1 Novembre
Trump: mandiamo il terrorista a Guantanamo
Trump scatenato dopo l'attentato a New York: "Chiuderò la lotteria della Green Card, il terrorista è un animale". Nel furgone e in casa l'attentatore aveva materiali dell'Isis. Bisogna bloccare la propaganda dei terroristi online.
Chiudere la lotteria della Green Card. Spedire il terrorista a Guantanamo. L'effetto politico dell'attentato a New York è arrivato subito e, d'altronde, i fatti sono là, squadernati per chiunque voglia leggerli. Il Presidente degli Stati Uniti ha scartavetrato sui democratici una serie di dichiarazioni che in realtà non sono un messaggio politico rivolto al Congresso, ma alla nazione intera. Come sempre, Trump ha bypassato i media tradizionali (quasi tutti anti-Trump) e ha parlato direttamente via Twitter. Prima ha attaccato i Democratici per la lotteria sulla Green Card:
Poi parlando con i giornalisti a Washington ha annunciato: "Sto cominciando il processo per mettere fine al programma". Il programma è quello della lotteria della Green Card, grazie al quale 50 mila americani ottengono un permesso per risiedere negli Stati Uniti. Quando gli hanno chiesto del terrorista, Trump ha commentato: "È un animale. Considererò certamente l'ipotesi di mandarlo a Gitmo". La prigione speciale della base di Guantanamo, a Cuba. Mentre Trump spingeva sull'acceleratore, i democrati Andrew Cuomo e Bill De Blasio, governatore e sindaco di New York, invitavano il presidente a "non strumentalizzare politicamente la vicenda". È una richiesta che Trump non può accogliere, il Presidente ha un'occasione unica per affondare il colpo sul tema dell'immigrazione in America. Il clima politico è incandescente e i democratici si trovano di fronte a un dilemma: non possono appoggiare Trump, ma non possono neanche apparire fermi.
La strage si ripete. Cambiano le città, le vie, le storie dei carnefici e delle vittime. Ma il copione è sempre lo stesso: un'auto travolge la folla, scatta l'allarme, la caccia all'attentatore, si contano i morti, si esprime il dolore, si apre il dibattito, si chiude il dibattito e tutto continua a andare avanti come prima. Quello degli attacchi terroristici fai da te in Occidente è un "ciclo" che ha una sua liturgia....
Chiudere la lotteria della Green Card. Spedire il terrorista a Guantanamo. L'effetto politico dell'attentato a New York è arrivato subito e, d'altronde, i fatti sono là, squadernati per chiunque voglia leggerli. Il Presidente degli Stati Uniti ha scartavetrato sui democratici una serie di dichiarazioni che in realtà non sono un messaggio politico rivolto al Congresso, ma alla nazione intera. Come sempre, Trump ha bypassato i media tradizionali (quasi tutti anti-Trump) e ha parlato direttamente via Twitter. Prima ha attaccato i Democratici per la lotteria sulla Green Card:
Poi parlando con i giornalisti a Washington ha annunciato: "Sto cominciando il processo per mettere fine al programma". Il programma è quello della lotteria della Green Card, grazie al quale 50 mila americani ottengono un permesso per risiedere negli Stati Uniti. Quando gli hanno chiesto del terrorista, Trump ha commentato: "È un animale. Considererò certamente l'ipotesi di mandarlo a Gitmo". La prigione speciale della base di Guantanamo, a Cuba. Mentre Trump spingeva sull'acceleratore, i democrati Andrew Cuomo e Bill De Blasio, governatore e sindaco di New York, invitavano il presidente a "non strumentalizzare politicamente la vicenda". È una richiesta che Trump non può accogliere, il Presidente ha un'occasione unica per affondare il colpo sul tema dell'immigrazione in America. Il clima politico è incandescente e i democratici si trovano di fronte a un dilemma: non possono appoggiare Trump, ma non possono neanche apparire fermi.
