6 Luglio
Accelera la guerra dei dazi, rallenta la crescita italiana
C'è la guerra del container, ma l'America è in pieno boom e in Germania il debito pubblico scende sotto il 60 per cento (e la produzione fa un balzo). In Italia il Governo Frankenstein ha un problema: la produzione secondo l'Istat sta rallentando.
Che succede? Signora mia c'è la guerra del container, Pechino ha risposto a Washington, l'America crea centinaia di migliaia di posti di lavoro ogni mese e no, l'economia degli yankee non è crollata, in Germania la Grosse Koalition ha fatto la pace, i russi hanno messo qualche sanzione prima del vertice tra The Donald e Vladimir, ci sono arresti nel Pd, soldi che non si trovano nella Lega, leader di carta pentastellata che stanno fondando lo Stato del Banalistan, la Francia è in semifinale nel Mondiale di calcio e non poteva arrivare notizia peggiore per il titolare di List. Dura giornata di lavoro. Avete problemi globali? Tranquilli, le soluzioni vanno da Trump a Fico. E come si vedrà, non sono della stessa qualità. Anche perche all'orizzonte...
01
Economia italiana verso l'iceberg
Cominciamo con un dato di realtà. Gli indicatori dell'economia che il titolare di List ha sempre nel radar confermano che l'iceberg è all'orizzonte e la propaganda della grande crescita progressista si sta esaurendo. Nota mensile sull'economia italiana dell'Istat, uscita oggi, sommario:
La crescita dell’area euro rallenta ma continua il processo di riduzione della disoccupazione. In Italia prosegue la fase di debolezza dell’attività manifatturiera, accompagnata dal calo degli ordinativi e delle esportazioni, più diffuso nell’area extra Ue. Il mercato del lavoro si rafforza: l’occupazione aumenta e si riduce la disoccupazione. L’inflazione torna ad aumentare, mantenendosi comunque su ritmi inferiori a quelli dell’area euro. L’indicatore anticipatore evidenzia una nuova decelerazione, consolidando uno scenario di contenimento dei ritmi di crescita dell’economia.
Ora, voi potete immaginare cosa tutto questo possa significare - se si realizza - per il governo appena entrato: un disastro. Perché il debito pubblico nel frattempo è cresciuto, il Pil era tutto frutto di agenti esterni alle condizioni dell'economia italiana, i prezzi energetici stanno salendo, la guerra commerciale tra...
Che succede? Signora mia c'è la guerra del container, Pechino ha risposto a Washington, l'America crea centinaia di migliaia di posti di lavoro ogni mese e no, l'economia degli yankee non è crollata, in Germania la Grosse Koalition ha fatto la pace, i russi hanno messo qualche sanzione prima del vertice tra The Donald e Vladimir, ci sono arresti nel Pd, soldi che non si trovano nella Lega, leader di carta pentastellata che stanno fondando lo Stato del Banalistan, la Francia è in semifinale nel Mondiale di calcio e non poteva arrivare notizia peggiore per il titolare di List. Dura giornata di lavoro. Avete problemi globali? Tranquilli, le soluzioni vanno da Trump a Fico. E come si vedrà, non sono della stessa qualità. Anche perche all'orizzonte...
01
Economia italiana verso l'iceberg
Cominciamo con un dato di realtà. Gli indicatori dell'economia che il titolare di List ha sempre nel radar confermano che l'iceberg è all'orizzonte e la propaganda della grande crescita progressista si sta esaurendo. Nota mensile sull'economia italiana dell'Istat, uscita oggi, sommario:
La crescita dell’area euro rallenta ma continua il processo di riduzione della disoccupazione. In Italia prosegue la fase di debolezza dell’attività manifatturiera, accompagnata dal calo degli ordinativi e delle esportazioni, più diffuso nell’area extra Ue. Il mercato del lavoro si rafforza: l’occupazione aumenta e si riduce la disoccupazione. L’inflazione torna ad aumentare, mantenendosi comunque su ritmi inferiori a quelli dell’area euro. L’indicatore anticipatore evidenzia una nuova decelerazione, consolidando uno scenario di contenimento dei ritmi di crescita dell’economia.
