2 Novembre
Voleva la bandiera dell'Isis in ospedale
Il documento FBI con tutti i dettagli dell'attentato di New York. Nei telefonini di Saipov decine di video e migliaia di immagini di propaganda dell'Isis. Le indagini e l'interrogatorio confermano: la fonte di ispirazione dei terroristi è Internet. È ora di dire basta all'irresponsabilità dei titani della Rete.
Mangiava propaganda dell'Isis come le merendine. Sayfullo Saipov, il 29 enne autore della strage di New York, ha detto nel suo primo interrogatorio: "Volevo continuare a uccidere". E ora si comincia a capire anche il perché di una risposta così netta, immersa nell'odio e nella sete di sangue: il ragazzo si è imbevuto di dottrina dell'Isis e si è bevuto il cervello. Un primo flash della sua personalità emerge dalla citazione dell'Fbi che descrive il terrorista uzbeko possessore di Green Card vinta alla lotteria. La citazione è scritta dall'agente speciale dell'Fbi Amber Tyree, della Joint Terrorism Task Force, è un esempio di sintesi mirabile dei fatti e di costruzione del primo atto d'accusa, fatti collegati ai codici, investigazione allo stato puro.
01
Il documento FBI su Saipov

Si tratta di un documento di estremo interesse, un atto legale che dipinge perfettamente lo scenario e il protagonista dell'attentato. La citazione (potete scaricarla qui, dallo scaffale di List) va subito al punto:
- Saipov ha fornito assistenza materiale e supporto all'organizzazione terroristica dell'Isis;
- È accusato di omicidio, violenza e distruzione di motoveicoli (è un capo d'accusa specifico);
La citazione fa seguire poi un background sull'Isis, spiega le origini e le intezioni dell'organizzazione terroristica e procede direttamente alla descrizione del delitto:
- Saipov ha noleggiato un pick up alle 3 del pomeriggio del 31 ottobre in New Jersey, ha attraversato il ponte George Washington, è entrato a New York per poi arrivare sulla West Side Highway.
- Quando il pick-up è arrivato sulla Houston Street di Manhattan, ha preso la direzione della passeggiata riservata ai pedoni e ai ciclisti e ha investito tutte le persone che ha incontrato, la sua corsa è finita quando è andato a sbattere contro uno scuolabus;
- Subito dopo la collisione con lo scuolabus, Saipov è sceso dal pick-up con due armi in...
Mangiava propaganda dell'Isis come le merendine. Sayfullo Saipov, il 29 enne autore della strage di New York, ha detto nel suo primo interrogatorio: "Volevo continuare a uccidere". E ora si comincia a capire anche il perché di una risposta così netta, immersa nell'odio e nella sete di sangue: il ragazzo si è imbevuto di dottrina dell'Isis e si è bevuto il cervello. Un primo flash della sua personalità emerge dalla citazione dell'Fbi che descrive il terrorista uzbeko possessore di Green Card vinta alla lotteria. La citazione è scritta dall'agente speciale dell'Fbi Amber Tyree, della Joint Terrorism Task Force, è un esempio di sintesi mirabile dei fatti e di costruzione del primo atto d'accusa, fatti collegati ai codici, investigazione allo stato puro.
01
Il documento FBI su Saipov

Si tratta di un documento di estremo interesse, un atto legale che dipinge perfettamente lo scenario e il protagonista dell'attentato. La citazione (potete scaricarla qui, dallo scaffale di List) va subito al punto:
- Saipov ha fornito assistenza materiale e supporto all'organizzazione terroristica dell'Isis;
- È accusato di omicidio, violenza e distruzione di motoveicoli (è un capo d'accusa specifico);
La citazione fa seguire poi un background sull'Isis, spiega le origini e le intezioni dell'organizzazione terroristica e procede direttamente alla descrizione del delitto:
- Saipov ha noleggiato un pick up alle 3 del pomeriggio del 31 ottobre in New Jersey, ha attraversato il ponte George Washington, è entrato a New York per poi arrivare sulla West Side Highway.
