5 Luglio
Germania e Austria: blocco nel Mediterraneo con l'Italia
L'annuncio del primo ministro austriaco Kurz con il ministro dell'interno tedesco, Seehofer. La prossima settimana vertice tra i ministri dell'interno di Berlino, Vienna e Roma. Salvini: "Stiamo lavorando ai contenuti". Circolare del Viminale ai prefetti: controlli rigorosi sulla concessione del diritto d'asilo.
New. Germania. Colpo di scena: la SPD sull'immigrazione ha fatto una controproposta a CDU e CSU.
New. Salvini: "A Innsbruck la sera di mercoledì vedrò il collega tedesco Horst Seehofer e, prima del summit, ci sarà un incontro a tre Italia, Germania e Austria: stiamo lavorando ai contenuti". Lo afferma il vicepremier e Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, arrivando a Villa Taverna.
Che succede? Esattamente quanto andiamo scrivendo da giorni, i fatti si vedono anche quando non si annunciano, basta avere pazienza, ecco la prova di quanto andavano scrivendo da giorni sull'inversione di marcia dell'Europa e la (ri)cessione di poteri agli Stati nazionali: "Non ci saranno misure della Germania nei confronti dell'Austria, la settimana prossima ci sarà una riunione tra i ministri dell'Interno di Germania, Austria e Italia per decidere misure per chiudere la rotta dei migranti nel Mediterraneo. Questo è nell'interesse dell'Italia, ma anche di Germania e Austria". Chi lo ha detto? Sebastian Kurz, il premier austriaco che da pochi giorni ha assunto la presidenza del semestre europeo. Kurz ha fatto l'annuncio poco fa, al termine dell'incontro col ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. Quest'ultimo, dopo la battaglia con la Cancelliera Merkel, annuncia: "Il governo tedesco negozierà con Grecia e Italia cosa possono fare per i movimenti secondari. Questi negoziati fanno parte dell'accordo di coalizione. I profughi che sono stati registrati in Italia e Grecia, ma che si presentano alla frontiera di Austria e Germania, saranno inviati a centri di transito e poi saranno rinviati a Roma o Atene, e questo sarà un contributo essenziale di Italia e Grecia per fermare la migrazione illegale".
I paesi del Nord devono controllare la frontiera Sud dell'Europa, cioè l'Italia. Il blocco delle rotte del Mediterraneo si sta avvicinando.
01
L'Austria è il centro del Risiko
Ripubblichiamo un frammento di quanto scritto ieri, come guida strategica per leggere tutte le prossime...
New. Germania. Colpo di scena: la SPD sull'immigrazione ha fatto una controproposta a CDU e CSU.
New. Salvini: "A Innsbruck la sera di mercoledì vedrò il collega tedesco Horst Seehofer e, prima del summit, ci sarà un incontro a tre Italia, Germania e Austria: stiamo lavorando ai contenuti". Lo afferma il vicepremier e Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, arrivando a Villa Taverna.
Che succede? Esattamente quanto andiamo scrivendo da giorni, i fatti si vedono anche quando non si annunciano, basta avere pazienza, ecco la prova di quanto andavano scrivendo da giorni sull'inversione di marcia dell'Europa e la (ri)cessione di poteri agli Stati nazionali: "Non ci saranno misure della Germania nei confronti dell'Austria, la settimana prossima ci sarà una riunione tra i ministri dell'Interno di Germania, Austria e Italia per decidere misure per chiudere la rotta dei migranti nel Mediterraneo. Questo è nell'interesse dell'Italia, ma anche di Germania e Austria". Chi lo ha detto? Sebastian Kurz, il premier austriaco che da pochi giorni ha assunto la presidenza del semestre europeo. Kurz ha fatto l'annuncio poco fa, al termine dell'incontro col ministro dell'Interno tedesco Horst Seehofer. Quest'ultimo, dopo la battaglia con la Cancelliera Merkel, annuncia: "Il governo tedesco negozierà con Grecia e Italia cosa possono fare per i movimenti secondari. Questi negoziati fanno parte dell'accordo di coalizione. I profughi che sono stati registrati in Italia e Grecia, ma che si presentano alla frontiera di Austria e Germania, saranno inviati a centri di transito e poi saranno rinviati a Roma o Atene, e questo sarà un contributo essenziale di Italia e Grecia per fermare la migrazione illegale".
I paesi del Nord devono controllare la frontiera Sud dell'Europa, cioè l'Italia. Il blocco delle rotte del Mediterraneo si sta avvicinando.
01
L'Austria è il centro del Risiko
Ripubblichiamo un frammento di quanto scritto ieri, come guida strategica per leggere tutte le prossime mosse che hanno come epicentro l'Austria, in stretto legame con la Germania.