Ora, voi potete immaginare cosa tutto questo possa significare - se si realizza - per il governo appena entrato: un disastro. Perché il debito pubblico nel frattempo è cresciuto, il Pil era tutto frutto di agenti esterni alle condizioni dell'economia italiana, i prezzi energetici stanno salendo, la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti è in corso, e i leghisti e i grillini rischiano di ritrovarsi nella fase "Houston, abbiamo un problema", con i buchi nella navicella e l'ossigeno in diminuzione. Anche loro, quelli del Governo Frankenstein, pensano che "failure is not an option", ma la realtà è che la crescita italiana era debole e se le tensioni globali aumentano i ragazzi di Palazzo Chigi avranno seri problemi a far quadrare i conti, la via del deficit non è una scelta obbligata, ma se dovesse realizzarsi una scenario da freezer sulla crescita, la via è quella. E in fondo lo era anche prima.
La situazione è tanto seria che il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha commentato via Ansa:
Le previsioni sul rialzo del deficit sono premature al momento: di certo abbiamo dei programmi di governo molto ambiziosi da realizzare e molto dipende dall' atteggiamento che avrà l'Europa. Sappiamo anche che per un paese indebitato come il nostro dovremo muoverci in un sentiero stretto.
Subito dopo Giorgetti, sono arrivate le precisazioni di "fonti del Mef", alias il ministro dell'Economia Giovanni Tria:
È assolutamente prematuro indicare ora l'obiettivo programmatico che verrà inserito nella Nota di Aggiornamento del DEF a settembre. Le indiscrezioni di stampa sul tema sono congetture che non trovano riscontro al ministero dell'Economia. Così fonti del Mef ricordando che il Ministro Tria, nella sua audizione nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato ha affermato che un rapporto deficit/pil allo 0,8% per il 2019, come è previsto nel Def a legislazione vigente, comporterebbe un aggiustamento troppo drastico e deleterio per la crescita.
Sul taccuino del titolare di List ci sono due appunti di stamattina sulla Germania:
- In Germania la produzione ha fatto un balzo e batte le attese: a maggio +2,6 per cento.
- Nel 2019, per la prima volta da 17 anni, il debito pubblico della Germania scenderà al 58,25 per cento del Pil, sotto la soglia fissata da Maastricht, che prevede un limite del 60 per cento.
Sintesi: noi siamo nei guai più degli altri. Ma potrebbe anche andare peggio. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Nel frattempo la sinistra italiana è impegnata in una lunga seduta di autocoscienza da anni. Insieme alla socialdemocrazia europea è stata travolta dall'onda innescata dal Signor Zeitgeist che ha cambiato segno allo spirito del tempo. La realtà sociale è un canone inverso rispetto a quello cominciato negli anni del Clintonismo, siamo in un tempo che detta una ri-territorializzazione della politica, un ritorno delle competenze agli Stati nazionali (in Europa) e una diminuzione della portata, influenza e efficacia di quella che Samuel Huntington aveva individuato come "La terza ondata". La notte scorsa in Germania è successo qualcosa di istruttivo.
01
SPD e Pd. Due crisi europee
Quel periodo storico è finito e le sinistre in tutto il mondo - nelle loro varie forme, articolazioni e sfumature - sono entrate in una grande crisi. Per alcuni irreversibile. La SPD tedesca è dentro questa bufera, insieme al Partito democratico in Italia. In Germania dopo il voto Martin Schulz ha provato a fare quello che resto e mi faccio anche un posto per il dopo (voleva niente meno che il ministero degli esteri nella GroKo 2.0) poi nel partito gli hanno detto di farsi da parte e andare ai giardinetti. Così è arrivata una donna alla leadership, Andrea Nahles. In Italia stiamo assistendo a una commedia in cui c'è un segretario auto-reggente, Maurizio Martina, che viene bullizzato dal segretario de facto, Matteo Renzi, il quale dai banchi del Senato controlla il gruppo parlamentare, il partito e di volta in volta si oppone a questo e a quello. Il primo partito ha cominciato la traversata nel deserto, prova a cambiare. Il secondo è fermo nelle sabbie mobili e l'unica cosa in cui spera si chiama Roberto Fico, presidente della Camera, grillino. I democratici sperano che egli, la terza carica dello Stato, rompa il Governo Frankenstein. Cosa che potrebbe perfino riuscire, un giorno, ma non cambierebbe di una virgola il problema del Pd: ha un pensiero, un programma, un leader nuovo e, soprattutto, ha ancora qualche margine di recupero o è destinato a sparire?
