31 Ottobre
C'è un golpe buono per tutti
Lo evoca il Pd su Consip. Partita la contro-offensiva mediatica. Governo mobilitato con Renzi. Le dichiarazioni del Capitano Ultimo sulle lobby. Anche Berlusconi parla di colpi di Stato. Ecco lo scenario elettorale
È partita la campagna elettorale e puntuale come un orologio a cucù svizzero è arrivata la storia del golpe. Quale golpe? Consip, un'inchiesta dove ormai si fatica a distinguere il vero dal falso, l'inchiesta dall'affaire, il fascicolo giudiziario dal dossier taroccato. La scena s'è capovolta, siamo passati dai guai della famiglia Renzi al complotto contro Renzi. In mezzo, il governo, il voto degli italiani, un sottosopra istituzionale nell'Arma dei Carabinieri, un paio di procure che indagano e si indagano a vicenda, generali e colonnelli che parlano come politici, politici e ministri che parlano come procuratori della repubblica. Il caos, una scena già vista negli ultimi venticinque anni direte, ma il caso è davvero notevole e il titolare di List ha una discreta esperienza del mondo e sospetta che siamo all'inizio di un'altra strambata giudiziaria nel paese. Wait and see.
Proviamo a rimettere ordine nella faccenda, occhio al calendario, agli orari e soprattutto al carabiniere. Quale carabiniere? Il Capitano Ultimo, un simbolo della lotta alla mafia - ha arrestato Riina - che improvvisamente nella vicenda Consip viene accusato (dichiarazioni di un pm) di complottare contro Renzi. Vero? Falso? Non lo sappiamo, abbiamo letto tutto e nelle dichiarazioni del Colonello dei Carabinieri Sergio De Caprio c'è un passaggio che è rimasto sul taccuino del titolare di List e merita di essere ripreso. Prima di tutto, i fatti che ieri abbiamo già esposto ma che necessariamente dobbiamo ripetere.
- Il caso Consip è stato riacceso dalla deposizione del procuratore di Modena Lucia Musti al Csm. Il magistrato ha riferito che il capitano Giampaolo Scafarto (il primo carabiniere indagato) le disse: “Dottoressa lei se vuole ha una bomba in mano. Lei può far esplodere la bomba, scoppierà un casino. Arriviamo a Renzi". Secondo quanto abbiamo letto, il procuratore di Modena riteneva che...
È partita la campagna elettorale e puntuale come un orologio a cucù svizzero è arrivata la storia del golpe. Quale golpe? Consip, un'inchiesta dove ormai si fatica a distinguere il vero dal falso, l'inchiesta dall'affaire, il fascicolo giudiziario dal dossier taroccato. La scena s'è capovolta, siamo passati dai guai della famiglia Renzi al complotto contro Renzi. In mezzo, il governo, il voto degli italiani, un sottosopra istituzionale nell'Arma dei Carabinieri, un paio di procure che indagano e si indagano a vicenda, generali e colonnelli che parlano come politici, politici e ministri che parlano come procuratori della repubblica. Il caos, una scena già vista negli ultimi venticinque anni direte, ma il caso è davvero notevole e il titolare di List ha una discreta esperienza del mondo e sospetta che siamo all'inizio di un'altra strambata giudiziaria nel paese. Wait and see.
Proviamo a rimettere ordine nella faccenda, occhio al calendario, agli orari e soprattutto al carabiniere. Quale carabiniere? Il Capitano Ultimo, un simbolo della lotta alla mafia - ha arrestato Riina - che improvvisamente nella vicenda Consip viene accusato (dichiarazioni di un pm) di complottare contro Renzi. Vero? Falso? Non lo sappiamo, abbiamo letto tutto e nelle dichiarazioni del Colonello dei Carabinieri Sergio De Caprio c'è un passaggio che è rimasto sul taccuino del titolare di List e merita di essere ripreso. Prima di tutto, i fatti che ieri abbiamo già esposto ma che necessariamente dobbiamo ripetere.
