nel quale le attività riprendono, si aprono nuove fasi economiche e nuove attività. Al contrario invece il numero degli occupati dipendenti è in calo, la disoccupazione è ferma all'11,1% (mentre in Europa continua a scendere, ce lo ricorda proprio oggi l'Eurostat) e dopo cinque mesi tornano a crescere gli inattivi. La disoccupazione giovanile aumenta e torna al 35,7% e soprattutto il tasso di occupazione giovanile diminuisce dello 0,4% e resta inchiodato a 8 punti in meno rispetto ai dati pre-crisi. E gli over 50 continuano a guidare la debole crescita occupazionale, a riconferma che la Riforma Fornero sta facendo molto per il mercato del lavoro italiano.
Ma non sono solo questi gli elementi interessanti dei dati odierni. Un numero balza all'occhio. Un numero che se elaborato fa ancora più impressione. Negli ultimi dodici mesi infatti, tra settembre 2016 e settembre 2017 il numero degli occupati con un lavoro dipendente è cresciuto di 387mila unità ma di questi 361mila sono occupati a termine e solo 26mila sono occupati permanenti.
Questo significa che la crescita annuale è stata composta per il 94% di occupati a termine, a fronte di un 6% a tempo indeterminato. E si tratta di un trend molto chiaro se vediamo i tassi di crescita. Gli occupati a termine sono cresciuti del 14,8% in un anno, mentre quelli a tempo indeterminato dello 0,2%. Oggi abbiamo il più alto numero di occupati a termine della storia del mercato del lavoro italiano. La reazione del governo ai dati di oggi è stata positiva, con Maria Elena Boschi che sottolinea come i nuovi posti di lavoro siano merito del Jobs Act. E in effetti il concetto è giusto, perché è proprio il Jobs Act (nella sua prima fase) ad aver liberalizzato il contratto a termine. Ma probabilmente non era questo il messaggio che il sottosegretario voleva comunicare.
Si tratta pur sempre di una crescita, ovviamente. Ma di una crescita che va in una direzione che il nostro mercato del lavoro, nel quale le politiche attive sono il grande assente, e in cui le imprese sono ancora ancorate ad una vecchia idea di formare solo i dipendenti con i quali stipulano un contratto a vita, non è oggi in grado di affrontare.
***
C'è altro sul taccuino del titolare? Certo, un po' d'America. Il Russiagate ha beccato un evasore fiscale.
05
Russiagate. La bella vita di Manafort
L'indagine di Robert Mueller (qui sopra, nella foto Ansa) sul Russiagate a che punto è? Ha beccato Paul Manafort, ex capo del team della campagna presidenziale di Trump con le mani nella marmellata nei suoi passaggi di denaro con i paesi dell'Europa dell'Est, l'Ucraina in particolare, ma siamo fermi qui, ai magheggi finanziari di un collaboratore della campagna (che poi si dimise) e nient'altro, almeno per ora. Perfino il New York Times stamattina deve ammettere che "l'inchiesta non coinvolge il Presidente Trump", dunque siamo arrivati al punto che Mueller ha in mano un evasore fiscale e poco altro. Basta vedere l'elenco di cose che ha fatto Manafort per eludere il fisco americano: ha nascosto 18 milioni di dollari di ricavi con una serie di operazioni off-shore, il suo stile di vita era quello di uno che non si fa mancare niente, ha investito 6.4 milioni di dollari in abitazioni (casa a Brooklyn, casa a Soho, villa niente male a Arlington e naturalmente villona da milionario agli Hamptons), altri 5.4 milioni in ristrutturazioni sempre delle sue casette, 12 milioni in beni di consumo vari, quali automobili (un paio di Range Rover e Mercedes), ristoranti, mobili d'antiquariato, tappeti (un milione di dollari!), abiti (un altro milione e fischia). Non è il ritratto di un cospirazionista, ma di un imbroglione che si gode la vita frodando il fisco americano. A che ora è l'impeachment? Per ora è in ritardo. Trump via Twitter ha reagito così:
L'inchiesta di Mueller per ora sta parecchio fuori dal perimetro del Russiagate, ma l'ex capo dell'FBI è uomo di grande esperienza e per non farsi criticare troppo (ma le perplessità di non pochi giuristi sono già emerse rispetto ai confini del suo mandato) ha messo dentro il mazzo anche tal George Papadopoulos, una specie di consulente per la politica estera che aveva saputo da una sua fonte russa dell'esistenza di un dossier sulle email della Clinton e voleva combinare un incontro tra Putin e Trump. Cosa mai avvenuta. Tutto il quadro è decisamente confuso, non ci sono pistole fumanti. Attendiamo quelli che il giornalista collettivo chiama "sviluppi dell'inchiesta". Wait and see, il taccuino è squadernato, comandano i fatti: Mueller per ora ha beccato un evasore fiscale.
06
Puigdemont ci ripensa ancora: sì al voto (e niente asilo)
Bisogna dire che l'uomo è imprevedibile, con un tratto infantile irresistibile. Prima vola a Bruxelles, fa intendere di essere pronto all'esilio, dà l'impressione netta dell'uomo in fuga, dell'eroe mancato per paura delle manette, del secessionista smarrito e senza coraggio. Poi, stamattina, in conferenza stampa fa volare ancora in aria la frittata e dice sì alle elezioni e nega di voler chiedere l'asilo politico. Carles Puigdemont, capo di un governo catalano che il premier spagnolo Mariano Rajoy ha dissolto pigiando il pulsato dell'articolo 155 della Costituzione spagnola, è un tipo psichedelico. Ora, forse, abbiamo un punto fermo: in Catalogna gli indipendentisti correranno alle elezioni. Speriamo che questa storia finisca presto. Appuntamento al 21 dicembre, si vota.
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l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.