27 Giugno
Tusk invita i populisti con una lettera anti-populista
Documento. Il Presidente del Consiglio europeo commette un errore strategico: la sua lettera di invito al vertice critica i partiti nazionalisti, come se al tavolo di Bruxelles non ci fossero anche l'Italia e il Gruppo di Visegrad. Altro boomerang sulla crisi con Trump.
Pubblichiamo il testo della lettera che il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha inviato agli altri capi di Stato che domani si riuniranno a Bruxelles. La lettera fa il punto sull'agenda e rappresenta lo schema sul quale lavoreranno i capi dei governi. Due sono i passaggi più importanti. Il primo riguarda il tono e il linguaggio usati da Tusk nei confronti dei partiti populisti. Il Presidente scrive:
Sempre più persone cominciano a credere che solo un'autorità forte, di spirito antieuropeo e antiliberale, con una tendenza all'autoritarismo palese, sia in grado di fermare l'ondata di immigrazione clandestina. Se le persone credono che solo loro possano offrire una soluzione efficace alla crisi dell'immigrazione, crederanno anche a qualsiasi altra cosa dicano.
Tusk non usa il linguaggio neutro di un Presidente di un'assemblea plurale, con diverse opinioni e visioni sul tema, il suo è un discorso con un taglio politico netto e un avversario preciso. C'è solo un lieve problema: al tavolo del Consiglio europeo presieduto da Tusk siede un premier che guida un governo composto dalle forze che Tusk descrive in quella maniera: Giuseppe Conte. Dunque il premier italiano per Tusk è un pericolo. Ne discende che l'Italia in quell'assemblea è la tigre da domare. Non solo, Tusk avrà davanti il Gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) dove non governano forze progressiste o centriste, ma partiti nazionalisti di cui proprio la Polonia di Tusk è il più grande.
Altro punto novevole della lettera è il passaggio sui rapporti tra Stati Uniti e Unione europea. Dice Tusk:
Le relazioni transatlantiche sono sottoposte a enormi pressioni a causa delle politiche del Presidente Trump. Purtroppo, le divisioni vanno al di là del commercio. Condividerò con voi la mia valutazione politica sulla situazione attuale. Sono convinto che, pur sperando nel meglio, dobbiamo essere pronti a...
Pubblichiamo il testo della lettera che il Presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha inviato agli altri capi di Stato che domani si riuniranno a Bruxelles. La lettera fa il punto sull'agenda e rappresenta lo schema sul quale lavoreranno i capi dei governi. Due sono i passaggi più importanti. Il primo riguarda il tono e il linguaggio usati da Tusk nei confronti dei partiti populisti. Il Presidente scrive:
Sempre più persone cominciano a credere che solo un'autorità forte, di spirito antieuropeo e antiliberale, con una tendenza all'autoritarismo palese, sia in grado di fermare l'ondata di immigrazione clandestina. Se le persone credono che solo loro possano offrire una soluzione efficace alla crisi dell'immigrazione, crederanno anche a qualsiasi altra cosa dicano.
Tusk non usa il linguaggio neutro di un Presidente di un'assemblea plurale, con diverse opinioni e visioni sul tema, il suo è un discorso con un taglio politico netto e un avversario preciso. C'è solo un lieve problema: al tavolo del Consiglio europeo presieduto da Tusk siede un premier che guida un governo composto dalle forze che Tusk descrive in quella maniera: Giuseppe Conte. Dunque il premier italiano per Tusk è un pericolo. Ne discende che l'Italia in quell'assemblea è la tigre da domare. Non solo, Tusk avrà davanti il Gruppo di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria) dove non governano forze progressiste o centriste, ma partiti nazionalisti di cui proprio la Polonia di Tusk è il più grande.
Altro punto novevole della lettera è il passaggio sui rapporti tra Stati Uniti e Unione europea. Dice Tusk:
Le relazioni transatlantiche sono sottoposte a enormi pressioni a causa delle politiche del Presidente Trump. Purtroppo, le divisioni vanno al di là del commercio. Condividerò con voi la mia valutazione politica sulla situazione attuale. Sono convinto che, pur sperando nel meglio, dobbiamo essere pronti a preparare la nostra Unione agli scenari peggiori.
Anche in questo caso Tusk esprime una linea politica precisa, ma soprattutto dà l'idea di una contrapposizione con gli Stati Uniti sul punto di una rottura totale con l'amministrazione Trump. Cosa possa essere l'Europa senza l'America è tutto da scoprire, quanto la sua diplomazia sia inefficace e dipenda dagli umori della Germania (l'avversario di Trump nella partita dei dazi) invece lo abbiamo capito proprio da questa lettera. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
La posta in gioco è molto alta
di Donald Tusk
Con l'approssimarsi del Consiglio europeo di giugno, il dibattito sull'immigrazione si fa sempre più acceso ed è destinato a diventare il punto principale dell'ordine del giorno. Per preparare meglio il nostro lavoro, vorrei condividere con voi alcune riflessioni e le mie intenzioni per il vertice.
Dopo la crisi migratoria del 2015, è apparso chiaro che la situazione doveva cambiare, motivo per cui abbiamo deciso di concentrare tutti i nostri sforzi sulla lotta contro l'immigrazione clandestina in Europa. Ciò significava garantire il pieno controllo delle frontiere esterne dell'UE. Per raggiungere questo obiettivo sono state adottate diverse misure. Di conseguenza, gli attraversamenti illegali delle frontiere nell'Unione europea sono stati ridotti del 96 per cento rispetto al picco dell'ottobre 2015, il che dimostra che dobbiamo proseguire con queste misure. Tuttavia, per controllare appieno le frontiere esterne, dobbiamo anche essere pronti a compiere ulteriori sforzi. Propongo pertanto che il Consiglio europeo approvi quanto segue:
Creazione di centri regionali di sbarco al di fuori dell'Europa, se possibile in collaborazione con l'UNHCR e l'OIM, al fine di modificare il funzionamento delle operazioni di ricerca e salvataggio. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di rompere il modello commerciale dei contrabbandieri, questo è il modo più efficace per fermare i flussi e porre fine alle tragiche perdite di vite umane in mare.
