12 Agosto
Leva sì o no, i militari italiani sono anziani
Salvini propone il servizio militare obbligatorio, dalla Difesa pentastellata rispondono picche: "Idea romantica". Ma nelle nostre Forze Armate il problema del ringiovanimento è urgente. E in Germania si riapre il dibattito dopo l'abolizione nel 2011.
Agosto è un mese sempre pieno di cose da scrivere, era il migliore - anche in edicola - quando il titolare si occupava dei giornali di carta e si conferma ricco di spunti anche per List. Tra una ventina di giorni questo periodo "solare" sarà finito - il Palazzo godrà sul piano atmosferico di quella che si chiama "ottobrata romana", meravigliosa - e scatterà un altro racconto del governo giallo-verde e dell'opposizione. Sul taccuino ci sono una serie di note che preannunciano la nuova stagione, vediamoli insieme. Cominciamo da quello che conta e che peserà sempre di più nei prossimi mesi, l'economia.
01
La crescita in rallentamento
I segnali li abbiamo impaginati su List in queste settimane e piano piano stanno intrecciando una trama: l'economia mondiale è in fase di rallentamento, cominciano a sentirsi i venti contrari. In Europa l'economia della Germania si sta raffreddando, sono in calo produzione, ordinativi della manifattura e soprattutto il clima di fiducia tra le imprese. Un primo quadro lo abbiamo avuto con i dati del Pil del secondo trimestre pubblicati da Eurostat:
Le incognite della Brexit pesano sul Regno Unito (nonostante un inatteso +0.4 per cento nel secondo trimestre), mentre negli Stati Uniti un lunghissimo e straordinario ciclo economico positivo sta beneficiando in questo momento della riforma fiscale di Trump, le aziende americane avranno nel 2018 un boom di utili, + 23 per cento, secondo le proiezioni di Thomson Reuters. Questa la crescita americana, dati del Bureau of Economic Analysis:
L'asimmetria con l'Europa è evidente e pare destinata a ampliarsi, ma la Federal Reserve, pur in una dimensione di crescita, prevede un calo della produzione americana nel 2019. I prezzi del petrolio in rialzo sono il fattore che ha contribuito a alzare l'inflazione al 2.1 (il target della Bce) ma sono un problema di cui le famiglie accuseranno il...
Agosto è un mese sempre pieno di cose da scrivere, era il migliore - anche in edicola - quando il titolare si occupava dei giornali di carta e si conferma ricco di spunti anche per List. Tra una ventina di giorni questo periodo "solare" sarà finito - il Palazzo godrà sul piano atmosferico di quella che si chiama "ottobrata romana", meravigliosa - e scatterà un altro racconto del governo giallo-verde e dell'opposizione. Sul taccuino ci sono una serie di note che preannunciano la nuova stagione, vediamoli insieme. Cominciamo da quello che conta e che peserà sempre di più nei prossimi mesi, l'economia.
01
La crescita in rallentamento
I segnali li abbiamo impaginati su List in queste settimane e piano piano stanno intrecciando una trama: l'economia mondiale è in fase di rallentamento, cominciano a sentirsi i venti contrari. In Europa l'economia della Germania si sta raffreddando, sono in calo produzione, ordinativi della manifattura e soprattutto il clima di fiducia tra le imprese. Un primo quadro lo abbiamo avuto con i dati del Pil del secondo trimestre pubblicati da Eurostat:
Le incognite della Brexit pesano sul Regno Unito (nonostante un inatteso +0.4 per cento nel secondo trimestre), mentre negli Stati Uniti un lunghissimo e straordinario ciclo economico positivo sta beneficiando in questo momento della riforma fiscale di Trump, le aziende americane avranno nel 2018 un boom di utili, + 23 per cento, secondo le proiezioni di Thomson Reuters. Questa la crescita americana, dati del Bureau of Economic Analysis:
L'asimmetria con l'Europa è evidente e pare destinata a ampliarsi, ma la Federal Reserve, pur in una dimensione di crescita, prevede un calo della produzione americana nel 2019. I prezzi del petrolio in rialzo sono il fattore che ha contribuito a alzare l'inflazione al 2.1 (il target della Bce) ma sono un problema di cui le famiglie accuseranno il peso nella stagione invernale sui consumi di energia. Restano sul tappeto le incognite sulla guerra del container aperta dalla Casa Bianca per provare a riequilibrare la bilancia commerciale americana. Restano tutti aperti i problemi di bassa crescita dell'Italia: è sempre al di sotto della media europea e in rallentamento, ultimi nell'Eurozona, alta disoccupazione (giovanile e non), alto debito pubblico, crescita del costo degli interessi sul debito, politica economica tutta da decifrare, con troppe incognite per i mercati e lo spettro di un attacco speculativo dietro l'angolo.
