15 Agosto
Conte: via la concessione. Cosa c'è nella cassaforte Benetton
Il premier Giuseppe Conte: "Via subito la concessione a Autostrade, non possiamo aspettare l'inchiesta penale". Un'indagine di List sui bilanci del gruppo Atlantia e di Edizione, il veicolo finanziario della famiglia Benetton. News, analisi, scenario.
Il governo ha avviato la procedura di revoca della concessione alla società Autostrade. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte dopo il Consiglio dei ministri tenuto in Prefettura a Genova. Con Conte ci sono i vice premier Salvini e Di Maio e il ministro Toninelli. "Al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia", ha detto Conte.
Ieri List ha messo in fila una serie di fatti incontestabili sul sistema italiano dei trasporti, la sua cronica vecchiaia, inefficienza e pericolosità. Oggi continuiamo la nostra indagine affrontando il tema che finora è stato evocato, messo sul banco degli imputati, ma nello stesso tempo eluso per sciatteria e conflitti di interessi che, come vedrete, emergono negli intrecci finanziari: Autostrade e il suo azionista principale, la famiglia Benetton.
La nostra indagine parte da un numero di List del 3 maggio 2017. Oltre un anno fa, avevamo esplorato la scalata di Atlantia sulla società spagnola Abertis - è arrivato il 6 luglio scorso il via libera dell'Antitrust europeo - e affrontato il tema delle concessioni e investimenti di Autostrade. È un'indagine che intreccia scelte politiche, industriali, finanza e le intricate relazioni tra pubblico e privato. Torneremo poi nel 2018 per esaminare i numeri di bilancio dei veicoli finanziari della famiglia Benetton. Buona lettura.
01
Bankitalia: ricavi delle concessionarie raddoppiati in vent'anni
List, 3 maggio 2017.
Dritto e rovescio autostradale. Qual è la notizia del giorno? Abbiamo un’azienda italiana che fa shopping all’estero, fatto che nei giornali è come l’uomo che morde il cane. Atlantia ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto e scambio sul 100 per cento del capitale di Abertis, l’operazione vale 16,341 miliardi di euro. Autostrade. Reti. Logistica. Servizi. Roba maledettamente e inesorabilmente concreta. Si tratta di una acquisizione di grande valore che farebbe nascere un...
Il governo ha avviato la procedura di revoca della concessione alla società Autostrade. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte dopo il Consiglio dei ministri tenuto in Prefettura a Genova. Con Conte ci sono i vice premier Salvini e Di Maio e il ministro Toninelli. "Al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia", ha detto Conte.
Ieri List ha messo in fila una serie di fatti incontestabili sul sistema italiano dei trasporti, la sua cronica vecchiaia, inefficienza e pericolosità. Oggi continuiamo la nostra indagine affrontando il tema che finora è stato evocato, messo sul banco degli imputati, ma nello stesso tempo eluso per sciatteria e conflitti di interessi che, come vedrete, emergono negli intrecci finanziari: Autostrade e il suo azionista principale, la famiglia Benetton.
La nostra indagine parte da un numero di List del 3 maggio 2017. Oltre un anno fa, avevamo esplorato la scalata di Atlantia sulla società spagnola Abertis - è arrivato il 6 luglio scorso il via libera dell'Antitrust europeo - e affrontato il tema delle concessioni e investimenti di Autostrade. È un'indagine che intreccia scelte politiche, industriali, finanza e le intricate relazioni tra pubblico e privato. Torneremo poi nel 2018 per esaminare i numeri di bilancio dei veicoli finanziari della famiglia Benetton. Buona lettura.
01
Bankitalia: ricavi delle concessionarie raddoppiati in vent'anni
List, 3 maggio 2017.
