14 Agosto

Il ponte crolla. Resta il vuoto degli investimenti

Il Ponte Morandi si sbriciola sotto il diluvio a Genova. Ci sono almeno 22 vittime, ma il bilancio sembra destinato a salire a più di 30. Il viadotto fu costruito tra il 1963-67, è in calcestruzzo armato precompresso. Emergono dubbi sulla sua sicurezza e sui lavori di manutenzione.

Un pezzo del viadotto Polcevera, noto come "Ponte Morandi", sulla A10 è  crollato.  Si tratta di un cedimento strutturale, le immagini sono impressionanti, su Genova stava diluviando. Ci sono morti e feriti. 

Secondo il Secolo XIX ci sono almeno 22 vittime, ma il bilancio è destinato a salire, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha parlato di "una trentina di vittime accertate". La macchina dei soccorsi ha funzionato benissimo, tutti si sono mobilitati con grande efficienza, nonostante lo scenario sia terribile. 

Il "Ponte Morandi" è stato costruito tra il 1963-1967, anno della sua inaugurazione. La campata maggiore aveva una lunghezza di 210 metri su una lunghezza totale dell'opera di 1.182 metri. La tecnologia costruttiva è quella del calcestruzzo armato precompresso. Le pile hanno forma di cavalletto rovesciato bilanciato e un'altezza di 90 metri. 

Il ponte è crollato. Ora emergono i dubbi su sicurezza e manutenzione. Un film purtroppo che abbiamo già visto in altre disgrazie. Resta il vuoto degli investimenti in infrastrutture, reti, grandi opere. Si chiama innovazione, è sviluppo, è sicurezza. 


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