- Quando il pick-up è arrivato sulla Houston Street di Manhattan, ha preso la direzione della passeggiata riservata ai pedoni e ai ciclisti e ha investito tutte le persone che ha incontrato, la sua corsa è finita quando è andato a sbattere contro uno scuolabus;
- Subito dopo la collisione con lo scuolabus, Saipov è sceso dal pick-up con due armi in mano e ha gridato "Allahu Akbar";
- Saipov viene colpito da un agente di polizia e arrestato. Le armi in suo possesso sono una pistola sparachiodi e una pistola a inchiostro. In una borsa nera custodiva tre coltelli e un portafoglio con la sua patente di guida. Dopo l'arresto gli agenti hanno trovato due telefoni cellulari, una pistola stordente, un documento in lingua araba e inglese;
- Saipov ha noleggiato il furgone alle 2:06 del pomeriggio a Passaic, in New Jersey (allegata c'è la foto recuperata dalle telecamere dell'autonoleggio);
- Nel documento ci sono frasi riferite a Dio e Maometto, e la frase "durerà per sempre" (si riferisce allo Stato Islamico, ndr) che sono usate dai militanti dell'Isis;
- Gli attacchi alle persone con gli autoveicoli sono una tattica consigliata dall'Isis. La rivista dell'Isis Dabiq, nel luglio 2016, loda l'attentatore di Nizza. La stessa rivista, che poi cambia nome da Dabiq a Rumiyah, nel novembre del 2016 pubblica un articolo in cui spiega le tattiche di attacco con un autoveicolo come arma primaria e poi un coltello e una pistola in un secondo momento per aumentare il numero delle vittime. Ecco la pagina di Rumiyah a cui fa riferimento l'agente dell'FBI che redige la citazione:

Cosa scrivono? L'atto di citazione riporta un paio di estratti dell'articolo pubblicato da Rumiyah: "pochi capiscono la potenza distruttiva e letale di autoveicolo usata in maniera appropriata"; "non uscire mai dall'autoveicolo durante l'attacco, restare all'interno finché è possibile, poi uscire e continuare l'attacco a piedi"; "combinare l'attacco con una pistola o un coltello, per massimizzare l'effetto";
- Dopo l'arresto, Saipov viene trasferito all'ospedale Bellevue, dove gli vengono letti i suoi diritti e viene interrogato.
- Saipov è stato ispirato all'attacco dai video di Isis che guardava sul suo telefono cellulare. Un anno fa ha cominciato a pianificare l'attentato. Due mesi fa ha deciso di usare un furgone. La sua azione è stata ispirata in particolare dalla visione di un video di Abu Bakr al-Baghdadi, il capo dell'Isis;
- Il 22 ottobre del 2017 Saipov noleggia un furgone e fa una prova dell'attentato. Poi sceglie la data del 31 ottobre, Halloween, per compierlo, pensando di trovare molte persone sulla strada;
- Il 31 ottobre Saipov noleggia il furgone. Voleva esporre le bandiere dell'Isis davanti e dietro l'automezzo, ma poi decide di non farlo per non attirare l'attenzione;
- Durante l'interrogatorio in ospedale Saipov ha chiesto di esporre nella sua stanza una bandiera dell'Isis e ha dichiarato di sentirsi bene per quello che ha fatto;
- L'esame dei telefoni cellulari. Ecco cosa hanno trovato gli agenti dell'Fbi. Nel primo cellulare ci sono una novantina di video di propaganda dell'Isis, in particolare: un video sull'uccisione di un prigioniero calpestato con un carro armato; l'uccisione di un prigioniero con un colpo d'arma da fuoco in faccia; la decapitazione di un prigioniero; un video con le istruzioni per costruire una bomba. Nello stesso telefono cellulare di sono circa 3800 immagini dell'Isis, tra le quali: immagini di propaganda dell'Isis, un'immagine di Abu Bakr al-Baghdadi, la foto di un militante dell'Isis con un nemico ucciso. Nel secondo cellulare, la cronologia delle ricerche sul web rivela: il 4 ottobre la ricerca di un autonoleggio a Passaic, il 15 ottobre la ricerca degli eventi di Halloween a New York, il 18 ottobre la ricerca di un altro furgone su Load ‘N Go;
- Il 1° Novembre l'azione di Saipov ha causato la morte di 8 persone;
- Chiedo l'arresto di Sayfullo Abibullaevic Saipov.
