16 Agosto

Caro Conte, il business è il contratto. Non lo revochi, lo studi

Perché annullare la concessione a Autostrade è una strategia perdente. Riccardo Ruggeri scrive un paio di consigli al governo: fare silenzio, fare squadra con la magistratura, fare una lunga due diligence sui conti e lasciare che sia l'azienda a dichiarare la sua strategia.

di Riccardo Ruggeri

Caro Professor Conte, nella tarda mattinata di martedì 14 agosto stavo leggendo un libro, al solito avevo la tv accesa (in posizione mute) sul canale 100 di Sky. Improvvisamente, con la coda dell’occhio colgo una scena apocalittica: il mitico ponte Morandi, sul quale ero passato tante volte, non c’era più.
 
Capii che questo evento drammatico da “umano” si sarebbe subito trasformato in “politico”, e stante la tensione idiota che, dal 1° Giugno scorso, si è creata nel paese, si sarebbe inserito nella feroce guerra in corso fra globalisti (“competenti”) e sovranisti-populisti (“incompetenti”). La posta per entrambi gli schieramenti (per sua informazione io, da apòta, mi tengo fuori) è altissima: il governo del paese per i prossimi dieci anni. Il ponte Morandi sarebbe stato uno degli strumenti di lotta. Politicamente, si presentava come favorevole al suo Governo
Dalla vostra parte, in prima battuta, ci sarebbero stati i cittadini comuni, psicologicamente schierati con i morti e contro il “nemico” Autostrade (questa società ha la sfortuna di avere sullo sfondo, in filigrana, la Famiglia Benetton e in chiaro chi li rappresenta: il “comunicatore selvaggio” Oliviero Toscani).

E lei che fa? Annuncia: “Via subito la concessione a Autostrade, non possiamo aspettare l’inchiesta penale”. Mi permetta la brutalità: parole fuori luogo. Credo che i vostri nemici politici abbiano festeggiato, figuriamoci gli azionisti e il management di Autostrade, e pure parte della burocrazia pubblica sottotraccia coinvolta. Immagino che questa fosse la loro exit strategy sognata. Nulla di meglio di un mini Vajont (Ricorda? La vicenda iniziò nel 1963, terminò nel 2000, con la sconfitta dello Stato) per uscire da un inghippo come questo.
 
Un passo indietro. Su Repubblica,  Renzo Piano, il più “competente” in assoluto (è archistar, senatore a vita, genovese, gran teorico del “rammendo”), ha sentenziato: “I...


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