2 Agosto

Il boom americano, la catena di Tesla e il catenaccio della Rai

L'economia degli Stati Uniti crea 200 mila posti di lavoro al mese, quanto durerà? Elon Musk dallo spazio alla terra: ha incontrato la realtà della catena di montaggio. In Italia domina il catenaccio per difendere le nomine Rai.

L'economia europea cresce e sembra tenere, la banca d'Inghilterra ha alzato i tassi e il governatore Carney è ottimista sulla Brexit, la macchina a vapore americana sembra inarrestabile.  La crescita italiana è in rallentamento, lo scenario dipinto dallo Svimez sul Mezzogiorno dovrebbe far accendere tutte le spie rosse nella sala controllo del governo, ma l'unico tema che occupa lo spazio politico italiano è quello delle nomine alla Rai. Gran cambiamento.

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America. La macchina a vapore

Gli Stati Uniti in questo new normal creano 200 mila posti di lavoro al mese, ma non bisogna sperare troppo che questo lungo ciclo di crescita duri a lungo, dietro l'angolo c'è lo shock geopolitico con la Cina, la guerra del container. Ecco di dati Adp sui posti di lavoro in America creati tra giugno e luglio, parlano da soli:

Duecentomila sembra essere la cifra fissa di posti di lavoro creati in America. La crescita al 4.1 per cento conferma il momento eccezionale, dietro l'angolo una montagna di incertezze. L'amministrazione Trump sta per varare un'ondata di dazi sull'import cinese, con le tariffe che passerebbero dal 10 al 25 per cento. Il Congresso ieri ha passato una legge sulla Difesa tutta in chiave anti-cinese, un programma di spesa nel settore di oltre 700 miliardi e una stretta sul know-how tecnologico. Il bersaglio non è la Russia, è la Cina. In questo scenario, la crescita naviga veloce, ma nell'incertezza. Le Borse europee hanno registrato la faccenda con un rosso fisso. Vediamo tra poco l'apertura di Wall Street.

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Ieri abbiamo visto i conti di Apple e il suo modello di business, una macchina che incassa denaro, l'altro ieri il primo cigno nero visto da Facebook e l'impatto sui conti di Twitter delle incognite aperte dalle nuove norme sulla privacy sui social network. Proseguiamo la nostra esplorazione delle trimestrali...


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