Creare nel prossimo bilancio pluriennale dell'UE uno strumento finanziario DEDICATO destinato alla lotta contro l'immigrazione clandestina. Abbiamo bisogno di uno strumento di bilancio flessibile gestito dai responsabili dell'immigrazione, in quanto solo loro sono in grado di garantire una cooperazione efficace con i paesi di origine e di transito per arginare i flussi.
Rafforzare la cooperazione con i paesi di origine e di transito, e in particolare il sostegno alla guardia costiera libica, affinché questi dispongano di tutte le risorse necessarie per il pieno controllo delle acque territoriali libiche.
Una condizione preliminare per un'autentica politica migratoria dell'UE è che gli europei decidano effettivamente chi entra nel territorio europeo. Il mancato raggiungimento di questo obiettivo sarebbe infatti una manifestazione della nostra debolezza e, soprattutto, potrebbe creare l'impressione che l'Europa non abbia una frontiera esterna. I cittadini europei si aspettano che noi - e lo facciamo ormai da tempo - dimostriamo determinazione nelle nostre azioni volte a ripristinare il loro senso di sicurezza. La gente lo vuole non perché all'improvviso sia diventata xenofoba e voglia erigere muri contro il resto del mondo, ma perché è compito di ogni autorità politica far rispettare la legge, proteggere il proprio territorio e le frontiere. Questo era, dopo tutto, lo scopo della creazione delle guardie di frontiera - per sorvegliare i confini.
In Europa e nel mondo dicono che la nostra inefficienza nel controllare le frontiere esterne sia una caratteristica intrinseca dell'Unione europea o, più in generale, della democrazia liberale. Abbiamo assistito alla creazione di nuovi movimenti politici, che offrono risposte semplici alle domande più complesse. Semplice, radicale e attraente. La crisi migratoria fornisce loro un numero crescente di argomenti. Sempre più persone cominciano a credere che solo un'autorità forte, di spirito antieuropeo e antiliberale, con una tendenza palese all'autoritarismo, sia in grado di fermare l'ondata di immigrazione clandestina. Se le persone credono che solo loro possano offrire una soluzione efficace alla crisi dell'immigrazione, crederanno anche a qualsiasi altra cosa dicano. La posta in gioco è molto alta. E il tempo è breve.
Discuteremo anche della riforma dell'Unione economica e monetaria. Come concordato a dicembre, è mia intenzione prendere le prime decisioni sul completamento dell'Unione bancaria e sul rafforzamento del meccanismo europeo di stabilità. Sono convinto che si tratti di passi importanti che rafforzeranno non solo la moneta comune, ma anche e soprattutto la nostra Unione. E dato il contesto politico globale, sarebbe molto incoraggiante vedere i governi dell'area dell'euro approfondire la loro cooperazione economica. Sono favorevole alla dichiarazione franco-tedesca di Meseberg, è un ulteriore impulso alla riforma, insieme ad altri importanti contributi. Non dobbiamo perdere questa opportunità.
Infine, ma non per questo meno importante, quando si parla di migrazioni o di riforma della zona euro, è importante tenere presente il contesto geopolitico che ha fatto seguito al vertice del G7 in Canada. Nonostante i nostri instancabili sforzi per mantenere l'unità dell'Occidente, le relazioni transatlantiche sono sottoposte a enormi pressioni a causa delle politiche del Presidente Trump. Purtroppo, le divisioni vanno al di là del commercio. Condividerò con voi la mia valutazione politica sulla situazione attuale. Sono convinto che, pur sperando nel meglio, dobbiamo essere pronti a preparare la nostra Unione agli scenari peggiori.
Sull'andamento del vertice, dopo lo scambio di opinioni con il Presidente del Parlamento europeo Tajani giovedì alle 15.00, il Primo ministro Borissov ci fornirà una panoramica dei progressi compiuti nell'attuazione delle nostre precedenti conclusioni. Accoglieremo quindi il Segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, per un breve scambio di opinioni sulla cooperazione UE-NATO, in vista del prossimo vertice NATO. In seguito adotteremo le conclusioni, ad eccezione del capitolo sull'immigrazione. Per quanto riguarda le nostre conclusioni sul commercio, mi aspetto una discussione. Infine, prima della pausa per le conferenze stampa, adotteremo la decisione sulla composizione del Parlamento europeo. Durante la cena, inizieremo con il mio punto che segue il G7. In seguito, il Primo Ministro May ci aggiornerà sui recenti sviluppi nel Regno Unito e poi avvieremo il dibattito sull'immigrazione, compresa l'adozione delle conclusioni. Prima di concludere, il Cancelliere Merkel e il Presidente Macron riferiranno sull'attuazione degli accordi di Minsk.
Venerdì, insieme al negoziatore capo di Brexit, Michel Barnier, in qualità di UE27, passeremo in rassegna i progressi compiuti nei nostri negoziati con il Regno Unito e adotteremo le conclusioni.
Infine, per il vertice euro in un formato inclusivo, il presidente della Banca centrale europea Draghi e il presidente dell'Eurogruppo Centeno si uniranno a noi per discutere i prossimi passi da compiere nella riforma dell'Unione economica e monetaria.
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l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.