- Il caso Consip è stato riacceso dalla deposizione del procuratore di Modena Lucia Musti al Csm. Il magistrato ha riferito che il capitano Giampaolo Scafarto (il primo carabiniere indagato) le disse: “Dottoressa lei se vuole ha una bomba in mano. Lei può far esplodere la bomba, scoppierà un casino. Arriviamo a Renzi". Secondo quanto abbiamo letto, il procuratore di Modena riteneva che Scafarto e il Colonnello De Caprio non avessero nessuna prova e che l'indagine andava chiusa.
La reazione dell'altro ieri del Capitano Ultimo alle ricostruzioni apparse sui giornali, è durissima, ecco in sequenza i due lanci Ansa:
ANSA. 15 settembre, ore 10:38. Primo lancio:"Non ho mai svolto indagini per fini politici". Il colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che arrestò Totò Riina, risponde così - interpellato dall'ANSA - a quella che definisce una "campagna di linciaggio mediatico". A proposito del procuratore Musti afferma di non averla "mai forzata in nessuna cosa" e di aver sempre svolto "le indagini che ci ha ordinato con lealtà e umiltà'". "Non ho mai parlato di Matteo Renzi nè con la dottoressa Musti nè con altri", aggiunge.
ANSA. 15 settembre, ore 10:42. Secondo lancio: Il colonnello De Caprio, che parla di una campagna di linciaggio mediatico nei suoi confronti portata avanti "con insinuazioni e falsità da alcuni organi di disinformazione funzionali alle lobby che da anni cercano di sfruttare il popolo italiano" - sottolinea di non aver mai "svolto indagini al di fuori dei fatti che emergevano direttamente ed esclusivamente dalle persone indagate. Non ho mai avuto esaltazioni o esagitazioni - spiega all'ANSA - a seguito delle indagini da me svolte neanche quando abbiamo arrestato Riina, non abbiamo mai esultato, non abbiamo esploso colpi in aria, non abbiamo fatto caroselli per le strade, mai festeggiato, perché la lotta anticrimine appartiene solo al popolo e noi non usiamo il popolo per i nostri fini, o per avere dei voti, lo serviamo e basta". "Contrariamente a quanto riportato dalla stampa - prosegue il Capitano Ultimo - non ho mai spinto la dottoressa Musti a compiere azioni illegali e non l' ho mai forzata in nessuna cosa. Abbiamo sempre eseguito le indagini che ha richiesto e ordinato, con lealtà, umiltà e nei limiti delle nostre possibilità umane e professionali. Non ho mai parlato di Matteo Renzi né con la dottoressa Musti né con altri". "Ho dato mandato al mio avvocato Francesco Romito, di agire nelle sedi competenti - conclude il colonnello De Caprio - contro le persone e gli organi di stampa che mi attribuiscono cose che non ho mai detto e azioni che non ho mai compiuto".
Nelle parole usate dal Colonnello De Caprio ci sono vari elementi. Intanto, la negazione totale e sdegnate delle accuse. E dunque siamo alla parola di un procuratore della Repubblica contro quella di un ufficiale dei carabinieri, fatto già notevole che a questo punto avrà bisogno di un chiarimento giudiziario. Ma il punto più interessante per il titolare di List è un altro, totalmente ignorato: il passaggio in cui il Capitano Ultimo parla di "insinuazioni e falsità da alcuni organi di disinformazione funzionali alle lobby che da anni cercano di sfruttare il popolo italiano". Insinuazioni. Falsità. Disinformazione. Lobby. Sfruttare. Popolo. A che cosa sta alludendo il carabiniere che ha arrestato Riina? Non è la voce di uno qualsiasi, ma di un alto ufficiale, un servitore dello Stato che si è distinto con merito. Non sono parole che possono passare come acqua su un sasso, non scivolano, restano impresse sul taccuino. L'atmosfera che evoca quella frase del colonnello è sinistra, densa, e viene rafforzata da un altro riferimento al fatto che "la lotta anticrimine appartiene solo al popolo e noi non usiamo il popolo per i nostri fini, o per avere dei voti, lo serviamo e basta". Popolo. Voti. De Caprio sta sostanzialmente dicendo che la vicenda Consip è entrata nella sceneggiatura della campagna elettorale. Uno scenario a dir poco inquietante che merita un approfondimento ulteriore. Cosa è successo dopo le rivelazioni del pm di Modena? Seguite il titolare di List.
- Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha chiesto al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri di valutare l'opportunità delle dichiarazioni di De Caprio (ANSA, 15 settembre, ore 18:28);
- Il Comando generale dei Carabinieri reagisce immediatamente alla sollecitazione del ministro facendo sapere che procederà in tal senso (AGI, 15 settembre, ore 19:13);
- Matteo Renzi tra un dritto e un rovescio del ministero e dell'Arma contro De Caprio, mette in strada il buldozzer e va all'attacco: "Questa vicenda colpirà chi ha falsificato le prove contro il presidente del Consiglio" (AGI, 15 settembre, ore 17:11).
- Matteo Orfini, presidente del Pd. Nelle stesse ore in cui Renzi parte alla contro-offensiva, dà un'intervista all'Huffington Post: "Siamo di fronte a pezzi di apparati dello Stato che hanno consapevolmente lavorato per fabbricare prove false per colpire il legittimo presidente del Consiglio del paese e per interferire con la dinamica democratica. Qualora tutto questo fosse confermato, ci sarebbe un termine tecnico per definire questo tipo di comportamenti. E si chiama eversione". Eversione, segnare sul taccuino;
- Graziano Del Rio, ministro dei Trasporti. "Le notizie che arrivano sono davvero preoccupanti per tutti noi, per la nostra democrazia. Aspettiamo dunque di vedere le verifiche ma certamente ciò che esce fuori è inquietante" (AGI, ieri, ore 11:13). Inquietante, segnato sul taccuino;
- Angelino Alfano, ministro degli Esteri. "Quello che sta venendo fuori sui giornali sul caso Consip è scandaloso e inquietante per chi ama la democrazia nel nostro Paese. E non viene fuori perché c'è la denuncia di un giornale, ma per le parole di un magistrato. E questo rende più eclatante il comportamento di alcuni soggetti, più eclatante e penalmente rilevante" (AGI, ieri, ore 11:38). Scandaloso, segnato sul taccuino;
- Matteo Renzi, segretario del Pd. In visita alla Scuola Pier Paolo Pasolini a Milano: "Non lasciatevi fregare dalle fake news e ce ne sono tante, di falsità costruite ad hoc" (AGI, ieri, ore 11:47). Fake news, segnato sul taccuino;
- Pierferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato. Nota ufficiale: "Il comportamento dei carabinieri che hanno indagato su Consip è al limite dell'incredibile: vergognoso e inquietante per un sistema democratico come il nostro, che dovrebbe essere immunizzato da manovre eversive di questo tipo. L'unico elemento veramente positivo è che sia stata la magistratura a sgominare questi manigoldi". (AGI, ieri, ore 13:26). Manigoldi, segnato sul taccuino;
- Teresa Bellanova, viceministro dello Sviluppo Economico. "Quanto va emergendo in queste ore nella vicenda Consip mi lascia sconcertata come cittadina italiana prima ancora che come esponente di Governo, anche del Governo guidato da Matteo Renzi. Il nostro Paese ha già pagato un costo altissimo a commistioni e torbide ingerenze di questo genere che, se fossero confermate sarebbero gravissime e aprirebbero domande ancor più inquietanti" (AGI, ieri, ore 14:21). Sconcertata, segnato sul taccuino.
- Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio. Festa dell'Unità a Imola: "Per un Paese come il nostro la credibilità e l'autorevolezza di istituzioni che amministrano la giustizia e la sicurezza di questi tempi è un bene prezioso da tutelare. Se ci sono dei comportamenti che screditano questa autorità io penso che siano dei comportamenti gravissimi. Queste istituzioni penso che possano avere al proprio interno gli anticorpi per evitare questi comportamenti, se necessario eliminarli, io ho fiducia che chi amministra la giustizia e la sicurezza sappia confermare la credibilità" (AGI, ieri, ore 22:00). Screditano, segnato sul taccuino.
