17 Giugno

Un viaggio letterario tra Kiev e Mosca

L’Occidente non capisce il suo speculare Oriente, non ne conosce la storia. Che ne sappiamo della madre di tutte le Russie, l’Ucraina? Valeria Rossella apre il portone della storia, della letteratura, dell'arte e della musica. Alla scoperta di un mondo così vicino e così lontano.

di Valeria Rossella

Ucraina è un nomen-omen: significa terra di confine. Non si può toccarla senza mettere in allarme tutti i punti dell’organismo storico-politico di cui fu cuore e matrice. L’Occidente non capisce il suo speculare Oriente, non ne conosce la storia. Che ne sappiamo veramente dell’impero bizantino, che sopravvisse mille anni a quello romano d’occidente, e che fu devastato dalle crociate dei Papi medievali? Che ne sappiamo degli stati balcanici per secoli soggetti all’impero ottomano (gioverebbe assai leggere il grande romanzo di Ivo Andrič, Il ponte sulla Drina)? Che ne sappiamo della madre di tutte le Russie, l’Ucraina, che mai esistette come stato autonomo unitario prima del disfacimento dell’Unione Sovietica? Come possiamo fare di un cordone ombelicale un cordone sanitario? Il nodo della crisi è sempre un errore di interpretazione.

“Un errore, in politica, è peggio di un crimine”, diceva la vecchia volpe Talleyrand.

Modest Petrovič Musorgskij, dipinto di Ilya Repin, 1881.

I Quadri di un’esposizione di Modest Mussorgskij, visionaria opera di un pianismo percussivo, smagliante, barbarico, ispirata dai quadri dell’amico pittore Viktor Hartmann, si conclude con La grande porta di Kiev. Una grande porta monumentale che espande le sue arcate sonore in accordi maestosi, manifestandosi come apoteosi timbrica della Russia epica e religiosa. Maurice Ravel, che ne fece una celebre trascrizione per orchestra, fa suonare il complesso strumentale a pieno organico, intercalando i puri legni su un secondo tema derivato da un inno battesimale ortodosso. Infine rintoccano le campane, fra la grancassa e i timpani. Una processione ieratica e trionfale passa per la grande porta, una porta visionaria spalancata sul passato e aperta sul futuro.

I Quadri di un’esposizione, la visionaria opera di Modest Mussorgskij, si conclude con La grande porta di Kiev. Una grande porta monumentale che espande le sue arcate sonore in accordi maestosi. 

Il passato è la...


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