Pessimisti? No, non siamo pessimisti, siamo solo ottimisti bene informati. Il mercato è dominato dall'informazione. Chi ha in anticipo quella migliore, vince. Come dice Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione".
02
L'incontro Draghi-Savona
In questo scenario pieno di botole, il ministro più silente del governo, Paolo Savona, è anche quello che sta svolgendo un'intensa azione diplomatica per evitare all'Italia brutte sorprese. Quelli che fanno, di solito non parlano e Savona nel governo è quello che ha l'esperienza, i contatti e l'autorevolezza per farsi ascoltare. L'incontro con Mario Draghi di qualche giorno fa ne è la prova e ha sorpreso quelli che non conoscono il profilo di Savona. In pieno accordo con il premier Giuseppe Conte, Savona ha avuto un incontro a Francoforte con il Presidente della Bce. Savona e Draghi hanno un terreno comune, l'esperienza in Bankitalia, una rete di relazioni comuni, a cominciare da quella con Carlo Azeglio Ciampi (Draghi fu direttore generale al Tesoro con lui, Savona fu ministro dell'Industria nel suo governo) e pur su posizioni culturali diverso un obiettivo comune: il bene dell'Italia. L'incontro tra il ministro degli Affari europei e il Presidente della Bce è stato positivo. Discussione sul quadro macro-economico europeo, poteri della Bce (Draghi sostiene di avere tutti i poteri di intervento necessari, ma Savona ha sempre sostenuto che vanno ampliati sul modello della Federal Reserve), manovra di bilancio, piano di investimenti per l'Italia - le cifre sono tutte da stabilire e non è affatto detto che siano investimenti pubblici, c'è spazio per il privato - prospettive (leggere alla voce turbolenza) dei mercati sono stati i temi discussi da Draghi e Savona. Con un punto fermo: Savona ha detto a Draghi che ogni azione sarà fatta nell'interesse della stabilità economica e finanziaria dell'Italia. Un chiarimento necessario dopo settimane di polemiche surreali sul ministro che - è tutto nero su bianco - vuole in realtà rafforzare la Bce. Quale sarà l'esito? Lo vedremo in autunno. Per Draghi il caso Italia e la politica della Banca centrale nei prossimi mesi è una prova per il futuro dopo la sua presidenza alla Bce (ci torneremo nei prossimi giorni), per il governo una questione di sopravvivenza, se passa questa gigantesca boa (la manovra), avremo davanti probabilmente l'apertura di un ciclo politico "lungo".
***
Il clima agostano è alimentato da discussioni di varia umanità, ma alcune sono più importanti di quanto appaia sotto l'ombrellone. Una riguarda il servizio militare e qui vediamo emergere - di nuovo - la differenza tra Lega e Cinque Stelle.
03
Servizio militare obbligatorio
Matteo Salvini l'altro ieri ha detto: "Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri. Di fronte ai casi di mancanza di educazione e senso civico, facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po' di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti". È un'idea che riemerge periodicamente e non solo a destra - e non è affatto priva di fondamento, come vedremo - ma i pentastellati hanno un rapporto controverso con l'argomento. Affidare ai Cinque Stelle la Difesa è stato già un passo a dir poco singolare - hanno espresso spesso idee lunari sulla politica estera e il mestiere delle armi - e dalla velina che il ministero ha fatto circolare oggi si capisce che sono più preoccupati del consenso con la loro base "arcobalenista" che del problema che invece si sta ponendo con forza in altri paesi. Cosa dice la Difesa guidata dal ministro pentastellato Elisabetta Trenta?