Eversione. Inquietante. Scandaloso. Fake News. Manigoldi. Sconcertata. Screditano. Parole del Pd e alleati, la storia politica italiana s'è auto-ribaltata. Nel giro di poche ore, il governo e gli alleati centristi fanno partire una raffica di dichiarazione in difesa di Renzi e all'attacco di un pezzo della magistratura e degli inquirenti. Tutti schierati in una battaglia campale che è solo all'inizio. Il campo si divide: c'è una magistratura buona e c'è una magistratura cattiva che si serve di forze investigative deviate nel loro scopo istituzionale. Interessante. Che cosa è questo? Un corto circuito istituzionale enorme. Abbiamo in serie: problemi dentro la magistratura e evidentemente anche nell'Arma dei Carabinieri, cioè nel centro vitale dello Stato. Ma il fatto istituzionale passa in secondo piano rispetto al clima da lotta nel fango in cui sta precipitando la campagna elettorale. La cosa è tanto imbarazzante che un'intervista del Presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Eugenio Albamonte, al Corriere della Sera oggi appare come un rebus. Fa il suo lavoro, difende la magistratura, ma quale? Quella buona, quella cattiva, quella di sopra, quella di sotto, oppure siamo in una casa che sta scricchiolando e presto andrà giù, pilastri, tetto e anche scantinato?
Nel frattempo, le parole del Capitano Ultimo sulle "lobby che da anni cercano di sfruttare il popolo italiano" sono sparite, sovrastate dal rumore, ma restano là, sono una specie di bagliore lontano, intermittente nel buio. Che cosa farà il Comando Generale dell'Arma? Sergio De Caprio non è tipo da mollare l'osso, ieri il suo legale, Francesco Romito, ha avvisato i naviganti: "Chiederò al Csm copia integrale del verbale dell'audizione della pm di Modena Lucia Musti per intraprendere ogni azione legale prevista dalla legge a tutela del mio assistito". Se il copione è questo, presto avremo un confronto da taccuino aperto e pronto a riempirsi di note: le parole di un procuratore della Repubblica contro quelle del carabiniere che ha arrestato Riina.
C'è altro? Cribbio, c'è lui: Silvio Berlusconi. In mezzo a questo caos, il leader di Forza Italia ha ripreso forza e centralità senza aver bisogno di fare moltissimo. Ci hanno pensato gli altri. E se il Pd entra in zona 1994 sguainando la spada contro la magistratura e gli inquirenti, allora Silvio entra in zona Berlusconi. Che cosa è successo? Seguite il titolare di List.
01
Il centrale, Berlusconi
Si è preso il ruolo chiave, quello del centrale. Non è stato difficile, il Pd è partito all'inseguimento dei grillini e l'espressione di governo del partito di Renzi, Paolo Gentiloni, viene chiaramente vissuto come una parentesi. L'immagine dei democratici è quella rappresentata dal suo segretario, non quella di un presidente del Consiglio che invece sovrasta di gran lunga Renzi. L'effetto di questa evidente contraddizione e presa di distanza ha lasciato libero il campo a Berlusconi che è tornato a giostrare al centro, ben sapendo che può vincere le elezioni e anche perdendole resta fondamentale per fare un governo di larghe intese. In realtà Berlusconi sta pensando di vincere, tutti i sondaggi dicono che il blocco di centrodestra ha la maggioranza dei voti (non dei seggi, per ora) e il tempo non solo sta consolidando questo schema ma sta mostrando un indebolimento del Pd. Il campanello d'allarme degli altri è l'assicurazione di Berlusconi.