La strage si ripete. Cambiano le città, le vie, le storie dei carnefici e delle vittime. Ma il copione è sempre lo stesso: un'auto travolge la folla, scatta l'allarme, la caccia all'attentatore, si contano i morti, si esprime il dolore, si apre il dibattito, si chiude il dibattito e tutto continua a andare avanti come prima. Quello degli attacchi terroristici fai da te in Occidente è un "ciclo" che ha una sua liturgia. La strage di New York (8 morti e 11 feriti) è dentro questo "rituale" di morte. Le cose notevoli di questa storia sono le seguenti:
- Sayfullo Saipov ha 29 anni, è un immigrato proveniente da Tashkent, in Uzbekistan. Secondo le testimonianze raccolte, parla ben poco inglese, è un disintegrato fin dalla conoscenza della lingua;
- Saipov risiedeva negli Stati Uniti dal 2010, a Tampa, in Florida. Era un possessore di Green Card;
- Saipov era un autista di Uber;
- L'attentatore ha noleggiato il pick-up in New Jersey;
- Saipov ha investito tutto quello che ha incontrato, compreso uno scuolabus, poi ha cominciato a sparare;
- Era armato con due pistole, una sparachiodi e una con proiettili a inchiostro;
- Mentre uccideva, urlava "Allahu akbar";
- Cinque persone uccise facevano parte di un gruppo di argentini che festeggiavano il trentennale della loro laurea;
- Ryan Nash è il poliziotto che ha fermato Saipov sparandogli all'addome;
- Nell'abitacolo della macchina è stata trovata una foto della bandiera dell'Isis. Altro materiale riferito all'Isis è stato trovato nel suo pc dopo la perquisizione della casa;
- Secondo la polizia di New York Saipov ha pianificato l'attentato per settimane;
- Saipov era già stato interrogato dall'Fbi nel 2015 per dei legami sospetti con gruppi estremisti;
- Durante il primo interrogatorio Saipov ha detto agli investigatori: "Avrei voluto continuare a uccidere";
Questi sono i fatti, dietro i fatti, ci sono le cause e le azioni che si possono intraprendere per affrontare questo nemico in casa.
01
Il regno dei terroristi su Internet
Si poteva evitare tutto questo? Difficile, la disseminazione del messaggio di morte di Isis e delle altre organizzazioni islamiste è totale. I messaggi viaggiano online, attecchiscono nelle menti deviate (e non) e il passaggio all'azione è facile: basta noleggiare un veicolo e puntare su un obiettivo. I casi sono noti: Nizza, Berlino, Ohio University, Barcellona, Londra. Non è nuovo neanche il fatto che sui social network circolino "segnali premonitori", perfino messaggi in codice, tra i terroristi. Rita Katz su Site mostra periodicamente i fatti, il problema è che nessuno dei titani di Internet ha finora affrontato con efficaci misure restrittive la circolazione di questi messaggi. Guardate questo tweet, mostra una via di Manhattan vicina al luogo dove è avvenuta la strage e una foto postata sui social network da un simpatizzante/militante di Isis:
Isis è allo sbando in Siria e in Iraq, ma conta sul supporto di molti militanti in tutto l'Occidente. Parte dei foreign fighters è rientrata a casa dalla Siria, la loro identità è in gran parte ignota alle forze di sicurezza. L'attacco a New York è importante perché conferma ulteriormente questa strategia, la ricerca dei "lupi solitari". La situazione è particolarmente critica in Europa, terreno fertile per Isis. Guardate questo grafico tratto da un report dell'Institute for the Study of War:
Il contrasto a queste azioni terroristiche ha possibilità di successo limitate, mentre le capacità di Isis di "ispirare" altri attacchi sono infinite grazie appunto alla disseminazione dei messaggi attraverso Internet. Questo dovrebbe essere il primo punto nell'agenda dei governi che lottano contro il terrorismo: mettere i titani della Rete di fronte alle loro responsabilità. La prima arma di distruzione di massa dei terroristi è il passaggio delle loro informazioni (proganda, logistica, veri e propri manuali di guerra) attraverso i canali dei social network. Servono misure severe per far cessare il regno dell'irresponsabilità.
02
Rosatellum. I 5Stelle avvisano Mattarella: non firmare
Mattarella, non firmare! I capigruppo del Movimento 5Stelle avvisano il Presidente della Repubblica. Una lunga lettera, un vero e propro dossier di 26 cartelle firmato dai capigruppo al Senato e alla Camera, Giovanni Endrizzi e Simone Valente, è stato spedito a Sergio Mattarella. Oggetto: non firmare il Rosatellum, la riforma elettorale e svolgere "un particolare momento di riflessione sul delicato vaglio che in base alle sue attribuzioni è chiamato a svolgere: la promulgazione di una legge fondamentale per la democrazia come la legge elettorale". Il Movimento 5Stelle chiede a Mattarella il rinvio alle Camere del Rosatellum. Il testo della lettera è stato pubblicato sul blog di Beppe Grillo. Ecco alcuni stralci della lettera:
- "Ci pare di poter affermare che i profili di dubbia costituzionalità, procedurali e sostanziali, l'opportunità di ripristinare la pienezza di un vero esame parlamentare, la necessità di sanare alcune aporie non solo formali ma anche sostanziali, suggeriscano una speciale meditazione da parte sua circa l'eventualità di un rinvio del testo di legge alle Camere".