L'Austria ha la presidenza del semestre europeo e Kurz per un gioco della storia si trova al centro di questo spostamento di poteri dal centro (Bruxelles) a quella che il disegno europeista immaginava dovesse diventare la periferia (gli Stati nazionali). Kurz è un primo ministro nazionalista che - come abbiamo già scritto - esercita un ruolo naturale di magnete nella discussione sui confini: l'Austria è un paese chiuso (non ha sbocchi sul mare), ma la sua posizione ne fa un attore di primo piano: è la porta sui Balcani (confina a Sud con la Slovenia), il passaggio dell'Italia verso il Nord (Brennero), si sposa con l'Ungheria di Orban e la Slovacchia a Est, a Nord ha il passaggio verso la Repubblica Ceca, a Nord Ovest si apre alla Germania, fino a toccare la Svizzera a Ovest. La geografia modella i rapporti politici e di potenza, la Storia rende i fattori naturali delle "occasioni". L'occasione di Kurz è la crisi sull'immigrazione e il rientro del pieno potere sui confini agli Stati nazionali.
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02
Asilo. Salvini: verifiche rigorose sui motivi umanitari
Ancora dubbi su qual è lo spirito del tempo e come sta girando il mondo? Lancio dell'Ansa, 14.53: ore Giro di vite sull'asilo. Con una circolare inviata a prefetti e presidenti delle Commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, chiede una velocizzazione nell'esame delle istanze ed una stretta sulla concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il beneficio più concesso (quest'anno salito a quota 28%) e per il quale si invitano le commissioni alla "necessaria rigorosità dell'esame delle vulnerabilità degne di tutela".
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Viviamo tempi galleggianti. Forse troppo. Sul punto in Italia c'è un vivace dibattito, spesso distopico, ancora più spesso cominciano e finiscono nella biografia di qualcuno. Tito Boeri, il Presidente dell'Inps ieri ha parlato di numeri. Qui li compulsiamo e pubblichiamo tutti i giorni quando servono a sostenere un ragionamento, ma la storia di questi anni ci ha detto che i numeri non sono tutto, c'è la storia che è motore ancora più potente dell'economia, perché è questa a combinare i diversi fattori. Ecco perché le tabelle pubblicate ieri da Boeri sono corrette, ma non contengono il mondo scorretto e dunque non solo non spiegano tutto, ma non sono uno strumento utile per leggere la contemporaneità dell'Italia. Boeri ha ragione a metà e il problema è che l'altra metà che gli dà torto è più potente dell'altra.
03
Nelle tabelle corrette di Boeri non c'è il mondo scorretto
di Lorenzo Castellani
Chi ha ragione tra Matteo Salvini e il Presidente dell'INPS Tito Boeri? Secondo il professore della Bocconi il sistema pensionistico non sarà sostenibile a causa della discendente curva demografica italiana e per sostenerla sarà necessario l'apporto degli immigrati, mediamente più giovani e propensi alla riproduzione degli italiani. Il vicepremier leghista ha polemizzato con Boeri sostenendo che le scelte di policy spettano al governo e che il Presidente dell'INPS non sia propriamente calato nella realtà sociale. Continua a leggere l'articolo su List.
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E poi ci sono i soldi, tutti, maledetti e subito. C'è l'autonomia della politica che è sempre meno e sempre più sottoposta a pressioni della storia, della giustizia, della forma che spesso non coincide con la sostanza. Questa storia dei soldi della Lega è l'esempio di come la divisione in tifoserie non può funzionare per capire il problema e trovare la soluzione.
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La borsa della Lega di Bossi e la vita del partito di Salvini
Versione Uno. La Lega è ladrona, Salvini è l'erede di Bossi, la Lega deve restituire i soldi dei rimborsi elettorali che ha ottenuto contro la legge, viva la magistratura, la Lega deve sparire dal Parlamento perché è un pericolo per la democrazia. hastag #legaladrona
Versione Due. È chiaro che c'è un complotto contro la Lega, la magistratura è sempre toga rossa e forse c'è anche la mano di giudici grillini che vogliono il governo 5Stelle-Pd, la decisione della Cassazione fa parte di un disegno per escluderla dal gioco democratico, c'è sempre Soros dietro a tutto questo, ma non molliamo e abbatteremo il muro di Bruxelles con la ruspa del Capitano. hashtag #rovesciamotutto
Queste sono le due versioni del guelfighibellinismo italiano, l'eterno scontro tra bianchi e neri della nostra storia politica. Nessuna delle due versioni è aderente alla realtà, ma questo è il rumore che domina il dibattito pubblico, alimentato dagli stessi mezzi di informazione che da tempo hanno abbandonato il principio di realtà per il fantasy del giornalista collettivo. Facciamo un passo indietro, andiamo ai fondamentali della politica, perché è evidente che c'è un'amnesia di massa sul tema. Continua a leggere l'articolo su List.