I propositi del Cavaliere? Li ha snocciolati questa mattina a Fiuggi e dopo quello che ha detto il Pd nelle ultime 24 ore, una replica dei renziani sul tema è praticamente impossibile senza fare un tuffo nel ridicolo. Se evochi il golpe per te, poi non puoi lamentarti per quello che vedono gli altri per se stessi. Ecco cosa ha detto Berlusconi: "Abbiamo avuto 5 colpi di Stato, con un governo eletto fatto fuori e si forma una maggioranza e un governo non eletti. È colpo di Stato anche quando attraverso i brogli una parte politica cambia il risultato elettorale. Noi questi colpi di Stato li abbiamo subiti e abbiamo subito anche l'affronto dell'allontanamento del leader del centrodestra dal Parlamento, condannato con un'accusa assurda, una sentenza che ha dato la possibilità alle forze di sinistra, con la complicità della magistratura, ha allontanato un leader dal Parlamento e noi credevamo non potesse accadere in uno stato veramente democratico. Io attendo dall'Europa di riavere completamente il mio onore per potermi presentare agli italiani, con un programma presentato da un uomo integro che è sempre stato un contribuente onesto e leale". Tutto chiaro, Silvio cerca il colpaccio, farà campagna elettorale (lo ha appena confermato e ci risiamo con "Equitalia va chiusa", dunque è già partito) e ha iniziato a muovere le pedine (una è la possibilissima candidatura di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, a Palazzo Chigi, una figura istituzionale, scelta centrata). Lo troverà, il colpaccio? Vediamo il calendario, gioca a suo favore.
Le pietre hanno appena cominciato a rotolare a valle, il titolare di List ricorda il calendario di passaggi chiave nei prossimi mesi, è una sceneggiatura in fieri e l'esito comincia a profilarsi all'orizzonte:
- 24 settembre. Elezioni in Germania. Angela Merkel dovrebbe conquistare il quarto mandato, un record. Da quel momento riparte tutta la partita sulla riforma della governance europea e sarà guidata da Germania e Francia;
- 24 settembre. Il Movimento 5Stelle vota il candidato premier. Sappiamo già come andrà a finire: l'investito diventa candidato. Luigi Di Maio correrà per la Presidenza del Consiglio, sì, c'è anche questo;
- 15 ottobre. Legge di stabilità. Il governo presenta la legge di stabilità alle Camere. Siamo in pieno ciclo di spesa elettorale, ma i soldi a disposizione nel bilancio sono pochi. Preparatevi ai buchi da coprire in futuro;
- 22 ottobre. Referendum in Lombardia e Veneto. Gli elettori del Nord votano per il Nord. Un passaggio che darà carburante alla campagna elettorale della Lega con Matteo Salvini oggi impegnato a lanciare la sua corsa a Pontida;
- 5 novembre. Voto in Sicilia. Qui Matteo Renzi si gioca un pezzo del suo futuro. La Sicilia è sempre stata passaggio delicatissimo nella vita politica dei leader. Ricordate il cappotto (61 a zero) del centrodestra alle elezioni politiche del 2001? Il favorito per la vittoria alle prossime elezioni regionali è il centrodestra. Il Movimento 5Stelle viene dato al secondo posto. Se Renzi perde (male), cosa accade nel Pd?
È una sequenza di fatti ineludibile, inesorabile e con esiti finali non certi ma sempre più prevedibili. Stamattina Silvio Berlusconi a Fiuggi ha fatto l'oracolo: "In Italia abbiamo di fronte elezioni in Sicilia dove abbiamo trovato finalmente un leader che ha riunito tutto il centrodestra, il centrodestra viene dato primo dai sondaggi e prevediamo una grande vittoria". Una grande vittoria del centrodestra significa una grande sconfitta del Pd di Matteo Renzi. Ora provate a tirare le somme, non è un calcolo difficile, il risultato è c'è il concreto rischio dell'apertura dell'ennesima crisi a sinistra, non solo nel Pd renziano.
Quanto manca al voto? Qualche mese, c'è la tentazione di anticipare il più possibile l'appuntamento con le urne per evitare che la diga del Pd ceda, ma il voto siciliano è lo spartiacque di tutto e prima non si muove foglia. Dopo, l'albero viene scrollato e cadranno i frutti buoni e quelli marci. Che raccolta. C'è altro? Sì, il Parlamento nel frattempo dovrebbe fare ancora delle leggi - tra cui quella di stabilità, il prossimo assegno post-datato per gli italiani - e scriverle possibilmente bene. Lo sta facendo? Scrive, certo, ma con i piedi e senza rispettare nemmeno le regole che si è dato. Leggiamo insieme cosa scrive Vitalba Azzollini, una che conosce il settore della regolazione, quello che impatta sulla nostra vita quotidiana. Avviso: prima prendete un calmante, anzi no, un Gin Martini doppio.