02
La SPD e l'immigrazione (una lezione per il Pd)
L'accordo sull'immigrazione tra CDU e CSU è stato smantellato ieri notte nel vertice della GroKo dalla SPD guidata da Andrea Nahles. La leader dei socialdemocratici tedeschi aveva annunciato all'inizio del vertice di maggioranza: "Abbiamo una contro-proposta". Poteva essere letale per Angela Merkel che invece è riuscita in una sola ora di vertice a chiudere la partita a suo favore. La proposta della Nahles è stata una svolta. Il punto più pericoloso per la stabilità del governo Merkel e l'alleanza con la SPD era quello dei centri di detenzione al confine. Il primo problema era di fattibilità e controllo: il confine austro-tedesco è di 800 chilometri niente centri di detenzione al confine tra Austria e Germania, confine senza grandi barriere e con un controllo non proprio da castello con il ponte levatoio, ecco il grafico di Dpa:
Ottocento chilometri, 66 check point di cui tre soltanto permanenti. Per fortuna della Germania non c'è un'ondata migratoria e soprattutto c'è l'accordo con la Turchia per fermare l'arrivo di profughi dalla Siria sulla rotta orientale. Nel vertice della Grosse Koalition i centri di detenzione sono spariti, mentre hanno fatto ingresso una nuova legge sull'immigrazione e dunque una nuova disciplina generale, procedure dell'esame delle richieste di asilo più rapide e una riforma sull'ingresso di migranti qualificati - e non chiunque sia stato scelto dagli scafisti - al confine con la Germania. Quest'ultimo punto è stato molto apprezzato dalla CSU, il partito bavarese. E proprio sulla selezione di immigrati qualificati proposta dalla SPD dovrebbe riflettere il PD in Italia. La SPD non ha fatto alcuna concessione alla retorica umanitarista che tutto accoglie ma niente sistema. La Nahles propone non la selezione fatta dagli scafisti nel deserto, ma quella dello Stato tedesco che accoglie le persone di cui ha potenzialmente bisogno. L'Italia delle utopie irresponsabili invece fa come il coccodrillo che piange dopo aver mangiato la sua vittima. Accogliere chiunque e poi si vedrà non è un ragionamento né da statisti né da persone che vogliono risolvere il problema. La SPD per non farsi fagocitare da CDU e CSU doveva per forza differenziarsi, ma non lo ha fatto con una svolta descamisada e fuori dalla realtà, ha messo sul tavolo una politica responsabile che non ha paura di scontentare la sinistra estrema e nello stesso tempo non va dalla padella neuro-riformista del nulla in testa, alla brace del populista rien de rien contro il tutto. Sarebbe una lezione per il Pd, se fosse presente a se stesso.
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03
Intervallo Pd. Basilicata, abbiamo un problema
Oggi a me, domani a te, funziona così il racconto giudiziario del Paese. Ieri Renzi diceva a Salvini che doveva restituire i soldi, ma portarsi avanti e fare il "ganassa" (a Milano è lo spaccone) oggi conduce a abbassare le penne domani. Un po' di sana prudenza per tutti sarebbe ottima, ma viviamo tempi in cui tutti parlano e come diceva il grande Flaiano "oggi il cretino è pieno di idee", dunque avanti così. La notizia è che Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata è agli arresti domiciliari per un'indagine sulla Sanità - toh, che strano - che ha coinvolto in tutto 29 persone. Manipolazioni di concorsi e raccomandazioni nel settore sanitario, accusa di abuso d'ufficio. Il gip di Matera definisce Pittella come il "deus ex machina' della "distorsione istituzionale". Pittella "non si limita ad espletare la funzione istituzionale formulando gli atti di indirizzo politico per il miglioramento e l'efficienza" della sanità regionale, "ma influenza anche le scelte gestionali" delle Asl "interfacciandosi direttamente con i loro direttori generali" tutti da lui nominati. Che sorpresa, i direttori delle Asl che prendono ordini dalla politica e noi che li immaginavamo tutti indipendenti.