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E gli alleati. Sibilanti. Cinque Stelle e Lega hanno uno strano rapporto. Ecco cosa dice il Guardasigilli sulla storia dei rimborsi della Lega, una riga secca.
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Bonafede: La Lega? Scenario da Seconda Repubblica
Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, sulla sentenza della Cassazione che chiede il sequestro di tutti i soldi della Lega: "Tutti devono potersi difendere fino all'ultimo grado di giudizio. Poi, però, le sentenze vanno rispettate, senza evocare scenari che sembrano appartenere più alla Seconda Repubblica". Bene. Ottimo. Rigoroso. Attendiamo con grande interesse il commento di Bonafede alla prossima inchiesta e sentenza sui Cinque Stelle.
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Numeri, tabelle, piani quinquennali, decennali, magistratura, sentenze. E poi in realtà c'è ben altro là fuori: la politica è utopia, è fase onirica, è sogno. Il Pd ne fa uno per continuare a sbagliare.
06
Il sogno Fico del Pd continua
Qual è il sogno a occhi aperti del piccolo establishment italiano? L'alleanza tra Cinque Stelle e Partito democratico. Paolo Mieli stamattina sul Corriere della Sera scrive un articolo per dire che no, per carità, non ci sarà, che è un sogno sbagliato da inseguire, un calcolo errato, eccetera eccetera. La lillipuziana questione della sinistra italiana ridotta all'essenza è la seguente: non avendo più una presenza reale nel paese (guardate le ultime mappe dopo il voto politico e amministrativo, sono sparite anche le regioni rosse), non potendo capire che aria tira là fuori perché i suoi dirigenti sono o espressione diretta della borghesia salottiera o cooptati nel beau monde, ora sperano niente meno che in Fico, di nome Roberto, Presidente della Camera. Basta leggere il Corriere - occorre uno sforzo minimo - per capire le manovrette in corso: dare alla Lega il bollino verde di impresentabile, apparecchiare un'inchiesta, un caso, uno scandalo, un bollito, un fritto misto, un pinzimonio giudiziario, poi blandire i grillini, insinuare il dubbio che sia meglio andare con il Pd, premere mollemente per la rottura del Governo Frankenstein e girare con il mestolone l'intruglio giallo-rosso, l'unione dei progressisti-populisti. Strategia già vista con Bossi nel 1994, si chiama logoramento. Questo progetto era quello preferito anche dal Di Maio Din Don Dan il quale con il Pd come junior partner non avrebbe avuto il problema della Lega di Salvini, cioè un partito che mostra tutti i deficit di classe dirigente dei Cinque Stelle. Non è andato in porto (li ha chiusi prima e dopo Salvini) ma nella politica italiana c'è sempre la tendenza al "suonala ancora Sam" che però non ha il fascino di Casablanca. Così il dibattito a sinistra questa estate è un deserto: la sinistra che fa la danza della pioggia intorno al Fico. Berlinguer, dove sei?
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Non c'è, in compenso abbiamo quello che il nostro amico Giovanni Diamanti ha chiamato "il nuovo Gramsci del Movimento 5Stelle". Ocho.
07
Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi
Una coproduzione del titolare di List e Lorenzo Castellani.
Erano giorni che andavamo in cerca di un colpo d'ala, un cambio di ritmo, un nuovo scenario politico. Trump ha fatto la pace con Ciccio Kim e rispetto all'estate scorsa ci mancano i lanci di missili sul Mar del Giappone; al posto di Marco Minniti in fase Chuck Norris (minacciava di chiudere i porti e bloccare le navi Ong ma per il giornalista collettivo era un sincero democratico) c'è Matteo Salvini chiamato dai suoi il Capitano ma noto alle masse come La Ruspa; a Palazzo Chigi al posto di Paolo Gentiloni noto "er moviola" c'è Giuseppe Conte, premier teleguidato di ultima generazione, non parla il perfetto inglese di Matteo Renzi, troppo educato e buono per noi che in fondo abbiamo un debole per i "cattivisti" (D'Alema, ci vorrebbe un D'Alema, cribbio); il Cavaliere è piombato in un silenzio post nucleare e, perdinci, come ci mancano le estati smeraldine con Tony Blair, la moglie Cherie e il Cav in bandana; non abbiamo neppure un Padoan a parlarci di come si salva il Monte dei Paschi e si vincono le elezioni comunali a Siena, i gufi di Matteo (Renzi) dormono, che barba e che noia direbbe Sbirulino (ah, l'indimenticabile Sandra e il fantastico Raimondo), è estate e ungarettianamente "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie", toccati da questo simbolismo, cerchiamo niente meno che il senso della vita. E per soprammercato è pure l'Independence Day e si cerca qualcosa che non sia il film con i marziani e quello che è sempre nato il 4 luglio e vai con il napalm. L'umido penetra nei condizionatori d'aria. Birra. Forse Hegel. Anche gli AC/DC però. Stendiamo il diario di una notte di ricerca da List.