02
Una vita sregolata
di Vitalba Azzollini
Il sottotitolo di questa newsletter - “Fatto. Analisi. Impatto” (ma anche “Agenda”, come dirò) - è un invito a nozze per chi si occupa di regolamentazione. Quelle tre parole sono, al contempo, presupposto e spinta per l’evoluzione dell’ordinamento. Mi spiego meglio. Il mutamento della realtà è costante, il diritto deve tenere lo stesso ritmo: l’analisi dei fatti, quindi del contesto, così come quella degli impatti delle norme che intervengono sui fatti, è imprescindibile per ogni buon regolatore. Può aggiungersi anche altro. La regolamentazione è un costo, poiché impone oneri e limiti ai soggetti privati, spese di elaborazione ed attuazione a quelli pubblici. Un rule maker realmente accountable deve essere in grado di giustificare in modo trasparente che, tra le diverse opzioni normative a sua disposizione, ha scelto quella più efficace in termini di costi e benefici, dati i fini perseguiti. La scarsa attenzione a questo processo di valutazione ponderata ha determinato nel tempo discipline sovrabbondanti, inutili o poco coerenti. E i conseguenti effetti negativi su produttività, concorrenza, competitività del sistema economico nazionale sono evidenti (e attestati da studi sull’attrattività di diversi Paesi).
Dunque, “Fatto. Analisi. Impatto” è, in sintesi, il metodo che i regolatori nazionali - specificamente governo e autorità “tecniche” - dovrebbero seguire (il condizionale è d’obbligo, come spiegherò oltre), non foss’altro perché è da anni un obbligo di legge. Come si attua in concreto questo metodo? Si attua, da un lato, mediante l’analisi di impatto della regolamentazione (AIR), strumento che serve a definire esattamente il problema da risolvere; individuare gli obiettivi perseguiti e costruire indicatori di carattere quantitativo che consentano di verificarne il grado di raggiungimento; consultare gli stakeholder; esaminare le varie opzioni di intervento (inclusa la cd. “opzione zero”, ossia il non intervento); comparare i vantaggi e gli svantaggi di ognuna di tali opzioni, considerandone gli effetti concorrenziali sul mercato e quantificandone il “prezzo” per cittadini e imprese; delineare un attendibile scenario del futuro funzionamento dell’opzione selezionata, soprattutto dei suoi possibili effetti inattesi o indesiderati, sulla base dei dati disponibili al momento della sua scelta. Dall’altro lato, il metodo citato si attua mediante la verifica di impatto della regolamentazione (VIR), che serve per vagliare il reale grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, misurato sulla base degli indicatori predefiniti; “manutenere” le leggi vigenti, onde permetterne nel tempo la correzione a seguito di eventuali disfunzioni o l’aggiornamento in relazione a sopravvenuti mutamenti fattuali e giuridici; abrogare le norme non più necessarie.
Ricapitolando, il metodo riassunto in “Fatto. Analisi. Impatto” - valutazione ex ante dell’adeguatezza della regolamentazione ed ex postdella sua concreta e perdurante efficacia - serve non solo a tenere l’ordinamento al passo di una realtà in costante trasformazione e a imporre ai regolatori di giustificare le proprie scelte in maniera trasparente, ma a garantire il buon funzionamento delle leggi. Quindi, è un metodo idoneo ad assicurare una regolamentazione di qualità. Come il Consiglio di Stato ha evidenziato in un recente parere - ove riassume i numerosi interventi in tema di better regulation da parte del legislatore nazionale, nonché dell’Unione Europea e dell’OCSE - “una norma ‘scritta bene’, che rispetti i requisiti di ‘qualità’ (…) in termini di consapevolezza dell’impatto su cittadini e imprese, reca un beneficio ulteriore – e costi sociali minori – rispetto ai benefici che il suo contenuto ‘di merito’ già prevede”. In altre parole, la valutazione degli impatti, garantendo la qualità delle regole, offre un “valore aggiunto” economicamente stimabile in termini di “maggiore efficacia, efficienza, sostenibilità e ‘durabilità’ delle normative”.