02
Stop all'irresponsabilità dei titani di Internet
Il documento dell'FBI conferma quanto ha scritto il titolare di List sul numero di ieri: l'indottrinamento via Internet è il tema numero uno della lotta al terrorismo islamista (e non solo). Saipov si nutriva di quelle bestialità, ha immerso il suo cervello nell'acido dell'odio, dell'assassinio, dello sterminio, nella sua raccapricciante rappresentazione e nella sua "vestizione" millennaristica e religiosa. La totale irresponsabilità dei titani di Internet di fronte alla disseminazione sulle piattaforme online di questi messaggi (provate a fare una semplice ricerca su YouTube) è un fatto inaccettabile. Siamo di fronte al proprietario di un'autostrada che lascia passare tranquillamente i carri armati di una potenza nemica al casello. Questo non è possibile nel mondo reale e non deve essere consentito neanche in quello virtuale. Gli utili record delle società dei signori con la felpa e la t-shirt della Silicon Valley sono possibili solo perché esiste una cosa chiamata libertà, quella che i terroristi islamici vogliono annullare con la morte e la tirannia della spada. Questo ai miliardari hi-tech probabilmente non interessa, ma è tempo che si agisca con fermezza. Finché i governi non prenderanno misure esemplari, avremo migliaia di Saipov dietro la porta di casa.
Viviamo tempi davvero interessanti. E stavolta è troppo. Non c'è alcun forse davanti. Che facciamo ora? Restiamo in America. Trump ha scelto il nome del nuovo capo della Federal Reserve, la catapulta del denaro.
03
Powell. Trump non sceglie un Trump per la Fed
Jerome Powell sarà il prossimo presidente della Federal Reserve. Così anticipa il Wall Street Journal e avrà le sue buone fonti per scriverlo con certezza. I rumors sul successore di Janet Yellen (il mandato scade il 3 febbraio) sarebbero confermati e la scelta è quella di un conservatore, un uomo prudente, pragmatico, che già siede nel consiglio della Federal Reserve, ha condiviso lealmente le decisioni di Yellen, è per continuare la politica soft della Fed, di aggiustamento degli stimoli e graduale rialzo dei tassi. Powell è un sostenitore - senza schiamazzi e roboanti dichiarazioni - della deregulation, un liberale che potrebbe appoggiare la linea di Trump sullo sfoltimento delle regole in campo finanziario e in generale nel business, questo è l'unico aspetto che lo avvicina alle idee - non allo stile, in questo Trump è inimitabile - della Casa Bianca, il resto è una forma di continuismo che The Donald in questo momento ritiene utile per la Fed (la catapulta del denaro della sua presidenza) perché non vuole mandare segnali sbagliati alla Borsa americana che sta macinando tutti i record. Trump non è lo svitato che dipingono i giornali del mainstream, ogni mossa ha una sua logica. Su Twitter parla al popolo, la sua base. Qui sta parlando a Wall Street. E Powell deve svolgere uno dei lavori più difficili sulla faccia della terra: deve mantenere condizioni finanziarie favorevoli su strada, tenere d'occhio la velocità del mercato azionario e obbligazionario sul cruscotto, controllare la pressione del dollaro e sperare che la fortuna gli dia una mano e non si buchino improvvisamente le gomme del mercato.
Che facciamo ora? Andiamo in Italia, mancano tre giorni al voto in Sicilia, secondo appuntamento (il primo è stato il referendum sull'autonomia in Lombardia e Veneto, il 22 ottobre scorso) del Grande Slam elettorale. Il Pd ha alzato bandiera bianca, o quasi. Alt, prima c'è un aggiornamento che arriva dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche che stamattina ha ascoltato Carmelo Barbagallo, capo degli ispettori di Bankitalia. Cosa è successo? Seguite il titolare di List.
04
Bankitalia al Parlamento: sulla Vigilanza c'è il segreto
Sembra facile indagare sulle banche. La Commissione parlamentare d'inchiesta presieduta da Pier Ferdinando Casini stamattina ha scoperto una verità che in tanti ignoravano. L'ha scodellata Carmelo Barbagallo, il capo del dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia di fronte ai parlamentari poco fa: l'articolo 7 del Testo unico bancario "impone che tutte le notizie, le informazioni e i dati in possesso della Banca d'Italia in ragione della sua attività di vigilanza siano coperti da segreto d'ufficio. Ciò impedisce alla Vigilanza di rendere note al pubblico le proprie valutazioni sugli intermediari vigilati". Ops, che imprevisto ampiamente previsto. Barbagallo ha spiegato alla commissione che "non puo' opporre il segreto d'ufficio all'Autorità giudiziaria e alla Consob, con la quale collabora nell'ambito di specifici protocolli; l'interlocuzione con entrambe è stata continua e intensa". Domanda sul taccuino del titolare di List: ma su quale Vigilanza indagano se c'è il segreto? Non è segreto invece quello che sta succedendo e sta per accadere in Sicilia. Allacciate le cinture, si vola. Anzi, si vota.