Dritto e rovescio autostradale. Qual è la notizia del giorno? Abbiamo un’azienda italiana che fa shopping all’estero, fatto che nei giornali è come l’uomo che morde il cane. Atlantia ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto e scambio sul 100 per cento del capitale di Abertis, l’operazione vale 16,341 miliardi di euro. Autostrade. Reti. Logistica. Servizi. Roba maledettamente e inesorabilmente concreta. Si tratta di una acquisizione di grande valore che farebbe nascere un gruppo mondiale da 36 miliardi di euro con interessi in tutti i continenti. Applausi. E poi? E poi bisogna chiedersi come Atlantia abbia costruito la ricchezza che oggi le consente di tentare il colpaccio iberico. Una non vaga idea possiamo farcela leggendo l’audizione di Paolo Sestito, capo del Servizio di Struttura economica della Banca d’Italia, alla commissione Lavori pubblici della Camera. È del giugno 2015, ma state sereni (ops!), il navigatore dice che siamo ancora su quella rotta. Che dice? Cose interessantissime, seguite il titolare di List:
- Le vigenti concessioni, tutte rinnovate senza passaggio per una gara pubblica, si caratterizzano per durate residue estremamente lunghe;
- Gran parte della rete è sottoposta a pedaggio;
- La dinamica effettiva delle tariffe ha superato quella dell’inflazione e consentito livelli elevati di redditività ai concessionari;
- Le misure adottate per stimolare nuovi investimenti hanno avuto esiti limitati;
- Il loro rilancio deve essere assicurato attraverso misure che tutelino la concorrenza, garantendo l’ìndividuazione del miglior offerente e la selezione delle opere in base a trasparenti analisi dei loro costi e benefici sociali.
La foto è chiara. Domanda: i ricavi di Atlantia da dove arrivano? Su un fatturato complessivo (2016) di 5,5 miliardi di euro, l’Italia tra autostrade e aeroporti contribuisce per 4.8 miliardi di ricavi, l’utile del gruppo nel 2016 è stato di oltre 1 miliardo di euro (+10 per cento su base omogenea), dividendi in crescita del 10 per cento sul 2015, investimenti per i prossimi 5 anni pari a 8.7 miliardi di euro, circa 1.7 miliardi di euro all’anno.
Tutto bene? Torniamo all’audizione, pagina 8:
- Ogni chilometro di autostrada a pedaggio genera annualmente in Italia ricavi medi per oltre 1,1 milioni di euro: 300 mila euro destinati allo Stato e 850 mila alle concessionarie;
- Negli ultimi venti anni i ricavi delle concessionarie sono più che raddoppiati, passando da 2,5 miliardi di euro nel 1993 a oltre 6,5 miliardi nel 2012. Tale crescita è prevalentemente da attribuire alla dinamica delle tariffe unitarie, cresciute più della dinamica generale dei prezzi;
È un business da slot machine a Las Vegas, con una differenza: in autostrada ci devo andare spesso per forza, al casinò solo se ho soldi da spendere o un amore da dimenticare alla svelta e l’arruolamento nella legione straniera non è ancora comparso come alternativa.
Andiamo avanti nella lettura dell’audizione, pagina 9:
- Per via della mancanza di informazioni adeguate sui piani economico-finanziari, è difficile valutare la congruità dell’evoluzione tariffaria effettiva e la sua coerenza coi principi regolatori e normativi stabiliti;
Congruità, parola chiave di questa storia.
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Investimenti programmati e effettivi
Come sono andati gli investimenti delle società concessionarie? Grafico a pagina 17 del documento di Bankitalia:
L'altra parola chiave di questa intricata vicenda tra interesse pubblico e privato è la seguente: tempo.
03
Scadenze lunghe e tariffe che crescono più dell'inflazione
Quando scadono le concessioni di Autostrade? 2038 (ora 2042). Ultima domanda: come si sono evolute le tariffe rispetto all’inflazione? Questo è il grafico presentato nell’audizione di Bankitalia:
È cambiato qualcosa negli ultimi anni? Pare di no, il trend è sempre quello di una forbice enorme tra inflazione e tariffe. Risultato: ricavi in crescita, reddittività altissima. La famiglia Benetton sa condurre il suo business, non si può dire lo stesso per lo Stato che dà in concessione le autostrade. Si va a fare shopping in Spagna, evviva, ma il carrello della spesa per l’automobilista-contribuente italiano forse ha bisogno di una regolata.
***
Questo era il numero di List del 2017. Poggiava sull'analisi indipendente di di Bankitalia dove emergevano tutti gli elementi per fare una valutazione equilibrata sulle concessioni autostradali - le criticità emerse nell'indagine parlamentare sono molteplici - nel frattempo Atlantia con le sue controllate ha continuato a macinare ricavi, utili e ha ottenuto l'allungamento della concessione in cambio un contenimento delle tariffe e un piano di investimenti (la concessione scadeva nel 2038, con il via libera dell'Ue arrivato a fine Aprile di quest'anno slitta al 2042).
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Il traffico congestionato di Genova
Il nostro viaggio nel presente continua partendo dalla Relazione di gestione sull'anno 2017 e dalla Relazione al 30 giugno 2018.