- "In ogni caso, se ella ritiene di limitare il suo potere di rinvio alle ipotesi di manifesta illegittimità o costituzionale di una o più disposizioni contenute nei testi di legge che è chiamato a promulgare, gli argomenti di ordine squisitamente tecnico che le abbiamo sottoposto ci sembrano più che sufficienti al fine di giustificare un Suo rinvio del testo".
- "È proprio in ragione della speciale importanza di questo passaggio che intendiamo sottoporre alla sua riflessione una serie di argomenti di ordine squisitamente tecnico che mostrano chiaramente e palesemente che le evidenti storture, sia formali, che sostanziali, attinenti alla fondamentale legge in questione non sono, come qualcuno afferma, di lieve impatto, ma possono avere un effetto dirompente sulla nostra democrazia e sulle nostre istituzioni".
- "Questo vale sia per i contenuti della legge che per le sue modalità di approvazione. Per quanto riguarda queste ultime, oltre agli argomenti tecnici che spiegheremo diffusamente, ci preme ricordare il giudizio della seconda carica dello Stato, che non è espressione della nostra parte politica e che del Presidente della Repubblica è il supplente: si è trattato di un atto di violenza istituzionale. La nostra richiesta, tuttavia, si arricchisce ulteriormente di una ragione contingente e concreta: in assenza del suo intervento, si rischia che anche il prossimo Parlamento sia eletto con una legge che la Corte costituzionale potrebbe dichiarare illegittima. Per questo motivo riteniamo del tutto inappropriata la posizione di chi sostiene che per il giudizio sulla legge si possa serenamente attendere la pronuncia della Consulta, che invece arriverà troppo tardi".
- "Certi della sensibilità che lei saprà mostrare alla luce di queste particolari circostanze, per le quali la richiesta che qui rispettosamente formuliamo non apparirà come un tentativo di ingerirsi nelle sue prerogative ma come l'unica concreta possibilità per evitare la catastrofe istituzionale di un nuovo Parlamento eletto con una legge illegittima , è proprio con lo scopo di cooperare con lei che ci siamo sentiti in dovere di indirizzarLe questa missiva e nello stesso spirito attendiamo le Sue determinazioni".
Che cosa è tutto questo? Grillo sa benissimo che Mattarella firmerà la legge, il voto del Parlamento è chiaro, la fiducia non è un atto fuori dalle regole e il Quirinale applica le regole senza intervenire nel campo da gioco della politica. Quella di Grillo è una mossa elettorale. Come quella di Di Maio. Seguite il titolare di List.
03
Di Maio e l'allegra spesa pubblica
Siamo in campagna elettorale, la fiera delle promesse dei partiti è cominciata alla grande. Luigi Di Maio non è il primo e non sarà l'ultimo. Ecco la sua ricetta, tratta da un'anticipazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, un tormentone: "Se noi aboliamo il Fiscal compact e sfondiamo il muro del 3 per cento in favore degli investimenti, faremo crescere economia e occupazione. Se non ci consentiranno di farlo, provvederemo noi. Sono comunque molto preoccupato dinanzi alla prospettiva che presto la politica della Bce sara' totalmente sotto la guida tedesca". Provvederemo noi. Soli nell'universo, l'Italia immaginata da Luigino. Siamo sul Titanic, l'orchestrina sta suonando, al timone della nave c'è Di Maio. Vabbè, vale tutto, c'è la campagna per il voto, gli avvisi ai naviganti si moltiplicano su tutti i fronti. Stamattina ne è arrivato uno anche per Pier Ferdinando Casini e il Parlamento che indaga sulle banche.
04
I banchieri avvisano Casini
I banchieri avvisano Casini e il Parlamento. Il Palazzo si parla attraverso i giornali, un piccolo mondo che si lancia messaggi. Il titolare di List ha segnalato l'altro ieri che il punto incandescente della campagna elettorale sarà l'attività della Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, presieduta da Pier Ferdinando Casini. Bene, il presidente dell'ABI, Antonio Patuelli, si è fatto intervistare dal Corriere della Sera e ha detto quanto segue: Sulla supervisione di Bankitalia "è la commissione d'inchiesta che può dare una risposta. Tra le banche ci sono quelle, poche, sotto accusa e quelle, più numerose, a cui il loro salvataggio è costato svariati miliardi. L'auspicio è che si proceda velocemente nelle inchieste giudiziarie, che si attribuiscano le responsabilità a chi le ha avute e poi si volti pagina. Bisogna certo fare i conti sul passato ma bisogna stare attenti a non farsene schiacciare". Schiacciare. Il pulsante della campagna elettorale. Patuelli non ha ancora capito fino in fondo che cosa sta per succedere. O forse lo ha capito fin troppo bene. Wait and see, abbiamo il taccuino aperto. È solo una questione di tempo.