Agenzia Agi:
È stata accolta 'freddamente' in ambienti della Difesa l'idea del vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini di ripristinare la leva obbligatoria, individuando in essa un modo in più per la formazione dei giovani. Si pensa che più che altro si sia trattata di una battuta e non di un intento o progetto in fase di studio e appuntamento, peraltro senza coinvolgere - viene fatto rilevare - i diretti interessati in primo luogo, ovvero la Difesa. Viene anche ricordato che solo pochissimi giorni fa il ministro della Difesa Elisabetta Trenta in un'intervista televisiva aveva definito anacronistico l'idea di ritornare ad avere il servizio militare obbligatorio, e questo in considerazione del fatto che le forze armate italiane di oggi sono fatti di "professionisti". Viene anche fatto rilevare che prim'ancora il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, in un'intervista al 'Mattino di Padova' in occasione di un evento a Vittorio Veneto nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra aveva parlato di forze armate italiane diventate professioniste e "si sono rivelate fra le migliori del mondo. Io ero presente quando la leva è stata sospesa non perché non fossero bravi i militari di leva, ma perché non potevano piu' essere impiegati in operazioni complesse e a rischio, visto che la possibilità di essere impiegati in operazioni deriva anche dall'addestramento e dalla capacità di operare in ambiti internazionali. Potrebbe esistere un nuovo progetto da vedersi come sia momento di formazione a servizi come la Protezione Civile sia come possibilità in futuro di allargare alle forze armate in caso di bisogno. Insomma - diceva Graziano nell'intervista - una nuova forma di riserva che potrebbe anche servire al ringiovanimento delle forze armate e allo sviluppo del Paese". Sottolineando che "sono comunque argomenti da analizzare in profondità".
Agenzia Ansa:
Il ministro Trenta si è già espressa sul tema nei giorni scorsi: è una idea romantica ma i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d'accordo anche Salvini.
Un'altra polemica. Tra l'altro, le Forze Armate hanno un problema di ringiovanimento e nel Libro Bianco della Difesa elaborato nel 2015 ci sono punti sui quali il ministro Trenta e i penstastellati dovranno pur dare una risposta.
04
I nostri militari sono vecchi
Che spunti per una politica della Difesa? Questi tratti dal Libro Bianco, per esempio:
- In Europa, limitati tassi di natalità e l’invecchiamento della popolazione potrebbero portare a tensioni intergenerazionali oltre che ad un impatto sulla disponibilità di personale giovane e qualificato per le strutture di sicurezza e difesa. (Pagina 25).
- L’attuale struttura del personale non risulta essere del tutto adeguata alle esigenze, in quanto presenta alcune criticità che non consentono di affrontare adeguatamente le sfide presenti e future relative alla sicurezza internazionale ed alla difesa del Paese. Lo Strumento militare, infatti:
a. Tende a caratterizzarsi per un’età media del personale elevata dovuta all’azione combinata di due fattori: una percentuale elevata di personale in servizio permanente e la necessità di uniformare il personale militare alle vigenti regole del pubblico impiego, le quali non sempre sono idonee a rappresentare le peculiarità della condizione militare;
b. Presenta significativi sbilanciamenti nella ripartizione tra gradi e categorie del personale, a causa della forte contrazione numerica della dimensione complessiva dello Strumento militare avvenuta negli ultimi venti anni, non mitigata nel tempo da un’efficace e concomitante opera di adeguamento che contemplasse, ad esempio, forme di esodo anticipato anche in deroga alle normali dinamiche per il collocamento in quiescenza. All’introduzione del Modello Professionale, inoltre, non è seguita una coerente revisione delle modalità di arruolamento e di progressione di carriera, che ha ulteriormente acuito il citato squilibrio. In tal senso la revisione delle modalità di arruolamento, della progressione di carriera e della permanenza in servizio introdotta con il Modello Professionale ha evidenziato alcune criticità connesse con il reimpiego o la stabilizzazione del personale in ferma prefissata e, proprio in relazione alla successiva introduzione di nuovi modelli di riferimento, ha favorito una sperequazione quantitativa verso i gradi alti e il personale più anziano a scapito del personale giovane e dei gradi più bassi;
c. Soffre di un’eccessiva rigidità di sistema, dovuta alle norme che regolano l’arruolamento, la progressione di carriera e la sistemazione in quiescenza, anch’esse condizionate dall’impianto normativo complessivo che sottende alla pubblica amministrazione. L’esito finale è una minore capacità di adattamento al mutare delle esigenze, uno sbilanciamento delle risorse destinate al personale rispetto le funzioni operative e minore efficacia operativa complessiva; d. Non dispone di una “riserva operativa” efficace propria dei modelli completamente professionali. La stessa Alleanza Atlantica, peraltro, ha più volte chiesto la creazione di una struttura di forze di riserva, in grado di complementare le esistenti in servizio in caso di necessità. (pagine 76 e 77).