04
Intervallo Lega. Bossi dice che i soldi ci sono, ma non dice dove
Scrive la Cassazione nelle motivazioni di conferma del sequestro dei soldi della Lega che è "onere dell'imputato Umberto Bossi indicare al Pm dove indirizzare le ricerche per rinvenire i fondi allo stato non rinvenuti in disponibilità della Lega ma", secondo Bossi "esistenti". Dunque la Cassazione cerca i soldi, non li trova, Bossi dice che ci sono ma chissà dove, tanto che la Cassazione scrive che le affermazioni del Senatur sono "allo stato del tutto prive della benché minima specificità". Salvini faccia una caccia al tesoro. Prive di specificità. E allora che le scrivono a fare? Sembra tutto così banale.
A proposito di banalità, dall'intervallo Pd al momento Fico è questione di un attimo.
05
Sua Banalità Fico
Ha parlato anche oggi, il Presidente della Camera, sempre di immigrazione. Con tutta l'autorità e senza nessuna autorevolezza, Egli, il Fico, si è espresso come solo Sua Banalità sa fare. Interrogato sull'asilo e la circolare del ministro Salvini che chiede controlli rigorosi, il Presidente della corrente penstastellata del Progresso che sta al governo ma è puramente di lotta, ha detto: "Per i richiedenti si deve rispettare la legge. La legge è chiara e le commissioni territoriali faranno e fanno il loro lavoro. Le commissioni territoriali sono commissioni indipendenti e fanno il loro lavoro". Perbacco, rispettare la legge. Chi l'avrebbe mai detto.
Post scriptum. L'Altissimo Presidente Fico si è espresso anche sulle sentenze e sul caso dei rimborsi della Lega e ha fatto un'altra rivelazione di cui tutti gli sono debitori: "Le sentenze vanno rispettate e questa è una sentenza definitiva che va rispettata". Mariano Apicella sta riscrivendo un vecchio successo: Meno male che Fico c'è. E anche l'Ue.
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L'Ue stanzia 90 milioni per il Nord Africa
Si potrebbe dire meglio di niente, ma la cifra così piccola in relazione all'enormità dei problemi testimonia l'incapacità dell'Europa di fare sul serio nel Risiko mondiale. La commissione europea ha approvato 90.5 milioni di euro di aiuti per il Nord Africa. I soldi servono a finanziare tre nuovi programmi di contrasto all'immigrazione. 55 milioni andranno alla Tunisia e al Marocco per il controllo dei loro confini, combattere i trafficanti. Il programma di finanziamento sarà guidato dall'Italia. La seconda tranche del finanziamento, pari a 29 milioni di dollari, è dedicata ai migranti e rifugiati in Libia. Questo sarà gestito dall'Ufficio internazionale per l'immigrazione e dall'Agenzia Onu per i rifugiati. Altri 6.5 milioni di euro andranno a un programma per i migranti più vulnerabili
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Nel frattempo, la fuori sta succedendo di tutto. La guerra del container è cominciata e il barometro segna tempesta per tutti.
07
La Russia vara sanzioni contro gli Stati Uniti
Donald e Vladimir si incontreranno il 16 luglio a Helsenki, vecchio ritrovo di spie della Guerra Fredda in Finlandia e Mosca ha deciso di ravvivare l'incontro in programma tra Putin e Trump con una risposta ai dazi americani sull'alluminio e sull'acciaio introducendo a sua volta delle imposte, dal 25 al 40 per cento del valore, sull'importazione di alcuni prodotti statunitensi "per i quali in Russia vengono creati dei beni analoghi". Chissà cosa si diranno i due a Helsenki.
Intanto, c'è una nave che va nel Mar della Cina e ci interessa il suo percorso.
08
La corsa della Peak Pegasus nel Mar della Cina
La nave carica di soia, partita da Seattle e diretta al porto cinese di Dailan, è all'ancoraggio, ma la sua corsa per evitare l'imposizione di nuovi dazi è fallita.
Dopo un mese di viaggio, la nave è all'ancoraggio e per andare in banchina in media a Dalian in questo momento ci vogliono tra i tra e i sei giorni. Obiettivo fallito, i dazi sulla soia arrivata dall'America saranno applicati. Che corsa. È la guerra del container.