“Fatto. Analisi. Impatto” è il metodo che i regolatori nazionali dovrebbero seguire, dicevo usando scientemente il condizionale. Ne spiego la ragione. Come rilevato sempre dal Consiglio di Stato - e come si legge puntualmente nella Relazione sullo stato di attuazione della analisi di impatto della regolamentazione, presentata ogni anno dal Governo al Parlamento - le relazioni AIR sono il più delle volte poco approfondite, prive degli indicatori quantitativi utili a consentire la verifica dell’effettivo impatto delle norme; mancanti dell’analisi economica delle opzioni alternative di regolamentazione e lacunose riguardo all’opzione prescelta; carenti nell’analisi di “fattibilità”, cioè incuranti della successiva fase di attuazione, anche in termini di stima delle risorse - finanziarie e umane - necessarie. Quanto alle VIR, affermare che non ve ne sono molti esempi sarebbe un eufemismo. Questa è la foto del “metodo” - anche per i fallimenti serve metodo – con cui i regolatori nazionali hanno nel tempo affossato ogni italica aspirazione di better regulation. Peraltro, svuotando di significato AIR e VIR, hanno costantemente disatteso anche il c.d. regulatory budget (che impone di non introdurre nuovi oneri amministrativi senza averne prima eliminati altri), reso le consultazioni pubbliche dei meri pro-forma, ossia atti di politica fittizia, e molto altro. Ma qui mi fermo.
“Fatto. Analisi. Impatto” è il metodo con cui, in questa newsletter, partendo dai fatti esaminati, vengono tratte conclusioni, fondandole su analisi di dati e impatti svolte trasparentemente. E trasparenza è la caratteristica ineludibile di ognuno degli strumenti di better regulationsopra citati, nonché la chiave di volta per comprendere il loro insufficiente utilizzo, di AIR e VIR soprattutto. La trasparenza delle decisioni di regolazione – cioè la trasparenza delle valutazioni degli impatti, anche attraverso la loro pubblicazione su siti istituzionali – metterebbe i governanti nella condizione di dover rendere conto del proprio operato, consentendo all’elettorato di giudicarli con dati di fatto. Detto in termini più banali, ne disvelerebbe i poco realistici annunci di riforme mirabolanti, così come il mancato ottenimento di effetti previsti con noncurante leggerezza. Dunque, gli strumenti che garantiscono la qualità della regolazione, nonché la trasparenza del processo di rule making, contribuirebbero alla responsabilizzazione democratica dei rule makers stessi, date le conseguenze reputazionali (e soprattutto elettorali) cui potrebbero dar luogo. E’ più chiaro ora il perché in Italia tali strumenti non vengono usati – anzi, sono spesso demonizzati da politici e supporter - con la conseguenza che le leggi sono fatte male e operano ancora peggio?
Dimenticavo: nel sottotitolo di questa newsletter vi è anche la parola “Agenda”, cioè il “da farsi”, e ai fini di quanto detto sopra conta anche quella. La trasparente programmazione dell’attività normativa e, quindi, l’elenco delle iniziative di regolamentazione previste in un arco temporale preciso – con pubblicazione sui siti web istituzionali anche dei motivi per cui il programma non viene eventualmente rispettato - rappresenterebbe un impegno, la cui violazione nuocerebbe alla credibilità di chi l’ha assunto.
“Fatto. Analisi. Impatto. Agenda”. Così si chiude il cerchio.
Chi è l'autore. Vitalba Azzollini, giurista. Lavora presso un'Autorità di vigilanza. Scrive in tema di diritto su riviste on line (tra le altre, La Voce e Noise fron Amerika), blog (Phastidio e Istituto Bruno Leoni) e giornali. Autrice di paper per l'Istituto Bruno Leoni.