05
Sicilia. Renzi va da Obama. E Micari resta solo
Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione in Sicilia, chiuderà la sua campagna senza un comizio finale con Matteo Renzi. Così pare, a guardare l'agenda. Il segretario del Pd è volato da Obama, Micari è rimasto solo. È il segnale chiaro che il Pd non ha alcuna speranza sull'esito del voto in Sicilia, un disimpegno che mette in discussione la stessa sopravvivenza dei democratici nell'isola. C'è perfino lo spettro del sorpasso da parte dell'altra sinistra, quella che sostiene Claudio Fava, tanto che la polemica più forte del Pd non è rivolta agli altri partiti (la coalizione di centrodestra e il Movimento 5Stelle) ma allo schieramento à gauche. Ieri Fava ha fatto una dichiarazione che la dice lunga sullo stato di cose a sinistra: "Cosa hanno in comune Rosato,Violante, Renzi, Fassino, Andrea Orlando? Il fatto di essere venuti in Sicilia a fare una campagna elettorale lampo, massimo tre minuti, a sostegno di Fabrizio Micari e di avere detto tutti la stessa cosa: Non votate Claudio Fava, è irresponsabile il voto a Claudio Fava. Il fatto che i dirigenti del più importante partito italiano vengano a far campagna elettorale con questo unico punto in programma ci fa capire come sono massi male. E quanto annusino già l'odore della sconfitta. Non si rendono conto che ogni volta che uno di loro dice Non votatelo sono altri voti che arrivano a noi". Non resta che attendere il 5 novembre. Si vota. Renzi ci ripenserà? Non lo sappiamo. Sul taccuino resta una domanda: domenica, per chi suona la campana?
C'è altro dall'Italia? Il caso Regeni, di cui List il 16 agosto scorso aveva fatto una lunga ricostruzione, ha delle novità che... toh, non ci sorprendono. Tutto conduce nel Regno Unito. Avevamo qualche sospetto. Seguite il titolare di List.
06
Regeni. La Spy Story è in Inghilterra
Ieri il Corriere della Sera ha dato la notizia della rogatoria chiesta dall'Italia per interrogare Maha Abdelrahman, la tutor inglese dell'università di Cambridge che seguiva il lavoro di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano rapito il 25 gennaio del 2016 a Il Cairo e poi ritrovato assassinato il 3 febbraio successivo. Oggi Repubblica torna sul caso, ha le dodici pagine della rogatoria inoltrata dalla procura di Roma alle autorità giudiziarie inglesi. L'università di Cambridge non ha mai collaborato alle indagini, la tutor non ha mai rivelato chiaramente cosa facesse Regeni in Egitto e quali fossero i suoi contatti. Una blindatura che ha sempre destato sospetti negli investigatori italiani. Queste mosse sono la conferma di quanto abbiamo scritto su List il 16 agosto scorso:

Riprendiamo alcuni stralci di quanto ha scritto il titolare di List in agosto, i pezzi del mosaico cominciano a tornare tutti al loro posto:
In Egitto il potere è in mano a tre agenzie spionistiche: il Mukhabarat al-Aama (la direzione generale dell’intelligence), il Mukhabarat el-Khabeya (l’agenzia di spionaggio militare) e il Mubahath el-Dawla (quella della sicurezza interna). La prima è sotto il diretto controllo del Presidente Sisi, la seconda dipende dal ministero della Difesa, la terza è diretta dal ministro dell’Interno.
L’organizzazione più importante in Egitto è il Mubahath el-Dawla, quella che controlla tutto ciò che accade entro i confini del paese. Lo è fin dai tempi del Presidente Nasser, che la costruì sotto il suo occhio attento per avere il monitoraggio capillare di un paese a zero democrazia ed alta instabilità: è ramificata, tentacolare, dispone di informatori in tutti i settori della società egiziana. I suoi agenti sono addestrati a segnalare tutto ciò che è contro il governo in carica, spia tutti i forum di discussione (fisici e virtuali), giornalisti, intellettuali, diplomatici, attivisti politici. La sua influenza nella vita politica dell’Egitto è sempre stata enorme con tutti i presidenti: Nasser, Sadat, Mubarak e oggi Sisi. Avere l'intelligence dalla tua parte, sei il presidente dell'Egitto, è una questione di vita o di morte. Il più grande fallimento dell’agenzia fu l’assassinio di Sadat, ucciso da un commando islamista il 6 ottobre del 1981 durante una parata militare al Cairo, fu un colpo che ne scalfì il prestigio, ma non ne intaccò il potere. Fu un blitz incredibile per la rapidità, l'organizzazione e la facilità con cui riuscì. Eccolo:
In Egitto le forze di sicurezza sono il pilastro su cui si regge lo Stato. I metodi brutali degli agenti del Mubahath el-Dawla sono sempre stati oggetto di accuse. Quaranta agenti furono processati a metà degli anni Ottanta, furono tutti assolti nel 1988 dall’accusa di aver torturato prigionieri legati al jihad islamico dell’Egitto.