- Al nuovo sistema è chiesto di: essere mediamente più giovane rispetto a quello attuale e facilitare il ricambio della dirigenza. A regime, la struttura del personale dovrà garantire un’età media nelle varie categorie (Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e Truppa) che sia quantomeno in linea con quella delle altre Forze armate europee e che tale situazione possa essere mantenuta inalterata nel tempo, per evitare che si ripresenti ciclicamente il problema dell’invecchiamento. Al fine di attribuire al modello una maggiore efficacia operativa ed efficienza di impiego, la struttura più giovane e “operativa” delle Forze armate dovrà essere tendenzialmente pari a circa i due terzi dell’intera consistenza organica; (pagina 78)
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Basta? Sarebbe interessante l'apertura di un dibattito serio su questo tema, non un botta e risposta tra fazioni. Sul tema i Cinque Stelle potrebbero sperimentare il loro amato modello di "democrazia diretta" e far votare gli italiani in un referendum, giusto per essere coerenti con quello che predicano.
05
Il dibattito sulla leva in Germania
L'ufficio stampa della Difesa oltre a dispensare notizie dall'interno, ha bisogno di un aggiornamento dall'esterno, prima di tutto dovrebbe seguire con attenzione la stampa estera, in particolare quella della Germania. Ecco un titolo di Handelsblatt, il più importante giornale economico tedesco, del 6 agosto scorso:
La Germania sta discutendo esattamente di questo tema, il 56 per cento dei tedeschi secondo un sondaggio citato da Handelsblatt è favorevole, il 40 per cento è contrario. Il servizio militare obbligatorio in Germania fu chiuso dalla Merkel nel 2011, ma lo scenario in questi anni è cambiato e l'opinione pubblica è favorevole. Nello scenario politico conservatore della Germania l'ascesa di AfD ha mutato la visione sulla materia anche all'interno della Cdu, si tratta di un tema destinato a crescere e in ottobre si vota in Baviera.
Questo è il quadro elettorale in Germania in questo momento secondo le medie di Pollytix:
Difesa, immigrazione, identità. Sono gli elementi che fanno parte della storia delle nazioni. La storia, altra materia che andrebbe studiata con attenzione, elemento fondamentale di ogni previsione e analisi. La politica non si fa con gli economisti che ignorano lo spirito del tempo - hanno offerto una pessima prova - e non colgono i bagliori lontani e di gigantesco impatto che arrivano dalla filosofia politica, dalla geografia e dalla storia.
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D'altronde, viviamo nell'era della disattenzione digitale dove tutto è permesso.
06
L'era della disattenzione digitale
Che cosa è cambiato nell'istruzione, nel sapere, con l'era digitale? Una grande conoscenza a disposizione, immediata, e una corsa verso il basso con una costante parziale attenzione. L'apprendimento si è polverizzato con conseguenze negative non solo nel campo dell'educazione. La politica è l'arena più visibile di questo processo di degrado. Un'indagine del titolare di List con Alberto Contri, autore del libro "McLuhan non abita qui?". Un viaggio nell'era dell'intossicazione digitale. Ascolta RadioList.
Qui potete ascoltare i brani della colonna sonora di questa puntata. RadioList ora è anche su Spotify!
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Come chiudiamo questo numero di List? Guido Ciompi, grande osservatore del costume, non si è fatto sfuggire un dettaglio di costume (e dunque di enorme potenza politica) perfetto per la sua matita appuntita. Alessandro Cecchi Paone alla trasmissione di Radio1 "Un giorno da pecora" a fine giugno aveva detto che nel governo ci sono tre ministri gay, due grillini e un leghista. Nel frattempo il ministro della Famiglia, il leghista Lorenzo Fontana, ha aperto un fronte con altri esponenti del governo (grillini) sul tema dei diritti delle famiglie arcobaleno. Insomma, Ciompi inzuppa il biscotto nell'inchiostro, è materiale ideale per la sua satira.
07
Famiglia di governo
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Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
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attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.