Nell'introduzione del documento, a pagina 10, appare il problema del traffico congestionato di Genova, nero su bianco, sembra un presagio:
Aeroporti ed autostrade moderne ed efficienti richiedono interventi continui di adeguamento per restare all’altezza delle esigenze della clientela che le utilizza. Ciò comporta investimenti molto consistenti. Atlantia prevede di investire nei prossimi anni oltre 10 miliardi di euro sulla rete autostradale gestita in Italia per eliminare le principali situazioni di criticità. Un importo che si aggiunge agli oltre 11 miliardi di euro già investiti ed agli ulteriori 10 miliardi di euro programmati per l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Da un lato vogliamo migliorare la fluidità del traffico sulle tratte più congestionate della rete autostradale, o su quelle che prossimamente lo saranno, come nel caso del nodo di Genova. A settembre di quest’anno il Concedente ha infatti approvato il Progetto Definitivo della c.d. "Gronda di Ponente" ed è attualmente in corso la progettazione esecutiva dell’intervento che getterà le basi per l’ammodernamento di uno dei maggiori poli logistici del Paese.
Il destino gioca a dadi con l'inchiostro e i numeri. Genova. Gronda di Ponente. E il sotto testo di tutta questa storia, il traffico "congestionato" e il carico riversato su un'ombra che s'allunga: il Ponte Morandi.
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L'allungamento della concessione a Autostrade
Su questo scenario, si sviluppa un fatto nuovo: l'allungamento della scadenza della concessione a Autostrade dal 2038 al 2042. Nella Relazione di gestione al 30 giugno 2018, a pagina 63 leggiamo:
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha negoziato a luglio del 2017 con la Commissione europea un accordo nel quale sono stati fissati gli elementi cardine ai fini del riconoscimento della proroga di 4 anni della durata della concessione di Autostrade per l’Italia a fronte di incrementi tariffari predeterminati e di un valore di subentro a scadenza. Con comunicato pubblicato in data 27 aprile 2018 sul sito della Commissione Europea, è stata data notizia dell'approvazione da parte della Commissione stessa del "piano di investimenti per le autostrade italiane", che prevede, a fronte della realizzazione del piano di investimenti di Autostrade per l'Italia pari a circa 7,9 miliardi di euro, l’estensione della durata della concessione di quattro anni (dal 31 dicembre 2038 al 31 dicembre 2042), il contenimento degli incrementi tariffari e l’introduzione di un valore di subentro alla scadenza della concessione. La decisione della Commissione Europea è stata pubblicata sul sito istituzionale della stessa.
Altro paradosso beffardo del destino: il problema del congestionamento di Genova e i lavori necessari per superarlo che avevano allungato la vita di altri 4 anni alla concessione di Autostrade, ora dopo il crollo del Ponte Morandi potrebbe accorciarla di netto.
Per sapere, per capire, continuiamo nella nostra analisi dei numeri, dietro di essi si cela il significato di tutto.
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Atlantia, corrono ricavi e utili
Com'è andato il business di Atlantia nel 2017? Pagina 80 della relazione sulla gestione:
- I ricavi operativi 2017 delle attività autostradali italiane sono pari a 3.945 milioni di euro, con un incremento di 104 milioni di euro rispetto al 2016 (+3%).
Sono andati più che bene, è un settore che non conosce la parola "perdita", gli aumenti tariffari sono costanti e la società ha una gestione perfetta sul piano dei costi. Questa è la fotografia del bilancio consolidato del gruppo:
Un bilancio stellare: 5.9 miliardi di ricavi e un utile d'esercizio di 1.4 miliardi. Chi sono gli azionisti? Eccoli:
Secondo i dati Consob del 2017, il principale azionista è Sintonia (Edizione) con il 30.25 per cento, il veicolo di investimento della famiglia Benetton. Nell'azionariato ci sono anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (5.06 per cento) e il fondo di investimento americano Blackrock (5.12 per cento). Il flottante collocato sul mercato (50.46 per cento) è così distribuito geograficamente:
Atlantia è una società internazionalizzata sul piano finanziario, è un investimento considerato "sicuro" per la natura stessa del suo business.
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Il business della famiglia Benetton
L'azionista di riferimento, la famiglia Benetton, nella sua società Edizione Srl ha un portafoglio di investimenti di primo piano, eccoli:
Infrastrutture nei trasporti, partecipazioni finanziarie strategiche, l'originario business di famiglia del tessile, investimenti immobiliari e agricoli, una presenza strategica nelle due casseforti del capitalismo italiano: Generali e Mediobanca. Fino a poco tempo aveva due "gettoni" piazzati sull'editoria, piccole partecipazioni nel Sole 24Ore (2 per cento del capitale sociale) e Caltagirone Editore (2.24 per cento del capitale), sono state vendute in Maggio e Agosto del 2017. Edizione Srl con le sue partecipazioni strategiche è una presenza di "sistema", un player che quando succede qualcosa nell'industria italiana ha le chiavi per sapere, per gestire, per difendere i suoi settori operativi o espandersi se si presenta l'occasione.