Sono le 22:38 del 4 luglio, serata calda e umida, giornata di pausa dei mondiali di calcio, la politica è in polemica sempre sugli stessi argomenti da giorni, immigrati e lavoro, lavoro ed immigrati. A un certo punto, un bagliore nella notte: Jerry Calà, pianista, cantante, showman, icona anni Ottanta, twitta: "Tutti in tv si chiedono dove troverà questo governo i soldi per mantenere le promesse elettorali. Basterebbe che il precedente governo gentilmente svelasse dove ha preso tutti quei miliardi per salvare le banche..." In poche ore si scatena il finimondo e Jerry diviene protagonista del dibattito politico.
Dopo il bagliore, ecco il fungo atomico in cielo, si prepara il fallout radioattivo. Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro, si accorge che nella notte è esploso qualcosa nella Rete. Egli è sempre vigile, un furetto del like e della diretta, santi numi, che rivelazione, Jerry Calà. Il ritorno dei gatti di vicolo miracoli, chiaro, un evento. Di Maio da il meglio di se stesso in fatto di arte di governo: point, touch, tap, longpress, drag, swipe, pinch, rotate evvai con lo screenshot del tweet di Jerry Calà. E la frase, la frase che frase che è, un distillato della cabaret-politics: "Libidine, doppia libidine, libine coi fiocchi!". Vengono in mente le grandi lezioni Sturm un Drang dell'era di Drive In, i momenti fondamentali della formazione di una classe dirigente con Umberto Smaila e Tinì Cansino. Giggino batte tutti, creatività a palla.
In poco tempo la cosa diventa un turbo-trend, si capisce. È Calà-mania, monta la marea del web, poiché Jerry ha trovato una genialata per rimpolpare le già ricolme serate estive che tiene in tutta Italia. Leader sul palco e nella vita.
Maracaibo per il mondo serioso della politica. Si scatena la torcida. Gli economisti, pensosi e al solito petulanti, cercano d'insegnare la matematica allo showman su Twitter. I giornalisti sbeffeggiano la coppia Di Maio - Calà, colpevoli d'affronti istituzionali, ma incensano gli artisti che sulla Stampa riversano fiumi d'inchiostro per il manifesto anti-Salvini. Gli europeisti sono i più preparati, essi sono l'avamposto della politica dei competenti, ventolano lo statuto della BCE come la bandiera delle Crociate, i deputati si dividono tra quelli che postano le foto alle serate di Jerry e quelli che fanno finta di non conoscerlo, ma erano rigorosamente in prima fila a tutti i suoi film. Cose d'essai, si capisce, colti a prescindere colti in flagrante a guardare il mai troppo compianto Bombolo. La forza dell'immaginario non è in Godard, ma in Pierino.
E invece no, serissimi e compunti debateur del web, la situazione è così folklorisitca e tragicomica che sembra un manifesto politico. Un affresco straordinario della politica contemporanea che nella superficie non è altro che entertainment, anzi in questo caso si chiama politainment, a metà tra Netflix e serata karaoke. E quel manifesto appare, come una scritta luminosa in una discoteca, tra il flash delle luci stroboscopiche, nella mente degli animatori di List. Massì, la vita è libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi. Eccolo qui, sciroccante nel pentagramma, il manifesto politico avanti pop, un ripescaggio dell'ultimo immaginario felice:
1) Prima regola politica: non sono bello, piaccio.
2) Porti chiusi: mare forza 9.
3) Diritti civili: vorrei la pelle nera.
4) Sui conti pubblici: ocho!
5) Flat tax: solo se vuoi uscire la domenica
6) Pensioni: chissà dov'è l'isola di Wight?
7) Europa: apro gli occhi, ti penso e ho in mente te.
8) Lavoro: un'estate fa, operazione vacanze.
9) Sanità: vita smeralda.
10) Politica estera: Alghero, in compagnia di uno straniero.
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che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.