Con questo retroterra storico, uno scenario di paranoia permanente e violenza come pratica per mantenere il controllo sociale, il ricercatore Regeni era certamente un soggetto di potenziale interesse per gli agenti del Mubahath el-Dawla. E non solo loro, visto che lo spettro d'azione di tutte le agenzie di intelligence è ampio. Perché? Bisogna andare a Oxford, altra fucina di spie.
L’attività di ricercatore di Regeni era alla luce del sole, i suoi contatti erano noti e probabilmente più di uno faceva il doppio gioco. Una delle ossessioni degli apparati di sicurezza egiziani è sempre stata l’università, vista come una fabbrica di spie, analisti al servizio delle potenze occidentali. Regeni era una potenziale vittima dell’attenzione degli agenti segreti anche per questo: studente della Cambridge University, dottorando dell’American University al Cairo e, soprattutto, collaboratore di Oxford Analytica, un think tank con uffici a Oxford, Parigi e New York, fondato da David Young, un ex collaboratore del National Intelligence Council degli Stati Uniti durante l’amministrazione Nixon. Oxford Analytica ha un network di 1400 collaboratori in tutto il mondo, i suoi clienti sono governi, aziende, istituzioni che hanno bisogno di analisi approfondite di scenario. I suoi prodotti sono top class: report e grafici giornalieri, settimanali, conferenze, monografie, tutto quello che serve per fare forecasting, previsioni in un mondo sempre più complesso. Un esempio per i lettori di List, giusto per capire di cosa sta scrivendo il titolare:

È un'analisi sull'influenza dei Fratelli Musulmani e il caso Qatar. È materiale prezioso, fondamentale per capire cosa succede nel mondo contemporaneo. Regeni era un talento naturale, un ricercatore giovane, curioso, qualcuno ha detto che fu imprudente da parte delle istituzioni accademiche lasciarlo a lavorare sul quel terreno, un covo di serpenti. Può darsi. Ma era il lavoro di Regeni, studiare i fenomeni sociali, capirne le dinamiche e produrre dei report.
Svolgeva le sue ricerche in un luogo pericoloso, l’Egitto nel pieno di una rivoluzione mai finita . Lo sapeva? La domanda non ha senso, Regeni era giovane, ma intelligente e attento, conosceva bene la società egiziana, aveva parlato dei suoi timori per la sicurezza in un ultimo colloquio via Skype con un collega ricercatore in Germania. Il quesito fondamentale è dunque un altro: di chi si fidava? E chi ne scrutava le mosse? È stato venduto da un informatore dei servizi segreti come “una spia straniera?”. Non lo sappiamo, il titolare di List sta conducendo un’analisi che poggia sugli elementi noti, la struttura della società egiziana - uno stato di polizia - e la storia di un paese dove l’assassinio e la tortura sono un fatto storico. Stiamo mettendo sulla scacchiera tutti i pezzi, è uno scenario possibile. Come altri che potrebbero dare un'altra curvatura a tutta la storia di Regeni.
Il link di Regeni con Cambridge - in senso largo, non solo con il think tank con cui aveva collaborato - può essere stata la molla che ha fatto scattare tutti i sospetti su di lui? Probabile, visto il clima di rivoluzione permanente dell'Egitto, la dimensione cospiratoria in cui dalla fine del regime di Morsi si confronta il presidente Sisi. Una cosa è certa: l'assassinio di Regeni non è un fatto trattato dalla diplomazia come un caso di criminalità comune.
Questo scrivevamo su List in agosto. Tutto ruota intorno alla relazione di Regeni con l'università di Cambridge. L'Inghilterra, l'isola delle spie.
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l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.