***
Precisa come un raggio laser, la Azzollini. E ora? Con questo scenario, siamo obbligati a darci alla pazza gioia, altrimenti qualcuno ci accuserà di disfattismo. Musica maestro, andiamo ad ascoltare PlayList.
03
PlayList. Musica!
PlayList è partita a razzo, in 24 ore i lettori di List hanno già prodotto una fantastica cascata di musica e gli iscritti arrivano con le cuffie già pronte a godersi le vostre scelte. Gente dai gusti raffinati, moltissime le sorprese nella compilation che abbiamo lanciato su Spotify. Siamo a quota 115 brani, un balsamo incredibile per il pensiero, rilassante, energizzante, emozionante. In testa alle preferenze dei lettori di List in questo momento ci sono i Radiohead (che gruppo!) con sei pezzi stellari, ma i vecchi solidissimi Pink Floyd stanno crescendo e sono a quota cinque. La leggenda, Bob Marley ha piazzato tre canzoni da brivido e la musica italiana fa varietà e qualità con Mina, Gaber, Giorgia, Vanoni e molti altri. Segnalate al titolare di List i brani che amate e volete ascoltare, li aggiungeremo a PlayList e avrete la vostra musica sempre a disposizione per l'ascolto su Spotify. Tra le canzoni che il titolare di List spara in cuffia mentre scrive le sue note c'è questo gioiello, in fondo, c'è sempre un domani:
Splendide rasoiate di chitarra elettrica e basso, la batteria che sta sotto come un cuore pulsante, e questa voce roca che ricorda lo stile della vecchia America, una notte con di whisky, luna e... Alt, al titolare è venuto in mente Sergio Caputo, autore di "Storie di whisky andati", questo pezzo viene da un album (oddìo, si usa ancora la parola "album"?) intitolato "No Smoking" (e siamo sempre là, doppio Gin Martini & Antico Toscano). Esecuzione live, fiati da orchestra di Chicago negli anni giusti, voce che mette allegria, alzate il volume e godetevi la bellezza dello swing italiano:
Ascoltate PlayList, mette il buon umore. Che facciamo? Siamo su di giri, pronti all'avventura, facciamo un viaggio. Immaginario. Sono i trip migliori, quelli che non puoi fare.
04
Luoghi maledetti
Avete un certo spirito d'avventura? Siete pronti a lanciarvi alla scoperta di luoghi che hanno una storia sinistra? Prima di farlo, un paio di raccomandazioni: salutate i parenti e leggete "L'Atlante dei luoghi maledetti"di Olivier Le Carrer". Gli effetti della lettura dividono i soggetti in due categorie. La prima, abbandona lo zaino e il binocolo da esploratore e dirotta l'automobile verso il lido di Ostia; la seconda, carica il fucile e parte. Scegliete voi da che parte stare.
Prendete un gommone e andate nello Stretto della Sonda, per esempio. Il braccio di mare che separa le isole di Sumatra e Giava. Ci sono in agguato secche, piattaforme petrolifere compaiono all'improvviso e... naturalmente pirati! Una ventina di attacchi all'anno, riporta il Carrer nel suo libro. Alternative? Ma certo, il regno degli enigmi, il Triangolo delle Bermuda. Vale per tutti la storia del Volo 19, "una squadriglia di cinque caccia della US Navy" sparita " il 5 dicembre 1945 a nord delle isole Bahamas". Non ricordate la storia? In Incontri ravvicinati del terzo tipo (Steven Spielberg, meraviglioso) lo stormo riappare nel deserto, in una delle prime scene. Ecco gli aerei del Volo 19 nel trailer del film:
Siete sempre decisi a partire? Bene, allora fate un volo in piper nel Triangolo delle Bermuda, buon volo.
05
17 settembre. Space Shuttle
Nel 1976 la navetta Space Shuttle Enterprise viene mostrata per la prima volta al pubblico. Una delle macchine più complicate mai costruite dall'uomo. La potenza dello Shuttle, i suoni, la voce in sala controllo, mettete le cuffie e pompate il volume, questa è un'avventura spaziale: Three, two, one, liftoff...
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Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
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- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.