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La cassaforte Edizione Srl: 455 milioni di utili
Edizione Srl nel 2017 ha incassato tra dividendi e altri proventi da partecipazione 1.2 miliardi di euro, l'utile dopo tutte le rettifiche di bilancio è stato di 455 milioni di euro. Ecco il conto economico riclassificato:
Quanto vale per i Benetton il settore della mobilità stradale?
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Gli utili di Autostrade...
Bisogna controllare i bilanci di Sintonia e di una società chiamata Schematrentaquattro Spa (al 100 per cento controllata da Edizione Srl) che detiene il 50.1 per cento di Autogrill. Sintonia ha incassato dividendi per 274,8 milioni di euro, Schematrentaquattro Spa ha portato nella cassa dei Benetton altri 20.4 milioni di euro. Ecco i principali dati di bilancio di Sintonia:
Ecco i principali dati di bilancio di Schematrentaquattro Spa:
Entrambe le società nel 2017 registrano una progressione dei dividendi e degli utili rispetto al 2016.
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... e le perdite del tessile
Come vanno le cose nel settore tradizionale dei Benetton, il tessile e l'abbigliamento? Ecco i dati principali di bilancio di Benetton Group Srl, società controllata attraverso la sub holding Schematrentasette Srl:
Nel 2017 Benetton Group Srl ha perso 181 milioni di euro, nel 2016 ne perdeva 81. Negli ultimi cinque anni ha perso 280 milioni di euro. Una gestione disastrosa. L'altra società che si occupa di produzione tessile, la Olimpias Group ha chiuso il 2017 con 13.7 milioni di euro di perdita. Il gruppo - non da oggi - ha il suo core business nelle strade e negli aeroporti, non nell'abbigliamento. Come è stato ripartito l'utile di 454 milioni del 2017? Così: "A riserva legale euro 22.800.000,00; ai soci un dividendo di complessivi euro 150.000.000,00; a “Utili riportati a nuovo” il residuo netto". È tutto molto chiaro, non occorre aggiungere altro.
Cosa succede se il governo revoca la concessione e Autostrade la perde? Numeri: i ricavi complessivi della capogruppo Atlantia nel 2017 sono pari a 5.9 miliardi di euro, i ricavi da pedaggi autostradali italiani sono pari a 3.9 miliardi euro. Fate due conti e tirate voi le conclusioni.
10
Aprire il mercato. E la mente dei governanti (e governati)
Quale lezione possiamo trarre da questi numeri? Che lo Stato italiano ha gestito male e in maniera opaca il sistema delle concessioni autostradali (e non solo). Che questo è accaduto in maniera "automatica" negli anni e con diversi governi di tutti i colori politici. Che l'0ligopolio ha consentito a Autostrade (e altri concessionari) di trasformarsi de facto nel rentier privato di un interesse pubblico strategico. Che la segretezza sugli atti (e i meccanismi) che regolano il rapporto e gli aumenti tariffari tra Stato e concessionari va contro i principi di trasparenza della pubblica amministrazione. Che l'attuale governo - che molto chiacchiera e per ora poco fa - dovrebbe rendere pubblici tutti questi documenti affinché possa svolgersi un informato dibattito sul tema e si possa valutare la congruità delle tariffe, il rapporto tra costi e ricavi, il valore, la natura e qualità degli investimenti pluriennali. Che il dibattito innescato in queste ore drammatiche è fuorviante perché non è questione di pubblico o privato, di statalizzazione (che in sè non è una garanzia di nulla), ma di corretta gestione, controlli efficienti, contratti con scadenze basate su un virtuoso equilibrio tra costi e benefici (per tutti) e non rapporti matrimoniali con divorzio (im)possibile dove la cassa è continua, l'aumento automatico, il guadagno certo mentre il resto - a cominciare dalla sicurezza - è opera e valutazione autonoma di un'azienda ("il ponte era sicuro") che poi si risolve in una drammatica perdita di vite umane e credibilità internazionale del Paese alla vigilia di Ferragosto.
Il mercato dei trasporti va aperto, non chiuso. E prima del mercato, cari governanti e governati, bisogna aprire la mente.
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specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.