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La guerra del container in diretta social (e l'Europa scollegata)
L'Europa è un grande mercato di stati nazionali con un progetto federale incompiuto e in ritirata. Questo sistema ha un problema di lentocrazia che nella contemporanea società accelerata si traduce in una sola parola: sconfitta. Mettiamo in ordine le tessere del mosaico.
Stati Uniti-Cina. L'Europa è stretta tra questi due giganti. Sul piano commerciale entrambi sono un'opportunità e un problema. Partiamo dalla Cina. L'opportunità è quella del mercato interno cinese e degli investimenti all'estero di Pechino (occasione, quest'ultima, molto controversa per questioni di sicurezza dello Stato), il problema è la dimensione, intensità, concorrenza sleale della Cina sui fattori della produzione, dei prezzi e del lavoro. Il caso più evidente è quello dell'acciaio cinese che ha invaso il mondo grazie a sovra capacità produttiva e dumping. Gli Stati Uniti sono l'altro titano, un grande mercato per le imprese europee, un partner militare nella Nato, un alleato storico. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come vanno le cose in America? Non è il Bengodi della letteratura pro, non è l'inferno del teatrino contro, soprattutto non è quello che avevano previsto con sprezzo del ridicolo i Never Trump. Sono inchiodati ai numeri e alla realtà che sta sopra e sotto i numeri.
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Il crollo dell'America: 2.4 milioni di nuovi posti in un anno
L'economia americana vola: i nuovi posti di lavoro creati in giugno sono pari a 213 mila, le stime degli analisi erano di 195 mila unità. Il tasso di disoccupazione passa dal 3.8 al 4 per cento, la paga media oraria cresce del 2.7 per cento rispetto all'anno scorso. I posti di lavoro in America negli ultimi dodici mesi sono cresciuti di 2.4 milioni di unità.
Il tasso di disoccupazione è salito di 0.2 punti, dal 3.8 al 4.0 in giugno, il numero di disoccupati è salito di 449 mila persone per un totale di 6.6 milioni. Un anno fa il tasso di disoccupazione era del 4.3 per cento e il numero di disoccupati era pari a 7 milioni. I disoccupati di lungo termine (senza lavoro da più di 27 settimane) sono 1.5 milioni e rappresentano il 23 per cento dei senza lavoro. Continua a leggere l'articolo su List.
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Cosa facciamo? In un mondo accelerato, si corre. No, non a piedi, è FormulaList. Al volante c'è quel gran intenditore di motori di Mariano Froldi. Si corre un classico del Mondiale di F1, Silverstone. Tutta accelerazione. Vroom.
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FormulaList. Dalla Felix Austria al classico di Silverstone
di Mariano Froldi
È una Formula Uno pazza. Un ottovolante di emozioni dal lieto fine, almeno a questo giro, per i tifosi in rosso. Nuovo Gran Premio, domenica scorsa, a casa della Red Bull in Austria, e classifica mondiale nuovamente ribaltata. Ma domenica arriva il Gran Premio di casa di Lewis Hamilton, dove il pilota anglo-caraibico si esalta da sempre e dove la Mercedes fa, di solito, un pò quel che vuole, anche per la presenza di curvoni veloci che ben si adattano alla monoposto iridata. Tra l’altro torneranno i “famigerati” pneumatici ribassati 0,4 (ne parliamo più avanti), pure con pressioni di gonfiaggio insolitamente alte e con l’utilizzo di una mescola, la “hard”, che è la più dura fra quelle preparate da Pirelli. Sulla carta tutte cose che avvantaggiano non poco, la casa della stella a tre punte. Insomma questo fine settimana rischia di essere uno degli snodi fondamentali, in un modo o nell’altro, di questo Mondiale sino ad ora combattutissimo. Silverstone, la pietra d’argento è uno degli ultimi grandi circuiti storici, quello dove si corse la prima gara di Formula Uno nel 1950; uno di quelli dove la FIA ha messo poco o per niente mano negli ultimi anni (ed è una fortuna!). Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Vediamo un po' cosa ha inviato Ciompi... ah, c'è gente che bussa alla porta del Presidente Mattarella. È sempre la fase che amiamo, gli Antenati.
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Wilma Isoardi ha passato la clava a Fred Salvini...
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senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.