Dove andiamo ora? Lasciamo l'Italia, facciamo un salto a Wall Street. Oggi escono i numeri di Tesla, sono importanti perché Elon Musk ha costruito un immaginario sulla rivoluzione elettrica dell'auto (e dell'energia in generale) e i numeri della produzione per ora sono contrastanti. Fare industria è difficile, anche per un genio come Musk.
05
Wall Street fa il test di Tesla
Escono i risultati trimestrali di Tesla, il cuore del gruppo fondato da Elon Musk, il visionario della Silicon Valley che ha il pallino di Marte. Purtroppo per lui - o per fortuna - gli analisti e i trader di Wall Street hanno i piedi dannatamente incollati per terra. Tesla ha problemi produttivi, la sua linea di montaggio delle automobili ha subito un "imbottigliamento" di cui ancora non si conoscono le cause e la finanza prima di investire ancora miliardi e premiare i titoli di Tesla vuole vederci chiaro. Quante Model 3 progetta di consegnare Tesla ai suoi clienti? E soprattutto quante sarà realmente in grado di produrne nel futuro? Sono i dilemmi molto terrestri della Borsa, non c'è niente di marziano, Musk oggi dovrà dare una risposta. Come dice Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
Parliamo di soldi, business. E per fare soldi serve fiducia. Nonostante tutto quello che si dice e scrive sulla Brexit, sorpresa, la manifattura inglese va e i manager del Regno Unito sono ottimisti. Brexit? No problem now. Tutto il castello della narrazione da Armageddon non sta in piedi. Per ora.
06
Brexitland. Disastro rinviato. La manifattura corre
Il disastro non c'è, il crollo totale dell'economia inglese è rinviato. Questo dicono per ora gli indici Markit PMI sulla manifattura inglese. Guardate questo grafico, pubblicato oggi:
L'indice è arrivato a quota 56.3, largamente al di sopra della quota 50 che separa contrazione ed espansione del settore. Produzione e ordinativi procedono in maniera robusta, la chiusura dell'anno per l'industria inglese sarà ottima. Va benissimo il mercato domestico, le esportazioni sono in salita. Le stime degli analisti sull'andamento dell'indice sono state battute. Nota sul taccuino del titolare di List: ma non doveva crollare tutto? Misteri dell'economia o, forse, degli economisti che continuano a non azzeccarne neanche una. Ora si attendono le mosse della Bank Of England di domani: alzerà i tassi? Come abbiamo visto, le previsioni e la realtà sono divergenti e gli esiti per l'accademia della "scienza triste" assai poco divertenti. Autocritica? Zero, o quasi. C'è un bellissimo libro di Mervin King, ex presidente della Bank of England, da leggere, si intitola "The End Of Alchemy", dice molte cose istruttive sulla fine (e il nuovo inizio) di un mondo, soprattutto quello degli economisti. Attendiamo il passaggio sulle rive del Tamigi del cadavere della Brexit. O degli economisti.
Che facciamo? Quello che più ci piace: seguiamo le rotte di Vladimir Putin. Dove c'è lui, c'è una politica di potenza efficace come non mai.
07
Medio Oriente. Putin è a Teheran
Vladimir Putin è arrivato stamattina a Teheran. In agenda c'è il vertice con il presidente Hassan Rouhani sulla stabilizzazione della Siria e la cooperazione energetica tra i due paesi. Sul tavolo c'è anche l'accordo sul nucleare iraniano firmato nel 2015 da Iran, Russia, Cina, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Unione europea che l'amministrazione Trump non riconosce più. Putin incontrerà anche la guida suprema della Repubblica Islamica, l'ayatollah Ali Khamenei. Le mosse di Putin in Medio Oriente sono quelle di uno stratega che si sta muovendo indisturbato, in assenza degli Stati Uniti in piena ritirata dall'area con Obama e in una fase di stop and go con Trump che ha tessuto un'alleanza con i sauditi, ma ha tagliato completamente i ponti con l'Iran. Putin, al contrario, parla con tutti, sauditi compresi, ai quali ha addirittura venduto i sistemi missilistici di difesa terra-aria S-400, commessa da tre miliardi. Aggiungete il ruolo chiave della Russia nei colloqui dell'Opec (il potere del barile, l'energia), shakerate tutto e otterrete il cocktail ad alta gradazione del Cremlino. Rigorosamente a base di vodka. Nota sul taccuino del titolare di List: quando tornano gli Stati Uniti?
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5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.